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sabato 2 giugno 2012

Perché siamo qui



Perché siamo qui? E' una domanda  lecita e abbraccia più livelli..


Ognuno di noi prima o poi si domanderà, il motivo per cui si trovi in un determinato luogo, oppure viva una determinata situazione, bella o brutta che sia....
alcuni, come me, si domandano semplicemente il motivo per cui vivano su questo pianeta....semplicemente, si fa per dire...


Sin da bimbi chiediamo perché? è un processo naturale insito nell'essere umano, che nessuno potrà soddisfare pienamente,  siamo infatti entrati nel "mistero della vita".


Spesso, presi così tanto dalla nostro tran tran, e così affaccendati nelle nostre faccende, smettiamo di porci questi interrogativi fondamentali..., giustificandoci con noi stessi così: sono interrogativi che non hanno risposte certe....per cui meglio vivere la vita...giorno per giorno e risolvere i problemi reali.....


I problemi reali...., sarebbero dunque, riuscire a vivere decentemente in questa nostra società, lavorare, avere una casa, una famiglia, figli, amici, divertimenti etc...etc.. etc..


Certo che lo sono, ma non siamo solo cittadini, lavoratori, genitori, amici, siamo anche esseri..., qualcosa di talmente complesso, ed insospettabile, per qualcuno... 


Chissà per quale motivo...solo davanti alla morte...di una persona amata...cominciamo a porci quei famosi interrogativi, che sono lo specchio della nostra consapevolezza di esseri...universali...


Solo davanti a profondissime voragini, iniziamo a chiederci chi siamo e perché siamo qui, in questo tempo, ciò non vi appare alquanto strano?


Affrontiamo noi stessi, non con gioia ed amore, ma solo quando doloranti non sappiamo più a quale Santo votarci....


E' in quel momento che ci rendiamo conto di non aver mai veramente vissuto, e di non essere mai stati veramente qui...ma in una dimensione, costruita ad arte...una dimensione falsa e parallela...., nella quale comunque se lo vogliamo potremo imparare ugualmente...qualcosa di umanamente possibile...


Il problema paradossale è che per vivere realmente la nostra vita vera, dovremmo spogliarci di tutto, compreso del nostro falso "io", costruito per relazionarsi con gli altri...


Questo non è affatto facile, ma ciò che più mi meraviglia, sono certe persone, che considerano coloro che ricercano gli interrogativi sul mistero della vita, un poco strani, (un buon appellativo) in fondo per non dire matti..


Perché siamo qui?  Le risposte potrebbero essere veramente troppe, ma solo una sarà quella giusta e dovrà essere trovata, da ognuno di noi...insieme all'altra che è " Chi sono veramente"


Tutto il resto è solo un contorno...., strumentale...



8 commenti:

  1. Hai perfettamente ragione, quasi sempre solo davanti ad un grande dolore, ci fermiamo a porci le uniche domande davvero importanti: quelle a cui non possiamo rispondere in modo certo.
    Perchè? Be', non ho che una spiegazione da dare, anche se non so se sia giusta, ma del resto, chi può dirlo con certezza?
    Perchè il dolore ha la facoltà di svegliarci.
    Sentiamo davvero il nostro corpo solo quando è malato, prendiamo coscienza veramente di un nostro arto, o dei nostri denti, solo quando ci fanno male.
    Lo sanno bene quelle persone che, per sfuggire a fantasie sgradevoli e incontrollabili, che la medicina ufficiale chiama patologie psichiche,ricorrono all'autolesionismo fisico, procurandosi tagli e abrasioni.
    Spostandoci dal piano materiale verso quello più spirituale, il dolore dell'anima svolge un po' la stessa funzione: eleva la nostra coscienza ad un livello più alto, mostrandoci la nullità, la pochezza delle nostre vite prettamente terrene.
    Per questo, forse, si dice che chi ha sofferto possegga un'anima più profonda e sensibile rispetto a chi non ha mai sperimentato alcun dramma.
    Non voglio fare un elogio al dolore, la vita deve essere goduta in pieno e quanto più possibile, ma anche nel dolore c'è qualcosa di buono: fino a che dura, e se si ha fortuna anche molto più a lungo, la sofferenza ci sveglia da quella che comunemente definiamo "realtà", e che altro non è se non uno stato "comatoso"della nostra coscienza, in cui viviamo come assopiti, anestetizzati, col "pilota automatico"...
    Baci, amica mia! Saggia e profonda come sempre!

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    1. Dolce Letizia come sempre espandi e perfezioni il mio articolo, tutto sommato vorrei dire, che non è affatto necessario soffrire, per porsi queste benedette domande ed uscire dallo stato comatoso....per giustizia, amor di verità ed obbiettività ogni essere umano dovrebbe o potrebbe inserirsi in questo percorso. Ciò significherebbe affrontare le voragini allineati e centrati...
      Un bacione a te cara Letizia, non meno saggia e profonda i me..

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  2. Vorrei, se hai tempo e voglia, che guardassi questi video, questo è il link della prima parte: http://www.youtube.com/watch?v=L5jZf2HEskU
    Premetto, come forse ricordi, che io sono ATEA, ciò nonostante questi pensieri mi hanno dato molto su cui riflettere. Sto cercando di scindere da queste parole quanto vi è di cristiano dal messaggio spirituale che contengono, con un'attenzione particolare al messaggio e alla cultura maya anche riguardo al 2012, nonchè a quanto sta avvenendo nella mia terra, a casa mia.
    Lasciare il superfluo, "spogliarci di tutto"...
    Non so, non prendo mai nulla come oro colato, ma cerco di collegare le varie informazioni che ricevo, e che mi fanno scattare qualcosa dentro, per cercare infine le Risposte.
    Il tuo parere e quello dei tuoi lettori mi resterebbe molto gradito, ovviamente - lo ripeto - solo se ne avrete la voglia.

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    1. E' interessante quello che dice, ma non è la prima volta che ascolto...personalmente penso, che se desideriamo sopravvivere, saremo costretti a cambiare la nostra mentalità. Gli scienziati stanno avvertendo che i ghiacciai si stanno sciogliendo e ciò potrà provocare l'estinzione di molti animali e anche la nostra stessa razza è in grande pericolo.
      Dobbiamo cambiare mentalità...è necessario, per i bene del nostro pianeta...
      Non credo che tu sia atea, semplicemente ti accosti alle informazioni spirituali, con molta prudenza, quasi da scienziata...
      Non posso e non so dirti di più l'unica cosa di cui sono certa è che dovremo cambiare per forza o per amore...il resto è difficile da codificare...e forse anche inutile.
      Un bacione.
      Angie

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  3. Lo penso anche io. Chissà, forse davvero siamo quì per reimparare quali sono le cose veramente importanti, cosa siamo e qual è il nostro scopo quì. Mai più di adesso, dove sembrano contare solo le apparenze e le cose che si possiedono, senza nemmeno pensare che un giorno comunque le dovremo lasciare.
    Grazie della tua riflessione, che sento in linea con la mia.

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    1. Ognuno deve cercare il proprio motivo..il proprio percorso...non credo che sia per tutti lo stesso..
      Cerca i tuoi talenti...e lotta per essi
      Grazie a te Letizia un bacione
      Angie

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  4. osservando la realtà dei fatti,situazioni sempre piu' difficili da risolvere,conseguenze agli errori che si fanno man mano sempre piu' pesanti,il continuo susseguirsi di problemi,non si fa a tempo a risolvere un qualcosa che immediatamente o quasi si presenta qualcos'altro,senza tregua.
    Secondo me siamo stati messi qui semplicemente per spremerci il cervello.

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    1. Ciao Falcon, chissà potrebbe anche essere giusta la tua ipotesi....,spremiamoci sto cervello allora...
      Ma non siamo solo quello...
      Ciao Angie

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