" Vittorio, e dai, sbrigati, il viaggio da Milano per Roma
è piuttosto lungo, e poi non sappiamo esattamente dove
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" Vittorio, e dai, sbrigati, il viaggio da Milano per Roma
è piuttosto lungo, e poi non sappiamo esattamente dove
La sala immensa dell'inferno, accoglieva un trono di diamante
nero, il re, (Satana), imbufalito, si ergeva possente sopra
demoni di ogni fattezza e categoria.
Descrivere codesti esseri, non è affatto facile, nell'immaginario
collettivo Satana è rosso ed ha le corna ed un muso orribile,
gli altri demoni minori, sono ancora più brutti.
Niente di più sbagliato, sono tutt'altro che orrendi, altissimi, con una
possente muscolatura, hanno una dentatura ferina e artigli pericolosi,
ma niente corna. Lunghi capelli neri o biondi, occhi glaciali e profondi
come abissi, crudeli o indifferenti.
Insomma hanno una bellezza straordinaria, aggressiva, le demoni di
sesso femminile, sono una piccola minoranza e sono veramente
bellissime.
La Sala, era gremita da demoni, provenienti da ogni
spazio, dovevano giudicare un loro fratello, che aveva
trasgredito il loro patto di alleanza, per quanto crudeli e
infidi, era un compito che preferivano lasciare al loro
re, tuttavia Satana preferiva coinvolgerli, per ammonirli,
alla obbedienza assoluta.
Il trasgressore, si era macchiato di una disobbedienza
intollerabile, aveva avuto compassione di un povero
vecchio, non aveva carpito la sua anima, considerandola
irrisoria, peccato per lui, che quella anima era tutt'altro
che irrisoria, non esistono anime di poco conto per
Satana.
Quel povero diavolo, dalle fattezze quasi angeliche,
stava a capo chino, davanti a quel tribunale, sapeva
che non sarebbe finita bene, avrebbe perso tutti i
suoi poteri e privilegi, la sua immortalità.
Satana si rivolse a lui, chiedendogli cosa avesse da
dire a sua discolpa, il demone contrito non disse nulla.
Poi si rivolse agli altri demoni e chiese loro, quale
punizione infliggere al malcapitato.
Un boato enorme risuonò in quella enorme sala:
"ESILIO"
Satana, tuonò: che esilio sia, tu sciocco, non avrai
più alcun potere, nè immortalità, vagherai esule,
sulla terra, come il più misero degli umani,
in attesa della morte, il nulla eterno.
Ed ora vattene, non posso più guardarti.
Il povero ex demone, sapeva che quella era
una vera e propria condanna a morte,
lui non apparteneva più all'inferno e
neppure al cielo, quelli come lui erano
gli esseri più miseri, che vagavano sulla
terra o su altri pianeti, destinati al nulla
eterno, nessuna speranza di salvezza,
solo nostalgia del vecchio stato.
Ma non osò dire niente, uscì dalla sala
e dall'inferno, insieme ad altri due demoni
che lo condussero sulla terra, in una città
qualsiasi, lo abbandonarono su una panchina.
Quanti poveri ex diavoli, ci sono in questo mondo? Che si
sono macchiati di una colpa gravissima: avere compassione
di un altro essere, ne esistono un buon numero, tuttavia
Satana e l'altro Signore non sanno, che questi poveri
ex demoni, sono coloro che riscatteranno la loro vera
libertà, che il Padre di tutti non li abbandonerò mai, sono
comunque suoi diletti figli, e non ci sarà per loro il nulla
eterno, ma ogni possibilità se sapranno ben coltivare la
compassione per ogni essere.
Poveri vampiri, ora che la maggioranza degli umani è stata vaccinata, sono in piena crisi, non possono bere sangue di coloro che sono stati sottoposti al siero, un vero attentato alla loro sopravvivenza.
Poveri vampiri, non uccidevano più da molto tempo, si nutrivano con il sangue delle donazioni, delle banche sangue e lo pagavano ad un prezzo alto, oggi il prezzo del sangue dei no vax è salito alle stelle, inoltre, molti donatori sono arrabbiati e rifiutano di farselo prelevare, hanno dovuto sostenere troppe discriminazioni e difficoltà di ogni genere, non hanno intenzione di rimetterci altro.
Oggi, i vampiri sono in piena crisi, e sono molto, molto arrabbiati, sanno bene chi sta dietro tutto questo, è una guerra occulta contro di loro, forse inconsapevole, i loro piani sono già in essere, ed i responsabili, dovranno pararsi le spalle, cosa non facile, dal momento che i vampiri hanno facoltà non immaginabili.
No, non torneranno alle vecchie tradizioni, si sono incredibilmente evoluti, e non uccideranno i poveri no vax, ma hanno trovato il modo di annullare gli effetti del siero.
Per chi non lo sa, sono anche molto ricchi e potenti, nascosti dietro le quinte, lotteranno in modo che l'uomo resti uomo e non si trasformi in un ibrido, altrimenti, non avrebbero più alcuna risorsa.
Lo so, lo so, nessuno crede che i vampiri esistano, per molti, sono solo creature leggendarie e fantastiche, mi dispiace deludere qualcuno che sta al comando, essi esistono e stanno osservandovi, e non ve la faranno passare liscia, il vostro è stato un attentato alla loro sopravvivenza, e non vi permetteranno di continuare i vostri piani.
Non faranno troppo rumore, non uccideranno nessuno, tuttavia le loro azioni saranno presto evidenti.
Non dimenticate, hanno facoltà incredibili, possono arrivare ovunque senza essere visti, non hanno bisogno di uccidere fisicamente.
Che dire, buon lavoro cari vampiri evoluti, è giusto che ogni essere difenda la propria sopravvivenza.
Ore 24,15, un ululato squarciò il silenzio della notte, Peter si svegliò intontito, si trovava ancora sul divano, evidentemente si era addormentato lì, senza rendersene conto.
Si ricordò di trovarsi nella sua baita di montagna, dove si recava quasi sempre per i suoi fine settimana, per staccare dal frastuono fastidioso della città.
L'ululato, lugubre, continuò ad echeggiare nel buio della notte, Peter sapeva che forse qualche lupo si aggirava per quelle zone, ma non ne aveva mai visto uno e neppure udito nulla del genere, rabbrividì.
Si alzò, verificò che la porta e le finestre fossero ben chiuse, lo erano, poi sbuffando, tutto intorpidito si sdraiò sul letto, senza neppure spogliarsi.
L'ululato continuò intermittente, dalla sua intensità, Peter dedusse che il lupo, non fosse troppo lontano dalla sua baita, comunque dopo poco si addormentò.
La mattina si risvegliò abbastanza presto, con un umore funereo, fece una veloce colazione, e decise comunque di fare la sua solita passeggiata in quel meraviglioso bosco. Era turbato, ma sperava di riprendersi a contatto con quella natura che tanto amava. Purtroppo quella fu la mattinata peggiore della sua vita, dopo una mezzora di cammino, ciò che vide gli gelò il sangue, il cadavere di un uomo ridotto in uno stato indescrivibile, era riverso sotto un albero. Peter non si avvicinò, con il cuore che gli martellava nel petto, corse verso la sua baita e chiamò i soccorsi e la polizia.
Sembrò passare una eternità, alla fine i soccorsi lo raggiunsero, e lui li condusse dove giaceva la vittima, ovviamente nulla poterono fare, due poliziotti bianchi e lividi, si chinarono su ciò che era rimasto del povero uomo, per compiere il loro dovere. Dissero che sicuramente una bestia feroce, lo aveva ucciso e sbranato. Forse un lupo.
Peter, tremò, decise di ritornare subito in città. Viveva solo, i suoi genitori stavano in un altro stato, a quaranta anni suonati, pur essendo un bell'uomo, moro, alto, corporatura normale, non aveva una vera relazione, una compagna, solo qualche sporadico amico, che non aveva il coraggio di contattare. Lui era sempre stato un solitario, amante della solitudine, sin dalla più tenera età, nonostante i genitori, avessero fatto di tutto, per aiutarlo a socializzare, avevano ottenuto l'esatto contrario, tanto che dopo l'università, aveva scelto un lavoro che poteva svolgere a casa, senza contatti giornalieri, in quel momento particolare, però, desiderò potersi confidare con qualcuno.
Peter da giorni, sembrava un'anima in pena, aveva perso l'appetito, il sonno, nella sua mente, si ripresentava troppo spesso, la terribile scena di quell'uomo sbranato, di cui ora conosceva l'identità, era George W. , un suo conoscente della sua stessa età, che aveva una baita, non lontana dalla sua, una persona che amava stare in solitudine ogni fine settimana, proprio come lui, non poteva dire di conoscerlo bene, comunque a volte si erano incontrati e avevano scambiato due chiacchiere, George, gli era simpatico, non riusciva a darsi pace, per quella sua fine orribile, no non aveva nessun desiderio di ritornare alla sua baita, aveva paura. Negli ultimi giorni, aveva preso l'abitudine di andare in un bar, a bere qualcosa, osservava alcuni anziani che giocavano a carte, ragazzi che facevano chiasso, almeno così riusciva a non pensare, poi a casa accendeva il televisore, e la notte dormiva solo un paio di ore.
Passarono settimane e poi mesi, Peter, non era più andato alla sua baita, ormai era piena estate, e sentiva il bisogno di ristorarsi al fresco della sua amata montagna, decise che doveva vincere la sua paura, sarebbe stato sufficiente, essere prudente, armarsi in qualche modo, forse ciò che era accaduto poteva non ripetersi.
Partì per le sue vacanze, per alcuni giorni tutto procedette normalmente, dopo due settimane, durante una notte di luna piena, l'ululato lugubre, risuonò nuovamente nel silenzio, il terrore si impossessò di lui, guardò fuori dalla finestra e ciò che vide, non poteva essere vero, una grande e sfuggente ombra nera, si stava nascondendo dietro gli alberi vicino alla sua baita, cosa diavolo era? Non poteva essere un lupo, questo essere camminava su due gambe, ed era enorme, la paura gli strinse la gola, l'auto era proprio davanti alla baita, decise di fuggire, di non restare lì, neppure un attimo in più. Frettolosamente salì in auto e partì velocemente, guidando come un pazzo, dopo poco cercò di calmarsi, ma dallo specchietto retrovisore, vide che un'ombra nera inseguiva la sua auto ed era veloce troppo veloce, la strada non gli permetteva di correre di più, sarebbe stato un vero suicidio farlo. Cosa diavolo era quell'essere tutto nero? Non era un lupo, non un orso, correva su due gambe, ma non poteva essere neppure umano.....cosa era?, Imperativo fuggire, dileguarsi, non tornare mai più su quella sua amata montagna.
Nessuno gli credette, quando il giorno dopo, andò alla polizia e comunicò ciò che gli era accaduto, già, certo, lo presero per un visionario, almeno fino a che, nella sua stessa città, ritrovarono corpi sbranati, da qualcosa che non conoscevano, proprio come quel pover'uomo di George, la notizia di qualcosa di anomalo e sconosciuto, non era mai stata fatta trapelare, ma ora quella terribile ed anomala ombra nera, si muoveva nella notte, a caccia di umani, proprio nella sua città, quell'essere mostruoso, evidentemente lo aveva inseguito fino a lì, ed aveva trovato terreno fertile, un vero paradiso per il suo appetito.
Quell'ombra nera nella notte, non è mai stata catturata, ci sono strani periodi di quiete, e poi improvvisamente si scatena, ma quando accade, si ode sempre un terribile e lugubre ululato, squarciare il silenzio della notte, se lo udite, chiudetevi in casa e non uscite per nessuna ragione al mondo.