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domenica 21 aprile 2013
L'ex maestro e la pietra filosofale
Un giorno un allievo andò a cercare il suo ex maestro, nonostante sapesse che lui non viveva nella sua stessa città e non utilizzava alcun mezzo di comunicazione, anche questa volta non dovette attendere a lungo, poiché il suo amato ex maestro, gli apparve dal nulla e gli chiese: perché mi stai cercando?
Il ragazzo lo abbracciò e poi gli domandò, se sapesse per caso dove fosse situata la pietra filosofale di cui aveva tanto letto sui libri, un elemento necessario alla trasformazione alchemica del piombo in oro. Il maestro lo guardò con interesse e gli chiese: credi che sia nascosta in un luogo segreto e misterioso? L'allievo rispose : sicuramente, o forse non esiste veramente è solo un simbolo.
L'ex maestro sorrise e gli disse: eppure è talmente vicina a te che la potresti toccare, ma non te accorgi, la tua mente è distratta, lontana, affascinata da mille arcani ingannatori, protesa ad un nulla inestinguibile.
Sei immerso in essa e lei è immersa in te, è il principio attivo che trasforma la materia peritura in imperitura.
Ma come è possibile? chiese il giovane ricercatore, io ho letto che gli alchimisti ne utilizzavano una millesima quantità, per trasformare il piombo in oro, evidentemente è qualcosa di tangibile e non un principio generico, oppure la questione della trasformazione del piombo in oro è solo un simbolo?
L'ex maestro, lo informò che attualmente, la scienza sa compiere una tale trasformazione ad un costo però elevatissimo, ma non certo attraverso la pietra filosofale...
In realtà come tutte le cose più preziose, è stata nascosta sfacciatamente sotto gli occhi di tutti, ma quasi tutti non la vedono, nemmeno i ricercatori più attenti e gli studiosi più intelligenti, protesi ad una ricerca estenuante e senza fine, magari in luoghi remoti.
Alcuni sono riusciti a vederla, solo in una pausa della loro ricerca....quasi casualmente, anche se mai nulla è per caso...e poi si sono dati la famosa pacca sulla fronte esclamando: "avevo tutto questo sotto i miei stessi occhi"
In realtà i profondi fili conduttori sono l'amore, l'umiltà, la coscienza e la conoscenza.....
La leggendaria Pietra Filosofale descritta dagli antichi alchimisti del passato non e'in realta' soltanto un procedimento alchemico per trasformare il vil metallo e quindi il piombo nel metallo nobile e cioe'in oro ma corrisponde anche alla materia e cioe'al corpo umano che attraverso la purificazione alchemica deve raggiungere uno stato diverso.All'oro materiale che si puo'ottenere nel crogiolo del piombo corrisponde in realta' l'oro spirituale,garanzia di immortalita'.Tuttavia non era quello della morte fisica che assillava gli alchimisti,bensi'quello della seconda morte e cioe'la morte dell'anima perche'secondo l'antica tradizione esoterica l'anima non e'immortale per definizione ma puo'degenerando una vita dopo l'altra,ridursi a un barlume della sua originaria luminosita' e perdere la coscienza di se' e quindi l'alchimista cercava di far raggiungere al proprio corpo fisico una vibrazione spirituale rapida per non essere piu'attratto dalla materia, correndo il rischio di disperdersi nel nulla e invece di passare da una vita all'altra mantenendo intatta la memoria delle sue vite precedenti. Per meglio chiarire, la ricerca della pietra filosofale era in realta' la ricerca dell'immortalita' dell'anima e quindi della vita eterna.Un caro saluto,Emilio
RispondiEliminaGrazie la trasformazione della materia da peritura in imperitura, l'anima rientra in questa definizione, poiché potrebbe essere solo materia più sottile, ma sempre materia. In effetti la questione della vibrazione rapida è molto pertinente, attraverso una rapidissima vibrazione, si potrebbe anche scomparire dall'osservazione e trasformarsi da materia densificata a quella più sottile e quindi invisibile.
EliminaPenso che l'anima teoricamente dovrebbe sopravvivere comunque alla morte, solo che come dici tu, non riuscirebbe a conservare la memoria di altre esperienze, fino alla sua completa evoluzione.
La vera immortalità però è una trasformazione totale, corpo compreso, come è accaduto al Cristo, la trasformazione o meglio la trasmutazione anche degli elementi materiali dopo la nigredo.
E' la via diretta, secca, anche molto pericolosa. Ma la pietra filosofale non è al di fuori, noi siamo immersi ed è immersa in noi, ognuno avrebbe la facoltà di accedere con il consenso di Dio, ma senza amore consapevole per tutto il creato (l'energia che accelera le vibrazioni), è impossibile accedere...
Un caro saluto amico mio
L'immortalita'completa raggiunta dal Cristo che comprende la trasformazione totale anche del corpo e'stata concessa a mio parere soltanto a lui e alle Grandi Anime che hanno tracciato la strada della Vera Vita e non viene invece certamente concessa agli altri esseri viventi dei quali decomponendosi il corpo che ritorna alla natura sopravvive sempre a mio avviso soltanto l'anima che e'quella che dopo uno stato intermedio di purificazione avra' diritto a superare la porta della morte e vivere per sempre nella luce e nell'amore del suo Creatore.Con la simpatia di sempre.EMILIO
RispondiEliminaSicuramente, ma Lui ha tracciato una via.......
EliminaGrazie Emilio.