domenica 25 aprile 2021

Occhi neri, occhi azzurri

 

Esistono giorni impossibili, giorni in cui tutto sembra andare alla deriva, ebbene per Caterina giovane bolognese universitaria fuori corso, lavoratrice p.t.,  quello era  davvero un giorno da dimenticare.

Aveva litigato furiosamente con il suo fidanzato che l'aveva mandata al diavolo, era stata licenziata senza appello, da un studio di avvocati,  dove lavorava come segretaria, per via d'una pratica di un cliente mai più ritrovata, e ciliegina sulla torta,  l'auto (ormai vecchia), si era bloccata ed era rimasta a piedi su una strada in cui transitavano poche auto,  per di più sotto una pioggia torrenziale.

"Niente male, ed adesso cosa faccio?"  pensò Caterina angosciata e disperata, il cellulare era  pure scarico, e le rare auto che transitavano, non si fermavano alla sua richiesta di aiuto.

Rientrò nella sua auto ferma sul bordo della strada, e cominciò a pensare agli ultimi avvenimenti, la sua relazione con il fidanzato, era compromessa da almeno sei mesi, lui era stato distante, nervoso, e cercava scuse per non incontrarsi con lei, tuttavia aveva sorvolato, giustificato, fatto finta di niente, ma era normale che non facesse più l'amore con lei? No, non era normale si disse, o Claudio aveva un grosso problema personale, o non era più innamorato di lei, aveva tentato di comprendere, ma si vedevano così poco..., la lontananza tra le loro città, Bologna - Firenze, prima non era un problema...

Il lavoro presso uno studio di avvocati, era un aiuto non da poco, certo i genitori le inviavano un assegno mensile di 500 euro, ma non era sufficiente a pagarsi l'affitto e tutto il resto, averlo perso di questi tempi, significava, dover fare le valigie e tornare da loro, che indubbiamente l'avrebbero accolta a braccia aperte, ma per lei sarebbe stata una enorme sconfitta. E poi quella  famosa pratica lei non l'aveva mai vista, l'avevano accusata di qualcosa di cui non aveva colpa,  fare causa ?, le venne quasi da ridere, una povera segretaria che impianta causa ad uno studio di avvocati molto importanti e tenuti in grande considerazione da tutti, "una causa persa in partenza"...

Per Caterina, ore 14,30,  adesso, il problema più urgente è quello di tornare a casa, ma come? No telefono, le poche auto che transitano non si fermano....Cavolo, nessuno ha fiducia più in nessuno, e sinceramente, anche lei non si era mai fermata per dare un passaggio a qualcuno in difficoltà, pensando che potesse essere un delinquente o chissà che altro. Tutto ritorna sempre, questo è indubbio...

Ore 15,30, La pioggia è cessata, Caterina chiude l'auto, prende le sue cose, e inizia a camminare, pensa che in fondo sono solo una ventina di chilometri, inutile aspettare ancora, grazie al cielo le scarpe sono comode e con tacco basso e considerando che riesca a percorrere 6 km all'ora, in più di tre ore, sarà a casa.........

Ore 17,30 Caterina è un poco stanca, e cammina più lentamente, ora ci sono molte più auto che transitano, tuttavia ormai non ha più intenzione di chiedere un passaggio.

Ore 19,00 Caterina finalmente è a casa, stanca morta, i piedi bollono, decide di metterli a bagno nell'acqua fredda, prima di prepararsi qualcosa da mangiare.

Ore 20,30 Caterina  dopo aver mangiato, chiama i genitori, e racconta loro, le sue peripezie, la nota positiva è che il giorno dopo, potrà restare a casa, tanto l'hanno già licenziata.

Ore 21,30 Caterina è già a letto, e si addormenta subito.

Durante la Notte si sveglia madida di sudore, sente dei rumori nel suo appartamento, rumore di passi felpati, accende la luce e inizia ad esplorare le stanze, che diamine nulla di nulla, eppure quel rumore di passi, non l'ha mica sognato, gli appartamenti di quel fabbricato un poco fatiscente, sono disabitati da tempo ormai, per cui l'unica spiegazione e che vi siano abusivi?

Ritorna a letto, ma continua a sentire degli strani rumori, scricchiolii, rumore di passi, voci lontane, Caterina pensa che le sorprese non siano  finite, ed inizia ad avere paura...

Resta sveglia, in attesa fino a che sente bussare alla porta, guarda l'orologio e vede che sono le due di notte, e pensa chi diavolo può essere a quest'ora? Si avvicina alla porta e chiede : Chi è ? - qualcuno le risponde, siamo della polizia, per favore apra, dobbiamo parlare con lei...... Caterina si avvicina all'occhio magico e vede gli occhi azzurri un poliziotto in divisa, chiede che le faccia vedere il documento di identità, pare che tutto sia in ordine.... quindi con lentezza apre la porta....

ma senza farli entrare..sono due., Caterina vuole sapere il motivo della loro presenza, con gentilezza le spiegano che hanno ricevuto una telefonata anonima, che denunciava la presenza di drogati nell'appartamento accanto al suo, e forse qualcosa era andato storto, dovevano semplicemente passare dal suo balcone, per non sfondare la porta. 

Caterina apre, ormai convinta, i due poliziotti con meravigliosi occhi azzurri entrano, sono altissimi, biondi come due norvegesi e pure bellissimi, lei resta a guardarli incantata dal loro aspetto straordinario.....ma improvvisamente, il loro dolce sguardo, diventa  freddo, la prendono, la legano, le chiudono la bocca e la trascinano via...., Caterina non riesce a reagire è bloccata dalla sorpresa e dalla paura, si chiede chi siano e cosa vogliano da lei....

La trascinano giù per le scale, arrivati in fondo, ci sono due uomini, altrettanto alti, vestiti di nero, con occhi completamente neri, tanto neri da far paura, che non siano umani è evidente, ma cosa vogliono? Si scagliano contro i due falsi poliziotti e  uno se li porta via,  l'altro prima di andarsene slega Caterina, la guarda con quegli impossibili occhi neri e le dice: signorina lei è stata molto  fortunata, noi come avrà ben compreso non siamo terrestri, ma neppure questi due campioni biondi lo sono, l'avrebbero portata nella loro base dove esseri crudeli avrebbero compiuto su di lei i più orribili esperimenti.

Il nostro aspetto incute gran timore, loro invece sono accolti tranquillamente, i loro occhi azzurri attraggono le vittime in ogni modo, ma alla fine siamo noi con questi occhi neri a salvarli...

Caterina ringrazia l'essere con calore e gioia e chiede  quando potrà rivederlo, ma lui risponde : signorina lei non dica mai che cosa è accaduto oggi, tanto nessuno le crederebbe, ma  si ricordi in futuro  che un angelo non è sempre un angelo, ed un diavolo non è sempre un diavolo, non si lasci ingannare dalle apparenze, dalla bellezza, dai modi gentili, si svegli signorina cara, vive in un mondo artefatto,  vi fanno vedere solo ciò che vogliono, vi fanno vivere solo ciò che vogliono, questa è una realtà controllata, anche quella che lei ha vissuto in questa giornata tutta da dimenticare, per ora non posso dirle altro di preciso.

Si svegli, e non si curi degli eventi, ma di lei stessa...come essere reale, sia molto prudente, coloro che scelgono le proprie vittime, non si arrendono facilmente, e noi purtroppo non sempre siamo nei paraggi.

Un cenno della mano e l'essere è già scomparso.

Caterina si chiederà alla fine se ciò che ha vissuto sia stato solo un sogno, uno stranissimo sogno, ma pensa no cavolo non lo è stato, attaccato al suo polso, è rimasta una corda sfilacciata, prova che qualcuno l'aveva realmente legata, si affaccia alla finestra,  ma fuori è solo silenzio....

si chiederà per sempre cosa abbia voluto farle capire l'essere con quegli inquietanti occhi tutti neri? Riuscirà a svelare il motivo per cui volessero proprio lei? Ma quante persone vengono rapite in quel modo? Dunque tutti o quasi hanno fatto o faranno una brutta fine?

Nessuno mi crederà? Qualcuno al mondo potrebbe crederle? 

Guarda l'orologio, sono già le 5 di mattina, l'unica cosa che le resta da fare è tornare a letto e cercare di dormire, si chiede ancora perchè proprio a me, riproveranno ancora a portarmi via?Questo pensiero non le da pace, inizia a preparare le valigie, appena potrà dopo aver sistemato l'auto, ritornerà a casa dai suoi genitori, forse con loro sarà al sicuro, forse.

Purtroppo Caterina, dopo due mesi, dopo aver denunciato ciò che le era accaduto in questura,  scompare, non tornerà mai più a casa, non andrà all' appuntamento con la sua estetista, neppure la sua auto verrà mai più ritrovata.

Ovviamente nessuno le ha mai creduto, neppure i suoi genitori.