E' passato del tempo, ma l'ho guardato così volentieri e per quanto visionario, mi è piaciuto...
La morte, incarnata in quell'attore biondo che piace tanto alle donne...
Certo per gli uomini ci vorrebbe una bellissima donna, sarebbe più accettabile La morte..
E' così difficile amare la morte, lei così misteriosa e così fredda e distaccata, un caos totale per la nostra mente e la nostra vita..
Infine molti dicono che la morte in realtà non esista, ebbene può darsi, e immaginiamo che sia vero, ma mi dispiace comunque profondamente, che le cellule che mi hanno rivestito amorosamente e mi hanno permesso di vivere qui, si annientino....si sciolgano negli elementi di loro appartenenza, insomma, in fondo anche il nostro corpo è una parte di noi.
Immagino proprio per questo, che in realtà anche l'anima delle cellule possa sopravvivere, e che ciò che muore sia davvero solo come un abito ormai logorato...
E' una debolezza umana?, forse, ma in fondo, il mio corpo fa parte della mia stessa umanità, come potrei non soffrire per la sua fine? Sarei una vera ingrata.
E può la parte spirituale essere così indifferente? No non credo...Credo che l'indifferenza non sia un difetto dello spirito, ma di chi si crea un'idea, e si applica la maschera dell'eroe senza paura e senza macchia, io non sono un eroe, sono umana ed amo anche le mie cellule, che sicuramente sopravviveranno....forse...
Ma ritornando al film, sì mi è piaciuto...., la morte che fa esperienza e prova l'amore..., se non l'avesse provato, dovrebbe farlo. Si lo so, personificare la morte è da bimbi...., e certo noi umani abbiamo il terribile vizio di personificare tutto, sapete..è proprio così che si originano le nostre favole...
Le favole che ci piacciono tanto.
Buona visione.
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