domenica 18 ottobre 2009

Basta uccidere delfini avviso a tutti i blogger



Il video che ho inserito, non riporta la mattanza operata dal Giappone, ma rende l'idea sul tragico destino che è toccato e toccherà a tanti delfini, i nostri splendidi amici. L'oceano cambia colore da azzurro diventa rosso sangue. In Giappone i delfini vengono mangiati o venduti per divertire il mondo, ma essi sono animali evoluti, intelligenti, hanno la loro famiglia, e se non vengono uccisi e mangiati, sono privati della loro libertà.

Aiutiamo chi sta cercando di difendere la loro vita, sosteniamoli, facciamo qualcosa, non permettiamo queste crudeli mattanze, i delfini non appartengono ne' al Giappone nè ad altri paesi, sono creature libere e hanno diritto di vivere la loro vita proprio come noi.

Fermiamo questa orrenda mattanza, il Giappone si difende dichiarando che per loro è tradizione uccidere delfini e balene, che sono pesci come altri pesci, ma non è vero, sono mammiferi e non pesci, inoltre nelle loro carni hanno altissime concentrazioni di mercurio, per cui chi si nutre delle loro carni rischia seriamente di ammalarsi.

Questo è un avviso a tutti i blogger italiani ed internazionali, per favore internet è un mezzo collossale, possiamo davvero fare qualcosa.

Inondiamo internet di questi post, i blogger più famosi, cerchino contatti importanti, oltre a scrivere per la gioia di scrivere o di guadagnare, scriviamo per aiutare questo mondo a cambiare mentalità.

Con tutto il mio cuore, a coloro che aiuteranno.
Grazie.

Porte alchemiche Ultima parte



Siamo arrivati all’ultima parte di questo piccolo viaggio sulla porta alchemica di villa Palombara.
Analizziamo quindi le ultime componenti:

Al centro dello stipite destro, compare il simbolo di Venere, l’elemento femminile, che va a completare quello maschile la scritta : Si faceris volare Terram super caput tuum eius pennis aqua torrentium convertes in petram cioè : “ Se avrai fatto volare la terra sopra il tuo capo, con le sue penne tramuterai le acque dei torrenti in Pietra” L’acqua elemento femminile ed il fuoco elemento maschile, devono unirsi nelle nozze chimiche. Secondo alcuni studiosi questa iscrizione, si riferisce alla separazione del mercurio dal solfo, ( anima e corpo). Questa reazione tramuterà i metalli in argento, infatti nella scritta più in basso è rappresentato il simbolo di Mercurio simbolo dell’argento vivo : Azot et ignes dealbando latonam veniet sine veste Diana il cui significato è: “ Quando l’azoto ed il fuoco purificheranno Latona ( madre di Diana), Diana apparirà nella sua nudità.” La purificazione della materia produce l’argento.

Ci ritroviamo all’ultimo simbolo degli stipiti : “ il sole “ ( simbolo dell’oro) Filius noster mortuus vivit rex ab igne redit et coniugo gaudet occulto che significa: “ il figlio nostro morto, vive, torna re dal fuoco e gode del matrimonio occulto” Questo è il compimento dell’opera, l’opera al rosso (la Rubedo). Con la morte della materia il re nero, si tramuta in re aureo, e risorge dalle sue ceneri.
Con il matrimonio alchemico, l’androgino dalla duplice natura maschile e femminile, ( l’unione degli opposti) diventa la splendida pietra filosofale : il vero e perfetto Io

Sulla soglia della porta appaiono altre due frasi, che indicano all’alchimista, l’uso che deve fare della sua saggezza: si sedes non is : “ se siedi non procedi”, un chiaro invito a perseverare.

Siamo ormai alla fine, vicino all’occulto simbolo del vitriol si può leggere: est opus occultum veri sophi aperire terram ut germinet salutem pro populo : “ E’ opera occulta del vero sapiente aprire la terra affinchè germogli la salvezza per il popolo. Il vitriol simboleggia l’acido solforico e significa: visita le parti più profonde della terra e, rettificando troverai la pietra nascosta.
L’alchimista, non si può esonerare dall’aiutare il popolo, dovrà mettere la sua sapienza al suo servizio, per aiutarlo ad evolvere, e non è un suggerimento, ma un obbligo, la cui non osservanza potrebbe precludergli di gustare le delizie nel giardino delle meraviglie.

Il Simbolismo alchemico, è ricchissimo di simbologie, ad esempio il corvo rappresenta l’opera al nero ( Nigredo), la colomba od il cigno l’opera al bianco ( Albedo) La morte del drago ( dissoluzione della materia) permetterà di fissare lo spirito.

Non è per nulla facile, specialmente per noi, uomini moderni, comprendere tale difficile percorso, perché molte cose sono state sapientemente occultate sotto dei simboli difficili da decifrare, gli stessi studiosi, che cercano di spiegarne l’effettivo significato, spesso si ritrovano ad avere delle notevoli ambivalenze.

Ma così deve essere, raggiungere la vera sapienza, interiore intendo, è davvero difficile, tutte le nostre tendenze egoistiche, la nostra visione di un mondo fine a se stesso, ci precludono persino l’inizio del cammino, figuriamoci il raggiungimento dell’opera, ma esiste sempre una speranza, in questo mondo travagliato alcuni eletti e maestri nascosti, ci osservano a distanza, perchè l’unica loro missione è appunto quella di permettere, una seppur lenta evoluzione del popolo, inoltre non siamo mai soli, ognuno di noi ha un maestro interiore, che sa quale cammino dovremo percorrere per arrivare ad una così difficile trasformazione, per quanto qui non sia stato menzionato, ricordo a me stessa e a chi leggerà queste parole, che il protagonista, il fuoco sublime, è l’amore che accende i cuori, in grado di compiere degli incredibili miracoli, ma per amore non intendo la passione fine a stessa orientata verso una sola persona, ( rispettabilissima perché è la prima tappa), ma l’amore verso ogni forma di vita, universale.

Spero con tutto il mio cuore, e non per protagonismo, che tutto ciò che è qui stato scritto, grazie all’aiuto di altre persone, vi possa essere di aiuto nella vostra vita, perché per quanto tutto ciò vi possa sembrare lontano, in realtà non lo è affatto.

Non importa se sarete in pochi a leggere, anzi, probabilmente, chi leggerà dovrà leggere, chi non capirà, non dovrà capire, chi disprezzerà, dovrà disprezzare, questo non è un mistero per molti, ma vi assicuro che è il più grande dei misteri.

sabato 17 ottobre 2009

Porte alchemiche Seconda parte



Come vi avevo avvertito, continua l’articolo sulla porta alchemica di villa Palombara, prego i miei lettori, prima di affrontare la presente lettura, di visitare “ porte alchemiche prima parte”

Sull’architrave della porta, troviamo due epigrafi, il primo in ebraico : “ Ruah Elohim che significa soffio, Spirito di Dio: rappresenta una preghiera dell’iniziato a Colui grazie al quale esistiamo, affinchè possa proseguire l’opera.
Segue poi questa scritta, che è un avviso: Horti magici ingressum Hesperius custodit Draco et sine alcide colchicas delicias non gustasset iason cioè : “ il drago delle Esperidi custodisce l’ingresso del giardino magico e senza Alcide, Giasone non avrebbe gustato le delizie della Colchide”.
Il simbolismo fa riferimento a dei miti: l’undicesima fatica di Alcide ( Ercole) e al viaggio di Giasone e degli Argonauti nella Colchide, per recuperare il Vello d’oro che qui rappresenta la saggezza che l’iniziando può ottenere solo con volontà e forza, per riuscire a vincere il drago che custodisce l’entrata nel giardino delle delizie spirituali.

Sullo stipite sinistro, troviamo il simbolo di Saturno e sotto la frase: quando in tua domo nigri corvi parturient alba colombas, tunc vocaberis sapiens cioè: “ quando nella tua casa corvi neri partoriranno colombe bianche, allora sarai chiamato sapiente”. Questa enigmatica frase, si riferisce all’opera in nero, infatti Saturno nella tradizione simboleggia il piombo ed il colore nero.
Quando l’iniziando sarà in grado di trasformare il piombo in argento vivo ( rappresentato nella porta dal simbolo di Mercurio), significherà che è stato ucciso il drago ( l’ostacolo) della materia, e che quindi conoscerà una importante tappa dell’evoluzione spirituale.

Sullo stipite destro in alto c’è il simbolo di Giove e questa scritta: Diameter sphaerae thau circoli crux orbis non orbis prosunt, che significa: “ il diametro della sfera, il tau del cerchio, la croce del mondo non sono utili ai ciechi” In realtà la scienza ermetica, non può essere compresa dai ciechi, da chi rifiuta la saggezza e la conoscenza. Giove corrisponde allo stagno, al colore grigio, colore intermedio. Al centro dello stipite sinistro troviamo il simbolo di Marte con la seguente scritta: Qui scit comburere aqua et lavare igne facit de terra coelum et de coelo terram pretiosam cioè : “ Chi sa bruciare con acqua e lavare col fuoco fa della terra un cielo e del cielo una terra preziosa”.
Questo è un puro simbolismo alchemico Marte è anche il simbolo del ferro, della guerra del fuoco. Il fuoco è un elemento essenziale per il compimento dell’opera, senza il fuoco purificatore, e fluidificatore nulla sarebbe possibile, ma decifrare questa frase, significherebbe, saper esattamente cosa dobbiamo compiere, in realtà al mondo pochissimi lo sanno, nonostante tutti i testi circolanti.

Anche per oggi mi fermo qui, a domani l’ultima parte.

venerdì 16 ottobre 2009

Porte alchemiche Prima parte



Stasera voglio parlarvi di porte alchemiche, per l’esattezza di una particolare che si trova a Roma:
“ la porta alchemica di Villa Palombara”, coloro che sono appassionati di alchimia, esoterismo senz’altro sanno di cosa si tratta.

Villa Palombara, è situata nella zona di Piazza Vittorio Emanuele, purtroppo rimane di questa preziosa costruzione, soltanto qualche muro di pietra, ma l’ingresso è costituito da una porta, che ha sempre affascinato gli studiosi d’alchimia. Il marchese Massimiliano Palombara, la fece costruire nel 1680, e fece incidere su di essa simboli alchemici, e frasi legate al percorso di trasmutazione del vile piombo in oro, la famosa realizzazione della Grande Opera che ha tre diversi momenti:
l’opera al nero, al bianco ed al rosso, per quanto molti abbiano inseguito questa, incredibile opera, per fabbricare davvero l’oro, occorre far capire ai lettori, che in realtà essa mira soprattutto, alla trasmutazione interiore dell’uomo, da essere mortale e grezzo ( il piombo), in essere imperituro e solare ( l’oro).

La parte superiore di questa porta comprende un medaglione a bassorilievo, formato da un cerchio esterno, all’interno del quale troviamo il sigillo di Salomone, due triangoli intrecciati. Che formano una stella a sei punte, simboli dell’unione dell’acqua, (il vertice rivolto verso l’alto), con il fuoco (il vertice verso il basso).

E questi opposti ci fanno ricordare ciò che recita la tavola di smeraldo, riguardo gli opposti :
“ E’ vero senza menzogna, è certo e verissimo che ciò che è in alto è come ciò che sta in basso, e ciò che è in basso è come ciò che è in alto per compiere i miracoli della Cosa Una ”.

Sopra al sigillo, il simbolo del mondo, un cerchio con sopra una croce, che richiama ai quattro elementi, nella sua circonferenza la frase: Centrum in trigono centri che significa ( il centro è nel triangolo del centro), troviamo poi un cerchio più piccolo, che rappresenta il sole ( aureo).
Nel cerchio esterno, la scritta : Tria sunt Mirabilia deus et homo mater et virgo trinitus et unus cioè:
( tre sono le cose meravigliose Dio e uomo madre e vergine, Trino e Uno), trinità che in alchimia è corrispondente al solfo-spirito, il mercurio-anima, ed il sale-corpo.

Da non dimenticare che tali sostanze sono in realtà simboliche e che dalla condensazione di esse otteniamo i quattro elementi ( fuoco, terra, aria e acqua), componenti della materia.

Per ora mi fermo qui, come capirete, quello che sto trattando stasera è un argomento abbastanza difficile, anche per me, per cui rimando al prossimo post la continuazione.

Spero che non me ne vogliate.

mercoledì 14 ottobre 2009

Saper regalare emozioni



Tutti noi più o meno, cerchiamo emozioni intense, non solo informazioni, non solo conoscenza, cerchiamo nel cuore degli altri, ciò che esiste nel nostro.

Condividere emozioni, trasmetterle, riceverle, ci permette di avvicinarci agli altri, in qualche modo sconfigge la nostra solitudine interiore, ci fa sentire meno soli in questo mondo, che sempre di più, ci vorrebbe regalare, l'invisibilità.

Non cediamo, non arrendiamoci, accettiamo quell'immenso dono che Qualcuno ci ha voluto concedere, non sono solo reazioni chimiche, come certi studiosi vorrebbero farci credere, esse sono l'essenza della nostra anima, il suo vero linguaggio, il misterioso fluido, che le consente di non cristallizzarsi, di non spezzarsi, o smarrirsi in un luogo dove ci insegnano che le emozioni vanno controllate, quando ascoltiamo una bellissima musica, o guardiamo un meraviglioso paesaggio, o leggiamo una poesia stupenda, le emozioni multicolori, accese che proviamo, ci fanno sentire vivi e felici di esserlo, anche se un sottofondo di tristezza, ci fa soffrire, non importa, va bene comunque, in quel momento, siamo in contatto con la parte più nascosta di noi, che ci sta raccontando chi è realmente, anche la più terribile delle emozioni, ci riconduce dentro noi stessi.

Condividere un emozione con un altro essere umano, fa crollare tutti i muri che per paura costruiamo intorno a noi, tutti coloro che hanno un'anima provano emozioni, sentimenti, ci dobbiamo spaventare, solo quando non riusciamo più a sentire nulla, quando un tramonto ci lascia indifferenti, quando una persona che soffre, non accende il nostro dolore.

Avete ragione, stasera non sto scrivendo su uno dei miei soliti argomenti, ma credetemi anche le emozioni ed i sentimenti sono misteri irrisolti, in fondo, non sono andata poi così tanto fuori tema.

domenica 11 ottobre 2009

Messaggi dall'aldilà attraverso lo schermo televisivo



Non tutti sanno, che il televisore, può essere un buon mezzo, per comunicare con i trapassati.
Effettivamente, non è un metodo molto sfruttato, anche perchè ottenere buoni risultati, non è molto facile. La procedura dovrebbe essere questa:
- prima di tutto chi desidera compiere queste operazioni, dovrebbe possedere buone doti medianiche, se si ha tali caratteristiche, si dovrebbe accendere il televisore non collegato all'antenna, scegliere un canale vuoto, cioè non sintonizzato su alcuna trasmissione. Anche se l'antenna è staccata, sullo schermo bianco, potrebbero arrivare delle immagini, sarà il videoregistratore, sintonizzato sul canale vuoto prescelto, a registrare queste immagini. Da precisare che tale immagini, ricorderanno la persona cara, come in una semplice fotografia, come la si è conosciuta, oppure anche più giovane, questo per un semplice motivo, i trapassati, trasmettono l'immagine che ricordano di sè.

Non sempre accadrà di vedere le persone amate, e qualche volta, si può rischiare di vedere immagini che nulla hanno a che fare con loro, magari immagini di altre persone.

Un pioniere di questa incredibile metodologia, è Klaus Schreiber, tedesco, il quale è riuscito a ricevere molte immagini, sia della moglie defunta, che di tanti altri personaggi anche famosi, tra cui Romy Schneider, che sembra gli abbia trasmesso anche dei messaggi.

Ma ci sono molti pionieri, e studiosi, che utilizzano lo schermo televisivo o quello del computer, per ricevere immagini, messaggi, dall'altro mondo.

Che dire? Illusioni?, e se anche fosse vero, la spiegazione potrebbe essere sempre in quella famosa memoria universale, che registra tutto, e che quindi può fare da catalizzatore restituendo immagini apparantemente perdute?

Spero sinceramente di no, io non ho mai usato nessuna di queste tecniche, ma mi rendo conto che il dolore per la perdita di una persona cara, può spingere ognuno di noi a cercarla ovunque ed in ogni modo, forse questo è un bene, perchè attraverso lei cercheremo anche noi stessi, ma facciamolo con tanto amore e senza volere ritrascinare i nostri cari in questa dimensione, saranno sicuramente loro, che ci cercheranno, quindi accendiamo tutto quello che possiamo, ed attendiamo, se sarà opportuno e giusto si faranno vedere o sentire.

sabato 10 ottobre 2009

Un mistero mai risolto una strana lettera



La storia che oggi racconterò, è stata vissuta dal nonno ormai scomparso di un mio amico, che ha ritrovato una sua lettera datata dicembre 1983, tra le carte di famiglia, mi permette di pubblicarla, a patto che le persone coinvolte, restino anonime.

La lettera:

Sono un uomo normale e semplice, nato nel  1910, nella mia vita ho vissuto tante esperienze belle e brutte, le guerre, la fame, l’amore, i tradimenti un po’ tutto, ma la storia che sto per scrivere, è una di quelle storie incredibili ai confini della realtà, alla quale molti non crederanno semplicemente perché è impossibile, lo capisco, ma vi assicuro che non sono pazzo, né in cerca di pubblicità.

Questa storia non l’ho neppure raccontata ai miei figli, ai quali ho sempre dato una versione sulla mia sparizione molto diversa dalla verità, una perdita di memoria, che mi ha portato 10 anni lontano dalla mia famiglia.

Oggi però a settantatre anni suonati, credo che sia giusto raccontare la verità, purtroppo i testimoni che hanno condiviso con me la stessa esperienza, oggi non ci sono più, ma so per certo che nemmeno loro hanno mai raccontato l’accaduto.

Era l’anno 1968, e generalmente svolgevo il mio lavoro di cuoco, su navi mercantili, o da crociera, ho sempre lavorato, grazie alle mie ottime referenze, e in quell’anno, avevo trovato una ottima occasione su una nave mercantile straniera, in rotta verso le Bermude.

Era la prima volta che mi trovavo a navigare in quelle acque, ma nonostante tutte le terribili storie di scomparse, non avevo affatto paura, pensavo che fossero frottole inventate per pubblicità o altre ragioni.

Dopo un paio di giorni di navigazione, si era alzata una nebbia fitta, impenetrabile e di un colore grigio-giallastro, mi ero accorto che tutti a bordo erano nervosissimi, persino il comandante, un uomo sempre tranquillissimo era molto agitato. Come tutti, fui informato che la radio non funzionava più e così anche i motori della nave, e gli strumenti di bordo, non ci restava che stare più calmi possibile ed attendere che la nebbia si dileguasse.
Non ci rendevamo conto di quanto tempo passasse, la cosa inquietante, era che ogni giorno sembravamo invecchiare come se invece di giorni, fossero trascorsi anni, inoltre le scorte di viveri e di acqua di un mese, stavano quasi per finire.

Eravamo ormai convinti che non ne saremmo mai usciti vivi,
quando, all'improvviso, la nebbia come era apparsa, si dileguò, il sole riapparve, il mare, il cielo, quello fu il giorno più bello della mia vita, e non solo il mio, i motori e gli strumenti, ricominciarono  a funzionare normalmente, la nave riprese la sua rotta di destinazione, anche se per scrupolo, il comandante chiamò la più vicina capitaneria per dare informazioni sull’accaduto. E’ a questo punto che il capitano, bianco come un cadavere ci chiamò, e ci riferì che alla capitaneria, risultava che la nostra nave fosse scomparsa da dieci anni, ma tutti pensavamo che fosse solo un comico errore, invece purtroppo arrivarono navi militari, aerei militari, che ci intimarono di fermarci nuovamente.

Quello che accadde dopo ve lo potete immaginare, indagini su indagini, studiosi che sostenevano che la nostra nave aveva attraversato un varco spazio- temporale, nel quale il tempo scorreva molto più in fretta, 10 anni equivalenti ad un mese? Sicuramente, visto che le nostre scorte di cibo dovevano essere sufficienti per un mese o poco più.

Dunque avevamo incontrato la maledizione del triangolo?

Pensai subito a tutte le altre navi, gli aerei scomparsi, erano finiti in quel buco assassino?, le possibilità di sopravvivere erano pari a zero, ci eravamo trovati in un enorme cimitero, solo che quella maledetta nebbia, non ci aveva permesso di vedere nulla e forse ciò era stato un bene.

Ci suggerirono, anzi ci intimarono di tacere sullo strano evento, avrebbero pensato loro a  trovare delle versioni, più ordinarie sulla nostra sparizione, nessuna notizia sarebbe dovuta trapelare nel mondo civile.

Credo che ognuno di noi acconsentì a quel patto sciagurato, pensando di rispettare la legge, solo più tardi mi resi conto, che era assurdo ed ingiusto, non dichiarare quello che realmente era successo, ma quando decisi di raccontare tutto, stranamente gli altri testimoni erano spariti misteriosamente, chi era morto, chi si era trasferito e chi non si sapeva che fine avesse fatto.

Provai a parlare con un giornalista, purtroppo era molto scettico, mi disse che la storia che raccontavo non stava in piedi, nessuno mi avrebbe creduto e avrei avuto solamente tanti guai, non avevo prove, aveva perfettamente ragione, non le avevo.

Oggi, sono un uomo, molto malato, il tempo che mi resta è davvero poco, è per questo motivo che ho voluto scrivere questa mia incredibile storia, ai miei familiari dico che è tutto vero, in realtà io non ho mai perso la memoria per 10 anni, inoltre non sono mai vissuto a Lisbona, non l’ho mai neppure visitata, alla mia morte, decidete voi se cestinare questa lettera,  o renderla pubblica, sappiate che io ora, sono in perfetta salute mentale.

Con tutto il mio affetto per voi


Questi fatti riportati, nessuno, potrà mai dimostrarli, ma neppure negarli,  da parte mia l’unica cosa che ho potuto fare era cercare, su internet e su altre riviste se altri casi di questo tipo fossero accaduti, in realtà sembrerebbe di si, alcune persone secondo la testimonianza di altre, sono svanite in un attimo, dove sono finite?
In quel buco terribile che il nostro protagonista ci descrive, un varco spazio- temporale, dove un mese può equivalere a 10 anni?, la scienza ordinaria, non avvalora tale possibilità, ma la fisica quantistica visionaria, spiega che tali assurdi comportamenti, si possono ritrovare solo nei buchi neri, ci sono forse dei buchi neri nel nostro pianeta? Nessuno può risponderci, ma valutiamo le altre scomparse molto più sfortunate, sempre nel triangolo maledetto, più di una volta alcune navi, sono riapparse dopo molto tempo, ma senza nessuno a bordo, potrebbe la storia sopra riportata, spiegare tale fenomeno? Non lo so, certamente le persone della nave morivano di stenti e venivano buttate in mare, magari l’equipaggio, cercava di utilizzare le barche di salvataggio, per cercare aiuto, e così si condannava a morte, ma le mie sono tutte supposizioni, anche se numerose trasmissioni radio di navi o di aerei hanno dato la stessa versione, comunicavano che gli strumenti erano impazziti, che era calata una nebbia fitta e gialla, alcuni sono sopravvissuti, ma forse il tempo trascorso in quel buco, era così poco, che non si sono resi conto dell’enorme pericolo scampato.

Il mistero resta comunque aperto, e pur essendo il triangolo delle Bermude, l'area nella quale sono avvenute le maggiori scomparse e apparizioni, non dimentichiamo che non è il solo luogo dove accadono eventi di questo tipo.

giovedì 8 ottobre 2009

Mistero delle scomparse inspiegabili



Stasera desidero affrontare un argomento scottante, molto delicato e difficile, il mistero di alcune scomparse, persone che scompaiono nel nulla senza lasciare alcuna traccia dietro di loro, persone di cui restano solo ombre, sempre più vaghe.

Sicuramente alcuni di voi seguiranno la trasmissione televisiva su rai tre "Chi l'ha Visto", è una trasmissione che è veramente di grande utilità per la ricerca di persone che all'improvviso scompaiono, volutamente,a volte anche per suicidio, o per una malattia psichica, o per cause esterne, dovute ad incidenti o omicidi.

I congiunti disperati, possono contare sull'appoggio di persone veramente umane e anche molto preparate, e sulle segnalazioni del pubblico che segue "Chi l'ha visto".

Non è della trasmissione che però vorrei parlarvi, ma delle scomparse stesse, per poter in qualche modo comprendere un fenomeno non più raro, e molto allarmante.

Iniziamo a fare delle considerazioni, per quanto alcune di esse, siano volontarie, e quindi secondo me inviolabili, quelle di cui mi interessa discutere con voi sono sicuramente gli omicidi ben mascherati da scomparse, che quasi mai vengono portati alla luce, mi domando quindi: ma è così semplice uccidere una persona e poi farla sparire, possibile che la nostra polizia non riesca con i mezzi che oggi sono a sua disposizione ad arrivare ad una verità definitiva? a volte solo dopo molti anni, per caso, certi misteri si risolvono, non saranno eventi sottovalutati?

Ma al di là di omicidi legati alla mafia, o compiuti dal marito o dal fidanzato astioso o geloso, siamo sicuri che molte scomparse non siano opera di criminalità internazionale ed organizzata su un orrendo commercio di organi? se la persona è normale, non ricca, senza nemici, senza ragioni per sparire, quale altra ragione avrebbe qualcuno di ucciderla?

Vi sembra che io stia esagerando? eppure è una forma di commercio molto redditizia, per coloro che la praticano, e le scomparse sono davvero tante, ma la cosa stranissima, che nessuno pensa mai a questo orrendo crimine, è proprio su questo silenzio assoluto, sul fatto che una cosa del genere sia impensabile, che il crimine può attecchire, nessuno li disturba, eppure sappiamo che in altri paesi, tutto ciò esiste ed è ben noto.

Credo che questa macabra possibilità debba essere ben valutata, per quei casi assolutamente inspiegabili e misteriosi di scomparse, che non hanno alcuna ragione di essere, è pur vero che siamo ormai convinti che il vicino di casa potrebbe essere il mostro sconosciuto, ormai la televisione, ci ha riempito la testa con tutti i serial killer dei film, e questo agevola notevolmente chi mostro lo è davvero e per giunta, rimarrà impunito per sempre.

sabato 3 ottobre 2009

la leggenda dell'unicorno



Tra tutte le creature mitiche è la più famosa, e la più antica. Il fascino dell'unicorno non è mai morto, neppure oggi, infatti se cerchiamo su internet, vedremo che molti siti, rispondono con immagini o con post.

Certo sappiamo che è una creatura leggendaria, che non esiste nella realtà, peccato non è vero? piacerebbe a tutti incontrarlo, e sicuramente se esistesse, qualcuno cercherebbe di chiuderlo in gabbia, ovvio, sarebbe un affare incredibile..

Ma ora cerchiamo di scoprire, le cause di una fama così grande e di così lunga durata. Le prime notizie, provennero da un paese fantastico: " L'India", non esisteva sulla terra nessuno che gli somigliasse, si disse che era rarissimo anche nel suo paese di origine, e che una parte del suo corpo, avesse un valore inestimabile: "il suo corno", che asserirono costituisse un antidoto infallibile, contro ogni sorta di veleno, infatti si doveva prelevare piccoli frammenti da esso, ed ingerirli, questi avevano il potere di netraulizzare l'azione del veleno già assorbito, oppure si doveva mettere il corno stesso in una coppa, in modo da eliminare il tossico in anticipo, addirittura, bastava solo sfiorare il corno al cibo, e questo avrebbe rilevato la presenza di veleni.

Tale proprietà, rese molto desiderabile il possesso del corno, sia tra i ricchi che tra i poveri, il suo prezzo salì incredibilmente, e quindi anche l'unicorno diventò una creatura di valore incalcolabile.

Ma riflettiamo, potrebbe essere esistito realmente? se consideriamo che oggi in certi paesi utilizzano le zanne di tigre ( in via di estinzione ), per pratiche teraupetiche, e per altri scopi, proviamo a proiettarci fra mille anni, la tigre potrebbe divenire un animale leggendario, scomparso da centinaia di anni, per colpa degli uomini.

Dietro ogni leggenda, esiste una verità nascosta, quindi questa bellissima e selvaggia creatura, potrebbe essersi estinta, proprio per colpa di coloro che commercializzavano il suo miracoloso corno.

Chissà, in realtà qualche esemplare potrebbe essere sopravvissuto, ma si nasconderà per sempre in territori irraggiungibili, protetto da creature migliori di noi, del resto la natura dell'uomo è spesso avida e priva di scupoli, se fossi in lui, farei la stessa cosa.

venerdì 2 ottobre 2009

Non uccidere mai



Finalmente l’alba era arrivata, la solitudine della notte l’aveva devastato, gli incubi lo avevano tormentato durante il sonno.

Ricordò ciò che era accaduto “ la sentenza” , e lui per la prima volta, in vita sua aveva dovuto uccidere, dunque questo significava la sua appartenenza, ad un clan di mostri ? che credevano di essere i padroni del mondo.

Ma il suo cuore si ribellava, in realtà non aveva ucciso altri che se stesso, per la prima volta vedeva realmente ciò che era diventato, “ un essere spregevole”.

Decise di fuggire lontano, in fretta, se l’avessero scoperto avrebbero fatto a lui, ciò che lui aveva fatto a quelle due povere persone, buttò poche cose in valigia, prese un po’ di quello sporco denaro che aveva guadagnato e partì per un luogo sconosciuto a lui stesso.

Vent’anni dopo.

Era un uomo sposato, che amava la sua famiglia, un tranquillo lavoratore, ma non aveva mai dimenticato, quanto bene avrebbe dovuto fare per spegnere il suo rimorso? Non lo sapeva, ma aveva paura, sapeva che i conti si aprono e si chiudono.

Arrivò il giorno che un poliziotto bussò alla sua porta, e con grande tristezza lo informò che suo figlio era morto per difendere un amico, da un gruppo di drogati. La sofferenza cadde su di lui come una valanga, ma non una lacrima uscì dai suoi occhi.. suo figlio, proprio suo figlio aveva chiuso i conti. Il bene più grande della sua vita. Rimpianse di non avere avuto il coraggio di costituirsi, di non aver pagato per il suo delitto, già non l’aveva fatto, era fuggito, credendo di ingannare il destino, di poter ricominciare nuovamente come se nulla fosse, niente di più sbagliato il suo destino era sempre stato con lui e gli aveva dato scacco matto nel modo peggiore.