lunedì 28 settembre 2009

Il cavaliere e la sorgente dell'immortalità



Molti anni fa, mi capitò per caso, di leggere una strana parabola su un cavaliere, sinceramente non la ricordo perfettamente, ma cercherò di riscriverla il più fedelmente possibile.

Un giorno un valoroso cavaliere, decise di cercare la sorgente dell'immortalità, per farne dono al suo paese ed al suo amato re, un vecchio saggio, però, lo avvertì che questa sorgente, si trovava in un terribile luogo " il deserto", il viaggio sarebbe stato molto pericoloso, nè la sua armatura, nè il suo bellissimo ed irruente destriero avrebbero potuto proteggerlo, le uniche cose che avrebbe potuto recare con sè, erano:  un asino, una borraccia d'acqua e un pò di cibo.

Il giovane non si scoraggiò, decise di partire comunque, ma prima d'iniziare il viaggio, seguì l'altro consiglio del saggio, ed entrò in una grotta. Questa grotta era molto buia e piena di scheletri, il cavaliere rabbrividì pensando che potesse essere il rifugio di qualche animale pericoloso,  con coraggio si addentrò all'interno di essa, dopo pochi attimi, si rese conto che ogni movimento che lui faceva con le braccia e le mani, creavano intorno degli aloni di luce, e che se parlava ad alta voce, o pensava qualcosa, si creavano degli effetti inverosimili, comprese in quel momento, che ogni azione, ogni parola, ogni pensiero, provocavano degli effetti meravigliosi o orribili, cercò di calmarsi e di cercare l'uscita.

Si ritrovò in deserto infuocato di giorno, e gelido la notte, gli unici suoi compagni erano l'asino e la sua borraccia. Dopo un lungo e penoso cammino, notò in lontananza che un pellegrino si stava avvicinando, era logoro ed assetato e gli chiedeva un sorso d'acqua, ma lui finse di non vederlo, la sua missione era troppo importante, quindi non poteva dividere la sua acqua con quel disgraziato. Continuò per la sua strada, purtroppo però l'asino morì di stenti, e la sua borraccia fu vuota.

Non si perse d'animo, continuò a camminare per molti chilometri, fino a che riuscì ad arrivare ad un'oasi, dove vide una bellissima sorgente, pensò subito, che fosse la sorgente dell'immortalità e si sentì fiero di se stesso per essere riuscito a compiere la sua missione, riempì la sua borraccia e si dissetò, ma subito dopo averlo fatto, sia la sorgente che l'oasi sparirono.

Qualcuno racconta, che quel cavaliere stia ancora errando in quel deserto, la sua borraccia è sempre piena, perché la morte non lo vuole, e sembrerebbe che ancora si interroghi su quale possa essere stato il suo errore.

Forse non è molto difficile da capire non è vero?

domenica 27 settembre 2009

Le parole chiave del mistero "ultima parte"



Ed ecco l'ultima parte, per le parole chiave del mistero:

- 21) Psicometria o psicoscopia: il soggetto " sensitivo ", vicino ad un oggetto, ne riferisce la storia, descrivendo i vari episodi/ della vita del proprietario dell'oggetto stesso;

- 22) RNG: Randon number generators sperimentazioni ESP e PK rigorose e inattaccabili;

- 23) RSPK: Psicocinesi spontanea e ricorrente, effetti fisici spontanei e non spiegabili con le leggi fisiche conosciute;

- 24) Scrittura automatica: modalità di scrittura con la quale il soggetto scrive senza essere consapevole di ciò che scrive;

- 25) Super-esp: ipotesi che considera una capacità ESP, illimitata sia nel tempo che nello spazio;

- 26) Telepatia: Comunicazione con la mente senza l'utilizzo dei sensi ordinari;

- 27) TCS: Transcomunicazione strumentale. Auditiva o visiva, messaggi immagini di carattere intelligente e di natura paranormale, con cui sembrano manifestarsi le entità di persone defunte, attraverso apparecchiature tecniche, compreso il computer e la televisione;

- 28) Xenoglossia: espressione in una lingua straniera, reale e riconoscibile, mai appresa dal soggetto. Ci sono stati casi sorprendenti, in cui la persona si esprimeva in lingue antiche e morte, confermate successivamente da studiosi rigorosi e seri, è un fenomeno che rientra nei casi di possessione diabolica, di natura assolutamente inspiegabile.

Questa è l'ultima parte, sicuramente agli appassionati del mistero, queste delucidazioni faranno piacere.

Ciao.

sabato 26 settembre 2009

Prigioniero di un mostro



Non si ricordava chi fosse, non sapeva dove fosse, l'unica certezza era che stava vivendo un incubo senza fine, chiuso in un buco sotterraneo, prigioniero di un mostro, travestito da essere umano.

Ormai aveva perso il senso del tempo, quel luogo senza luce, lo stava privando della ragione, l'unica aspettativa della sua vita, era ricevere, quel frugale pasto schifoso ogni giorno.
Ma era comunque troppo debole, le forze lo stavano abbandonando e l'unico sollievo era riuscire a dormire, o restare in una sorta di dormi-veglia, quando si svegliava, la disperazione e la frustazione erano troppo grandi, si sentiva un animale impazzito.

Continuò così per molto tempo, fino a che un giorno accadde l'imprevedibile, un terremoto di grande intensità, invece di ucciderlo, sventrò la sua gabbia di cemento, e lui trovò un varco dal quale fuggire, risalito alla superficie, trovò una devastazione infinita, morti per le strade, palazzi crollati, voragini aperte, "l'apocalisse", si rese conto che le scosse stavano continuando e restare all'aperto era pericoloso, decise di ritornare nel sotterraneo.

La fame, la sete, la debolezza erano ormai le sue compagne, non aveva più speranze, ma raccolse le ultime forze e risalì alla superficie, le scosse erano cessate.

Un gruppo di soldati lo vide, lo fecero salire su una specie di trattore blindato, dentro al mezzo trovò altre persone, disfatte e con la disperazione negli occhi.
Li portarono in un campo allestito dalla protezione civile, dove persone civili e soldati stavano distribuendo acqua, cibo e qualche parola buona.
Il terremoto aveva devastato una area estesa dell'Indocina, ma lui si chiese cosa ci faceva lì nell'Indocina, chi diavolo era.

Dopo essersi rifocillato, trovò un bagno di fortuna allestito per la terribile occasione, c'era anche un piccolo specchio, la sua fisionomia era occidentale, uomo di circa quarantacinque anni, magro, con occhiaie profonde, ma comunque di bell'aspetto, all'improvviso tutto ritornò alla sua memoria, gli efferati omicidi, la sete di sangue, il serial killer, dunque era lui il mostro? qualcuno l'aveva catturato e chiuso in quel buco per fargliela pagare? ma allora perchè non l'avevano ucciso, o torturato. Il suo cuore tremò di orrore all'idea di essere lui il mostro, non riusciva a sopportarlo, ma dove era ora tutta la sua violenza? si sentiva solo, come un bimbo senza rifugio.

Ma non indugiò, cercò alcuni soldati provenienti da altri paesi e raccontò la sua storia, la sua prigionia, la sua paura di essere un maledetto killer, ma un capitano gli sorrise e gli disse stia tranquillo, io la riconosco le è Matt Demis, lo scrittore di libri neri, non ricorda di essere uno scrittore? mi creda io l'ho vista alla televisione mentre la stavano intervistando, sull'ultima recensione del suo libro: "Prigioniero di un mostro". Poi sempre dalla televisione ho saputo che era stato rapito e avevano chiesto un grosso riscatto alla sua famiglia, ma le trattative si erano interrotte, perchè la polizia aveva deciso di bloccare tutto il suo patrimonio. Tutti ormai pensavano che lei fosse morto, ucciso, da quelle bestie.

giovedì 24 settembre 2009

Le parole chiave del mistero "seconda parte"



Continua la seconda carrellata delle parole chiave del mistero:

- 11) Infestazione: Complesso di fenomeni visivi e uditivi, collegati ad una casa, ad un luogo particolari, generalmente di lunga durata;

- 12) NDE: Near Death Experience, (esperienza in prossimità della morte), Esperienza premortale caratterizzata in particolare da quella extracorporea, visione paronamica del proprio vissuto, tunnel, luci, entità meravigliose, tutto ciò generalmente accompagnato da un grande senso di pace, di amore, di benessere, inoltre grande disagio nel rientrare nel proprio corpo, ovviamente tali esperienze le possono raccontare solo chi è scampato alla morte, ad esempio da un arresto cardiaco, dal coma;

- 13) OBE: out of the body, ( esperienza fuori del corpo), si tratta di una esperienza spontanea, od indotta, nella quale la coscienza del soggetto, occupa una posizione esterna rispetto al proprio corpo materiale, in questo caso la persona non è affatto in pericolo di vita;

- 14) OUIJA: è un piccolo apparecchio per comunicazioni medianiche, costituito da una tavoletta di legno, dove sono iscritte le lettere dell'alfabeto, un indice scorre su queste lettere;

- 15) Pirobazia: capacità di camminare sul fuoco, generalmente braci ardenti, senza riportare alcuna ustione;

- 16) PK: Psicocinesi, influenza mentale su oggetti o processi esterni, senza il concorso di forze od energie conosciute;

- 17) Poltergeist: si tratta di un complesso di fenomeni fisici spontanei, spesso provocati da una persona di giovane età, di breve durata, ma inspiegabili, non esistono per ora energie o forze di questo tipo, conosciute. Possono essere colpi alle pareti, sassaiole, incendi misteriosi;

- 18) Precognizione: Preveggenza, chiaroveggenza nel futuro, conoscenza di avvenimenti che devono ancora accadere, assolutamente imprevedibili, che escludono a priori la coincidenza fortuita.

- 19) PSI: dal nome di una lettera greca, indica tutto ciò che riguarda il paranormale;

- 20) Psicofonia o metafonia: una serie di voci, musiche, non emesse e non udite da nessuno, ma che comunque lasciano traccia sui nastri magnetici.

Finita la seconda carrellata, nel prossimo post, inserirò le ultime parole chiave del mistero.
Ciao.

domenica 20 settembre 2009

Le parole chiave del mistero "prima parte"



A quanti pur appassionati del mistero sarà capitato di trovarsi davanti a parole utilizzate dagli addetti ai lavori, non perfettamente comprensibili, e dal significato un pò enigmatico, ad esempio:

- 1) Apparizioni : piuttosto facile, ma in termini paranormali si tratta di manifestazioni di forme fantomatiche e spettrali, l'esperienza può essere di una persona o più persone, a cui generalmente non sono attribuite capacità medianiche;

- 2) Chiaroveggenza: capacità di alcuni soggetti di accedere ad informazioni, indipendentemente dai sensi ordinari, capacità extrasensoriali, esclusa la telepatia;

- 3) Criptomnesia: l'emergere improvviso di informazioni acquisite, ma da tempo dimenticate;

- 4) Drop-in: in inglese significa letteralmente nel nostro gergo fare una capatina, una entità comunicante che appare spontaneamente, sconosciuta a tutti i presenti alla seduta. Questo è propriamente un termine utilizzato nelle sedute medianiche;

- 5) ESP: Extra Sensory perception, percezione extrasensoriale, possibilità inconsuete ma attendibili di interazione tra l'essere umano e l'ambiente. ( telepatia, chiaroveggenza, precognizione). Possono essere anche solo casuali o fortuite;

- 6) Fotografia psichica: immagini mentali, che grazie a vie paranormali, si proiettano e possono impressionare pellicole e lastre fotografiche;

- 7) Fotografia spiritica: immagini non percepibili, spesso di figure di trapassati o anche altro, che riescono a fissarsi su pellicole e lastre fotografiche;

- 8) GCP: progetto coscienza globale, è un programma di ricerca lanciato dai ricercatori del PEAR ( Princeton Engineering Anomalies Research, dell'università di Princeton. L'ipotesi è quella della esistenza di una coscienza collettiva, che collegherebbe l'umanità intera.);

- 9) Glossolalia: un linguaggio artificiale che presenta forma e caratteri di vera lingua;

- 10)Homing : la capacità, di alcuni animali, di ritornare a casa, anche dopo essere lasciati o abbandonati in luoghi lontanissimi rispetto al loro ambiente;

Bene, per oggi abbiamo finito la prima carrellata.
Continueremo nel prossimo post.

sabato 19 settembre 2009

Il potere della percezione



Secondo le più eminenti menti del mondo, noi siamo esseri molto complessi, dotati di un io razionale, ed un io subliminale, l’io razionale e’ l’elemento coscienza che interagisce con la sua porzione di realtà di tutti i giorni, l’altro è un io che affonda le sue radici in una realtà universale, che ci sovrasta.

Il potere della percezione, è un elemento indispensabile, affinchè le due coscienze si possano incontrare, se questo incontro avviene, l’individuo sarà in contatto non solo con se stesso, ma anche con le maggiori forze esistenti nell’universo, ma potrebbe non bastare una vita perché questo avvenga, molti viaggiano solo sopra la superficie del mare, e non desidereranno mai esplorare le profondità insondabili, ciò non è una colpa, od un fattore negativo, ma una via, un percorso, c’è invece chi deciderà di tuffarsi ogni tanto, altri che senza l’esplorazione non potrebbero vivere.

C’è chi dopo un grande dolore, decide di affondare, credendo di non poter più emergere, non è esattamente così, riaffiorerà nuovamente, ma sarà sconcertato perché percepirà la realtà in modo totalmente differente, come se fosse morto e poi rinato.

Il potere della percezione, consente di intraprendere la giusta direzione, la via dell’universalità, noi non siamo solo cittadini di questo pianeta, ma siamo anche abitanti dell’universo intero.

Non solo, potremo attingere al maestro interiore che è in noi, perché Qualcosa ci ha dotati di tutto il necessario per percorrere la nostra via di evoluzione, ma ripeterò fino alla noia se ciò sarà indispensabile, che ognuno deve percorrere il suo sentiero, e nessuno, dovrà costringervi a fare ciò che non sentite, che vi è estraneo.

Per quanto vi potrà sembrare strano, però Gesù aveva ragione nel desiderare che i bimbi andassero a Lui, perché i bimbi credono alla magia, sono aperti, sono puri, le loro idee sono elastiche e la loro percezione è a 360 gradi, sono creativi, gli adulti invece sono strapieni delle loro etichette, dei loro credo, e spesso la loro percezione è a zero, ecco ritornare un po’ bambini è una grande conquista, significa voler ricominciare a vedere le cose con occhi trasparenti.

venerdì 18 settembre 2009

Città sepolte create 6000 anni fa dagli alieni?

Ho trovato un articolo piuttosto interessante, nel 1990 un certo sig. Lou Tarragon, scrisse della scoperta di una città sepolta in Brasile, con resti di alieni, secondo gli esperti tali resti, risalirebbero a circa 6000 anni fa, in pratica trovarono una grande camera, con vasellami, gioielli e scheletri non più lunghi di un metro e venti, ovviamente non di umani e neppure di animali. I loro crani erano molto grandi, gli occhi più ravvicinati, e avevano due dita per ogni mano e tre per piede. Interdetti, i ricercatori vollere spingersi ancora più in fondo nella caverna, per scoprire se vi fossero congegni strani.

E non solo, anche in altre zone, vi sono stati degli incredibili ritrovamenti, possibile? queste notizie sono invenzioni, di scrittori surreali, o verità?

Non è facile capirlo, ma non è escluso che la terra possa essere stata abitata da esseri molto diversi da noi, forse anche più intelligenti, il fatto che abbiano trovato queste città sepolte, non significa che vivessero sottoterra, una catastrofe naturale può seppellire qualsiasi cosa.

Quindi esseri non necessariamente alieni, ma diversi da noi e sapete cosa mi viene in mente in questo momento? e se gli alieni che noi crediamo provenire da altri mondi, fossero invece gli antichi abitatori di questo pianeta che stupidamente ed egoisticamente crediamo nostro?

domenica 13 settembre 2009

memoria universale



Cercando, su una rivista del mistero, ho trovato questo articolo:

(Il parapsicologo Gastone De Boni, sostiene che il nostro cervello ha la capacità di mettere l'individuo in contatto con la propria storia, un pò più raramente con la memoria universale dell'umanità.

Idea fondamentale è quella di una memoria che non dipende dal cervello, e costituisce un'entità a sè, un'entità passata, che continua a sussistere accanto alla realtà presente e con la quale la nostra mente può prendere contatto. Una memoria non dissimile dall'akasa ( lo spazio, uno dei cinque elementi cosmici inanimati), concetto, che le teorie occultistiche interpretano con "etere iperfisico", nel quale sono fissate le immagini di tutto ciò che avviene, è avvenuto ed avverrà.)

Comprenderete quindi, che questa memoria potrebbe spiegare gran parte dei fenomeni di percezione, di precognizione, di telepatia.

Che l'universo sia un tutt'uno e così pure tutti i suoi elementi, non è una fantasia, partorita da menti malate, ma una teoria che viene spiegata dalla fisica quantistica.

Purtroppo tutto questo, non può dimostrare una nostra reale sopravvivenza oltre la vita, non credo che restare impressi pur nella grande memoria universale, possa esserci di grande consolazione.

Qualcuno di voi ha qualcosa da aggiungere?

sabato 12 settembre 2009

di che religione sei



Quante religioni esistono al mondo? Indubbiamente moltissime, ognuna di esse ha un suo credo i suoi riti, ed affonda le sue radici in tempi molto più lontani.

Chi è nato in Italia, per consuetudine generalmente sarà cristiano cattolico, praticante o non, chi è nato in Arabia seguirà la religione islamica e così via.

Non è certo importante elencare tutte le religioni esistenti al mondo, e nemmeno la loro origine, ma evidenziare che l’uomo, tutti gli uomini, generalmente hanno necessità di credere ad una qualcosa di più alto rispetto alla propria umanità.

Fin qui nulla di male, la libertà innanzitutto (anche se su codesta libertà avrei dei dubbi), il male nasce quando ognuno di queste persone, crede che la propria religione sia l’unica e la vera esistente, e la pone addirittura al centro dell’universo.

Voi sicuramente adesso, mi chiederete di che religione sono, ebbene sono stata battezzata come la maggioranza degli italiani e la cosa non mi dispiace affatto, ma non dichiarerei mai guerra ad un buddista, ad un ebreo o a chiunque altro che non professi la mia religione, lo troverei davvero paradossale.

So soprattutto che esiste un’immensa intelligenza universale, che è in tutto e muove tutto, senza questa divina energia, il creato non potrebbe esistere, se valutiamo razionalmente e attentamente, senza un briciolo di misticismo, la complessità delle leggi fisiche in gioco, non possiamo non renderci conto che il caso non può reggere l’universo, abbiamo davanti ai nostri occhi infiniti miracoli, di cui spesso, non ci accorgiamo perché siamo troppo assorbiti dal nostro ruolo nella vita.

Attenzione non è una critica, all’umanità, perché io stessa, gioco un mio ruolo, e dimentico, ma ho la grande fortuna di potermi isolare, riflettere, e ciò mi riporta a guardare il cielo, inoltre vi posso garantire che nel mio percorso, ho cercato di conoscere la mia religione, la buddista ed altre, ed in teoria mi piacciono tutte, ma l’unica che pratico è la mia … la chiamo religione universale…, perché sono incantata da questa immensa energia che vedo in ogni cosa, in voi, in me, anche se so che è solo un effetto della strabiliante mente che ci sovrasta.

Il nostro mondo, accoglie uomini di tutte le razze, e ci nutre, peccato che siamo tutti una razza di ingrati, gli elementi ci hanno rivestito, donandoci un corpo che ci permette di assaporare la vita, il cielo ci ha donato uno spirito, che ci permetterà di continuare comunque altre vite diverse da questa, addirittura ci ha consentito di far nascere altri esseri, i nostri figli, perché secondo voi tutto questo? Antiche religioni, sostengono che noi siamo spiriti imprigionati nel corpo, e per questo la nostra vita è un male, la materia che compone il nostro corpo è caduca, questo lo sappiamo tutti, ma perché dovrebbe essere disprezzata? Fa parte comunque del piano generale, se quell’immensa intelligenza non l’avesse voluta, non ci sarebbe mai stata……secondo molti tutto è dovuto all’evoluzione …o involuzione , non credete che sia un po’ troppo semplicistico?

E voi di che religione siete?

venerdì 11 settembre 2009

possessione o schizofrenia?



Definiscono la possessione come un particolare stato modificato o alterato di coscienza, che provoca nel posseduto un cambiamento totale di personalità.

Esistono diversi tipi di possessione:

- Possessione Medianica : capacità di alcuni soggetti “ medium “ di accedere a modificati stati di coscienza, durante queste fasi, emergono personalità differenti, si crea pertanto un ponte tra la nostra realtà e quella di altre dimensioni, ci ricolleghiamo in qualche modo alle sedute spiritiche particolari, nelle quali le entità, tali o presunte che siano, riescono ad interagire con la nostra realtà grazie allo strumento “ medium”, da loro momentaneamente posseduto, rilasciando messaggi positivi o negativi, personali o diretti all’umanità.

- Possessione diabolica : molti medici, considerano questo tipo di possessione uno stato psicopatologico dei soggetti, anche la chiesa, generalmente concorda con la scienza, esistono comunque situazioni particolarmente strane e piuttosto rare, nelle quali alcune persone possedute, oltre a dire parolacce ed altre oscenità, si esprimono il lingue antiche, o comunque sconosciute ai soggetti, con segnali come levitazione, ed altri fenomeni inconsueti, in questi casi la chiesa interviene con un rito chiamato esorcismo per rimuovere l’entità diabolica presente nei posseduti.

Il fenomeno della possessione, per la maggior parte, ha come causa in una grave patologia mentale che provoca la divisione dell’io, ma esistono anche altre cause, ad esempio potenti forme di repressione e tabù culturali, non ultimo, un contagio ambientale, o scenario, ci sono stati infatti casi eclatanti nel mondo, dopo la visione del film “ l’esorcista “, alcune persone, si sono dichiarate possedute dal male, ed alcune di loro hanno addirittura ucciso con grande violenza.

Per quanto personalmente, non escluda mai nulla a priori, con il fenomeno della possessione, sono molto cauta, i segnali importanti da me sopra segnalati, peraltro rarissimi, possono davvero far pensare ad una possessione diabolica, tuttavia anche negli altri casi, se il rito dell’esorcismo, può in qualche modo alleviare da tale stato patologico, ben venga, purchè affiancato dall’opera di un bravissimo psichiatra.

Del resto se abbiamo la capacità di far apparire il diavolo, dovremmo avere anche la capacità di farlo sparire o no?

mercoledì 9 settembre 2009

il fantasma di un cane di nome Ciro?



Questa storia, non è un racconto fantastico, credo che vi piacerà, è molto bella e commovente, e anche inquietante.

La persona in questione era un signore ormai pensionato " Giovanni ", rimasto solo al mondo, l'unico suo compagno di vita, era un pastore maremmano che amava come un figlio: " Ciro"

A Giovanni, piaceva molto passeggiare sui sentieri di montagna, e specialmente nel periodo in cui si cercavano i funghi, lui e Ciro facevano lunghe escursioni e si divertivano un mondo, l'affetto che li legava era davvero commovente.

Purtroppo dopo qualche tempo, Ciro si ammalò di una malattia che non lasciava scampo, Giovanni per non vederlo soffrire lo portò da un veterinaio, che lo addormentò per sempre. Lo strazio di quel povero uomo fu immenso, non riusciva proprio a vivere senza di lui, i suoi amici gli consigliarono di adottare un altro cane, ma lui non voleva un altro cane, voleva il suo amato " Ciro ".

Giovanni era caduto in una profonda depressione, non usciva quasi più, riuscì a riprendersi un poco, solo dopo due anni. Ritornò a fare delle piccole escursioni in montagna, da solo. Proprio in una di queste escursioni, mentre stava cercando i funghi, scivolò e ruzzolò per un pendio, si accorse subito che era una cosa seria, non riusciva più a rimettersi in piedi, una gamba non lo reggeva più, il dolore iniziò ad aumentare fino al punto, di farlo svenire, mentre vinto ricadeva per terra, gli parve di intravedere il suo amato " Ciro ".

Quando riprese conoscenza, lo stavano trasportando al pronto soccorso, accanto a lui un signore sconosciuto, gli disse che era molto fortunato ad avere un cane così intelligente, Giovanni gli disse che si stava sbagliando il suo amato cane era morto da due anni, la persona rimase molto perplessa e replicò :
- eppure le garantisco, che ho visto un pastore maremmano bianco, corrermi incontro, abbaiava furiosamente, io ho avuto tanta paura, pensavo che fosse un cane randagio e stavo per rinchiudermi in auto, poi però si è fermato, facendomi capire che voleva essere seguito, è lui che mi ha portato da lei, un attimo, mi sono voltato, era già sparito.
Giovanni rimase esterefatto, non è possibile, non poteva essere Ciro, lui è morto, ma per favore mi dica di che colore aveva gli occhi? lo sconosciuto gli rispose che quel cane aveva un occhio azzurro ed un altro castano, Giovanni che conosceva questo particolare del suo amico, scoppiò a piangere come un bambino, e chiese al suo salvatore di fargli un ulteriore favore, di assicurarsi che lassù non esistesse un altro cane identico al suo " Ciro ".

In molti, la notizia era ormai sulla bocca di tutti, andarono a cercare questo fantomatico cane bianco, che aveva salvato la vita di un uomo, ma nonostante tante ricerche, non lo trovarono mai.

domenica 6 settembre 2009

l'ultimo fiore di primavera



Che magnifica e terribile primavera quell’anno, l’incontro con l’amore della sua vita, ma la perdita di suo padre l’altro suo grande amore, dopo due anni precisi, ancora non riusciva a superare la sua struggente mancanza.

Carla ricordò tutti gli anni vissuti con lui, la sua abilità a farle da padre e da madre, già la madre che non aveva quasi conosciuto, che se ne era andata, perché non voleva sacrificare la sua vita ad un errore di percorso, non l’aveva incontrata neppure al funerale di suo padre, solo un telegramma “ infinite condoglianze “ ed il suo nome, un nome famoso, noto. Lei non l’aveva mai cercata, né l’avrebbe mai fatto, ma il destino è beffardo, e non perdona, pochi giorni prima aveva ricevuto un telegramma da un notaio, che la invitava nel suo ufficio, che la informava che la madre era morta senza altri eredi.

Il patrimonio da ereditare era davvero ingente, Carla, era indecisa se accettarlo o no, in fondo per lei sua madre era una perfetta sconosciuta, sapeva che se ne era andata vinta da una malattia orribile, ma per lei in quel momento, non sentiva nessuna pietà.

Entrare nella sua splendida villa, la lasciava indifferente, tutti gli oggetti preziosi, la facevano sentire ancora più lontana, doveva ammettere però che era stata una bellissima donna, elegante e raffinata, ed un’artista splendida, le era sempre piaciuto il suo modo di recitare, per la sua carriera del resto, aveva rinunciato anche al bene più prezioso “ una figlia”.

Il notaio le aveva consegnato anche una lettera da parte della madre, non l’aveva ancora aperta, e pensava di cestinarla, ma poi vinta dalla curiosità strappò la busta e iniziò a leggere:

Carla, se leggerai questa lettera, significherà che io non ci sarò più, no, non ti chiedo perdono, è inutile, ciò che ti ho fatto, non può essere perdonato, ma vorrei che tu accettassi l’ingente patrimonio che ti ho lasciato, io come sai, ho avuto fortuna, la mia carriera di attrice mi ha permesso di guadagnare molto, e mi ha fatto dimenticare che avevo una figlia da amare, ma ti confesserò una cosa : io non sono mai riuscita ad amare nessuno, i miei genitori li ho persi da bambina, ma non ricordo di averli mai amati, tutti gli uomini che ho incontrato escluso tuo padre, sono serviti alla mia carriera, non li ho mai amati, a tuo padre ero legata, ma non l’amavo, tutta la mia vita è stata una vita priva d’amore, solo quando recitavo sulle scene potevo fare finta di amare… So che è mostruoso, ma questa è la verità, sono andata da uno psichiatra per cercare di capire, se esistessero in me dei traumi nascosti, che mi avessero bloccata per sempre, non ve ne erano, io ero solo una persona priva di sentimenti di amore, ma anche di odio e di altro.
Ti ho lasciata, perché non avrebbe avuto senso farti da madre senza amarti, ma per quanto tutto ciò che ti ho detto mi lasciasse perplessa, non ho mai sofferto, ho vissuto benissimo anche senza amore.

So che crederai che io sia stata un mostro, un alieno, e forse hai ragione, nemmeno la mia orrenda malattia mi ha procurato sentimenti forti tipo pietà verso me stessa o dolore perché stavo per morire, tutt’altro, ero indifferente….come in fondo sono stata indifferente alla sorte di tutti gli altri, non mi sono servita un piatto migliore.

Carla io non ho mai saputo cosa fosse l’amore, non so se la morte sarà qualcosa di definitivo, spero di sì, perché immagino che se esistesse davvero un inferno quella sarà la mia prossima destinazione, ma tutto sommato anche questo non crea in me alcun tipo di sentimento.

Questa lettera, ti farà finalmente capire perché non mi sono mai fatta sentire, sarebbe stata solo una grande ipocrisia e te l’ho risparmiata.
Una cosa è certa, io sono stata sempre me stessa, anche se in un nulla totale, ora tu potrai inorridire, ma anche ringraziarmi, per esserti stata lontana.

Matilde.

Carla, avrebbe immaginato tutto, ma non una lettera del genere, una confessione sul nulla assoluto che era sua madre, per lei l’amore era tutto, era il bene più prezioso della sua vita, amare era come respirare, per la prima volta nella sua vita, provò un’ immensa pietà per lei, decise di andare al cimitero, per portarle l’ultimo fiore di primavera nato nel suo giardino, si sentì molto fortunata, perché il suo cuore traboccava sempre d’amore, persino per lei, sua madre, che non aveva mai saputo cosa fosse questo incredibile sentimento.

sabato 5 settembre 2009

sciamano cercasi



C’è un detto che dice : “ il mondo è bello perché è vario”, e meno male dico io, che in questo nostro incredibile pianeta, coesistano culture così diverse tra loro.

Più o meno tutti noi abbiamo sentito parlare di sciamanesimo, ma di cosa si tratta realmente?

Il fatto che studiosi di antropologia, se ne siano sempre interessati, significa che è un fenomeno molto interessante, intanto precisiamo che non è una vera e propria religione, dal momento che non esistono luoghi di culto, né dottrine.

Sicuramente è una cultura antichissima, nata da uomini che non avevano conoscenze scientifiche e tecnologiche, che negli eventi della natura, come l’avvicendarsi del giorno e della notte, la nascita e la morte, il sole, la luna, intravedevano l’immensa energia che sosteneva il creato, e credevano quindi che ogni elemento fosse animato da entità spirituali, iniziarono quindi a fare doni, praticare riti propiziatori per chiedere protezione.

Ancora oggi molti sciamani ricorrono agli allucinogeni per entrare in uno stato di coscienza alterato, ma non tutti, alcuni cadono in trance spontaneamente, ad esempio con l’aiuto di percussioni su un tamburo, in modo da distaccare il corpo dall’anima.

Ma come si può diventare sciamano ?
le vie sarebbero due :
- grazie alla guida di uno sciamano anziano;
- ricevendo la chiamata direttamente dagli spiriti.
In entrambi i percorsi le prove da sostenere sono durissime tanto che il neofita potrebbe andare incontro a grandi squilibri psico-fisici. Dopo averle superate, potrà essere consacrato dal suo maestro con un lavaggio sacro, gli verranno consegnati tutti gli strumenti rituali dello sciamano:
- mantello, cintura, copricapo, calzari, bastone, maschera e specchio. Dovrà anche giurare di osservare le regole del suo incarico, riceverà quindi il suo tamburo sacro.
Ma quali sono queste regole?
Difendere la libertà di ogni singolo individuo, non nuocere a nessuno, rispettare la natura, il pianeta e qualsiasi forma di vita, e soprattutto non ricevere compensi in denaro.

Capite ora perché ho scritto sciamano cercasi?

Ma andiamo avanti, sembra che lo sciamano compia i suoi viaggi nell’aldilà, lui è un ponte tra il mondo terreno e quello ultraterreno, riesce a lasciare il suo corpo, entrando in un’altra realtà.
Nella cultura sciamanica, si crede che l’uomo nel suo percorso possa smarrire l’anima, che soltanto lo sciamano potrà ritrovare, infatti solo lui potrà andare nella terra dei morti per riportare indietro lo spirito di chi sembrava od era morto? Al riguardo, sono state raccontate notizie di presunte resurrezioni.
Lo sciamano inoltre sa, se l’anima si è smarrita, o è stata rapita da spiriti malvagi, o peggio se è posseduta da entità maligne, in questo caso la lotta sarà terribile, specialmente se egli deciderà di assumere su di sé tutto il male.

E’ chiaro che gli scettici sostengono che lo sciamano sia un individuo nevrotico, per non dire peggio, ma al contrario gli antropologi lo ritengono un essere con delle capacità straordinarie, con accesso a mondi proibiti ai comuni mortali. Il suo ruolo è quello di mediatore fra la nostra realtà, e quella ultraterrena, riesce a guarire a portare ordine dove c’è caos, grazie anche a spiriti alleati, dimenticavo di dire che è capace di trasformarsi in vari animali, acquisendo le loro particolarità, ed il loro linguaggio, può anche rendersi invisibile, o abbandonare il proprio corpo, per poi ritornarvi, tutto ciò perché sa controllare entità extraumane.

Dite la verità vorreste conoscere uno sciamano? Vero s’intende?
Io sì, non credo purtroppo che questi straordinari esseri usino internet, ma non si sa mai, internet potrebbe far comodo anche ad uno sciamano, quindi nel caso improbabile che uno di loro possa visitarmi magari per curiosità, spero davvero che voglia lasciarmi questo messaggio :
- Ciò che hai ricercato e scritto, è tutto vero.
Grazie della vostra attenzione.

venerdì 4 settembre 2009

la bella addormentata Kundalini



Gentili visitatori chi di voi sa cos'è Kundalini?, intanto non è una parolaccia, e forse ad alcuni di voi potrà sicuramente interessare.

Nella concezione indiana, esiste la credenza, che nell'uomo parallelamente al corpo fisico, esista una sorta di fisicità occulta, per meglio dire una specie di carne spirituale, che con una pratica operativa ad esempio "Yoga o Yoga Tantrico", potrebbe essere stimolata, attraverso il nostro corpo materiale, fino al raggiungimento della salvezza. Dunque il nostro corpo invece di perderci si trasformerebbe in uno strumento di redenzione.

Perchè questa redenzione sia possibile, occorrerebbe risvegliare, ( in modo adeguato), un potere che sta alla base della colonna vertebrale, denominato appunto: " Kundalini", paragonabile alla bella addormentata nel bosco, questa energia andrebbe rianimata, in modo da farle risalire la colonna vertebrale.
Ad ogni incrocio, con i due canali serpentini, si trova un centro, un sigillo, il cui superamento conferisce al praticante, un grado superiore di conoscenza.

Questo percorso ascensionale, termina, quando questa energia femminile e serpentiforme, riesce a raggiungere il suo sposo che si trova alla sommità del capo.
L'unione dei due principi, femminile e maschile, permetterebbe il totale risveglio spirituale e conseguentemente la salvezza.

Affascinante non trovate?, sicuramente la nostra mentalità occidentale, è piuttosto distante da quella orientale, ma non per questo dobbiamo limitare la nostra conoscenza.

mercoledì 2 settembre 2009

oltre la nostra vita umana mistero



Ancora una volta voglio parlare di questo argomento, che ognuno di noi, tende a relegare in un piccolo angolo nascosto, infatti solo quando una persona che ci è veramente cara muore, siamo costretti ad affrontare l’esperienza, se pur indirettamente.

La morte come la vita è un evento naturale, sappiamo sin da bimbi che prima o poi questa fine toccherà ad ognuno di noi, anche se speriamo che avvenga il più tardi possibile. C’è chi crede in un suggestivo dopo come ad un paradiso al di là delle nuvole o ad un terribile inferno situato chi sa dove, leggete Dante Alighieri, ha creato un vero capolavoro su questi temi.

C’è chi invece sorride dolcemente, e ci dice che la vita al di là è solo un passaggio ad un'altra dimensione, ma resteremo comunque in questo mondo vicino ai nostri cari, quindi coloro che muoiono non se ne andranno, ma resteranno con noi anche se noi non riusciremo a vederli, inoltre questi spiriti, ci potranno aiutare nel nostro percorso e ci attenderanno al confine, quando suonerà la nostra ora, questa ipotesi è molto consolante e ci piacerebbe molto, ma è lecito che possa nascere qualche dubbio o no?

C’è chi invece si sbellica dalle risate e sostiene che quando cesseremo di vivere, sarà tutto finito, saremo come dei dormienti senza sogni per l’eternità, terribile questa loro certezza, non da spazio ad alcuna speranza di sopravvivenza, immagino che coloro che la pensano così, abbiano poco rispetto per la vita.

La religione cattolica invece sostiene che ci sarà la resurrezione finale, ed i buoni andranno in paradiso ed i cattivi moriranno per sempre, anche questa ipotesi, non da scampo ai poveri cattivi, che in fondo sono serviti ai buoni per riscattarsi.

Un’altra ipotesi che ci perviene da coloro che si occupano di esoterismo, è che l’uomo perfetto dovrà ricongiungersi con Dio, perché lo spirito che ci anima, non è altro che una sua particella che prima o poi dovrà ritornare a Lui, ma ciò non significa affatto la perdita della consapevolezza, ma un suo ampliamento, purtroppo occorre essere molto integrati per accettare questa ipotesi, perché alla maggioranza delle persone ciò appare sicuramente una terribile violazione della privacy.

Un’altra possibilità è che il nostro quid, la nostra energia, si reincarni, nuovamente, ma sono pochi coloro che ricordano le loro vite precedenti, però in verità qualcuno esiste, ci sono stati dei casi anche abbastanza sconcertanti, potrebbe essere un argomento da approfondire.

Insomma esistono numerose correnti di pensiero, molti non sanno quale possa essere la verità, credetemi sulla parola, per quanto il nostro spirito sia forte, fino a che vivremo, nonostante tanti strani fenomeni sullo sdoppiamento, sul ritorno dopo un coma e tanti altri misteri, non avremo mai la certezza di ciò che ci accadrà, perché così è stato voluto, solo l’esperienza diretta risolverà questo enigma, ma ognuno di noi desidera che resti tale a lungo.

Una cosa voglio aggiungere, qualunque sia la verità, per quanto la sopravvivenza possa sembrare impossibile, voi siete stati creati esseri unici, non dimenticate che siete figli delle stelle, anche per la stessa natura crudele, perdervi del tutto, sarebbe un orribile spreco, e dal momento che qualcosa di supernaturale e superintelligente esiste senza alcun dubbio, vi propongo di avere speranza in questa grande forza illimitata, alla quale apparteniamo anche noi poveri esseri umani.

Sarei molto felice se qualcuno di voi volesse aggiungere altre ipotesi.
Ciao ed alla prossima.

martedì 1 settembre 2009

fasi particolari



Può accadere purtroppo, in fasi particolari della nostra vita, che tutto ciò che amiamo ci appare all'improvviso sconosciuto ed estraneo.
Se ciò avviene, attendiamo con un grande senso di smarrimento, che passino i giorni, affinchè tutto rientri nella normalità.

Ma dimenticare è impossibile, quei momenti brevi o lunghi, restano nella nostra memoria, e ci faranno riflettere, il black-out ci permette di intravedere una parte di noi, non propriamente amichevole, il nostro piccolo giardino con confine, che ci piace tanto, non è troppo gradito, alla parte più universale di noi.

Se questi black-out, iniziano a capitare spesso, sarebbe opportuno valutare seriamente cosa non funziona nella nostra relazione con noi stessi, e quindi è molto importante meditare, e prendersi una pausa di vera riflessione.

Sono fasi abbastanza dolorose, che ci mettono in condizione, di scombinare la nostra tranquilla esistenza, ma mai fare finta di nulla, è molto meglio essere promotori attivi del cambiamento, piuttosto che subire passivamente i colpi di coda della sorte.