L'oscurità avvolgeva il cimitero, Orlando iniziava a sentire freddo,
in piedi davanti ad una tomba, disse : mamma, ora ti devo lasciare,
spero davvero che tu viva in un posto migliore, ma sai quanto io sia
un miscredente, per cui per favore, se puoi, fatti sentire.
Si avviò verso l'uscita del cimitero, ormai quasi deserto.
Orlando, rientrò in quell'appartamento che gli sembrava troppo
vuoto, da quando la sua adorata mamma lo aveva lasciato dopo
una breve e fatale malattia, era trascorso soltanto un anno,
la ferita sanguinava terribilmente, aveva solo lei, suo
padre era scomparso venti anni prima, allora, era un bimbo di
dieci anni, e lui un uomo di trentanove. Come accade spesso, in
questi casi, le malelingue non tardarono a ricamare teorie impossibili,
su una sua fuga con un' altra donna, in realtà suo padre amava molto
la sua mamma e non ci aveva mai creduto, nonostante le ricerche
della polizia, e di un investigatore privato che li aveva letteralmente
dissanguati, di suo padre non ebbero più notizie, sembrava sparito
dalla faccia della terra.
Orlando, si preparò una umile cena, e poi cercò di concludere il
suo lavoro, (designer indipendente), che avrebbe dovuto presentare
il pomeriggio del giorno dopo.
Non riusciva a dormire, il dolore della perdita, e il mistero su suo
padre, erano sempre presenti nella sua mente, Orlando nonostante i
suoi trenta anni, non si era mai sentito giovane e spensierato, forse
proprio per questo, le sue fidanzate si stancavano dei suoi silenzi e
lo lasciavano dopo qualche mese, tuttavia non era triste per questo,
stava benissimo anche da solo, anzi meglio, o forse non aveva mai
incontrato la ragazza giusta.
Assorto nei suoi pensieri e nei suoi ricordi, ripensò a suo padre,
un uomo amorevole, che trovava sempre il tempo per giocare
con lui , e non infieriva quando ne combinava una grossa, cercava
sempre di fargli comprendere bonariamente l'errore commesso.
Amava immensamente suo padre e altrettanto la sua mamma, come
avrebbe potuto non amarli, per lui erano i genitori più meravigliosi
del mondo, oltre che belli.
Suo padre era anche un ottimo lavoratore, un ingegnere, che lavorava
indipendentemente per varie aziende.
Orlando aveva sempre pensato che la sua sparizione, fosse legata in
qualche modo, al suo lavoro, i suoi progetti erano molto apprezzati,
per la dinamicità, la serietà, e la ricerca della assoluta sicurezza.
Dopo una notte, quasi insonne, Orlando si fece una doccia, poi
fece colazione, nonostante la stanchezza, riuscì agevolmente a
portare a termine il suo progetto, che presentò con successo nel
pomeriggio.
Non aveva problemi finanziari, suo padre, nonostante la giovane età,
aveva lavorato molto e accumulato un buon patrimonio, che insieme
alla eredità lasciatagli dai suoi genitori, aveva permesso a sua
mamma ed a lui, di vivere agiatamente, tuttavia Orlando, amava il
suo lavoro, che gli permetteva di esprimere la sua formidabile
creatività, dote, ereditata dal suo adorato babbo.
Orlando, aveva due buoni amici, più o meno della sua età, con i
quali usciva qualche volta, loro erano regolarmente fidanzati,
e spesso cercavano di portare qualche amica delle loro compagne,
per aiutarlo a socializzare con il gentil sesso, tuttavia queste
restavano colpite dal fascino dell'uomo, Orlando aveva ereditato
anche la bellezza dei genitori, purtroppo la sua grande riservatezza
e serietà, non era apprezzata, pensavano che fosse strano, magari
un poco invertito, lui in effetti, non ci provava subito, preferiva farsi
conoscere e conoscere bene queste giovani, e andava a finire con un
nulla di fatto. In realtà non aveva mai incontrato qualcuna, che gli
facesse battere veramente il cuore e non voleva illudere nessuno,
di contro, restava comunque per loro un caro amico, al quale
rivolgersi per un aiuto reciproco in caso di necessità.
Un giorno, in cui era particolarmente triste, ricevette una lettera
dal vecchio investigatore dissanguatore, all'inizio pensò di
cestinarla, era trascorso qualche anno, dal loro ultimo
infruttuoso contatto, comunque la curiosità superò il suo
disappunto, e la lesse. In pratica in quella lettera quest'uomo
ormai malato in fase terminale, gli chiedeva di perdonarlo,
e lo informava che non aveva svelato alla sua povera mamma
ed a lui, alcune informazioni, qualcuno lo aveva minacciato
di morte, nel caso che avesse spifferato certe notizie, lo
avevano costretto a continuare furbescamente per portarli
fuori strada, e lo aveva fatto, con quella lettera gli rivelava
il nome della persona che lo aveva costretto a tacere,
purtroppo questo spregevole essere era morto pochi anni
prima e lui voleva pareggiare i conti con la sua coscienza,
suo babbo era stato ucciso, dopo una ricognizione ed un
controllo per una ristrutturazione di un grosso fabbricato,
si era infatti accorto della bassa qualità della progettazione
e dei materiali utilizzati, dal momento che ciò rendeva
particolarmente rischiosa la ristrutturazione stessa,
doveva scrivere nero su bianco, il responsabile, aveva tentato
di corromperlo, ma non c'era stato nulla da fare, per cui
questo essere schifoso, pagò profumatamente un sicario,
in modo che provvedesse alla sua scomparsa.
Il sicario è ancora vivo e vegeto, è un arzillo vecchietto
benestante il suo nome è XXXXXXXXXX e vive in
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXX, spero che lui possa
confessare dove ha fatto scomparire suo padre.
Nel finale chiedeva perdono per la sua viltà e allegava
un atto notarile di donazione di un appartamento
in zona centrale della sua città, in modo di restituire
tutto ciò che aveva incassato indegnamente.
Era molto dispiaciuto per la morte della sua mamma,
e gli diceva addio.
Orlando era veramente stravolto, suo padre era stato
ucciso, per la vigliaccheria di uno che non voleva
far sapere, quanto fosse carogna, in più il suo
investigatore che aveva scoperto il gioco losco, aveva
taciuto per paura di fare la stessa fine, ed ora
gli regalava un appartamento, che sicuramente
valeva il doppio del corrispettivo dato.
Decise di andare subito dal sicario, sperava con
tutto il cuore di avere le giuste informazioni.
Fu ricevuto subito da quello spregevole individuo,
ma si meravigliò, davanti aveva un anziano curato
e dai modi gentili che gli chiese il motivo della sua
visita, lui gli dette la lettera dell'investigatore, l'uomo
la lesse, impallidì, e gli disse : il passato torna sempre,
nonostante io sia un altro uomo, quell'essere
spregevole che fui, mi tormenterà fino alla fine,
cosa ha intenzione di fare ora, vuole denunciarmi?
Comunque suo padre non lo uccisi, lo condussi
su una isola deserta, minacciandolo che se fosse
in qualche modo ritornato, a pagarla, sarebbe
stata sua moglie e suo figlio, non so se lui sia
rimasto lì, come non so se sia ancora vivo,
io le darò la mappa e le dirò dove lo potrebbe
trovare.
Orlando rimase di sale,: mio padre potrebbe
ancora essere vivo?
L'anziano rispose : potrebbe, ma consideri
che sono passati venti anni, anzi spero che sia
ancora vivo, la prego, nel caso me lo faccia sapere
nonostante io gli abbia salvato la pelle,
so che l'ho obbligato ad una vita durissima,
non ha idea di quanto mi sia pentito, per
tutto ciò che ho commesso in quel tempo,
non è stato l'unico comunque, uccidere non
faceva per me, quindi li facevo sparire, alcuni,
quelli senza una famiglia, li aiutavo a rifarsi
una vita altrove. Non sono mai riuscito
ad uccidere nessuno, tantomeno suo padre
che mi era anche molto simpatico.
Mi perdoni, l'ho privata di un amore troppo
importante, quando sono nati i miei figli
ho cessato quella sordida attività,
purtroppo certi miei colleghi, non sono
mai andati tanto per il sottile e persone
alle quali avrei potuto salvare la vita,
sono state uccise.
Orlando disse: lei, in fondo era un buon diavolo,
prese la mappa e studiò la posizione dell'isola,
noleggiò una imbarcazione assoldò alcuni
uomini e partì alla ricerca di suo padre.
Arrivare sull'isola non fu difficile, navigarono
per due giorni, l'isola era deserta, piccola
ma anche con alberi e verde.
Insieme agli uomini che aveva assunto,
perlustrò l'isola, in un angolo nascosto
dietro alcuni alberi, vi era una costruzione
di fortuna, molto carina, con il batticuore
si avvicinò e bussò, nessuno rispose, aprì
ed osservò un ambiente con tutte le comodità
possibili, persino una specie di lavandino con
l'acqua corrente, un bagno di fortuna con doccia
suo padre era e restava un ingegnere, ed
aveva progettato quella piccola casetta, con
i materiali che aveva a disposizione.
Però lui non era lì, dove avrebbe potuto essere?
Con gli uomini, continuò a perlustrare l'isola
gli venne un colpo al cuore, quando lo vide
mentre stava pescando in un piccolo torrente,
gli corse incontro, urlandogli sono tuo figlio
Orlando, ormai non sei più in pericolo,
quell'essere spregevole è morto, l'uomo
curatissimo e non molto invecchiato,
lo guardò inebetito, e ripetè : Orlando ?
come hai fatto a trovarmi? Dov'è tua madre?
Orlando lo abbracciò forte e lo informò
sulla morte della mamma.
Il padre gli disse che no, non era morta,
lui l'aveva vista apparire spesso vicino a lui,
l'aveva persino toccata, nell'ultimo anno
gli era stata vicino quasi ogni giorno,
Orlando rimase interdetto, ma quella certezza
di suo padre, lo consolava molto.
Desiderava riportarlo a casa, ma
il padre non voleva, stava bene
su quell'isola, era diventata per lui, un
piccolo paradiso, non voleva tornare indietro,
in quel mondo folle, amava quel luogo, la
natura, il clima, tutto.
Orlando non si aspettava una risposta
del genere, gli chiese : non pensi a me?
Il babbo rispose: tu puoi venire qui
quando vuoi, quando puoi anche con i tuoi amici,
potete venire qui a passare le ferie, trattenervi
il tempo che desiderate, possiamo costruire
altre piccole abitazioni, ormai per il mondo
sono morto, non voglio più tornare in vita,
e poi voglio morire qui, figlio caro, so che
non puoi capire, ma qui ho trovato me, il mio
vero me, e ciò mi consente anche di stare
ancora con la mia adorata moglie,
non sono mai stato solo, l'inizio è stato
durissimo, ma poi quando ho scoperto
il mio vero essere, non sono mai più
stato solo, non mi sono mai sentito solo
o abbandonato.
Ti prego non costringermi a tornare.
Orlando, con tristezza, gli disse
come vuoi, babbo caro, ma tornerò
presto te lo prometto e ti porterò tante cose
dimmi cosa ti piacerebbe?
Il padre : portami le fotografie tue e di
mamma, magari qualche vestito, vedi
tu, cose semplici.....
Orlando, tornò spesso da suo padre
e gli portò una montagna di cose semplici,
rimase per giorni a vivere con lui, e si rese
conto che quella vita semplice era meravigliosa,
l'isola era piccola e bellissima.
Informò di tutto l'anziano ex sicario,
che fu contento di sapere che l'uomo
che avrebbe dovuto uccidere,
fosse ancora vivo, felice su quella isola,
forse lui, allora, era stato solo uno
strumento del destino?
Non aveva mai ucciso nessuno, non
era mai stato un vero sicario, traghettava
le persone altrove, certo, il denaro che
riscuoteva, lo impiegava anche per
progettare la scomparsa di quelle
persone, secondo la loro situazione
familiare, a molti aveva fornito una nuova
identità, per permettere una vita sociale
normale, forse il ragazzo aveva ragione
era stato un buon diavolo, che non aveva
permesso a loschi individui di sopprimere
la vita di altre persone.
Quante ne aveva salvate in fondo ?
Davvero tante, dal momento che godeva
della fama di un sicario perfetto, il corpo
delle sue vittime, non veniva mai ritrovato,
erano tutti convinti che fosse un killer
spietato e troppo abile.
Aveva profondamente odiato, quelli che
lo assoldavano, ma accettava volentieri
il loro denaro, che in parte impiegava
per salvare la vita alle vittime.
Allora, agiva istintivamente, perché
non sopportava la vista del sangue,
della sofferenza fisica, anche se si
nascondeva dietro una scorza dura.
Aveva fatto male a cessare quella attività?
Quante persone avrebbe potuto salvare
ancora?