domenica 29 novembre 2009

Il tempo di essere responsabili.



Quante volte parlo con me stessa e mi dico, io sono una persona responsabile, perchè.. ed inizio ad elencare i motivi di questa mia asserzione, poi sottolineo: io non mi sottraggo alle mie responsabilità verso me stessa e verso gli altri... ma è proprio vero? uno dei misteri più incredibili, è come ognuno di noi riesce ad ingannare se stesso, con un'arguzia ed una abilità da piccolo genio.

Dunque è vero ciò che io mi dico? no, non è vero, perchè io sono una che fuma sigarette da tanti anni, troppi anni, si può essere così stupidi ed irresponsabili?
E nonostante io sia a conoscenza dei danni che la sigaretta può causare, non provo neppure, non tento di smettere e allora che razza di persona responsabile sono io?

Ma il fumo è solo un esempio, spesso ci lamentiamo del trattamento da parte di altre persone, ma noi siamo responsabili e consapevoli del nostro comportamento verso di loro?, se abbiamo usato scorrettezza, maleducazione, cattivo gossip, non è lecito nessun lamento, solo quando iniziamo a dire, ok ho sbagliato mi merito questo, significa che abbiamo davvero iniziato ad essere responsabili.

E questo vale in ogni campo di vita, lavoro, nella sfera dei sentimenti, il senso di responsabilità dovrebbe essere ancora più grande, i sentimenti sono un mondo difficile da gestire, un comportamento superficiale e negligente, può distruggere una vita.

Ho sbagliato, commesso un errore, ammettere le proprie responsabilità e cercare di riparare, se ciò non fosse più possibile, significherà che sarete persone migliori comunque. Scaricarle su gli altri (innocenti) è l'atto più vile che si possa compiere ed anche se cercheremo di dimenticare, prima o poi tutto tornerà alla memoria.

L'ora di essere responsabili, mi viene da ridere, perchè l'età non conta davvero nulla, si può esserlo a vent'anni e morire irresponsabili a novant'anni.

Amare qualcuno veramente, significa aiutarlo ad essere indipendente e responsabile, i genitori hanno il ruolo principale, un ruolo difficilissimo da affrontare, spesso diventeranno responsabili proprio grazie ai loro figli, ma non sempre riusciranno a restituire loro il favore.

Forse esagero, ma io chi vuol diventare genitore, lo manderei prima a scuola, con teoria e simulazioni, prove scritte e esercizi quotidiani.

venerdì 27 novembre 2009

Genialità e follia stessa matrice?



L'immagine è proprio quella dell'autoritratto di Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni in assoluto, ma non vi parlerò di questo straordinario uomo, piuttosto della genialità, e perchè no della follia latente, che non certo raramente accompagna questa facoltà.

Perchè spesso il comportamento dei grandi geni, appare strano ai loro simili?, e strano è dire poco, contestabile, detestabile sono le parole giuste, certo che la visione di un genio, non è allineata a quella degli uomini ordinari, egli segue se stesso, i talenti innati? che si porta dentro, e lo fa spesso in modo quasi scanzonato, in barba al mondo.

Dunque comportamento contestabile detestabile, folle perchè?, semplice spesso queste persone sono molto solitarie, amano concentrarsi ed apprendere da se stesse, studiare applicarsi e rincorrere guizzi di luce, se ne fregano degli usi e costumi dei loro simili, non amano il potere almeno non quello umano, che diciamolo è davvero poca cosa, al confronto alla loro esplorazione in territori sconosciuti ai più.

Ma quando misuriamo l'intelligenza, con il cosidetto quoziente più alto, generalmente applichiamo questo concetto a materie matematiche e scientifiche, ma cosa dire dunque dei geni in campo artistico, ed in campi che esulano da queste materie più misurabili? Alcune persone geniali hanno detto che il loro segreto era solo nella attenta osservazione, essere presenti e consapevoli, ma altri hanno precisato che nella assoluta spensieratezza, hanno colto delle intuizioni incredibili, che li ha portati a scoperte eclatanti.

Dunque la genialità, cosa è? come funziona? Attraverso:
- un'area del cervello che viene maggiormente utilizzata da pochi eletti?
- Un diverso funzionamento delle cellule cerebrali di questi soggetti?
- O addirittura un quid totalmente estraneo alle due possibilità sopra riportate?

E la follia cosa c'entra?, credo che i geni superino le barriere del comportamento umano, delle regole dettate dalla società "normale", e ciò che è " normale" prova un'avversione colma di invidia per coloro che trovano nuove risorse, nuove invenzioni, e quindi conseguentemente ecco questa declassazione a fuori di testa, egocentrici, antisociali e vai...arrivare a folli non è poi così difficile.

Indubbiamente sono davvero esistiti dei geni proprio pazzi, i geni del male, ma questa è un'altra storia, anche se dimostra che c'è davvero un sottile limite tra genialità e follia.

Ma possono persone normali, avere il seme della genialità? Io credo di sì, a patto che credano in se stessi, e si impegnino a coltivare i propri talenti, ed ad ascoltare le proprie intuizioni.

Voi cosa ne pensate? che tutto sta nel quoziente?

mercoledì 25 novembre 2009

Un vampiro è nella nostra città



"Nessuno mi crederà mai, forse ho sognato, eppure l'ho visto, quel ghigno, quei denti e la trasformazione in pipistrello, non è una leggenda, non è pura fantasia, queste creature esistono davvero che faccio adesso? " si domandò Fabio.


Il vampiro, intanto si era rifugiato nella sua bella villa antica, e si domandava se quel giovane l'avesse visto, la risposta era una sola: " sì, che mi ha visto, addio pace, adesso mi ritroverò a combattere nuovamente con i cacciatori di vampiri, che vorranno estirparmi il cuore, devo farlo tacere, ma ucciderlo o vampirizzarlo sarebbe peggio, la mia razza non avrebbe scampo, devo farlo sparire..."


Fabio era impaurito, anzi molto di più, l'istinto gli suggeriva di fuggire da quella città, subito e senza indugio, ma senza denaro dove sarebbe potuto andare?
Pensò a tutte le persone che gli volevano bene, ma si sentiva segnato, sapeva che il vampiro non poteva lasciarlo vivere, era un testimone scomodo, le gambe erano di burro, si ricordò che il suo amico Angelo, abitava vicino a quel rione, decise di chiedere aiuto a lui. Pochi minuti suonò il campanello di casa, Angelo allarmato aprì immediatamente, vedendo Fabio bianco come un cencio, si preoccupò molto, e gli chiese: " ma cosa ti è successo, stai male? Ti devo portare al pronto soccorso?" Fabio trafelato gli rispose: " No, fammi entrare ti racconterò cosa ho visto, chi ho visto, ma tu ci credi ai vampiri?" L'amico lo guardò impensierito, e gli disse: " ma cosa è uno scherzo? non è mica carnevale sai", Fabio contrattaccò : " Non sto scherzando io ho visto un vampiroooo! proprio stasera, era terribile, si è trasformato in pipistrello davanti ai miei occhi"


Angelo, lo rassicurò, lo mise a letto, dicendogli:" sarà stato qualche buontempone che ti ha voluto tirare uno scherzo mancino, magari è un'illusionista, e ti ha fatto credere cose che non esistono, stasera resta qui a dormire, chiamerò io i tuoi genitori per avvertirli, a proposito non avrai mica fumato? sai certe droghe causano allucinazioni". Fabio lo tranquillizzò: " non mi drogo, e non bevo".
Dopo poco si addormentò.


La notte trascorse tranquilla, Fabio si svegliò, e pensò di avere solo sognato, si disse che non poteva essere, che se lo avesse detto in giro, lo avrebbero preso per pazzo, pregò il suo amico di tacere su quella notte, e di non farne parola con nessuno. Angelo lo rassicurò : " non temere, non ti sputtanerò "


Dopo qualche giorno, il vampiro capì che niente sarebbe trapelato e si disse: " buon per noi, i giovani di oggi non credono a nulla, nemmeno se lo vedono con i loro occhi, ho fatto bene a non ucciderlo, questa è un'epoca davvero d'oro per noi".

domenica 22 novembre 2009

L' istinto è una memoria genetica o qualcosa di più?



Ciò che viene chiamato "istinto", rientra per me nella sfera del mistero, infatti nonostante la scienza abbia compreso alcuni meccanismi legati alla memoria genetica, ci sono casistiche che sono ancora difficilmente spiegabili.

Nel mondo animale, ad esempio, ( al quale peraltro apparteniamo anche noi ), è stata fatta una scoperta davvero interessante sugli scimpanzè, quando uno di questi esemplari che vive nel suo ambiente naturale si ammala di dissenteria, sapete cosa fa? : si raccoglie su se stesso, in una sorta di meditazione, e poi inizia a vagare per la foresta, alla ricerca di qualcosa di molto difficile da trovare, infine si sofferma proprio davanti ad una pianta molto rara : la vernonia amygdalina, occorre sapere che la corteccia di questo vegetale, contiene un potente veleno, se ingerito, può provocare la morte, se invece questa corteccia viene masticata appena qualche secondo, e subito risputata, si riesce ad assorbire tre particolari sostanze altamente antibatteriche, in grado di annientare i germi della dissenteria. E' proprio questo che fa lo scimpanzè. Secondo voi l'istinto è in questo caso una memoria storica, che l'animale ha nel suo codice genetico, oppure qualche cosa di più misterioso?

Ma a quanti di voi sarà capitato di dover intraprendere una azione, un viaggio, o qualcos'altro, e aver avuto il sentore improvviso che quella cosa non s'aveva da fare? Sapete voi quante persone, hanno avuto salva la vita, grazie a questo benedetto istinto? Molte, e quante invece seguendo la loro razionalità, hanno perduto la vita, o hanno avuto parecchi guai?

Una di queste persone sono io, vi racconterò una delle tante esperienze della mia vita, legate all'istinto.

Una mattina di domenica di circa vent'anni fa, mi alzai presto, con un unico desiderio: "quello di starmene in pace a letto", peccato, perchè proprio quel giorno, dovevo raggiungere il mio ragazzo di allora ed altri miei cari amici, a Viareggio e non potevo rinviare. ( Secondo la mia mentalità di allora). Mentre stavo preparando i bagagli, un malessere sottile mi pervadeva, una sensazione inspiegabile, come se qualcuno mi dicesse che quel viaggio non lo dovevo fare.

Ovviamente partii ugualmente ed ancora oggi mi rimprovero, perchè proprio in quel viaggio ebbi un incidente, la dinamica esatta fu questa : dietro alla mia auto, un guidatore da strapazzo, non rispettava la distanza di sicurezza, tentai più volte di seminarlo, sorpassando altre auto davanti a me , ma fu tutto inutile, non riuscivo a distaccarlo, guardando dallo specchietto retrovisore, mi accorgevo che lo avevo sempre attaccato al sedere della mia auto, non potevo neppure fermarmi, dal momento che su quella strada non vi erano corsie di emergenza, inoltre il traffico era molto elevato, alla fine ciò che temevo accadde, quando l'auto che mi precedeva frenò violentemente, io feci altrettanto senza danni, ma il pazzo inseguitore? urtò con discreta violenza il posteriore della mia autovettura, la conseguenza? il colpo della strega che riportai allora, mi lasciò dei postumi che dovrò sopportare per tutta la vita, senza contare, che la società assicuratrice di questo salame, stava fallendo, e fui risarcita solo parzialmente del danno grazie all'intervento di una persona amica che fece carte false. Era destino?, certo che no, se avessi ascoltato il mio istinto, o qualsiasi cosa fosse, avrei evitato innumerevoli dispiaceri.

Ma la mia storia è cosa da poco, ci sono state storie molto più eclatanti, persone che hanno sentito una voce forte e chiara dire loro: fermati, esci subito, non partire, etc., e tutte quelle che hanno seguito questa indicazione, o questo ordine, hanno evitato la morte.

State all'erta, se qualcosa dentro di voi scatta, o avvertite delle sensazioni particolari, un desiderio irrefrenabile, di non fare qualcosa, che vi apprestate a compiere, fermatevi, riflettete, ricordate però che spesso la voce dell'istinto dura solo un attimo, è come se una porta di confine si aprisse per permettere una comunicazione tra la realtà e l'ignoto, ma è tutto troppo breve, istantaneo, se siete distratti o troppo razionali non avrete nessun contatto.

venerdì 20 novembre 2009

Il morbo diabolico che disgrega l' identità



Generalmente le patologie e le malattie, non rientrano negli argomenti di questo blog, ma dopo aver ascoltato una persona, che vive indirettamente la tragedia del morbo diabolico di Alzheimer, ( la sua mamma è ammalata proprio di questo morbo da qualche anno ), non riesco a pensare ad altro.

Molte persone anziane sono vittime di questa brutale malattia, che distruggendo le cellule cerebrali, annienta tutti i loro ricordi, le loro emozioni, la loro identità.

E' terribile per i loro cari, vivere una tale esperienza, ma forse ancora più orribile è per coloro che annegano nei primi sintomi, consapevoli di essere stati aggrediti da questa minaccia mortale.

Per me che ho sempre considerato l'identità, la dignità, un diritto assoluto dell'essere umano, questo morbo rappresenta uno dei nemici più diabolici, più terribili della morte stessa.

Pensate al dolore di un figlio, che vede nel genitore svanire la memoria, e lui stesso ed ogni evento vissuto, tutto l'amore sbriciolato in quella perdita di memoria, c'è qualcosa di più orrendo al mondo?

Leggete per favore l'articolo cliccando sul titolo, ci sono delle informazioni non solo sulla malattia, ma anche una possibilità di partecipare ed aiutare la ricerca scientifica, state tranquilli, non ci sono richieste di denaro, leggete attentamente e auguriamoci davvero che la scienza possa sconfiggere questo diabolico nemico.

giovedì 19 novembre 2009

Il grande dono di comunicare con i vivi e con i morti



Credo che tutti coloro che hanno perduto una persona cara, ma non solo, abbiano dentro il proprio cuore il sogno impossibile di comunicare con i defunti, è terribile non vi pare, per una madre non riuscire ad ascoltare più la voce dell'adorato figlio, o per un figlio non riuscire più a percepire la presenza rassicurante della madre o del padre, e per l'amata perdere il proprio amore.

Io lo so è un orrore senza fine, perdere qualcuno, e non avere la possibilità di interagire con questo essere, anche se si ha fede e si crede in una vita nell'aldilà , figuriamoci per chi non crede in nulla.

Cosa può succedere alle persone disperate?, di incontrare un sedicente sensitivo, senza scrupoli, che per carpire poco o tanto denaro, fa di se stesso un fenomeno paranormale con trucchi da baraccone, certo di abbindolare le povere vittime con il cuore infranto, senza vergogna, senza un minimo di pietà.

Ma esistono rarissime creature che hanno o avevano il dono di comunicare con i vivi e con i morti, e senza pretendere nulla, hanno consolato un esercito di persone inconsolabili, una di queste incredibili rarità era la signora Natuzza Evolo ( cliccate su titolo ), una vera mediatrice tra il nostro mondo e l'altro, purtroppo da pochi giorni anche lei se ne è andata, e mi chiedo se in questo nostro povero e pazzo pianeta esista qualcun'altro con le sue grandi doti, cliccate sul titolo, e potrete leggere un articolo molto interessante.

In effetti sono davvero rare queste persone alle quali, la pietosa bontà Divina, ha affidato tali particolarità, ma esistono, e si possono riconoscere dalla loro umiltà e bontà infinita, da prove reali, non perdetevi di animo, se il cielo vorrà, potrete assistere a miracoli infiniti, l'amore non muore mai, non può morire è la sorgente della vita, nelle sue molteplici facce, anche quella della morte fisica e come una cristallina sorgente, vi darà nuovamente la speranza, forza coraggio, cercate ovunque, in rete, ed oltre e ricordate, una grave perdita ed un grande dolore, possono abbattere le mura della razionalità e farvi intravedere un mondo che pensavate non potesse esistere.

lunedì 16 novembre 2009

La vita vera non è qui? amico mio ti sbagli.



Ti sbagli amico mio, la vita vera è ovunque e ovunque la virtuale vita, falso e vero, buio e luce, inganni amico mio, inganni di qualche buontempone, tu credi di essere solo, ma poi scopri che qualcun altro vive in te, la tua ombra, il tuo io sconosciuto, che muove le sue pedine con maestria, già, lui la sa molto più lunga di te.

Il risultato? credi di avere tanti nemici all'esterno, in realtà hai un unico terribile avversario proprio dentro il tuo cuore.

Amico mio, apri gli occhi, in fondo è quello che anche lui desidera,
che tu lo senta, che tu capisca finalmente, che il vero motore è proprio lui, relegato in quel mondo buio, proprio dalla tua pazzia, dalla tua incoscienza.

Non sai da quanto tempo, ed è arrabbiato amico mio, triste e desolato perchè tu cerchi all'esterno ciò che è soltanto in te.

Cavalca la sorte, unendoti a lui, e torna alla tua sorgente, la luce ed il buio, la morte e la vita, la gioia ed il dolore, la nebbia che hai davanti agli occhi, solo eventi, eventi effimeri, amico mio.

domenica 15 novembre 2009

Fantasmi in una villa abbandonata



Camminando senza meta, per la campagna ormai brulla, Sergio notò una bellissima villa antica, con tante colonne, tutt'intorno un giardino incolto, e un'erba altissima, si avvicinò incuriosito, e si rese conto del suo stato di abbandono, da molti anni doveva essere disabitata.

Il suo occhio clinico ( il suo lavoro impresario edile), valutò immediatamente che per restaurare quella villa, ci sarebbe voluto non solo molto tempo, ma anche parecchio denaro, si chiese anche quale fosse il suo prezzo.

Ritornato in città, si recò subito da un suo amico Michele, agente immobiliare per avere tutte le informazioni su quella villa, dunque seppe che era disabitata da circa 15 anni, e che era ormai stata assegnata al Demanio dello Stato, dopo
la morte dell'ultimo proprietario, che non aveva eredi e non aveva fatto testamento.

Decise di acquistarla, e dopo pochi mesi era sua ad un prezzo molto conveniente, quindi la ristrutturò e un anno dopo, lui e la sua famiglia si trasferirono nella nuova lussuosa abitazione.

Tutti contenti e felici? ed invece no, dopo poco tempo, tutti, iniziarono a deperire, seguì la tristezza e l'isolamento, gli unici estranei erano due persone marito e moglie, che li aiutavano nella manutenzione della villa.

Oltre la salute psicofisica, anche il suo lavoro subì una crisi nera, tutto sembrava andare di male in peggio.

Il pensiero di Sergio, era forza con la vita, è solo un momento buio, passerà, ma a distanza di un anno tutto stava ulteriormente peggiorando, aveva dovuto disinvistire molte altre attività, per fare fronte agli impegni, aveva persino dovuto licenziare alcuni operai, con grande dispiacere suo e soprattutto loro, anche se da brav'uomo qual'era, li aveva aiutati a trovarsi un nuovo lavoro presso aziende di sua conoscenza.

Ma la cosa più tremenda era che lui e la sua famiglia stavano tutti male, ma i dottori non rilevavano nulla di patologico, al di là di una sottile e generale depressione.

La notte Sergio, non riusciva a dormire, e si aggirava come un'anima in pena per la casa, in una di quelle sue insonnie, si rese conto di non essere affatto solo, tre persone sconosciute 2 donne e un uomo, se ne stavano comodamente sedute intorno al tavolo di cucina, e voi chi diavolo siete? cosa ci fate qui in casa mia? L'uomo rispose : casa tua? stai scherzando, questa abitazione è mia da generazioni e generazioni, piuttosto tu e la tua famiglia andatevene se non volete guai. Furibondo Sergio esclamò: io ho regolarmente acquistato questa villa dal demanio, e l'uomo rispose: sai che me ne frega delle vostre stupide leggi, il demanio non aveva alcun diritto di appropriarsene e venderla, la casa è mia solo mia per sempre.

No, Sergio non si era reso conto che l'uomo con il quale discuteva, non era un uomo come lui, ma un fantasma? o cos'altro? Le due donne sempre tristi, lo consigliarono di andarsene, per il suo bene. Fu in quel momento che incavolato nero, cercò di colpire l'uomo, ma sorpresa delle sorprese, la sua mano non incontrò alcun ostacolo, e l'altro lo sbeffeggiò ridendo, ma allora non avevi capito neppure che io sono già morto, ma con chi credevi di parlare? Sei proprio scemo.

Sergio pensò: sto semplicemente sognando, nulla di ciò che sto vivendo può essere vero, io non ho mai creduto ai fantasmi, ma cosa sono i fantasmi?
Di corsa andò a svegliare la sua famiglia, ma quando i suoi congiunti furono lì, i tre personaggi scomparvero, dopo il suo racconto, lo guardarono come un povero pazzo da rinchiudere.

Il film della sua pazzia era appena cominciato, lui a caccia di fantasmi, chiedeva a qualcuno della sua famiglia o dei suoi amici, di restare sveglio con lui, e siccome gli volevano un gran bene, erano tutti disponibili, ma se lui non era solo, i strani personaggi non si facevano vedere, proprio per questo, aveva riempito la casa di microspie e videosorveglianza, per poter dimostrare al mondo che non era pazzo, ma gli strumenti, nel momento delle apparizioni, non funzionavano, si bloccavano, e la sua vita era proprio diventata un inferno.

Andò di nascosto persino da un frate, e poi da uno studioso, pure loro lo guardarono con aria di compatimento, nessuno gli credette, ma quando soffriamo, siamo oltre che vulnerabili, anche più sensibili, ed accadde una cosa davvero strana.

Una mattina, mentre stava guidando, distratto, non si accorse che un gatto nero stava attraversando la strada, e per poco non lo prese in pieno, il micio era riverso e ferito, Sergio, lo raccolse con cura e lo portò subito dal veterinaio, che riscontrò solo una ferita lieve ed una zampina rotta, in quelle condizioni, non poteva ributtarlo sulla strada, decise di portarselo a casa, la sua famiglia l'accolse con gioia.

La notte, mentre se ne stava insonne, su un divano vicino al micio, che con il suo ron-ron lo aiutava quasi a dormire, apparvero come al solito i tre fantasmi, l'uomo beffardo, quando si accorse che c'era un gatto nella stanza, si fece improvvisamente serio, il micio dal canto suo rizzò tutto il pelo e mostrò i denti, sembrava una piccola belva, la cosa strana? che accadde : i fantasmi sparirono istantaneamente e non tornarono mai più a tormentarlo, non solo tutta la sfortuna si dissolse in poco tempo, la salute rifiorì, Sergio capì subito a chi andava il merito di quella fuga, dopo qualche giorno andò al gattile ad adottare tanti mici abbandonati, se li portò a casa e li fece scorrazzare per tutta la villa.

Da allora di fantasmi nemmeno l'ombra.

sabato 14 novembre 2009

Cerchiamo la verità ma quale verità?



L'uomo cerca la verità da quando è apparso sulla terra, chi sono, cosa sono perchè sono, chi mi ha creato da dove sono venuto, dove andrò, dove ero prima di nascere, dove andrò quando morirò, sono solo un flash momentaneo o un eterno raggio di luce?.

Oggi i bambini, molto più evoluti di noi "grandi", fanno queste domande, alle quali i genitori rispondono in modo evasivo, perchè? perchè noi " grandi ", in realtà non sappiamo nulla o comunque molto poco, rispetto a ciò che sarebbe giusto conoscere.

Ammettiamolo, abbiamo delegato a dare tali risposte, la religione, la filosofia, gli scienziati, ma noi non facciamo altro che lavorare per portare la pagnotta a casa, ed è dura lo ammetto, nel poco tempo libero desideriamo divertirci, viaggiare, ovviamente se il bilancio familiare lo permette.

In realtà poco sappiamo di noi stessi, oltre le nostre conformazioni fisiche, caratteriali, e figurati degli altri, il gossip è una tendenza inverosimile ad occuparci degli altri, niente di male per carità, farsi i fatti altrui, ci fa dimenticare i nostri problemi.

I diversi non piacciono, coltiviamo pregiudizi a non finire, ma poi dichiariamo di non averne, perchè non ci piace avere una mentalità ristretta.

Qualcuno alla fine di questo post, mi troverà antipatica, ma non importa, anche se riuscirò ad interessare solo pochi di voi, per me sarà una bellissima cosa, ieri ad esempio alla televisione ho seguito misteri su italia uno, quanti di voi hanno fatto altrettanto?, l'argomento era la testimonianza di un uomo che si chiama Maurizio Cavallo, che ha dichiarato apertamente di essere stato rapito dagli alieni, ed ha cercato di supportare tale dichiarazioni con delle prove, chiaramente ognuno di noi è libero di credere o non credere, la libertà di pensiero è fondamentale, ma qualcuno di voi ha ascoltato, quando spiegavano la nostra comparsa sulla terra?
Grazie a comete o meteoriti che schiantandosi sulla terra, hanno fecondato il nostro pianeta, o quando hanno ipotizzato che potremmo essere una forma di vita, creata geneticamente da altri abitatori dell'universo?

Quanti hanno subito pensato, no non può essere vero, noi siamo stati creati da Dio, o coloro che non sono religiosi, hanno pensato, ma cosa dicono questi, noi siamo il frutto di una naturale evoluzione.

In realtà, ci fa paura, tutto ciò che sradica le nostre certezze, non lo accettiamo, preferiamo attaccarci alle nostre credenze, piuttosto che lasciare la nostra mente aperta e guardare il cielo, quanti di noi guardano spesso il cielo?

Ma se siamo come siamo, limitati, circoscritti, la colpa non è solo nostra, è la naturale conseguenza di questa impostazione di vita, che noi tramandiamo di generazione in generazione, certo il progresso ha fatto passi da gigante, voliamo grazie all'aereo, l'astronomia indaga sull'universo, la medicina cerca di sconfiggere il cancro, eppure ci sono degli inquietanti messaggi dal passato, anche certi popoli antichi conoscevano l'astronomia, riuscivano ad edificare costruzioni incredibili, ad esempio le piramidi, ma non solo, le loro civiltà sono scomparse, certi segreti sono rimasti tali.

Noi uomini moderni, non dobbiamo arrenderci, dobbiamo continuare a cercare, scardinando i paletti uno ad uno, lasciando la nostra mente libera, senza troppe costrizioni e credenze, che certo ci rendono più piacevole la vita, ma non ci renderanno mai uomini veramente liberi, perchè solo l'uomo libero può conoscere.

lunedì 9 novembre 2009

Città sotterranee Fantascienza



Paul e Robert ingegneri informatici, da mesi stavano lavorando ad un progetto molto ambizioso, la creazione di un nuovo programma per le comunicazioni interspaziali.

Nonostante tutta la loro buona volontà, dopo parecchi mesi, non erano riusciti a concretizzare la loro idea iniziale, ed avevano dovuto ricominciare tutto da capo.

Un giorno mentre scoraggiati avevano deciso di gettare la spugna, iniziarono a ricevere dei strani segnali, di origine e provenienza sconosciute, pensarono ad una comunicazione intergalattica, ma non riuscirono ad identificare i codici, il computer sembrava impazzito fino a che captarono un messaggio chiaro, troppo chiaro nella loro lingua: Ci sentite stiamo comunicando dall'anno 3250, Robert e Paul si guardarono e pensarono subito ad uno scherzo di qualche figlio di..., e risposero per le rime, la comunicazione continuò: Aprite le orecchie, questo non è uno scherzo, siamo finalmente riusciti a contattarvi, noi siamo gli uomini del futuro, il nostro pianeta attuale è la terra, solo che noi viviamo sotto la sua superficie, per sopravvivere abbiamo dovuto costruire città sotterranee, perchè sulla superficie la terra è rimasto solo un deserto infuocato il giorno e gelido la notte, le temperature estreme, non consentono la vita.
Paul e Robert chiesero se fossero stati i cambiamenti climatici a portare quel disastro, ma gli altri risposero che il genere umano, aveva provocato quel cambiamento, anche grazie all'energia atomica, che era stata utilizzata impropriamente, continuarono questo sarà il terribile futuro dei vostri discendenti:
" Noi "

Continuarono : Vivere sotto le viscere della terra, con energie sconosciute prima, ci ha cambiato molto fisicamente, abbiamo cercato di sostituire l'energia solare con altre energie alternative, ma con poco successo per la nostra pelle, i nostri capelli, i nostri occhi, l'unica cosa positiva è che la nostra intelligenza è aumentata, peccato però che anche il nostro cranio abbia subito la stessa sorte.

Per sopravvivere abbiamo dovuto attingere a tutte le risorse possibili ed anche impossibili, noi oggi possiamo viaggiare nel tempo, ed anche nello spazio, sapete non abbiamo trovato ancora un nuovo pianeta che ci possa accogliere, viaggiando nel tempo abbiamo potuto vedere come era bella la terra, era uno spettacolo meraviglioso, avreste dovuto proteggerla, non annientarla, siete stati pazzi, oggi siamo noi a scontare le vostre azioni, voi siete per noi l'esempio da non seguire, non siamo certo felici di essere la vostra discendenza, in più quando ci vedete, perchè a volte potete vedere la nostra immagine virtuale, avete paura di noi, invece vorremmo che ci aiutaste, dal momento che noi non riusciamo più a riprodurci, ed abbiamo necessità di materiale genetico, per far nascere nuove creature.

Stiamo cercando in ogni modo possibile, di fermarvi, di aiutarvi a scoprire energie pulite, per evitare la distruzione della terra, ma è una missione difficile, gente senza scrupoli ci sta contrastando, ci dipingono come alieni senza emozioni e senza cuore. Svegliatevi gli alieni siamo solo noi, cioè voi del futuro, ora finalmente potremo comunicare apertamente, vi invieremo tutta la documentazione e proveremo ciò che stiamo dichiarando, siete in grado di comprendere cosa siete riusciti a creare? Oggi è un giorno luminoso, forse potremo davvero cambiare la sorte del pianeta e dell'umanità e soprattutto la nostra.

domenica 8 novembre 2009

Vampiri energetici o astrali



Prima di affrontare questo argomento, vorrei consigliarvi di usare tutta la vostra razionalità ed il vostro buon senso, ciò che riporterò è stato trattato da riviste specializzate, serie, ed attendibili, ma non vorrei che dopo aver letto questo articolo, qualcuno di voi esclamasse: "ah! ora capisco perchè mi sento debole e spossata è colpa di quella perfida di mia suocera". L'ultima cosa che desidero è che qualcuno di voi riapra la caccia alle streghe od ai vampiri.

Dopo aver detto questo vediamo cosa è o cosa dovrebbe essere il vampirismo energetico od astrale.

Si tratterebbe di una azione, che nutre l'organismo occulto di chi sottrae energia vitale da una vittima prescelta, attraverso una modalità psico-energetica, esistono comunque principalmente 2 tipi di vampiro energetico, quello che opera con consapevolezza e quello che agisce senza alcuna coscienza di compiere tale atto.
Nel primo caso c'è la volontà lucida e mirata di causare danno alla vittima, nel secondo il vampiro sottrae energia per necessità dovuta a delle proprie carenze naturali.

Un individuo sano ed integro, è in grado di trasformare l'energia cosmica in energia vitale, e non solo irradierebbe tale energia in tutte le direzioni facendone dono a coloro che sono intorno a lui. Esiste però l'individuo che non riescendo ad assorbire tale energia in modo sufficiente, e quindi consapevolmente o no, si comporterebbe come una spugna, e per rivigorire se stesso, la sottrarrebbe ad un'altra persona, che come conseguenza avrebbe un affievolimento aurico, ed avvertirebbe quindi una grande spossatezza, ed una grande sonnolenza.

Ma la domanda nasce spontanea quale perverso meccanismo consentirebbe questo indebito furto? Sembrerebbe che tale sottrazione si compirebbe per mezzo dello scambio aurico, ossia attraverso il contatto tra l'aurea vitale del vampiro e della sua vittima, e per mezzo dello sguardo e del respiro oltre che della parola.

Una persona predata già debole o eccessivamente buona, rischierebbe di ammalarsi seriamente.

Reale, possibile, falso? purtroppo non so cosa dire, siamo esseri così complessi, per cui non ammetto ma neppure escludo tale possibilità.

Una sana prudenza è sicuramente necessaria, nell'avvicinare altre persone, ma lascio soltanto a voi l'ardua sentenza, pur raccomandandovi ancora una volta di non mettere in atto la caccia ai vampiri.

sabato 7 novembre 2009

Un uomo molto misterioso Imhotep



Come avrete notato, non ho mai trattato argomenti relativi all'antico Egitto, francamente ritengo più giusto che vengano affrontati dagli addetti ai lavori, quindi spero che gli esperti non me ne vorranno, se in quest'occasione, scriverò su un uomo misterioso vissuto tra il 2700 ed il 2800 prima della nascita di Cristo, il suo nome è appunto " Imhotep ", una figura che mi ha molto affascinato e credo che affascinerà anche voi.

Gli studiosi inizialmente pensavano che quest'uomo fosse stato concepito solo dalla fertile mente degli egiziani, ma dopo il ritrovamento di numerose sue effigi e di una tavoletta, hanno dovuto dare a Imhotep un posto nella storia.

Le sue origini sono misteriosissime, fu un uomo coltissimo e di grande ingegno in tutti i campi, fu nominato dal re Zoser primo ministro e gran visir ed alla fine anche Grande sacerdote, ma Imhotep era eccellente per le sue doti di architetto, di fisico, di medico, e di mago, sembrerebbe infatti che sapesse trovare la cura per qualsiasi malattia, manipolando erbe, misture e pozioni di sua invenzione. Possedeva un'energia radiante in grado di ristabilire la salute dei malati, addirittura riusciva a resuscitare i morti.

Ma come sono rimasti oscuri gli eventi della sua nascita, ancor di più quelli della sua morte, non è infatti mai stato trovato nessun indizio al riguardo, quasi come se Imhotep non fosse mai nato e mai morto.

Le statuette ritrovate, lo raffigurano come un uomo con la testa più grande del normale sulle tempie, questa è una curiosa caratteristica di alcune specie aliene.

Normale quindi che qualcuno abbia ipotizzato che fosse un essere venuto dalle stelle, forse un maestro dell'umanità.

Mi piace pensare che sia davvero così e non solo spero vivamente che non troveranno mai la sua tomba.

venerdì 6 novembre 2009

Incontro con il grande regista



Regista : Bene figliolo, il film della tua vita è terminato, ti è piaciuto lavorare con me? cosa hai imparato? Desideri rivedere alcune scene?

Attore: Come? E' già tutto finito? ma è stato un film brevissimo e poi che tristezza mi avete fatto morire subito.

Regista: Che vuoi, i fondi erano limitati, non abbiamo potuto fare di più, il produttore fissa sempre un budget e non va superato.

Attore: Ma chi diavolo è sto' produttore?

Regista: Ehi! piano con le parole, se ti sente si arrabbierà parecchio.

Attore: Non me ne frega niente, io in questo film non ci ho capito niente, so solo che sul più bello mi avete fatto morire ed in un brutto incidente per giunta.

Regista: Ma allora non hai ancora capito che la tua parte sulla terra è finita?,
bada che tu eri d'accordo d'immergerti in quel ruolo, i tempi sono stati perfettamente rispettati.

Attore: Ma.. ma allora io sarei morto davvero?

Regista: Che ti sembra di essere morto benedetto figliolo? Sei solo passato oltre.

Attore: Ma come? ed il mio corpo che fine ha fatto?

Regista: Già alludi al tuo corpo di carne, un effetto molto speciale, davvero molto, ora non ti serve più, qui non devi mangiare, puoi vivere benissimo senza nutrirti, non lo trovi fantastico?

Attore: Ma certo che no, a me piaceva mangiare, adoravo la cioccolata, il gelato, la pizza, le patatine fritte... aspetta un pò.. e come la mettiamo con il sesso? ma qui si fa l'amore?

Regista: Beh! figliolo caro, qui ci amiamo con lo sguardo, con il pensiero ed è bellissimo, credimi;

Attore: Un cavolo! voglio tornare sulla terra, voglio riavere il mio corpo, non voglio rimanere qui, non mi piace;

Regista: Per ora è impossibile, non sono disponibili nuovi fondi per te, dovrai aspettare un bel pò di tempo;

Attore: Quindi sono prigioniero? dovrò restare qui per sempre? E' terribile, è crudele non sopravviverò;

Regista: Ma che dici, non ti ricordi, il patto, vedo che il tuo recente ruolo, ti ha reso cieco, non hai imparato nulla, i sensi ti hanno offuscato, per giunta ti sei dimenticato chi sei, le tue promesse sono state infrante, il produttore non sarà contento di te e neppure di me, abbiamo un grosso problema figliolo e ti avverto tornare indietro sarà molto doloroso, ci sono dei film di pessima qualità, e ruoli terribili, desideri davvero tornare sul pianeta terra? stavolta nessuno ti finanzierà e rischierai di dover recitare un ruolo che non ti piacerà per niente e senza alcun sostegno, dimmi tu, cosa vuoi fare dunque?

Attore: Il giovane spirito, comprese che vivere sulla terra senza sussidi e sostegni, poteva diventare un vero inferno e con rassegnazione e buon senso rispose:
cercherò di fare del mio meglio "qui".

Regista: Bene, allora per prima cosa dovrai aiutarmi, che ne dici ti piacerebbe farmi da assistente? ma bada che non sarai l'unico....

giovedì 5 novembre 2009

Il mistero della messa dei morti



Dopo una pausa che francamente non avrei voluto, eccomi di nuovo con voi, questo era un articolo che avrei dovuto inserire il 2 novembre, per la festività dei morti, ma non ce l'ho fatta, spero che possiate comunque gradire.

L'argomento è inconsueto e misterioso, solitamente le testimonianze ci pervengono da persone, costrette a svolgere il proprio lavoro in fasce orarie, nelle quali la maggioranza di noi dorme profondamente: agricoltori, guardie notturne, gente comunque attendibile, molto pratica, anzi direi per nulla portata a fantasticare.

Vediamo dunque cosa accade.

Un comune denominatore è una chiesa abbandonata da tempo, generalmente fuori città, che miracolosamente sembra riempirsi di persone, mentre un sacerdote voltato verso l'altare, celebra una messa; il protagonista incuriosito, entra nella chiesa, e osserva la scena, ma senza udire alcun rumore, l'ultimo particolare è che tra la folla riesce ad individuare persone conosciute, ma defunte da tempo.

Lo sgomento ed il terrore è istantaneo, chi ha vissuto tale esperienza, non avrà più il coraggio di uscire quando fuori è buio, e non vorrà mai più rivedere l'innocente chiesa abbandonata. Ci sono casi in cui i testimoni sono poco dopo deceduti, la paura ed il trauma, possono aver contribuito ad abbreviare loro la vita.

Ma come viene giustificato dagli esperti un fenomeno del genere?

Iniziamo con le spiegazioni razionali:
- 1) lo stato di stanchezza e di sonnolenza, possono causare sogni lucidi o allucinazioni;
- 2) assunzione inconsapevole della segale cornuta o dell'amanita muscaria.

Terminiamo con le spiegazioni irrazionali ed impossibili?

Semplicemente una, che spiriti senza pace, anime sofferenti, cerchino anche dopo aver varcato la vita materiale, un conforto, un contatto con Dio, attraverso una celebrazione, una messa... e dove potrebbero andare queste povere creature, se non in una chiesa abbandonata e lontana dal territorio dei vivi, per evitare appunto di spaventarli?

domenica 18 ottobre 2009

Basta uccidere delfini avviso a tutti i blogger



Il video che ho inserito, non riporta la mattanza operata dal Giappone, ma rende l'idea sul tragico destino che è toccato e toccherà a tanti delfini, i nostri splendidi amici. L'oceano cambia colore da azzurro diventa rosso sangue. In Giappone i delfini vengono mangiati o venduti per divertire il mondo, ma essi sono animali evoluti, intelligenti, hanno la loro famiglia, e se non vengono uccisi e mangiati, sono privati della loro libertà.

Aiutiamo chi sta cercando di difendere la loro vita, sosteniamoli, facciamo qualcosa, non permettiamo queste crudeli mattanze, i delfini non appartengono ne' al Giappone nè ad altri paesi, sono creature libere e hanno diritto di vivere la loro vita proprio come noi.

Fermiamo questa orrenda mattanza, il Giappone si difende dichiarando che per loro è tradizione uccidere delfini e balene, che sono pesci come altri pesci, ma non è vero, sono mammiferi e non pesci, inoltre nelle loro carni hanno altissime concentrazioni di mercurio, per cui chi si nutre delle loro carni rischia seriamente di ammalarsi.

Questo è un avviso a tutti i blogger italiani ed internazionali, per favore internet è un mezzo collossale, possiamo davvero fare qualcosa.

Inondiamo internet di questi post, i blogger più famosi, cerchino contatti importanti, oltre a scrivere per la gioia di scrivere o di guadagnare, scriviamo per aiutare questo mondo a cambiare mentalità.

Con tutto il mio cuore, a coloro che aiuteranno.
Grazie.

Porte alchemiche Ultima parte



Siamo arrivati all’ultima parte di questo piccolo viaggio sulla porta alchemica di villa Palombara.
Analizziamo quindi le ultime componenti:

Al centro dello stipite destro, compare il simbolo di Venere, l’elemento femminile, che va a completare quello maschile la scritta : Si faceris volare Terram super caput tuum eius pennis aqua torrentium convertes in petram cioè : “ Se avrai fatto volare la terra sopra il tuo capo, con le sue penne tramuterai le acque dei torrenti in Pietra” L’acqua elemento femminile ed il fuoco elemento maschile, devono unirsi nelle nozze chimiche. Secondo alcuni studiosi questa iscrizione, si riferisce alla separazione del mercurio dal solfo, ( anima e corpo). Questa reazione tramuterà i metalli in argento, infatti nella scritta più in basso è rappresentato il simbolo di Mercurio simbolo dell’argento vivo : Azot et ignes dealbando latonam veniet sine veste Diana il cui significato è: “ Quando l’azoto ed il fuoco purificheranno Latona ( madre di Diana), Diana apparirà nella sua nudità.” La purificazione della materia produce l’argento.

Ci ritroviamo all’ultimo simbolo degli stipiti : “ il sole “ ( simbolo dell’oro) Filius noster mortuus vivit rex ab igne redit et coniugo gaudet occulto che significa: “ il figlio nostro morto, vive, torna re dal fuoco e gode del matrimonio occulto” Questo è il compimento dell’opera, l’opera al rosso (la Rubedo). Con la morte della materia il re nero, si tramuta in re aureo, e risorge dalle sue ceneri.
Con il matrimonio alchemico, l’androgino dalla duplice natura maschile e femminile, ( l’unione degli opposti) diventa la splendida pietra filosofale : il vero e perfetto Io

Sulla soglia della porta appaiono altre due frasi, che indicano all’alchimista, l’uso che deve fare della sua saggezza: si sedes non is : “ se siedi non procedi”, un chiaro invito a perseverare.

Siamo ormai alla fine, vicino all’occulto simbolo del vitriol si può leggere: est opus occultum veri sophi aperire terram ut germinet salutem pro populo : “ E’ opera occulta del vero sapiente aprire la terra affinchè germogli la salvezza per il popolo. Il vitriol simboleggia l’acido solforico e significa: visita le parti più profonde della terra e, rettificando troverai la pietra nascosta.
L’alchimista, non si può esonerare dall’aiutare il popolo, dovrà mettere la sua sapienza al suo servizio, per aiutarlo ad evolvere, e non è un suggerimento, ma un obbligo, la cui non osservanza potrebbe precludergli di gustare le delizie nel giardino delle meraviglie.

Il Simbolismo alchemico, è ricchissimo di simbologie, ad esempio il corvo rappresenta l’opera al nero ( Nigredo), la colomba od il cigno l’opera al bianco ( Albedo) La morte del drago ( dissoluzione della materia) permetterà di fissare lo spirito.

Non è per nulla facile, specialmente per noi, uomini moderni, comprendere tale difficile percorso, perché molte cose sono state sapientemente occultate sotto dei simboli difficili da decifrare, gli stessi studiosi, che cercano di spiegarne l’effettivo significato, spesso si ritrovano ad avere delle notevoli ambivalenze.

Ma così deve essere, raggiungere la vera sapienza, interiore intendo, è davvero difficile, tutte le nostre tendenze egoistiche, la nostra visione di un mondo fine a se stesso, ci precludono persino l’inizio del cammino, figuriamoci il raggiungimento dell’opera, ma esiste sempre una speranza, in questo mondo travagliato alcuni eletti e maestri nascosti, ci osservano a distanza, perchè l’unica loro missione è appunto quella di permettere, una seppur lenta evoluzione del popolo, inoltre non siamo mai soli, ognuno di noi ha un maestro interiore, che sa quale cammino dovremo percorrere per arrivare ad una così difficile trasformazione, per quanto qui non sia stato menzionato, ricordo a me stessa e a chi leggerà queste parole, che il protagonista, il fuoco sublime, è l’amore che accende i cuori, in grado di compiere degli incredibili miracoli, ma per amore non intendo la passione fine a stessa orientata verso una sola persona, ( rispettabilissima perché è la prima tappa), ma l’amore verso ogni forma di vita, universale.

Spero con tutto il mio cuore, e non per protagonismo, che tutto ciò che è qui stato scritto, grazie all’aiuto di altre persone, vi possa essere di aiuto nella vostra vita, perché per quanto tutto ciò vi possa sembrare lontano, in realtà non lo è affatto.

Non importa se sarete in pochi a leggere, anzi, probabilmente, chi leggerà dovrà leggere, chi non capirà, non dovrà capire, chi disprezzerà, dovrà disprezzare, questo non è un mistero per molti, ma vi assicuro che è il più grande dei misteri.

sabato 17 ottobre 2009

Porte alchemiche Seconda parte



Come vi avevo avvertito, continua l’articolo sulla porta alchemica di villa Palombara, prego i miei lettori, prima di affrontare la presente lettura, di visitare “ porte alchemiche prima parte”

Sull’architrave della porta, troviamo due epigrafi, il primo in ebraico : “ Ruah Elohim che significa soffio, Spirito di Dio: rappresenta una preghiera dell’iniziato a Colui grazie al quale esistiamo, affinchè possa proseguire l’opera.
Segue poi questa scritta, che è un avviso: Horti magici ingressum Hesperius custodit Draco et sine alcide colchicas delicias non gustasset iason cioè : “ il drago delle Esperidi custodisce l’ingresso del giardino magico e senza Alcide, Giasone non avrebbe gustato le delizie della Colchide”.
Il simbolismo fa riferimento a dei miti: l’undicesima fatica di Alcide ( Ercole) e al viaggio di Giasone e degli Argonauti nella Colchide, per recuperare il Vello d’oro che qui rappresenta la saggezza che l’iniziando può ottenere solo con volontà e forza, per riuscire a vincere il drago che custodisce l’entrata nel giardino delle delizie spirituali.

Sullo stipite sinistro, troviamo il simbolo di Saturno e sotto la frase: quando in tua domo nigri corvi parturient alba colombas, tunc vocaberis sapiens cioè: “ quando nella tua casa corvi neri partoriranno colombe bianche, allora sarai chiamato sapiente”. Questa enigmatica frase, si riferisce all’opera in nero, infatti Saturno nella tradizione simboleggia il piombo ed il colore nero.
Quando l’iniziando sarà in grado di trasformare il piombo in argento vivo ( rappresentato nella porta dal simbolo di Mercurio), significherà che è stato ucciso il drago ( l’ostacolo) della materia, e che quindi conoscerà una importante tappa dell’evoluzione spirituale.

Sullo stipite destro in alto c’è il simbolo di Giove e questa scritta: Diameter sphaerae thau circoli crux orbis non orbis prosunt, che significa: “ il diametro della sfera, il tau del cerchio, la croce del mondo non sono utili ai ciechi” In realtà la scienza ermetica, non può essere compresa dai ciechi, da chi rifiuta la saggezza e la conoscenza. Giove corrisponde allo stagno, al colore grigio, colore intermedio. Al centro dello stipite sinistro troviamo il simbolo di Marte con la seguente scritta: Qui scit comburere aqua et lavare igne facit de terra coelum et de coelo terram pretiosam cioè : “ Chi sa bruciare con acqua e lavare col fuoco fa della terra un cielo e del cielo una terra preziosa”.
Questo è un puro simbolismo alchemico Marte è anche il simbolo del ferro, della guerra del fuoco. Il fuoco è un elemento essenziale per il compimento dell’opera, senza il fuoco purificatore, e fluidificatore nulla sarebbe possibile, ma decifrare questa frase, significherebbe, saper esattamente cosa dobbiamo compiere, in realtà al mondo pochissimi lo sanno, nonostante tutti i testi circolanti.

Anche per oggi mi fermo qui, a domani l’ultima parte.

venerdì 16 ottobre 2009

Porte alchemiche Prima parte



Stasera voglio parlarvi di porte alchemiche, per l’esattezza di una particolare che si trova a Roma:
“ la porta alchemica di Villa Palombara”, coloro che sono appassionati di alchimia, esoterismo senz’altro sanno di cosa si tratta.

Villa Palombara, è situata nella zona di Piazza Vittorio Emanuele, purtroppo rimane di questa preziosa costruzione, soltanto qualche muro di pietra, ma l’ingresso è costituito da una porta, che ha sempre affascinato gli studiosi d’alchimia. Il marchese Massimiliano Palombara, la fece costruire nel 1680, e fece incidere su di essa simboli alchemici, e frasi legate al percorso di trasmutazione del vile piombo in oro, la famosa realizzazione della Grande Opera che ha tre diversi momenti:
l’opera al nero, al bianco ed al rosso, per quanto molti abbiano inseguito questa, incredibile opera, per fabbricare davvero l’oro, occorre far capire ai lettori, che in realtà essa mira soprattutto, alla trasmutazione interiore dell’uomo, da essere mortale e grezzo ( il piombo), in essere imperituro e solare ( l’oro).

La parte superiore di questa porta comprende un medaglione a bassorilievo, formato da un cerchio esterno, all’interno del quale troviamo il sigillo di Salomone, due triangoli intrecciati. Che formano una stella a sei punte, simboli dell’unione dell’acqua, (il vertice rivolto verso l’alto), con il fuoco (il vertice verso il basso).

E questi opposti ci fanno ricordare ciò che recita la tavola di smeraldo, riguardo gli opposti :
“ E’ vero senza menzogna, è certo e verissimo che ciò che è in alto è come ciò che sta in basso, e ciò che è in basso è come ciò che è in alto per compiere i miracoli della Cosa Una ”.

Sopra al sigillo, il simbolo del mondo, un cerchio con sopra una croce, che richiama ai quattro elementi, nella sua circonferenza la frase: Centrum in trigono centri che significa ( il centro è nel triangolo del centro), troviamo poi un cerchio più piccolo, che rappresenta il sole ( aureo).
Nel cerchio esterno, la scritta : Tria sunt Mirabilia deus et homo mater et virgo trinitus et unus cioè:
( tre sono le cose meravigliose Dio e uomo madre e vergine, Trino e Uno), trinità che in alchimia è corrispondente al solfo-spirito, il mercurio-anima, ed il sale-corpo.

Da non dimenticare che tali sostanze sono in realtà simboliche e che dalla condensazione di esse otteniamo i quattro elementi ( fuoco, terra, aria e acqua), componenti della materia.

Per ora mi fermo qui, come capirete, quello che sto trattando stasera è un argomento abbastanza difficile, anche per me, per cui rimando al prossimo post la continuazione.

Spero che non me ne vogliate.

mercoledì 14 ottobre 2009

Saper regalare emozioni



Tutti noi più o meno, cerchiamo emozioni intense, non solo informazioni, non solo conoscenza, cerchiamo nel cuore degli altri, ciò che esiste nel nostro.

Condividere emozioni, trasmetterle, riceverle, ci permette di avvicinarci agli altri, in qualche modo sconfigge la nostra solitudine interiore, ci fa sentire meno soli in questo mondo, che sempre di più, ci vorrebbe regalare, l'invisibilità.

Non cediamo, non arrendiamoci, accettiamo quell'immenso dono che Qualcuno ci ha voluto concedere, non sono solo reazioni chimiche, come certi studiosi vorrebbero farci credere, esse sono l'essenza della nostra anima, il suo vero linguaggio, il misterioso fluido, che le consente di non cristallizzarsi, di non spezzarsi, o smarrirsi in un luogo dove ci insegnano che le emozioni vanno controllate, quando ascoltiamo una bellissima musica, o guardiamo un meraviglioso paesaggio, o leggiamo una poesia stupenda, le emozioni multicolori, accese che proviamo, ci fanno sentire vivi e felici di esserlo, anche se un sottofondo di tristezza, ci fa soffrire, non importa, va bene comunque, in quel momento, siamo in contatto con la parte più nascosta di noi, che ci sta raccontando chi è realmente, anche la più terribile delle emozioni, ci riconduce dentro noi stessi.

Condividere un emozione con un altro essere umano, fa crollare tutti i muri che per paura costruiamo intorno a noi, tutti coloro che hanno un'anima provano emozioni, sentimenti, ci dobbiamo spaventare, solo quando non riusciamo più a sentire nulla, quando un tramonto ci lascia indifferenti, quando una persona che soffre, non accende il nostro dolore.

Avete ragione, stasera non sto scrivendo su uno dei miei soliti argomenti, ma credetemi anche le emozioni ed i sentimenti sono misteri irrisolti, in fondo, non sono andata poi così tanto fuori tema.

domenica 11 ottobre 2009

Messaggi dall'aldilà attraverso lo schermo televisivo



Non tutti sanno, che il televisore, può essere un buon mezzo, per comunicare con i trapassati.
Effettivamente, non è un metodo molto sfruttato, anche perchè ottenere buoni risultati, non è molto facile. La procedura dovrebbe essere questa:
- prima di tutto chi desidera compiere queste operazioni, dovrebbe possedere buone doti medianiche, se si ha tali caratteristiche, si dovrebbe accendere il televisore non collegato all'antenna, scegliere un canale vuoto, cioè non sintonizzato su alcuna trasmissione. Anche se l'antenna è staccata, sullo schermo bianco, potrebbero arrivare delle immagini, sarà il videoregistratore, sintonizzato sul canale vuoto prescelto, a registrare queste immagini. Da precisare che tale immagini, ricorderanno la persona cara, come in una semplice fotografia, come la si è conosciuta, oppure anche più giovane, questo per un semplice motivo, i trapassati, trasmettono l'immagine che ricordano di sè.

Non sempre accadrà di vedere le persone amate, e qualche volta, si può rischiare di vedere immagini che nulla hanno a che fare con loro, magari immagini di altre persone.

Un pioniere di questa incredibile metodologia, è Klaus Schreiber, tedesco, il quale è riuscito a ricevere molte immagini, sia della moglie defunta, che di tanti altri personaggi anche famosi, tra cui Romy Schneider, che sembra gli abbia trasmesso anche dei messaggi.

Ma ci sono molti pionieri, e studiosi, che utilizzano lo schermo televisivo o quello del computer, per ricevere immagini, messaggi, dall'altro mondo.

Che dire? Illusioni?, e se anche fosse vero, la spiegazione potrebbe essere sempre in quella famosa memoria universale, che registra tutto, e che quindi può fare da catalizzatore restituendo immagini apparantemente perdute?

Spero sinceramente di no, io non ho mai usato nessuna di queste tecniche, ma mi rendo conto che il dolore per la perdita di una persona cara, può spingere ognuno di noi a cercarla ovunque ed in ogni modo, forse questo è un bene, perchè attraverso lei cercheremo anche noi stessi, ma facciamolo con tanto amore e senza volere ritrascinare i nostri cari in questa dimensione, saranno sicuramente loro, che ci cercheranno, quindi accendiamo tutto quello che possiamo, ed attendiamo, se sarà opportuno e giusto si faranno vedere o sentire.

sabato 10 ottobre 2009

Un mistero mai risolto una strana lettera



La storia che oggi racconterò, è stata vissuta dal nonno ormai scomparso di un mio amico, che ha ritrovato una sua lettera datata dicembre 1983, tra le carte di famiglia, mi permette di pubblicarla, a patto che le persone coinvolte, restino anonime.

La lettera:

Sono un uomo normale e semplice, nato nel  1910, nella mia vita ho vissuto tante esperienze belle e brutte, le guerre, la fame, l’amore, i tradimenti un po’ tutto, ma la storia che sto per scrivere, è una di quelle storie incredibili ai confini della realtà, alla quale molti non crederanno semplicemente perché è impossibile, lo capisco, ma vi assicuro che non sono pazzo, né in cerca di pubblicità.

Questa storia non l’ho neppure raccontata ai miei figli, ai quali ho sempre dato una versione sulla mia sparizione molto diversa dalla verità, una perdita di memoria, che mi ha portato 10 anni lontano dalla mia famiglia.

Oggi però a settantatre anni suonati, credo che sia giusto raccontare la verità, purtroppo i testimoni che hanno condiviso con me la stessa esperienza, oggi non ci sono più, ma so per certo che nemmeno loro hanno mai raccontato l’accaduto.

Era l’anno 1968, e generalmente svolgevo il mio lavoro di cuoco, su navi mercantili, o da crociera, ho sempre lavorato, grazie alle mie ottime referenze, e in quell’anno, avevo trovato una ottima occasione su una nave mercantile straniera, in rotta verso le Bermude.

Era la prima volta che mi trovavo a navigare in quelle acque, ma nonostante tutte le terribili storie di scomparse, non avevo affatto paura, pensavo che fossero frottole inventate per pubblicità o altre ragioni.

Dopo un paio di giorni di navigazione, si era alzata una nebbia fitta, impenetrabile e di un colore grigio-giallastro, mi ero accorto che tutti a bordo erano nervosissimi, persino il comandante, un uomo sempre tranquillissimo era molto agitato. Come tutti, fui informato che la radio non funzionava più e così anche i motori della nave, e gli strumenti di bordo, non ci restava che stare più calmi possibile ed attendere che la nebbia si dileguasse.
Non ci rendevamo conto di quanto tempo passasse, la cosa inquietante, era che ogni giorno sembravamo invecchiare come se invece di giorni, fossero trascorsi anni, inoltre le scorte di viveri e di acqua di un mese, stavano quasi per finire.

Eravamo ormai convinti che non ne saremmo mai usciti vivi,
quando, all'improvviso, la nebbia come era apparsa, si dileguò, il sole riapparve, il mare, il cielo, quello fu il giorno più bello della mia vita, e non solo il mio, i motori e gli strumenti, ricominciarono  a funzionare normalmente, la nave riprese la sua rotta di destinazione, anche se per scrupolo, il comandante chiamò la più vicina capitaneria per dare informazioni sull’accaduto. E’ a questo punto che il capitano, bianco come un cadavere ci chiamò, e ci riferì che alla capitaneria, risultava che la nostra nave fosse scomparsa da dieci anni, ma tutti pensavamo che fosse solo un comico errore, invece purtroppo arrivarono navi militari, aerei militari, che ci intimarono di fermarci nuovamente.

Quello che accadde dopo ve lo potete immaginare, indagini su indagini, studiosi che sostenevano che la nostra nave aveva attraversato un varco spazio- temporale, nel quale il tempo scorreva molto più in fretta, 10 anni equivalenti ad un mese? Sicuramente, visto che le nostre scorte di cibo dovevano essere sufficienti per un mese o poco più.

Dunque avevamo incontrato la maledizione del triangolo?

Pensai subito a tutte le altre navi, gli aerei scomparsi, erano finiti in quel buco assassino?, le possibilità di sopravvivere erano pari a zero, ci eravamo trovati in un enorme cimitero, solo che quella maledetta nebbia, non ci aveva permesso di vedere nulla e forse ciò era stato un bene.

Ci suggerirono, anzi ci intimarono di tacere sullo strano evento, avrebbero pensato loro a  trovare delle versioni, più ordinarie sulla nostra sparizione, nessuna notizia sarebbe dovuta trapelare nel mondo civile.

Credo che ognuno di noi acconsentì a quel patto sciagurato, pensando di rispettare la legge, solo più tardi mi resi conto, che era assurdo ed ingiusto, non dichiarare quello che realmente era successo, ma quando decisi di raccontare tutto, stranamente gli altri testimoni erano spariti misteriosamente, chi era morto, chi si era trasferito e chi non si sapeva che fine avesse fatto.

Provai a parlare con un giornalista, purtroppo era molto scettico, mi disse che la storia che raccontavo non stava in piedi, nessuno mi avrebbe creduto e avrei avuto solamente tanti guai, non avevo prove, aveva perfettamente ragione, non le avevo.

Oggi, sono un uomo, molto malato, il tempo che mi resta è davvero poco, è per questo motivo che ho voluto scrivere questa mia incredibile storia, ai miei familiari dico che è tutto vero, in realtà io non ho mai perso la memoria per 10 anni, inoltre non sono mai vissuto a Lisbona, non l’ho mai neppure visitata, alla mia morte, decidete voi se cestinare questa lettera,  o renderla pubblica, sappiate che io ora, sono in perfetta salute mentale.

Con tutto il mio affetto per voi


Questi fatti riportati, nessuno, potrà mai dimostrarli, ma neppure negarli,  da parte mia l’unica cosa che ho potuto fare era cercare, su internet e su altre riviste se altri casi di questo tipo fossero accaduti, in realtà sembrerebbe di si, alcune persone secondo la testimonianza di altre, sono svanite in un attimo, dove sono finite?
In quel buco terribile che il nostro protagonista ci descrive, un varco spazio- temporale, dove un mese può equivalere a 10 anni?, la scienza ordinaria, non avvalora tale possibilità, ma la fisica quantistica visionaria, spiega che tali assurdi comportamenti, si possono ritrovare solo nei buchi neri, ci sono forse dei buchi neri nel nostro pianeta? Nessuno può risponderci, ma valutiamo le altre scomparse molto più sfortunate, sempre nel triangolo maledetto, più di una volta alcune navi, sono riapparse dopo molto tempo, ma senza nessuno a bordo, potrebbe la storia sopra riportata, spiegare tale fenomeno? Non lo so, certamente le persone della nave morivano di stenti e venivano buttate in mare, magari l’equipaggio, cercava di utilizzare le barche di salvataggio, per cercare aiuto, e così si condannava a morte, ma le mie sono tutte supposizioni, anche se numerose trasmissioni radio di navi o di aerei hanno dato la stessa versione, comunicavano che gli strumenti erano impazziti, che era calata una nebbia fitta e gialla, alcuni sono sopravvissuti, ma forse il tempo trascorso in quel buco, era così poco, che non si sono resi conto dell’enorme pericolo scampato.

Il mistero resta comunque aperto, e pur essendo il triangolo delle Bermude, l'area nella quale sono avvenute le maggiori scomparse e apparizioni, non dimentichiamo che non è il solo luogo dove accadono eventi di questo tipo.

giovedì 8 ottobre 2009

Mistero delle scomparse inspiegabili



Stasera desidero affrontare un argomento scottante, molto delicato e difficile, il mistero di alcune scomparse, persone che scompaiono nel nulla senza lasciare alcuna traccia dietro di loro, persone di cui restano solo ombre, sempre più vaghe.

Sicuramente alcuni di voi seguiranno la trasmissione televisiva su rai tre "Chi l'ha Visto", è una trasmissione che è veramente di grande utilità per la ricerca di persone che all'improvviso scompaiono, volutamente,a volte anche per suicidio, o per una malattia psichica, o per cause esterne, dovute ad incidenti o omicidi.

I congiunti disperati, possono contare sull'appoggio di persone veramente umane e anche molto preparate, e sulle segnalazioni del pubblico che segue "Chi l'ha visto".

Non è della trasmissione che però vorrei parlarvi, ma delle scomparse stesse, per poter in qualche modo comprendere un fenomeno non più raro, e molto allarmante.

Iniziamo a fare delle considerazioni, per quanto alcune di esse, siano volontarie, e quindi secondo me inviolabili, quelle di cui mi interessa discutere con voi sono sicuramente gli omicidi ben mascherati da scomparse, che quasi mai vengono portati alla luce, mi domando quindi: ma è così semplice uccidere una persona e poi farla sparire, possibile che la nostra polizia non riesca con i mezzi che oggi sono a sua disposizione ad arrivare ad una verità definitiva? a volte solo dopo molti anni, per caso, certi misteri si risolvono, non saranno eventi sottovalutati?

Ma al di là di omicidi legati alla mafia, o compiuti dal marito o dal fidanzato astioso o geloso, siamo sicuri che molte scomparse non siano opera di criminalità internazionale ed organizzata su un orrendo commercio di organi? se la persona è normale, non ricca, senza nemici, senza ragioni per sparire, quale altra ragione avrebbe qualcuno di ucciderla?

Vi sembra che io stia esagerando? eppure è una forma di commercio molto redditizia, per coloro che la praticano, e le scomparse sono davvero tante, ma la cosa stranissima, che nessuno pensa mai a questo orrendo crimine, è proprio su questo silenzio assoluto, sul fatto che una cosa del genere sia impensabile, che il crimine può attecchire, nessuno li disturba, eppure sappiamo che in altri paesi, tutto ciò esiste ed è ben noto.

Credo che questa macabra possibilità debba essere ben valutata, per quei casi assolutamente inspiegabili e misteriosi di scomparse, che non hanno alcuna ragione di essere, è pur vero che siamo ormai convinti che il vicino di casa potrebbe essere il mostro sconosciuto, ormai la televisione, ci ha riempito la testa con tutti i serial killer dei film, e questo agevola notevolmente chi mostro lo è davvero e per giunta, rimarrà impunito per sempre.

sabato 3 ottobre 2009

la leggenda dell'unicorno



Tra tutte le creature mitiche è la più famosa, e la più antica. Il fascino dell'unicorno non è mai morto, neppure oggi, infatti se cerchiamo su internet, vedremo che molti siti, rispondono con immagini o con post.

Certo sappiamo che è una creatura leggendaria, che non esiste nella realtà, peccato non è vero? piacerebbe a tutti incontrarlo, e sicuramente se esistesse, qualcuno cercherebbe di chiuderlo in gabbia, ovvio, sarebbe un affare incredibile..

Ma ora cerchiamo di scoprire, le cause di una fama così grande e di così lunga durata. Le prime notizie, provennero da un paese fantastico: " L'India", non esisteva sulla terra nessuno che gli somigliasse, si disse che era rarissimo anche nel suo paese di origine, e che una parte del suo corpo, avesse un valore inestimabile: "il suo corno", che asserirono costituisse un antidoto infallibile, contro ogni sorta di veleno, infatti si doveva prelevare piccoli frammenti da esso, ed ingerirli, questi avevano il potere di netraulizzare l'azione del veleno già assorbito, oppure si doveva mettere il corno stesso in una coppa, in modo da eliminare il tossico in anticipo, addirittura, bastava solo sfiorare il corno al cibo, e questo avrebbe rilevato la presenza di veleni.

Tale proprietà, rese molto desiderabile il possesso del corno, sia tra i ricchi che tra i poveri, il suo prezzo salì incredibilmente, e quindi anche l'unicorno diventò una creatura di valore incalcolabile.

Ma riflettiamo, potrebbe essere esistito realmente? se consideriamo che oggi in certi paesi utilizzano le zanne di tigre ( in via di estinzione ), per pratiche teraupetiche, e per altri scopi, proviamo a proiettarci fra mille anni, la tigre potrebbe divenire un animale leggendario, scomparso da centinaia di anni, per colpa degli uomini.

Dietro ogni leggenda, esiste una verità nascosta, quindi questa bellissima e selvaggia creatura, potrebbe essersi estinta, proprio per colpa di coloro che commercializzavano il suo miracoloso corno.

Chissà, in realtà qualche esemplare potrebbe essere sopravvissuto, ma si nasconderà per sempre in territori irraggiungibili, protetto da creature migliori di noi, del resto la natura dell'uomo è spesso avida e priva di scupoli, se fossi in lui, farei la stessa cosa.

venerdì 2 ottobre 2009

Non uccidere mai



Finalmente l’alba era arrivata, la solitudine della notte l’aveva devastato, gli incubi lo avevano tormentato durante il sonno.

Ricordò ciò che era accaduto “ la sentenza” , e lui per la prima volta, in vita sua aveva dovuto uccidere, dunque questo significava la sua appartenenza, ad un clan di mostri ? che credevano di essere i padroni del mondo.

Ma il suo cuore si ribellava, in realtà non aveva ucciso altri che se stesso, per la prima volta vedeva realmente ciò che era diventato, “ un essere spregevole”.

Decise di fuggire lontano, in fretta, se l’avessero scoperto avrebbero fatto a lui, ciò che lui aveva fatto a quelle due povere persone, buttò poche cose in valigia, prese un po’ di quello sporco denaro che aveva guadagnato e partì per un luogo sconosciuto a lui stesso.

Vent’anni dopo.

Era un uomo sposato, che amava la sua famiglia, un tranquillo lavoratore, ma non aveva mai dimenticato, quanto bene avrebbe dovuto fare per spegnere il suo rimorso? Non lo sapeva, ma aveva paura, sapeva che i conti si aprono e si chiudono.

Arrivò il giorno che un poliziotto bussò alla sua porta, e con grande tristezza lo informò che suo figlio era morto per difendere un amico, da un gruppo di drogati. La sofferenza cadde su di lui come una valanga, ma non una lacrima uscì dai suoi occhi.. suo figlio, proprio suo figlio aveva chiuso i conti. Il bene più grande della sua vita. Rimpianse di non avere avuto il coraggio di costituirsi, di non aver pagato per il suo delitto, già non l’aveva fatto, era fuggito, credendo di ingannare il destino, di poter ricominciare nuovamente come se nulla fosse, niente di più sbagliato il suo destino era sempre stato con lui e gli aveva dato scacco matto nel modo peggiore.

lunedì 28 settembre 2009

Il cavaliere e la sorgente dell'immortalità



Molti anni fa, mi capitò per caso, di leggere una strana parabola su un cavaliere, sinceramente non la ricordo perfettamente, ma cercherò di riscriverla il più fedelmente possibile.

Un giorno un valoroso cavaliere, decise di cercare la sorgente dell'immortalità, per farne dono al suo paese ed al suo amato re, un vecchio saggio, però, lo avvertì che questa sorgente, si trovava in un terribile luogo " il deserto", il viaggio sarebbe stato molto pericoloso, nè la sua armatura, nè il suo bellissimo ed irruente destriero avrebbero potuto proteggerlo, le uniche cose che avrebbe potuto recare con sè, erano:  un asino, una borraccia d'acqua e un pò di cibo.

Il giovane non si scoraggiò, decise di partire comunque, ma prima d'iniziare il viaggio, seguì l'altro consiglio del saggio, ed entrò in una grotta. Questa grotta era molto buia e piena di scheletri, il cavaliere rabbrividì pensando che potesse essere il rifugio di qualche animale pericoloso,  con coraggio si addentrò all'interno di essa, dopo pochi attimi, si rese conto che ogni movimento che lui faceva con le braccia e le mani, creavano intorno degli aloni di luce, e che se parlava ad alta voce, o pensava qualcosa, si creavano degli effetti inverosimili, comprese in quel momento, che ogni azione, ogni parola, ogni pensiero, provocavano degli effetti meravigliosi o orribili, cercò di calmarsi e di cercare l'uscita.

Si ritrovò in deserto infuocato di giorno, e gelido la notte, gli unici suoi compagni erano l'asino e la sua borraccia. Dopo un lungo e penoso cammino, notò in lontananza che un pellegrino si stava avvicinando, era logoro ed assetato e gli chiedeva un sorso d'acqua, ma lui finse di non vederlo, la sua missione era troppo importante, quindi non poteva dividere la sua acqua con quel disgraziato. Continuò per la sua strada, purtroppo però l'asino morì di stenti, e la sua borraccia fu vuota.

Non si perse d'animo, continuò a camminare per molti chilometri, fino a che riuscì ad arrivare ad un'oasi, dove vide una bellissima sorgente, pensò subito, che fosse la sorgente dell'immortalità e si sentì fiero di se stesso per essere riuscito a compiere la sua missione, riempì la sua borraccia e si dissetò, ma subito dopo averlo fatto, sia la sorgente che l'oasi sparirono.

Qualcuno racconta, che quel cavaliere stia ancora errando in quel deserto, la sua borraccia è sempre piena, perché la morte non lo vuole, e sembrerebbe che ancora si interroghi su quale possa essere stato il suo errore.

Forse non è molto difficile da capire non è vero?

domenica 27 settembre 2009

Le parole chiave del mistero "ultima parte"



Ed ecco l'ultima parte, per le parole chiave del mistero:

- 21) Psicometria o psicoscopia: il soggetto " sensitivo ", vicino ad un oggetto, ne riferisce la storia, descrivendo i vari episodi/ della vita del proprietario dell'oggetto stesso;

- 22) RNG: Randon number generators sperimentazioni ESP e PK rigorose e inattaccabili;

- 23) RSPK: Psicocinesi spontanea e ricorrente, effetti fisici spontanei e non spiegabili con le leggi fisiche conosciute;

- 24) Scrittura automatica: modalità di scrittura con la quale il soggetto scrive senza essere consapevole di ciò che scrive;

- 25) Super-esp: ipotesi che considera una capacità ESP, illimitata sia nel tempo che nello spazio;

- 26) Telepatia: Comunicazione con la mente senza l'utilizzo dei sensi ordinari;

- 27) TCS: Transcomunicazione strumentale. Auditiva o visiva, messaggi immagini di carattere intelligente e di natura paranormale, con cui sembrano manifestarsi le entità di persone defunte, attraverso apparecchiature tecniche, compreso il computer e la televisione;

- 28) Xenoglossia: espressione in una lingua straniera, reale e riconoscibile, mai appresa dal soggetto. Ci sono stati casi sorprendenti, in cui la persona si esprimeva in lingue antiche e morte, confermate successivamente da studiosi rigorosi e seri, è un fenomeno che rientra nei casi di possessione diabolica, di natura assolutamente inspiegabile.

Questa è l'ultima parte, sicuramente agli appassionati del mistero, queste delucidazioni faranno piacere.

Ciao.

sabato 26 settembre 2009

Prigioniero di un mostro



Non si ricordava chi fosse, non sapeva dove fosse, l'unica certezza era che stava vivendo un incubo senza fine, chiuso in un buco sotterraneo, prigioniero di un mostro, travestito da essere umano.

Ormai aveva perso il senso del tempo, quel luogo senza luce, lo stava privando della ragione, l'unica aspettativa della sua vita, era ricevere, quel frugale pasto schifoso ogni giorno.
Ma era comunque troppo debole, le forze lo stavano abbandonando e l'unico sollievo era riuscire a dormire, o restare in una sorta di dormi-veglia, quando si svegliava, la disperazione e la frustazione erano troppo grandi, si sentiva un animale impazzito.

Continuò così per molto tempo, fino a che un giorno accadde l'imprevedibile, un terremoto di grande intensità, invece di ucciderlo, sventrò la sua gabbia di cemento, e lui trovò un varco dal quale fuggire, risalito alla superficie, trovò una devastazione infinita, morti per le strade, palazzi crollati, voragini aperte, "l'apocalisse", si rese conto che le scosse stavano continuando e restare all'aperto era pericoloso, decise di ritornare nel sotterraneo.

La fame, la sete, la debolezza erano ormai le sue compagne, non aveva più speranze, ma raccolse le ultime forze e risalì alla superficie, le scosse erano cessate.

Un gruppo di soldati lo vide, lo fecero salire su una specie di trattore blindato, dentro al mezzo trovò altre persone, disfatte e con la disperazione negli occhi.
Li portarono in un campo allestito dalla protezione civile, dove persone civili e soldati stavano distribuendo acqua, cibo e qualche parola buona.
Il terremoto aveva devastato una area estesa dell'Indocina, ma lui si chiese cosa ci faceva lì nell'Indocina, chi diavolo era.

Dopo essersi rifocillato, trovò un bagno di fortuna allestito per la terribile occasione, c'era anche un piccolo specchio, la sua fisionomia era occidentale, uomo di circa quarantacinque anni, magro, con occhiaie profonde, ma comunque di bell'aspetto, all'improvviso tutto ritornò alla sua memoria, gli efferati omicidi, la sete di sangue, il serial killer, dunque era lui il mostro? qualcuno l'aveva catturato e chiuso in quel buco per fargliela pagare? ma allora perchè non l'avevano ucciso, o torturato. Il suo cuore tremò di orrore all'idea di essere lui il mostro, non riusciva a sopportarlo, ma dove era ora tutta la sua violenza? si sentiva solo, come un bimbo senza rifugio.

Ma non indugiò, cercò alcuni soldati provenienti da altri paesi e raccontò la sua storia, la sua prigionia, la sua paura di essere un maledetto killer, ma un capitano gli sorrise e gli disse stia tranquillo, io la riconosco le è Matt Demis, lo scrittore di libri neri, non ricorda di essere uno scrittore? mi creda io l'ho vista alla televisione mentre la stavano intervistando, sull'ultima recensione del suo libro: "Prigioniero di un mostro". Poi sempre dalla televisione ho saputo che era stato rapito e avevano chiesto un grosso riscatto alla sua famiglia, ma le trattative si erano interrotte, perchè la polizia aveva deciso di bloccare tutto il suo patrimonio. Tutti ormai pensavano che lei fosse morto, ucciso, da quelle bestie.

giovedì 24 settembre 2009

Le parole chiave del mistero "seconda parte"



Continua la seconda carrellata delle parole chiave del mistero:

- 11) Infestazione: Complesso di fenomeni visivi e uditivi, collegati ad una casa, ad un luogo particolari, generalmente di lunga durata;

- 12) NDE: Near Death Experience, (esperienza in prossimità della morte), Esperienza premortale caratterizzata in particolare da quella extracorporea, visione paronamica del proprio vissuto, tunnel, luci, entità meravigliose, tutto ciò generalmente accompagnato da un grande senso di pace, di amore, di benessere, inoltre grande disagio nel rientrare nel proprio corpo, ovviamente tali esperienze le possono raccontare solo chi è scampato alla morte, ad esempio da un arresto cardiaco, dal coma;

- 13) OBE: out of the body, ( esperienza fuori del corpo), si tratta di una esperienza spontanea, od indotta, nella quale la coscienza del soggetto, occupa una posizione esterna rispetto al proprio corpo materiale, in questo caso la persona non è affatto in pericolo di vita;

- 14) OUIJA: è un piccolo apparecchio per comunicazioni medianiche, costituito da una tavoletta di legno, dove sono iscritte le lettere dell'alfabeto, un indice scorre su queste lettere;

- 15) Pirobazia: capacità di camminare sul fuoco, generalmente braci ardenti, senza riportare alcuna ustione;

- 16) PK: Psicocinesi, influenza mentale su oggetti o processi esterni, senza il concorso di forze od energie conosciute;

- 17) Poltergeist: si tratta di un complesso di fenomeni fisici spontanei, spesso provocati da una persona di giovane età, di breve durata, ma inspiegabili, non esistono per ora energie o forze di questo tipo, conosciute. Possono essere colpi alle pareti, sassaiole, incendi misteriosi;

- 18) Precognizione: Preveggenza, chiaroveggenza nel futuro, conoscenza di avvenimenti che devono ancora accadere, assolutamente imprevedibili, che escludono a priori la coincidenza fortuita.

- 19) PSI: dal nome di una lettera greca, indica tutto ciò che riguarda il paranormale;

- 20) Psicofonia o metafonia: una serie di voci, musiche, non emesse e non udite da nessuno, ma che comunque lasciano traccia sui nastri magnetici.

Finita la seconda carrellata, nel prossimo post, inserirò le ultime parole chiave del mistero.
Ciao.

domenica 20 settembre 2009

Le parole chiave del mistero "prima parte"



A quanti pur appassionati del mistero sarà capitato di trovarsi davanti a parole utilizzate dagli addetti ai lavori, non perfettamente comprensibili, e dal significato un pò enigmatico, ad esempio:

- 1) Apparizioni : piuttosto facile, ma in termini paranormali si tratta di manifestazioni di forme fantomatiche e spettrali, l'esperienza può essere di una persona o più persone, a cui generalmente non sono attribuite capacità medianiche;

- 2) Chiaroveggenza: capacità di alcuni soggetti di accedere ad informazioni, indipendentemente dai sensi ordinari, capacità extrasensoriali, esclusa la telepatia;

- 3) Criptomnesia: l'emergere improvviso di informazioni acquisite, ma da tempo dimenticate;

- 4) Drop-in: in inglese significa letteralmente nel nostro gergo fare una capatina, una entità comunicante che appare spontaneamente, sconosciuta a tutti i presenti alla seduta. Questo è propriamente un termine utilizzato nelle sedute medianiche;

- 5) ESP: Extra Sensory perception, percezione extrasensoriale, possibilità inconsuete ma attendibili di interazione tra l'essere umano e l'ambiente. ( telepatia, chiaroveggenza, precognizione). Possono essere anche solo casuali o fortuite;

- 6) Fotografia psichica: immagini mentali, che grazie a vie paranormali, si proiettano e possono impressionare pellicole e lastre fotografiche;

- 7) Fotografia spiritica: immagini non percepibili, spesso di figure di trapassati o anche altro, che riescono a fissarsi su pellicole e lastre fotografiche;

- 8) GCP: progetto coscienza globale, è un programma di ricerca lanciato dai ricercatori del PEAR ( Princeton Engineering Anomalies Research, dell'università di Princeton. L'ipotesi è quella della esistenza di una coscienza collettiva, che collegherebbe l'umanità intera.);

- 9) Glossolalia: un linguaggio artificiale che presenta forma e caratteri di vera lingua;

- 10)Homing : la capacità, di alcuni animali, di ritornare a casa, anche dopo essere lasciati o abbandonati in luoghi lontanissimi rispetto al loro ambiente;

Bene, per oggi abbiamo finito la prima carrellata.
Continueremo nel prossimo post.