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domenica 17 luglio 2011

Scomparse misteriose per Gustavo l'investigatore



Dietro la sua scrivania Gustavo, un omone pieno di energia,  di circa quarantacinque anni, con baffi rossi alla tartara,  stava fumando l'ennesima sigaretta, mentre studiava la  pratica complicatissima di una sua cliente, non aveva ancora accettato il caso, e francamente era molto titubante, nella sua carriera di investigatore, era la prima volta che due persone della stessa famiglia, scomparivano a distanza di dieci giorni uno dall'altro, e senza un apparente motivo.


La scomparsa


La pratica, con tutte le notizie possibili su queste  due strane scomparse, era stata restituita alla sua cliente, da un altro investigatore di Roma,  piuttosto bravo,  che conosceva e stimava, molte volte si erano anche aiutati, non sapeva davvero se accettare o no.
Comunque la prima persona che era sparita era un bel giovane di venti anni, studente modello, il dossier che lo riguardava era esplicito, aveva solo qualche buon  amico, una fidanzatina della sua età, e una vita regolare, nulla di strano, una mattina era uscito di casa, per andare all'università, a piedi, perchè era piuttosto vicina, e non aveva fatto più ritorno, solita prassi, cellulare irraggiungibile, sin da subito, non aveva carte di credito, ma solo qualche soldo e la carta d'identità; la seconda persona era la sorella, una bella ragazza di diciotto anni, anche lei studentessa, che conduceva una vita normalissima, meno movimentata del fratello, dopo dieci giorni, anche lei era uscita una mattina sempre a piedi, per andare a scuola, con pochi soldi in tasca e non aveva più dato notizie di sè, il cellulare questa volta era stato dimenticato a casa con la carta d'identità.


Le indagini della polizia


La polizia era stata allertata dai genitori, e si era comportata magnificamente, avevano iniziato le ricerche solo dopo dodici ore, ma nessuna traccia, nè dell'uno nè dell'altra, non avevano trascurato nulla, tutte le persone erano state interrogate, i genitori, i professori, gli amici, i compagni di scuola, ma nulla era emerso, e la mattina della scomparsa  nessuno li aveva visti, sembrava che fossero stati inghiottiti dalla terra.
Tramite informatori, avevano saputo che non vi erano in quel momento giri strani, la malavita, era impegnata altrove, quindi il caso o i casi, dovevano avere un denominatore comune, non ancora chiaro, e non legato a droga, traffico di organi, sette  o quant'altro.
Tutto quello che poteva essere fatto era stato fatto....


Gustavo


Non vi era alcun elemento che facesse pensare ad una scomparsa volontaria, Giovanni era un giovane tranquillissimo, semmai la sorella Maria,  nei dieci giorni successivi, aveva vissuto in grande stato di apprensione per il fratello, ma sperava moltissimo nel suo ritorno.


Aveva parlato con i genitori, brave persone che lavoravano normalmente come dipendenti, una vita cristallina e senza grandi scosse, fino al momento della prima scomparsa, poi l'angoscia e dopo la seconda scomparsa erano letteralmente distrutti, inoltre non avevano un patrimonio che giustificasse il rapimento dei loro figli ed infatti nessuno si era fatto avanti a richiedere un eventuale riscatto.


Erano passati tre mesi e nulla era emerso, nè dalle indagini della polizia, nè da quelle del suo collega, brancolavano nel buio più completo e lui stava iniziando a pensare di non accettare l'incarico, troppo poco, nessun elemento che gli consentisse di fiutare una pista, ma quando la madre dei due ragazzi, l'aveva nuovamente interpellato, lui non le aveva detto di no, anche se era stato molto chiaro, non sapeva da che parte iniziare.


Ricominciare dall'inizio.


E Gustavo aveva ricominciato tutto dall'inizio, aveva simulato l'uscita da casa, di entrambi i ragazzi, compiuto il loro solito percorso, per capire cosa era accaduto, qualche incidente? No sicuramente dopo parecchi giorni questo era da escludere, tutti gli ospedali e gli obitori erano stati allertati, i ragazzi non erano lì,  le fotografie erano state distribuite, attaccate a tutte le mura della città, ma non era giunta che qualche telefonata: solo ragazzi un poco somiglianti, negli abiti....più che altro.


La polizia, stava continuando le ricerche, e lui cercava di sapere se erano riusciti ad avere qualche informazione, ma nulla di nulla.


Il Mistero


Erano dunque davanti ad un vero mistero, o qualcuno aveva ucciso. o rinchiuso in qualche luogo, i ragazzi, ma per quale motivo? Avevano forse visto qualcosa che non avrebbero dovuto vedere? Entrambi? com'era possibile questo? Però la seconda scomparsa, doveva pur significare qualcosa?




Dopo un anno.


Nulla era emerso.


Fine


Questo articolo vi assicuro  dovrebbe finire così, come tante altre storie di scomparsa, non avete idea di quante persone sono sparite nel nulla.... alcune uccise,  qualcuno rapito e magari venduto, altre sparite volontariamente...queste le maggior statistiche.....solo una piccolissima percentuale di scomparse appartiene alla sfera del mistero.




Stavolta la verità, è dietro un impossibile sipario...


La verità  non sempre vince sulla realtà,  e questi due casi, rientrano, nella casistica degli eventi impossibili, nessuno, nè la polizia, nè Gustavo, nè i genitori potranno mai minimamente immaginare cosa possa essere  accaduto, in verità quei giovani non sono più su questa terra...., no non sono stati uccisi, nè sono morti, sono stati semplicemente riportati a casa, i ragazzi,  non erano figli naturali dei due pur amorevoli genitori adottivi, loro appartenevano letteralmente ad un altro mondo e qualcuno li aveva incontrati e messi al corrente che era il momento di ritornare....


Uno strano retroscena nella loro vita ..., avevano circa cinque anni uno e tre l'altra, quando erano stati trovati soli e sperduti in una campagna, nessuno sapeva chi fossero e da dove provenissero e non sapevano comunicare, in nessun modo, in nessuna lingua conosciuta...., poi erano stati portati in una casa famiglia, e successivamente adottati da bravi genitori che li aveva amati e che loro avevano amato, erano stato bravi figli, rispettosi e senza grilli per il capo.


Ma il loro vero mondo non era questo, si trovava molto più lontano,  finalmente dopo tante ricerche, erano stati ritrovati dalla loro gente e dai loro veri genitori e riportati a casa in un attimo....con quei  mezzi tanto strani, che da noi non esistono? eppure chiamiamo teletrasporti..e poi i  dischi volanti, prima il giovane e poi la ragazza.


Tutto questo nessuno lo potrà sapere mai, e tutti si chiederanno per sempre dove sono e con chi, o dove sono sepolti i loro corpi.


E questo caso sara'  per Gustavo l'investigatore...il vero fallimento...



2 commenti:

  1. Ho una mentalità molto aperta ed ho conservato quel pizzico di Peter Pan che mi fa rimanere affascinato dall'insolito ed il misterioso....ma il fenomeno dell' "abduction" non mi ha mai convinto, non so perché.

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  2. Questo è solo un racconto di fantascienza, ma certo credere ai rapimenti alieni, non è facile, credo che occorrerebbe sperimentarli personalmente, per sapere.
    Ho letto molte testimonianze, e sicuramente qualcuna di esse, sarà non vera...., ma ci sono persone che non desiderano apparire sui giornali, quindi non sono a caccia di visibilità, eppure hanno raccontato storie incredibili, e in alcuni di loro, sottoposti ad analisi, sono stati riscontrati degli impianti costituiti da materiali che sulla terra non esistono.
    Il fenomeno esiste al di là del nostro credo, anche se non conosciamo la vera verità, soprattutto noi che non siamo mai stati rapiti...
    Bravo, il Peter Pan va sempre fatto sopravvivere dentro di noi, è proprio lui che ci permette di spaziare in territori insoliti..

    Il discorso sui territori insoliti è lungo anzi infinito...

    Grazie di essere stato qui.

    Ciao

    Angie Ginev.

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