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venerdì 7 ottobre 2011

Ho sognato un omicidio


Piera, si era risvegliata nel cuore della notte, madida di sudore, con il cuore che le martellava nel petto, si alzò e andò in cucina per bere un bicchiere d'acqua, cercando di fare ordine nei suoi pensieri.


Ma cosa diavolo le era accaduto, cinque minuti prima, le sembrava di essere davanti un giardino, mentre un uomo orribile stava scavando una fossa, e stava ancora lì, nel momento che scaraventava dentro un sacco grosso della spazzatura....., un colpo sordo, quello di un corpo?, "santo cielo, era forse la testimone di un omicidio?", Lei era lì, terrorizzata, di essere vista, ma dove si trovava esattamente?


Si rese conto che  quel luogo lei lo conosceva bene, si trattava di un palazzo, situato in una via vicino alla sua, riconosceva perfettamente il cancello verde, la piccola discesa e poi la salita per entrare nel palazzo,  che aveva intorno il giardino, lo stesso nel quale, l'uomo, in penombra,  se ne stava in piedi mentre le pareva che la osservasse in silenzio.
Quell'uomo robusto alto, le ricordava qualcuno...
Poi si era svegliata, ma le sembrava di aver vissuto realmente quell'evento.


Lei era in ferie, e la mattina si svegliò con un forte mal di testa, il giorno prima, i suoi genitori erano partiti per le agognate vacanze di agosto, Piera aveva preferito starsene a casa, in attesa che il suo fidanzato tornasse da un viaggio di lavoro.


Fece  la doccia, la colazione e poi si infilò un paio di pantaloni, una maglietta e le scarpe da ginnastica, e uscì per fare la spesa.


Nel supermercato, incontrò una signora amica di sua madre, con la quale si fermò a parlare, poi dopo aver fatto la spesa,  comprò una rivista e tornò a casa, il sogno era sempre nella sua mente, ed un profondo senso di ansia, le tormentava il cuore.


Passarono due giorni, ed una sua coinquilina, le chiese se avesse sentito la notizia che circolava nel circondario,  Manuela B., una signora separata di quarant'anni, era sparita, e nessuno sapeva che fine avesse fatto,  se ne erano accorti i suoi vicini,  dall'abbaiare disperato dei suoi due cani, che generalmente erano sempre stati molto silenziosi, avevano suonato, telefonato, ma nulla, quindi si erano decisi avevano per l'appunto chiamato la polizia che era intervenuta, ma nell'appartamento a parte i cani, non vi era nessuno, povere bestioline, erano come figli per quella signora, non li avrebbe mai abbandonati.


Seppe anche che la polizia aveva trovato, nell'appartamento, sia il cellulare che la carta d'identità, anche le luci erano accese, e pure il televisore, anche se a basso volume.


Piera, sapeva bene dove abitava questa signora, proprio nel palazzo che lei aveva sognato, pochi giorni prima, e le vennero i brividi....


Quel maledetto sogno, era troppo realistico, non riusciva a  non associare quella signora a quel grosso sacco della spazzatura, possibile che avesse davvero visto il suo omicidio?


Purtroppo, Piera,  la macabra conferma l'ebbe solo due giorni dopo, grazie ai cani, la polizia ritrovò il cadavere di quella poveretta, proprio nel giardino, e dentro ad un sacco della spazzatura, scoprirono che era stata uccisa dall'ex marito, un ubriacone attaccabrighe, un uomo grosso ed orribile che lei conosceva di vista e qualche volta aveva incontrato prima della separazione.


Piera  non si è mai saputa spiegare, come possa essere riuscita a vedere nel sogno la scena del delitto, con tutti i macabri particolari,  ma da allora in poi,  fu testimone in sogno di altri terribili delitti, anche se  purtroppo, il volto dell'assassino  resta sempre in penombra e non sa mai descriverlo precisamente, lei  confida prima,  tutto questo orrore,  solo a persone che le sono particolarmente vicino, è in cura da  uno psicologo, per poter sopportare questo peso smisurato, perchè  quasi sempre puntualmente tutto si verifica....




Questo racconto, non è frutto della mia fantasia,  anche se la storia ed i personaggi, non sono riconoscibili, la  persona che vede i delitti in sogno esiste realmente.



6 commenti:

  1. Bello. Dovresti provare a sfruttare di più questa tua capacità di scrivere e provare con qualche racconto.

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  2. Grazie Nick detto da te è gratificante, questo racconto, in realtà nasconde una storia vera...
    Credo che ci siano troppi bravi scrittori professionisti in circolazione, mi accontento di scrivere in questo blog amatoriale...
    Bacioni
    Angie.

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  3. bellissimo pezzo veramente, sn d'accordissimo cn Nicola, dovresti scrivere di più, le capacità le hai e dimostri sempre più di averle.
    Bella l'immagine di apertura, è il mio avatar in google+! Un bacione amica mia, tvtb!

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  4. Grazie Libera di scrivere, insomma solo io non credo troppo nelle mie doti? di scrittrice?
    Scrivo con leggerezza e qualche sfondone non manca, ma se lo dite voi, forse potrebbe essere vero?
    Grazie un bacione a te e sai che tvb anch'io tanto.

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  5. Buonasera. bellissimo racconto, è stato breve ma intenso.
    m'ha colpito perché a me piace inventarmi storie e stavo cercando su internet se c'era qualche racconto con la trama simile alla mia(non mi permetterei mai di rubarla a qualcuno) e così ho scoperto il tuo blog. incredibile come anch'io abbia pensato all'incirca la stessa sequenza di eventi.
    concordo col dire che dietro si vede un certo talento che se coltivato può portare a grandi cose.

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  6. Grazie gentile amico sconosciuto, ...non è così strano, certe cose accadono sul serio..., francamente non mi ritengo dotata, ma solo appassionata..., quindi, non coltiverò questa ipotetica dote, non voglio diventare una scrittrice..., ma solo una che si diletta con la scrittura e che scrive senza impegno.

    Grazie comunque, magari potresti farlo tu...

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