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giovedì 31 ottobre 2024

I nostri amabili resti la festa dei morti.

 

Non ci siamo, il nostro corpo non è un contenitore, non è una macchina biologica, 

il nostro corpo fisico è energia condensata,  è una parte di noi,  che ormai da millenni

dopo i riti funebri, i nostri amabili resti, ritornano alla terra.


Se pensiamo che tutto è composto da atomi,  composti a loro volta di vuoto al 99%,

anche l'essere meno intelligente della terra,  dovrebbe essere in grado di intuire,

che  questo nostro  nascere e morire,  non ha molto senso.


Ormai  tutti o quasi, sono d'accordo che la morte non esista, purtroppo non sono

d'accordo, qualcuno l'ha inventata,  anche se effettivamente non si può 

uccidere la coscienza, ma perderemo la parte più condensata di noi,  la parte

 più fragile,  più esposta alla follia generale di questo mondo, la parte che 

protegge il nostro nucleo,  i nostri amabili resti, che dovranno ritornare alla

terra, perchè non sono stati sufficientemente protetti ed amati.


Per cui almeno per la festa dei morti onoriamoli.

Smettiamola di pensare che soffrire e piangere per coloro che sono andati

è inutile, poichè sono  ancora vivi,  in realtà  un parte di loro è morta  e

se consideriamo quanto lavoro  il corpo svolge incessantemente fino alla fine, 

dobbiamo ammettere che non è certo la parte peggiore di noi.


I nostri amabili resti,  sono il ricordo di una parte di noi,  che non è

riuscita a sfuggire alle spietate regole di questo mondo folle.


Certo non conosciamo la verità,  nessuno la conosce,  proprio

nessuno,  qualcuno dice che questo mondo è simulato,  che 

quindi il nostro corpo non esiste veramente.

Ma la sofferenza è e resta reale,  non è affatto simulata, per cui

FXX CXXX



 

L'ombra nella biblioteca 2^ parte

 storia generata da Gemini

Luca si rivolge prima al suo professore di storia antica, un uomo erudito e saggio. Gli mostra gli appunti che ha preso dal libro e il disegno del portale. Il professore, dopo aver esaminato attentamente i documenti, conferma le ipotesi di Luca: "Sembra proprio che tu abbia scoperto qualcosa di straordinario. Quella civiltà antica possedeva conoscenze che superavano di gran lunga quelle del suo tempo. Ma attraversare quel portale potrebbe avere conseguenze imprevedibili."

Incoraggiato dalle parole del professore, Luca decide di ampliare la sua ricerca. Si mette in contatto con esperti di diverse discipline: archeologi, linguisti, astrofisici. Ognuno di loro, dopo aver studiato i materiali forniti da Luca, offre un pezzo del puzzle.

L'archeologo ipotizza che il portale possa essere collegato a un luogo di potere, un punto di contatto tra il nostro mondo e un'altra dimensione. Il linguista, dopo mesi di studi, riesce a decifrare alcune delle scritture antiche, scoprendo che il portale era considerato una porta verso l'ignoto, un luogo dove gli dei risiedevano. L'astrofisico, invece, suggerisce che il disegno del portale potrebbe rappresentare una costellazione sconosciuta, o forse un buco nero.

Un piano audace

Mentre le ricerche proseguono, Luca e i suoi esperti mettono a punto un piano per affrontare il portale in modo sicuro. Decidono di costruire una sorta di dispositivo di protezione, utilizzando le conoscenze acquisite durante le loro ricerche. Il dispositivo dovrebbe creare uno scudo energetico, proteggendoli dalle eventuali insidie dell'altra dimensione.

Finalmente, il giorno arriva. Luca, insieme agli esperti e al dispositivo di protezione, si reca nella biblioteca. Accendono la torcia e si dirigono verso la stanza segreta. Il cuore di Luca batte all'impazzata, ma è determinato a scoprire cosa si cela dietro il portale.

Il Grande Salto nel Mistero

Con il cuore in gola, Luca e il suo team si avvicinarono al portale. Il dispositivo di protezione emetteva una luce tenue, creando un'aura di sicurezza intorno a loro. Con un respiro profondo, Luca fece il primo passo. Il suolo sotto i suoi piedi si dissolse e si ritrovò sospeso in un vortice di colori e suoni mai sentiti prima.

Quando la vertigine cessò, si ritrovarono in un luogo surreale. Il cielo era di un viola intenso, punteggiato da stelle luminose e sconosciute. L'aria era fresca e profumata di fiori che non avevano mai visto. Alberi giganteschi, dai tronchi luminosi, si ergevano verso il cielo, mentre strane creature alate volteggiavano tra i rami.

"Sembra un sogno," sussurrò Luca, ancora incredulo.

Gli altri membri del team erano altrettanto stupiti. L'archeologo iniziò subito a esaminare le rovine di un'antica città, costruita con materiali che non esistevano sulla Terra. Il linguista tentò di decifrare le iscrizioni presenti sui monumenti, mentre l'astrofisico puntò il suo telescopio verso il cielo stellato, alla ricerca di indizi sulla natura di questo nuovo mondo.

Mentre esploravano questo luogo affascinante, si imbatterono in una creatura luminosa, che sembrava essere il guardiano del luogo. La creatura, con una voce melodiosa, li accolse e li informò che erano stati attesi a lungo. Li condusse in una grande biblioteca, dove erano custodite conoscenze antiche e potenti.

Luca e i suoi compagni trascorsero giorni a studiare i testi antichi, scoprendo segreti sull'origine dell'universo e sulla natura della realtà. Capirono che il loro mondo era solo una piccola parte di un universo molto più vasto e complesso.

Il Dilemma del Ritorno

Luca e il suo team, affascinati dalla bellezza e dalla saggezza di questo nuovo mondo, decisero di trascorrere un po' di tempo a studiare le antiche scritture e a esplorare le misteriose rovine. Impararono a comunicare con le creature locali, che li accolsero come amici e li guidarono attraverso i loro mondi.

Tuttavia, nonostante l'entusiasmo per questa nuova scoperta, un senso di nostalgia e di responsabilità li spingeva a tornare a casa. Avevano famiglie, amici, e un mondo a cui appartenevano. Inoltre, sentivano il bisogno di condividere le loro scoperte con l'umanità.

Dopo lunghe discussioni, decisero di cercare un modo per tornare nel loro mondo. Si rivolsero nuovamente al guardiano del luogo, che li condusse in una stanza segreta, dove era custodita una mappa stellare antica. La mappa indicava un preciso allineamento dei pianeti che avrebbe aperto un nuovo portale, permettendo loro di tornare a casa.

La Preparazione per il Ritorno

Per aprire il portale, era necessario compiere un rituale antico. Luca e i suoi compagni, guidati dal guardiano, si prepararono per giorni. Impararono una lingua antica e memorizzarono una serie di incantesimi. Finalmente, il giorno del rituale arrivò.

Si radunarono in un cerchio, sotto un cielo stellato, e iniziarono a recitare gli incantesimi. L'energia si accumulò, creando una voragine luminosa nel cielo. Il portale si aprì, rivelando un'immagine familiare: la loro biblioteca, illuminata dalla luce della luna.

Il Ritorno a Casa

Con un ultimo sguardo al mondo che li aveva ospitati, Luca e i suoi compagni attraversarono il portale. Si ritrovarono nella stanza segreta, esattamente come l'avevano lasciata. Il dispositivo di protezione si disattivò e scomparve.

Tornati nel loro mondo, si resero conto che erano cambiati. Avevano visto cose che nessun altro aveva mai visto, e avevano acquisito una conoscenza che li aveva trasformati. Decisero di condividere le loro esperienze con il mondo, ma mantennero segreta l'esatta ubicazione del portale, temendo che potesse cadere nelle mani sbagliate.

E così finisce la nostra avventura. Luca e i suoi compagni tornarono a casa, portando con sé un tesoro più prezioso di qualsiasi oggetto: la conoscenza, la saggezza e la consapevolezza di far parte di un universo infinitamente vasto e misterioso.


P.s. di Daniela

Scusate ma mi diverto un mondo a leggere le storie di Gemini,  che in un attimo 

imbastisce  narrazioni surreali,  voi cosa ne pensate?  Avete paura  della  

intelligenza artificiale ?

Pensate sia disonorevole far scrivere sul proprio blog una intelligenza artificiale?

Certo sarebbe disonorevole se dichiarassi che l'autrice sono io.

Il mondo sta cambiando e non possiamo bloccarlo, questo è,  dovremmo essere  

tanto intelligenti da trovare soluzioni per essere migliori, forse è il momento 

di tirare fuori gli attributi.


mercoledì 30 ottobre 2024

L'ombra nella biblioteca 1 parte

 Storia generata da Gemini


La vecchia biblioteca dell'università era un luogo avvolto da un'aura di mistero. I suoi scaffali, polverosi e alti fino al soffitto, custodivano secoli di sapere, ma anche ombre inquietanti. Si diceva che di notte, quando l'edificio era deserto, si udissero strani rumori: passi leggeri, sussurri indecifrabili e un'ombra sfuggente che si muoveva tra le file di libri.

Il giovane studente, Luca, appassionato di storia e leggende, decise di indagare. Una notte, armato di una torcia elettrica e di un cuore pieno di curiosità, si introdusse nella biblioteca. L'atmosfera era opprimente, l'unica luce proveniva dalla sua torcia che danzava sulle pagine ingiallite dei libri.

Mentre si addentrava sempre più nel cuore della biblioteca, sentì un brivido percorrergli la schiena. Un'ombra si stagliò all'improvviso contro una parete, poi scomparve. Luca accelerò il passo, il cuore che gli batteva forte nel petto. Ad un tratto, inciampò e cadde rovinosamente. La torcia si spense, lasciandolo avvolto dalle tenebre più complete.

Quando riuscì a riaccendere la luce, si ritrovò in una stanza segreta. Al centro della stanza, su un antico leggio, giaceva un libro rilegato in pelle nera. Sulla copertina, un simbolo misterioso luccicava debolmente. Luca lo aprì con trepidazione. Le pagine erano scritte in una lingua antica e sconosciuta. Mentre le sfogliava, una voce sussurrò al suo orecchio: "Non dovresti essere qui."

Spaventato, Luca chiuse il libro e uscì di corsa dalla stanza segreta. Tornato nella biblioteca principale, si ritrovò di nuovo nel punto da cui era partito. L'ombra era scomparsa, e il silenzio regnava sovrano.

Luca uscì dalla biblioteca con più domande che risposte. Cosa aveva visto? Cosa nascondeva quel libro misterioso? E chi, o cosa, lo aveva avvertito?

Luca non riuscì a togliersi dalla mente l'immagine del libro antico e del simbolo misterioso. Decise di tornare in biblioteca, ma questa volta durante il giorno, con l'intenzione di trovare qualcuno che potesse aiutarlo a decifrare il mistero. Si rivolse al bibliotecario anziano, un uomo dall'aspetto gentile e dagli occhi profondi.

"Ho trovato un libro molto strano in una stanza segreta," confessò Luca, mostrando al bibliotecario un abbozzo del simbolo. L'anziano uomo impallidì. "Quella stanza è fuori limiti da secoli," mormorò, "si dice contenga segreti troppo pericolosi per essere svelati."

Intrigato dalla reazione dell'uomo, Luca insistette per saperne di più. Il bibliotecario, con riluttanza, gli raccontò di un'antica civiltà che aveva abitato quella zona secoli prima. Si diceva che avessero nascosto nella biblioteca un sapere proibito, capace di sconvolgere il mondo.

"Quel libro che hai trovato potrebbe essere la chiave per svelare questo segreto," sospirò l'anziano. "Ma ti sconsiglio vivamente di proseguire le tue ricerche."

Tuttavia, la curiosità di Luca era ormai incontrollabile. Quella notte, tornò di nuovo nella biblioteca, determinato a scoprire la verità. Trovò la stanza segreta senza difficoltà e prese in mano il libro. Mentre lo sfogliava, le pagine sembravano illuminarsi di una luce interna, rivelando mappe stellari, formule complesse e simboli che si muovevano e cambiavano forma.

All'improvviso, la stanza si riempì di un'energia intensa. Il libro si aprì da solo, rivelando l'ultima pagina. Al centro, c'era un disegno che rappresentava un portale verso un'altra dimensione. Mentre Luca osservava il disegno, sentì una voce potente risuonare nella sua mente: "Sei stato scelto."


sabato 19 ottobre 2024

L'anomalia temporale ( seconda parte)

 racconto generato da Gemini con la mia collaborazione

La missione di protezione

L'equipaggio dell'Erebo, consapevole della gravità della situazione, si organizza per proteggere lo scienziato e la sua rivoluzionaria scoperta. La dottoressa Petrova, con la sua mente analitica, elabora un piano dettagliato: una parte dell'equipaggio rimarrà con lo scienziato, nascosta in un luogo sicuro, mentre il resto affronterà le creature mostruose che infestano la città, creando una diversione.

Kai, il pilota, si offre volontario per guidare la squadra d'assalto. Con lui, il tenente Sato, un esperto di combattimento corpo a corpo, e l'ingegnere Kim, che ha modificato le loro armi per renderle più efficaci contro le creature mostruose.

La missione è pericolosa e piena di incognite. Le creature sono più forti e astute di quanto avessero immaginato, e la città è un labirinto di strade buie e vicoli tortuosi. Ma l'equipaggio combatte con coraggio, motivato dalla consapevolezza che ogni secondo conta.

Nel frattempo, lo scienziato, un uomo anziano e barbuto di nome Elias, lavora freneticamente per completare la sua scoperta. La pressione è enorme, e la paura di fallire lo assale. Ma la presenza dei membri dell'Erebo lo incoraggia a continuare.

Un Imprevisto

Proprio quando sembra che la missione stia per avere successo, un imprevisto sconvolge tutto. Un gruppo di cultisti, guidati da un fanatico religioso, scopre il nascondiglio dello scienziato. Convinti che la sua scoperta sia un'eresia, i cultisti attaccano, determinati a distruggere tutto ciò che potrebbe minacciare la loro fede.

L'equipaggio dell'Erebo deve ora affrontare una doppia minaccia: le creature mostruose e i fanatici religiosi. La battaglia è cruenta e senza quartiere. Molti membri dell'equipaggio perdono la vita, ma non si arrendono.

Un Finale di Speranza

Dopo una battaglia sanguinosa e prolungata, l'equipaggio dell'Erebo riesce a respingere sia le creature mostruose che i cultisti fanatici. Lo scienziato Elias, protetto dai membri rimasti con lui, completa finalmente la sua scoperta: una fonte di energia pulita e inesauribile che potrebbe risolvere tutti i problemi energetici dell'umanità.

Con la scoperta al sicuro, l'equipaggio si riunisce e decide di tornare nel futuro. Prima di partire, Elias consegna a ciascuno di loro un piccolo dispositivo, una sorta di talismano contenente una parte della sua scoperta. "Portate questo con voi," dice, "sarà un simbolo di speranza per l'umanità."

Tornati nel futuro, l'equipaggio viene accolto con onore. La scoperta di Elias rivoluziona il mondo, portando un'era di pace e prosperità. Le città vengono ricostruite, le malattie vengono curate e l'inquinamento viene eliminato. L'umanità, finalmente unita da un obiettivo comune, inizia a esplorare lo spazio, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuovi mondi da colonizzare.

Una nota Amara

Tuttavia, anche se il futuro sembra radioso, l'equipaggio dell'Erebo non può dimenticare le perdite subite. Molti dei loro amici sono morti durante la missione, e il ricordo delle loro battaglie li perseguita nei sogni. Inoltre, si rendono conto che il loro viaggio nel tempo ha innescato una serie di eventi imprevisti, che potrebbero avere conseguenze a lungo termine.

Kai, il pilota, decide di rimanere nel passato, per aiutare a ricostruire la città e per onorare la memoria dei suoi compagni caduti. Gli altri membri dell'equipaggio tornano sulla Terra, portando con sé la speranza di un futuro migliore. Ma sanno che il loro viaggio li ha cambiati per sempre, e che il peso delle loro esperienze li accompagnerà fino alla fine dei loro giorni.




L'anomalia temporale (prima parte)

 Storia generata da Gemini con la mia collaborazione ( prima parte )


L'astronave "Erebo" navigava silenziosa nel cuore della Via Lattea. A bordo, un equipaggio internazionale di scienziati e ingegneri era impegnato in una missione senza precedenti: viaggiare nel passato per correggere un errore che aveva cambiato il corso della storia.

Durante un esperimento, un'anomalia temporale aveva inavvertitamente causato una catastrofe ecologica sulla Terra, scatenando una serie di eventi che avevano portato all'estinzione della razza umana. L'equipaggio dell'Erebo era l'ultima speranza per salvare il futuro.

Arrivati al punto esatto nello spazio-tempo, i viaggiatori nel tempo si materializzarono in una città del passato, poco prima che si verificasse la catastrofe. Ma qualcosa andò terribilmente storto.

Non appena misero piede nel passato, furono circondati da un'atmosfera opprimente e inquietante. Gli abitanti della città sembravano consapevoli della loro presenza, rivolgendo loro sguardi pieni di terrore. Ben presto, scoprirono che il loro intervento aveva creato una paradossale reazione a catena, scatenando una serie di eventi ancora più catastrofici.

Ombre inquietanti si aggiravano per le strade, sussurrando profezie di distruzione. Mostri innominabili si risvegliarono da un sonno millenario, attratti dall'energia sprigionata dalla loro presenza. L'equipaggio dell'Erebo si ritrovò intrappolato in un incubo senza fine, costretto a combattere contro forze oscure che minacciavano di annientare non solo il passato, ma anche il futuro.

L'equipaggio dell'Erebo, sempre più disperato, si rese conto di essere intrappolato in una spirale temporale. Ogni tentativo di cambiare il passato sembrava peggiorare la situazione. Mostri tentacolari uscivano dalle fogne, creature alate scendevano dai cieli e strani culti si formavano nelle piazze, tutti attratti dalla presenza degli intrusi temporali.

La dottoressa Anya Petrova, la brillante scienziata a capo della missione, formulò una teoria sconvolgente. Forse il passato non voleva essere cambiato. Forse l'umanità era destinata a estinguersi e ogni tentativo di interferire con il corso naturale degli eventi era condannato al fallimento.

Mentre l'equipaggio si preparava al peggio, il pilota, un giovane e coraggioso astronauta di nome Kai Chen, propose un piano audace. Invece di cercare di cambiare il passato, suggerì di trovare un modo per isolare l'anomalia temporale, creando una bolla protettiva intorno all'equipaggio. In questo modo, potrebbero osservare gli eventi senza interferire, cercando di capire come porre fine all'incubo.

Con l'aiuto di un'antica tecnologia aliena scoperta a bordo dell'Erebo, Kai riuscì a creare una bolla temporale attorno all'equipaggio. Da questa nuova prospettiva, poterono osservare come gli eventi si svolgevano, come se stessero guardando un film dell'orrore.

Videro la città sprofondare nel caos, gli abitanti trasformarsi in creature mostruose e la natura stessa ribellarsi contro l'umanità. Ma videro anche qualcosa di inaspettato: un giovane scienziato, vissuto secoli prima, che stava lavorando a una scoperta rivoluzionaria. Era proprio questa scoperta che, se portata a compimento, avrebbe salvato l'umanità.

Realizzando che il loro intervento aveva innescato una reazione a catena che aveva portato allo scienziato ad abbandonare la sua ricerca, l'equipaggio comprese cosa doveva fare. Dovevano proteggere lo scienziato, dargli il tempo di portare a termine la sua scoperta e salvare così il futuro.

Il segno indelebile

 Storia generata da Gemini


C'era una volta, in un'antica villa arroccata su una collina, una stanza sigillata da secoli. Si diceva che chi l'avesse aperta sarebbe stato marchiato da un segno indelebile, un marchio che avrebbe rivelato un oscuro segreto.

Un giovane e ambizioso scrittore, attratto dalla fama di quella stanza, decise di sfidare la leggenda. Armato di una torcia e di una curiosità incontrollabile, si introdusse nella villa durante una notte di tempesta.

La stanza era avvolta da un'atmosfera pesante e opprimente. Polvere e ragnatele coprivano ogni superficie, e l'aria era satura di un odore acre e antico. Con un tremore alle mani, lo scrittore sfondò la porta marcia e varcò la soglia.

Al centro della stanza, su un piedistallo di marmo nero, giaceva un antico specchio. La superficie era incrinata e opaca, ma rifletteva un'immagine distorta e inquietante. Mentre lo scrittore si avvicinava, lo specchio si illuminò di una luce spettrale, proiettando sulla parete opposta l'ombra di una figura femminile, pallida e diafana.

La figura si muoveva lentamente, allungando una mano scheletrica verso lo specchio. Lo scrittore indietreggiò di scatto, urtando un mobile. Con un fragore assordante, lo specchio si frantumò in mille pezzi.

In quel preciso istante, lo scrittore sentì un dolore lancinante al petto. Si portò una mano al cuore e vide con orrore un segno rosso vivo, a forma di mano, impresso sulla sua pelle. Era il marchio indelebile, il segreto svelato.

Da quel giorno, lo scrittore non fu più lo stesso. Le notti erano tormentate da incubi orribili, e di giorno era perseguitato dalla figura della donna dello specchio. Il suo romanzo, ispirato a quella notte, divenne un successo, ma la fama non gli portò alcuna felicità.

Si dice che ancora oggi, nelle notti di luna piena, si possa sentire un lamento provenire dalla villa sulla collina, il lamento di una donna che cerca vendetta.

domenica 13 ottobre 2024

L'ospedale abbandonato

 storia generata da Gemini

C'era un ospedale in cima a una collina, abbandonato da decenni. Le finestre sbarrate, le porte arrugginite e i corridoi polverosi lo rendevano un luogo lugubre e inquietante. Si diceva che al suo interno si aggirassero gli spiriti di coloro che non erano mai riusciti a lasciarlo, vittime di esperimenti crudeli e malattie incurabili.

Un gruppo di ragazzi, attratti dalla sua fama sinistra, decise di esplorarlo una notte di luna piena. Armati di torce e cellulari, penetrarono nell'edificio fatiscente. L'aria era densa e umida, e l'eco dei loro passi risuonava nell'oscurità.

Man mano che si addentravano, sentivano strani rumori: passi leggeri, sussurri, risate soffocate. Le loro torce balenavano sulle pareti, rivelando macchie di sangue e scritte indecifrabili.

In una stanza, trovarono un tavolo operatorio macchiato di rosso. Sopra di esso, pendeva una vecchia lampada chirurgica. Improvvisamente, la lampada si accese da sola, proiettando un'ombra sinistra sulla parete.

Uno dei ragazzi, più coraggioso degli altri, si avvicinò al tavolo. Mentre lo toccava, sentì una mano gelida posarsi sulla sua spalla. Si voltò di scatto, ma non c'era nessuno. Solo il buio più completo.

Terrorizzati, i ragazzi cercarono di scappare, ma le porte sembravano sigillate. Sentivano respiri sul collo, tocchi invisibili che li spingevano indietro. Le loro urla si perdevano nel silenzio della notte.

Quando finalmente riuscirono a fuggire dall'ospedale, erano tutti sconvolti e traumatizzati. Portarono con sé un segreto terribile: l'ospedale era infestato. E gli spiriti di coloro che erano morti al suo interno non avevano alcuna intenzione di lasciarli andare.

Da quella notte, nessuno osò più mettere piede in quell'edificio maledetto. L'ospedale abbandonato rimase in cima alla collina, un monito per coloro che si avventurano in luoghi oscuri e dimenticati.

Il pianto nella notte

 Storia generata da Gemini


C'era una vecchia villa, arroccata su una collina che dominava la città. Dicevano fosse maledetta, infestata dallo spirito di una giovane donna che, secoli prima, era stata murata viva nelle sue mura per amore.

Di notte, quando il vento ululava attraverso le finestre spalancate, si udivano lamenti strazianti che echeggiavano nei corridoi. Molti guardie giurate si erano rifiutati di lavorare lì, terrorizzati da quelle grida disperate.

Un giovane investigatore del paranormale, attratto dalla fama sinistra della villa, decise di trascorrervi una notte. Armato di strumenti per la rilevazione di attività paranormali, si inoltrò tra le stanze polverose e i mobili antichi.

Man mano che la notte avanzava, l'atmosfera si faceva sempre più pesante. Improvvisamente, un gelido soffio di vento gli accarezzò il viso e un'ombra si mosse all'angolo della stanza. I suoi strumenti impazzirono, registrando picchi di attività inspiegabili.

Poi, lo sentì: un pianto disperato, così forte da fargli gelare il sangue nelle vene. Era il pianto della donna murata viva, che lo chiamava per nome. Terrorizzato, l'investigatore cercò di scappare, ma era come se una forza invisibile lo trattenesse.

Quando finalmente riuscì a raggiungere l'uscita, si voltò un'ultima volta. L'ombra della donna lo fissava dalla finestra, i suoi occhi pieni di dolore e rabbia.

L'investigatore uscì dalla villa tremando come una foglia, portando con sé un segreto terribile. La leggenda era vera: la villa era infestata. E lo spirito della giovane donna continuava a vagare per i suoi corridoi, alla ricerca di pace.

lunedì 7 ottobre 2024

Improvvisamente

 Un attimo di distrazione,

ma poi improvvisamente, ricordo,

ricordo che tu non sei più qui con me,

ed il mio cuore piange, piange,

piange infinite lacrime amare.


Improvvisamente, vorrei,

vorrei udire la tua voce,

rivedere i tuoi occhi celesti,

non solo in fotografia.


Improvvisamente, ricordo

ricordo, che non sei più qui con me, 

spero solo che tu sia finalmente, 

finalmente libera e felice,   

 resterai sempre e comunque 

nel mio cuore.


Voglio credere che 

tu sia libera e felice

una viaggiatrice nell'infinito.


Improvvisamente 

quel dolore immenso,

 lascia spazio alla speranza

che nulla sia perduto,

sei solo partita per un lungo viaggio,

un viaggio che prima o

poi faremo tutti.