domenica 29 novembre 2009

Il tempo di essere responsabili.



Quante volte parlo con me stessa e mi dico, io sono una persona responsabile, perchè.. ed inizio ad elencare i motivi di questa mia asserzione, poi sottolineo: io non mi sottraggo alle mie responsabilità verso me stessa e verso gli altri... ma è proprio vero? uno dei misteri più incredibili, è come ognuno di noi riesce ad ingannare se stesso, con un'arguzia ed una abilità da piccolo genio.

Dunque è vero ciò che io mi dico? no, non è vero, perchè io sono una che fuma sigarette da tanti anni, troppi anni, si può essere così stupidi ed irresponsabili?
E nonostante io sia a conoscenza dei danni che la sigaretta può causare, non provo neppure, non tento di smettere e allora che razza di persona responsabile sono io?

Ma il fumo è solo un esempio, spesso ci lamentiamo del trattamento da parte di altre persone, ma noi siamo responsabili e consapevoli del nostro comportamento verso di loro?, se abbiamo usato scorrettezza, maleducazione, cattivo gossip, non è lecito nessun lamento, solo quando iniziamo a dire, ok ho sbagliato mi merito questo, significa che abbiamo davvero iniziato ad essere responsabili.

E questo vale in ogni campo di vita, lavoro, nella sfera dei sentimenti, il senso di responsabilità dovrebbe essere ancora più grande, i sentimenti sono un mondo difficile da gestire, un comportamento superficiale e negligente, può distruggere una vita.

Ho sbagliato, commesso un errore, ammettere le proprie responsabilità e cercare di riparare, se ciò non fosse più possibile, significherà che sarete persone migliori comunque. Scaricarle su gli altri (innocenti) è l'atto più vile che si possa compiere ed anche se cercheremo di dimenticare, prima o poi tutto tornerà alla memoria.

L'ora di essere responsabili, mi viene da ridere, perchè l'età non conta davvero nulla, si può esserlo a vent'anni e morire irresponsabili a novant'anni.

Amare qualcuno veramente, significa aiutarlo ad essere indipendente e responsabile, i genitori hanno il ruolo principale, un ruolo difficilissimo da affrontare, spesso diventeranno responsabili proprio grazie ai loro figli, ma non sempre riusciranno a restituire loro il favore.

Forse esagero, ma io chi vuol diventare genitore, lo manderei prima a scuola, con teoria e simulazioni, prove scritte e esercizi quotidiani.

venerdì 27 novembre 2009

Genialità e follia stessa matrice?



L'immagine è proprio quella dell'autoritratto di Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni in assoluto, ma non vi parlerò di questo straordinario uomo, piuttosto della genialità, e perchè no della follia latente, che non certo raramente accompagna questa facoltà.

Perchè spesso il comportamento dei grandi geni, appare strano ai loro simili?, e strano è dire poco, contestabile, detestabile sono le parole giuste, certo che la visione di un genio, non è allineata a quella degli uomini ordinari, egli segue se stesso, i talenti innati? che si porta dentro, e lo fa spesso in modo quasi scanzonato, in barba al mondo.

Dunque comportamento contestabile detestabile, folle perchè?, semplice spesso queste persone sono molto solitarie, amano concentrarsi ed apprendere da se stesse, studiare applicarsi e rincorrere guizzi di luce, se ne fregano degli usi e costumi dei loro simili, non amano il potere almeno non quello umano, che diciamolo è davvero poca cosa, al confronto alla loro esplorazione in territori sconosciuti ai più.

Ma quando misuriamo l'intelligenza, con il cosidetto quoziente più alto, generalmente applichiamo questo concetto a materie matematiche e scientifiche, ma cosa dire dunque dei geni in campo artistico, ed in campi che esulano da queste materie più misurabili? Alcune persone geniali hanno detto che il loro segreto era solo nella attenta osservazione, essere presenti e consapevoli, ma altri hanno precisato che nella assoluta spensieratezza, hanno colto delle intuizioni incredibili, che li ha portati a scoperte eclatanti.

Dunque la genialità, cosa è? come funziona? Attraverso:
- un'area del cervello che viene maggiormente utilizzata da pochi eletti?
- Un diverso funzionamento delle cellule cerebrali di questi soggetti?
- O addirittura un quid totalmente estraneo alle due possibilità sopra riportate?

E la follia cosa c'entra?, credo che i geni superino le barriere del comportamento umano, delle regole dettate dalla società "normale", e ciò che è " normale" prova un'avversione colma di invidia per coloro che trovano nuove risorse, nuove invenzioni, e quindi conseguentemente ecco questa declassazione a fuori di testa, egocentrici, antisociali e vai...arrivare a folli non è poi così difficile.

Indubbiamente sono davvero esistiti dei geni proprio pazzi, i geni del male, ma questa è un'altra storia, anche se dimostra che c'è davvero un sottile limite tra genialità e follia.

Ma possono persone normali, avere il seme della genialità? Io credo di sì, a patto che credano in se stessi, e si impegnino a coltivare i propri talenti, ed ad ascoltare le proprie intuizioni.

Voi cosa ne pensate? che tutto sta nel quoziente?

mercoledì 25 novembre 2009

Un vampiro è nella nostra città



"Nessuno mi crederà mai, forse ho sognato, eppure l'ho visto, quel ghigno, quei denti e la trasformazione in pipistrello, non è una leggenda, non è pura fantasia, queste creature esistono davvero che faccio adesso? " si domandò Fabio.


Il vampiro, intanto si era rifugiato nella sua bella villa antica, e si domandava se quel giovane l'avesse visto, la risposta era una sola: " sì, che mi ha visto, addio pace, adesso mi ritroverò a combattere nuovamente con i cacciatori di vampiri, che vorranno estirparmi il cuore, devo farlo tacere, ma ucciderlo o vampirizzarlo sarebbe peggio, la mia razza non avrebbe scampo, devo farlo sparire..."


Fabio era impaurito, anzi molto di più, l'istinto gli suggeriva di fuggire da quella città, subito e senza indugio, ma senza denaro dove sarebbe potuto andare?
Pensò a tutte le persone che gli volevano bene, ma si sentiva segnato, sapeva che il vampiro non poteva lasciarlo vivere, era un testimone scomodo, le gambe erano di burro, si ricordò che il suo amico Angelo, abitava vicino a quel rione, decise di chiedere aiuto a lui. Pochi minuti suonò il campanello di casa, Angelo allarmato aprì immediatamente, vedendo Fabio bianco come un cencio, si preoccupò molto, e gli chiese: " ma cosa ti è successo, stai male? Ti devo portare al pronto soccorso?" Fabio trafelato gli rispose: " No, fammi entrare ti racconterò cosa ho visto, chi ho visto, ma tu ci credi ai vampiri?" L'amico lo guardò impensierito, e gli disse: " ma cosa è uno scherzo? non è mica carnevale sai", Fabio contrattaccò : " Non sto scherzando io ho visto un vampiroooo! proprio stasera, era terribile, si è trasformato in pipistrello davanti ai miei occhi"


Angelo, lo rassicurò, lo mise a letto, dicendogli:" sarà stato qualche buontempone che ti ha voluto tirare uno scherzo mancino, magari è un'illusionista, e ti ha fatto credere cose che non esistono, stasera resta qui a dormire, chiamerò io i tuoi genitori per avvertirli, a proposito non avrai mica fumato? sai certe droghe causano allucinazioni". Fabio lo tranquillizzò: " non mi drogo, e non bevo".
Dopo poco si addormentò.


La notte trascorse tranquilla, Fabio si svegliò, e pensò di avere solo sognato, si disse che non poteva essere, che se lo avesse detto in giro, lo avrebbero preso per pazzo, pregò il suo amico di tacere su quella notte, e di non farne parola con nessuno. Angelo lo rassicurò : " non temere, non ti sputtanerò "


Dopo qualche giorno, il vampiro capì che niente sarebbe trapelato e si disse: " buon per noi, i giovani di oggi non credono a nulla, nemmeno se lo vedono con i loro occhi, ho fatto bene a non ucciderlo, questa è un'epoca davvero d'oro per noi".

domenica 22 novembre 2009

L' istinto è una memoria genetica o qualcosa di più?



Ciò che viene chiamato "istinto", rientra per me nella sfera del mistero, infatti nonostante la scienza abbia compreso alcuni meccanismi legati alla memoria genetica, ci sono casistiche che sono ancora difficilmente spiegabili.

Nel mondo animale, ad esempio, ( al quale peraltro apparteniamo anche noi ), è stata fatta una scoperta davvero interessante sugli scimpanzè, quando uno di questi esemplari che vive nel suo ambiente naturale si ammala di dissenteria, sapete cosa fa? : si raccoglie su se stesso, in una sorta di meditazione, e poi inizia a vagare per la foresta, alla ricerca di qualcosa di molto difficile da trovare, infine si sofferma proprio davanti ad una pianta molto rara : la vernonia amygdalina, occorre sapere che la corteccia di questo vegetale, contiene un potente veleno, se ingerito, può provocare la morte, se invece questa corteccia viene masticata appena qualche secondo, e subito risputata, si riesce ad assorbire tre particolari sostanze altamente antibatteriche, in grado di annientare i germi della dissenteria. E' proprio questo che fa lo scimpanzè. Secondo voi l'istinto è in questo caso una memoria storica, che l'animale ha nel suo codice genetico, oppure qualche cosa di più misterioso?

Ma a quanti di voi sarà capitato di dover intraprendere una azione, un viaggio, o qualcos'altro, e aver avuto il sentore improvviso che quella cosa non s'aveva da fare? Sapete voi quante persone, hanno avuto salva la vita, grazie a questo benedetto istinto? Molte, e quante invece seguendo la loro razionalità, hanno perduto la vita, o hanno avuto parecchi guai?

Una di queste persone sono io, vi racconterò una delle tante esperienze della mia vita, legate all'istinto.

Una mattina di domenica di circa vent'anni fa, mi alzai presto, con un unico desiderio: "quello di starmene in pace a letto", peccato, perchè proprio quel giorno, dovevo raggiungere il mio ragazzo di allora ed altri miei cari amici, a Viareggio e non potevo rinviare. ( Secondo la mia mentalità di allora). Mentre stavo preparando i bagagli, un malessere sottile mi pervadeva, una sensazione inspiegabile, come se qualcuno mi dicesse che quel viaggio non lo dovevo fare.

Ovviamente partii ugualmente ed ancora oggi mi rimprovero, perchè proprio in quel viaggio ebbi un incidente, la dinamica esatta fu questa : dietro alla mia auto, un guidatore da strapazzo, non rispettava la distanza di sicurezza, tentai più volte di seminarlo, sorpassando altre auto davanti a me , ma fu tutto inutile, non riuscivo a distaccarlo, guardando dallo specchietto retrovisore, mi accorgevo che lo avevo sempre attaccato al sedere della mia auto, non potevo neppure fermarmi, dal momento che su quella strada non vi erano corsie di emergenza, inoltre il traffico era molto elevato, alla fine ciò che temevo accadde, quando l'auto che mi precedeva frenò violentemente, io feci altrettanto senza danni, ma il pazzo inseguitore? urtò con discreta violenza il posteriore della mia autovettura, la conseguenza? il colpo della strega che riportai allora, mi lasciò dei postumi che dovrò sopportare per tutta la vita, senza contare, che la società assicuratrice di questo salame, stava fallendo, e fui risarcita solo parzialmente del danno grazie all'intervento di una persona amica che fece carte false. Era destino?, certo che no, se avessi ascoltato il mio istinto, o qualsiasi cosa fosse, avrei evitato innumerevoli dispiaceri.

Ma la mia storia è cosa da poco, ci sono state storie molto più eclatanti, persone che hanno sentito una voce forte e chiara dire loro: fermati, esci subito, non partire, etc., e tutte quelle che hanno seguito questa indicazione, o questo ordine, hanno evitato la morte.

State all'erta, se qualcosa dentro di voi scatta, o avvertite delle sensazioni particolari, un desiderio irrefrenabile, di non fare qualcosa, che vi apprestate a compiere, fermatevi, riflettete, ricordate però che spesso la voce dell'istinto dura solo un attimo, è come se una porta di confine si aprisse per permettere una comunicazione tra la realtà e l'ignoto, ma è tutto troppo breve, istantaneo, se siete distratti o troppo razionali non avrete nessun contatto.

venerdì 20 novembre 2009

Il morbo diabolico che disgrega l' identità



Generalmente le patologie e le malattie, non rientrano negli argomenti di questo blog, ma dopo aver ascoltato una persona, che vive indirettamente la tragedia del morbo diabolico di Alzheimer, ( la sua mamma è ammalata proprio di questo morbo da qualche anno ), non riesco a pensare ad altro.

Molte persone anziane sono vittime di questa brutale malattia, che distruggendo le cellule cerebrali, annienta tutti i loro ricordi, le loro emozioni, la loro identità.

E' terribile per i loro cari, vivere una tale esperienza, ma forse ancora più orribile è per coloro che annegano nei primi sintomi, consapevoli di essere stati aggrediti da questa minaccia mortale.

Per me che ho sempre considerato l'identità, la dignità, un diritto assoluto dell'essere umano, questo morbo rappresenta uno dei nemici più diabolici, più terribili della morte stessa.

Pensate al dolore di un figlio, che vede nel genitore svanire la memoria, e lui stesso ed ogni evento vissuto, tutto l'amore sbriciolato in quella perdita di memoria, c'è qualcosa di più orrendo al mondo?

Leggete per favore l'articolo cliccando sul titolo, ci sono delle informazioni non solo sulla malattia, ma anche una possibilità di partecipare ed aiutare la ricerca scientifica, state tranquilli, non ci sono richieste di denaro, leggete attentamente e auguriamoci davvero che la scienza possa sconfiggere questo diabolico nemico.

giovedì 19 novembre 2009

Il grande dono di comunicare con i vivi e con i morti



Credo che tutti coloro che hanno perduto una persona cara, ma non solo, abbiano dentro il proprio cuore il sogno impossibile di comunicare con i defunti, è terribile non vi pare, per una madre non riuscire ad ascoltare più la voce dell'adorato figlio, o per un figlio non riuscire più a percepire la presenza rassicurante della madre o del padre, e per l'amata perdere il proprio amore.

Io lo so è un orrore senza fine, perdere qualcuno, e non avere la possibilità di interagire con questo essere, anche se si ha fede e si crede in una vita nell'aldilà , figuriamoci per chi non crede in nulla.

Cosa può succedere alle persone disperate?, di incontrare un sedicente sensitivo, senza scrupoli, che per carpire poco o tanto denaro, fa di se stesso un fenomeno paranormale con trucchi da baraccone, certo di abbindolare le povere vittime con il cuore infranto, senza vergogna, senza un minimo di pietà.

Ma esistono rarissime creature che hanno o avevano il dono di comunicare con i vivi e con i morti, e senza pretendere nulla, hanno consolato un esercito di persone inconsolabili, una di queste incredibili rarità era la signora Natuzza Evolo ( cliccate su titolo ), una vera mediatrice tra il nostro mondo e l'altro, purtroppo da pochi giorni anche lei se ne è andata, e mi chiedo se in questo nostro povero e pazzo pianeta esista qualcun'altro con le sue grandi doti, cliccate sul titolo, e potrete leggere un articolo molto interessante.

In effetti sono davvero rare queste persone alle quali, la pietosa bontà Divina, ha affidato tali particolarità, ma esistono, e si possono riconoscere dalla loro umiltà e bontà infinita, da prove reali, non perdetevi di animo, se il cielo vorrà, potrete assistere a miracoli infiniti, l'amore non muore mai, non può morire è la sorgente della vita, nelle sue molteplici facce, anche quella della morte fisica e come una cristallina sorgente, vi darà nuovamente la speranza, forza coraggio, cercate ovunque, in rete, ed oltre e ricordate, una grave perdita ed un grande dolore, possono abbattere le mura della razionalità e farvi intravedere un mondo che pensavate non potesse esistere.

lunedì 16 novembre 2009

La vita vera non è qui? amico mio ti sbagli.



Ti sbagli amico mio, la vita vera è ovunque e ovunque la virtuale vita, falso e vero, buio e luce, inganni amico mio, inganni di qualche buontempone, tu credi di essere solo, ma poi scopri che qualcun altro vive in te, la tua ombra, il tuo io sconosciuto, che muove le sue pedine con maestria, già, lui la sa molto più lunga di te.

Il risultato? credi di avere tanti nemici all'esterno, in realtà hai un unico terribile avversario proprio dentro il tuo cuore.

Amico mio, apri gli occhi, in fondo è quello che anche lui desidera,
che tu lo senta, che tu capisca finalmente, che il vero motore è proprio lui, relegato in quel mondo buio, proprio dalla tua pazzia, dalla tua incoscienza.

Non sai da quanto tempo, ed è arrabbiato amico mio, triste e desolato perchè tu cerchi all'esterno ciò che è soltanto in te.

Cavalca la sorte, unendoti a lui, e torna alla tua sorgente, la luce ed il buio, la morte e la vita, la gioia ed il dolore, la nebbia che hai davanti agli occhi, solo eventi, eventi effimeri, amico mio.

domenica 15 novembre 2009

Fantasmi in una villa abbandonata



Camminando senza meta, per la campagna ormai brulla, Sergio notò una bellissima villa antica, con tante colonne, tutt'intorno un giardino incolto, e un'erba altissima, si avvicinò incuriosito, e si rese conto del suo stato di abbandono, da molti anni doveva essere disabitata.

Il suo occhio clinico ( il suo lavoro impresario edile), valutò immediatamente che per restaurare quella villa, ci sarebbe voluto non solo molto tempo, ma anche parecchio denaro, si chiese anche quale fosse il suo prezzo.

Ritornato in città, si recò subito da un suo amico Michele, agente immobiliare per avere tutte le informazioni su quella villa, dunque seppe che era disabitata da circa 15 anni, e che era ormai stata assegnata al Demanio dello Stato, dopo
la morte dell'ultimo proprietario, che non aveva eredi e non aveva fatto testamento.

Decise di acquistarla, e dopo pochi mesi era sua ad un prezzo molto conveniente, quindi la ristrutturò e un anno dopo, lui e la sua famiglia si trasferirono nella nuova lussuosa abitazione.

Tutti contenti e felici? ed invece no, dopo poco tempo, tutti, iniziarono a deperire, seguì la tristezza e l'isolamento, gli unici estranei erano due persone marito e moglie, che li aiutavano nella manutenzione della villa.

Oltre la salute psicofisica, anche il suo lavoro subì una crisi nera, tutto sembrava andare di male in peggio.

Il pensiero di Sergio, era forza con la vita, è solo un momento buio, passerà, ma a distanza di un anno tutto stava ulteriormente peggiorando, aveva dovuto disinvistire molte altre attività, per fare fronte agli impegni, aveva persino dovuto licenziare alcuni operai, con grande dispiacere suo e soprattutto loro, anche se da brav'uomo qual'era, li aveva aiutati a trovarsi un nuovo lavoro presso aziende di sua conoscenza.

Ma la cosa più tremenda era che lui e la sua famiglia stavano tutti male, ma i dottori non rilevavano nulla di patologico, al di là di una sottile e generale depressione.

La notte Sergio, non riusciva a dormire, e si aggirava come un'anima in pena per la casa, in una di quelle sue insonnie, si rese conto di non essere affatto solo, tre persone sconosciute 2 donne e un uomo, se ne stavano comodamente sedute intorno al tavolo di cucina, e voi chi diavolo siete? cosa ci fate qui in casa mia? L'uomo rispose : casa tua? stai scherzando, questa abitazione è mia da generazioni e generazioni, piuttosto tu e la tua famiglia andatevene se non volete guai. Furibondo Sergio esclamò: io ho regolarmente acquistato questa villa dal demanio, e l'uomo rispose: sai che me ne frega delle vostre stupide leggi, il demanio non aveva alcun diritto di appropriarsene e venderla, la casa è mia solo mia per sempre.

No, Sergio non si era reso conto che l'uomo con il quale discuteva, non era un uomo come lui, ma un fantasma? o cos'altro? Le due donne sempre tristi, lo consigliarono di andarsene, per il suo bene. Fu in quel momento che incavolato nero, cercò di colpire l'uomo, ma sorpresa delle sorprese, la sua mano non incontrò alcun ostacolo, e l'altro lo sbeffeggiò ridendo, ma allora non avevi capito neppure che io sono già morto, ma con chi credevi di parlare? Sei proprio scemo.

Sergio pensò: sto semplicemente sognando, nulla di ciò che sto vivendo può essere vero, io non ho mai creduto ai fantasmi, ma cosa sono i fantasmi?
Di corsa andò a svegliare la sua famiglia, ma quando i suoi congiunti furono lì, i tre personaggi scomparvero, dopo il suo racconto, lo guardarono come un povero pazzo da rinchiudere.

Il film della sua pazzia era appena cominciato, lui a caccia di fantasmi, chiedeva a qualcuno della sua famiglia o dei suoi amici, di restare sveglio con lui, e siccome gli volevano un gran bene, erano tutti disponibili, ma se lui non era solo, i strani personaggi non si facevano vedere, proprio per questo, aveva riempito la casa di microspie e videosorveglianza, per poter dimostrare al mondo che non era pazzo, ma gli strumenti, nel momento delle apparizioni, non funzionavano, si bloccavano, e la sua vita era proprio diventata un inferno.

Andò di nascosto persino da un frate, e poi da uno studioso, pure loro lo guardarono con aria di compatimento, nessuno gli credette, ma quando soffriamo, siamo oltre che vulnerabili, anche più sensibili, ed accadde una cosa davvero strana.

Una mattina, mentre stava guidando, distratto, non si accorse che un gatto nero stava attraversando la strada, e per poco non lo prese in pieno, il micio era riverso e ferito, Sergio, lo raccolse con cura e lo portò subito dal veterinaio, che riscontrò solo una ferita lieve ed una zampina rotta, in quelle condizioni, non poteva ributtarlo sulla strada, decise di portarselo a casa, la sua famiglia l'accolse con gioia.

La notte, mentre se ne stava insonne, su un divano vicino al micio, che con il suo ron-ron lo aiutava quasi a dormire, apparvero come al solito i tre fantasmi, l'uomo beffardo, quando si accorse che c'era un gatto nella stanza, si fece improvvisamente serio, il micio dal canto suo rizzò tutto il pelo e mostrò i denti, sembrava una piccola belva, la cosa strana? che accadde : i fantasmi sparirono istantaneamente e non tornarono mai più a tormentarlo, non solo tutta la sfortuna si dissolse in poco tempo, la salute rifiorì, Sergio capì subito a chi andava il merito di quella fuga, dopo qualche giorno andò al gattile ad adottare tanti mici abbandonati, se li portò a casa e li fece scorrazzare per tutta la villa.

Da allora di fantasmi nemmeno l'ombra.

sabato 14 novembre 2009

Cerchiamo la verità ma quale verità?



L'uomo cerca la verità da quando è apparso sulla terra, chi sono, cosa sono perchè sono, chi mi ha creato da dove sono venuto, dove andrò, dove ero prima di nascere, dove andrò quando morirò, sono solo un flash momentaneo o un eterno raggio di luce?.

Oggi i bambini, molto più evoluti di noi "grandi", fanno queste domande, alle quali i genitori rispondono in modo evasivo, perchè? perchè noi " grandi ", in realtà non sappiamo nulla o comunque molto poco, rispetto a ciò che sarebbe giusto conoscere.

Ammettiamolo, abbiamo delegato a dare tali risposte, la religione, la filosofia, gli scienziati, ma noi non facciamo altro che lavorare per portare la pagnotta a casa, ed è dura lo ammetto, nel poco tempo libero desideriamo divertirci, viaggiare, ovviamente se il bilancio familiare lo permette.

In realtà poco sappiamo di noi stessi, oltre le nostre conformazioni fisiche, caratteriali, e figurati degli altri, il gossip è una tendenza inverosimile ad occuparci degli altri, niente di male per carità, farsi i fatti altrui, ci fa dimenticare i nostri problemi.

I diversi non piacciono, coltiviamo pregiudizi a non finire, ma poi dichiariamo di non averne, perchè non ci piace avere una mentalità ristretta.

Qualcuno alla fine di questo post, mi troverà antipatica, ma non importa, anche se riuscirò ad interessare solo pochi di voi, per me sarà una bellissima cosa, ieri ad esempio alla televisione ho seguito misteri su italia uno, quanti di voi hanno fatto altrettanto?, l'argomento era la testimonianza di un uomo che si chiama Maurizio Cavallo, che ha dichiarato apertamente di essere stato rapito dagli alieni, ed ha cercato di supportare tale dichiarazioni con delle prove, chiaramente ognuno di noi è libero di credere o non credere, la libertà di pensiero è fondamentale, ma qualcuno di voi ha ascoltato, quando spiegavano la nostra comparsa sulla terra?
Grazie a comete o meteoriti che schiantandosi sulla terra, hanno fecondato il nostro pianeta, o quando hanno ipotizzato che potremmo essere una forma di vita, creata geneticamente da altri abitatori dell'universo?

Quanti hanno subito pensato, no non può essere vero, noi siamo stati creati da Dio, o coloro che non sono religiosi, hanno pensato, ma cosa dicono questi, noi siamo il frutto di una naturale evoluzione.

In realtà, ci fa paura, tutto ciò che sradica le nostre certezze, non lo accettiamo, preferiamo attaccarci alle nostre credenze, piuttosto che lasciare la nostra mente aperta e guardare il cielo, quanti di noi guardano spesso il cielo?

Ma se siamo come siamo, limitati, circoscritti, la colpa non è solo nostra, è la naturale conseguenza di questa impostazione di vita, che noi tramandiamo di generazione in generazione, certo il progresso ha fatto passi da gigante, voliamo grazie all'aereo, l'astronomia indaga sull'universo, la medicina cerca di sconfiggere il cancro, eppure ci sono degli inquietanti messaggi dal passato, anche certi popoli antichi conoscevano l'astronomia, riuscivano ad edificare costruzioni incredibili, ad esempio le piramidi, ma non solo, le loro civiltà sono scomparse, certi segreti sono rimasti tali.

Noi uomini moderni, non dobbiamo arrenderci, dobbiamo continuare a cercare, scardinando i paletti uno ad uno, lasciando la nostra mente libera, senza troppe costrizioni e credenze, che certo ci rendono più piacevole la vita, ma non ci renderanno mai uomini veramente liberi, perchè solo l'uomo libero può conoscere.

lunedì 9 novembre 2009

Città sotterranee Fantascienza



Paul e Robert ingegneri informatici, da mesi stavano lavorando ad un progetto molto ambizioso, la creazione di un nuovo programma per le comunicazioni interspaziali.

Nonostante tutta la loro buona volontà, dopo parecchi mesi, non erano riusciti a concretizzare la loro idea iniziale, ed avevano dovuto ricominciare tutto da capo.

Un giorno mentre scoraggiati avevano deciso di gettare la spugna, iniziarono a ricevere dei strani segnali, di origine e provenienza sconosciute, pensarono ad una comunicazione intergalattica, ma non riuscirono ad identificare i codici, il computer sembrava impazzito fino a che captarono un messaggio chiaro, troppo chiaro nella loro lingua: Ci sentite stiamo comunicando dall'anno 3250, Robert e Paul si guardarono e pensarono subito ad uno scherzo di qualche figlio di..., e risposero per le rime, la comunicazione continuò: Aprite le orecchie, questo non è uno scherzo, siamo finalmente riusciti a contattarvi, noi siamo gli uomini del futuro, il nostro pianeta attuale è la terra, solo che noi viviamo sotto la sua superficie, per sopravvivere abbiamo dovuto costruire città sotterranee, perchè sulla superficie la terra è rimasto solo un deserto infuocato il giorno e gelido la notte, le temperature estreme, non consentono la vita.
Paul e Robert chiesero se fossero stati i cambiamenti climatici a portare quel disastro, ma gli altri risposero che il genere umano, aveva provocato quel cambiamento, anche grazie all'energia atomica, che era stata utilizzata impropriamente, continuarono questo sarà il terribile futuro dei vostri discendenti:
" Noi "

Continuarono : Vivere sotto le viscere della terra, con energie sconosciute prima, ci ha cambiato molto fisicamente, abbiamo cercato di sostituire l'energia solare con altre energie alternative, ma con poco successo per la nostra pelle, i nostri capelli, i nostri occhi, l'unica cosa positiva è che la nostra intelligenza è aumentata, peccato però che anche il nostro cranio abbia subito la stessa sorte.

Per sopravvivere abbiamo dovuto attingere a tutte le risorse possibili ed anche impossibili, noi oggi possiamo viaggiare nel tempo, ed anche nello spazio, sapete non abbiamo trovato ancora un nuovo pianeta che ci possa accogliere, viaggiando nel tempo abbiamo potuto vedere come era bella la terra, era uno spettacolo meraviglioso, avreste dovuto proteggerla, non annientarla, siete stati pazzi, oggi siamo noi a scontare le vostre azioni, voi siete per noi l'esempio da non seguire, non siamo certo felici di essere la vostra discendenza, in più quando ci vedete, perchè a volte potete vedere la nostra immagine virtuale, avete paura di noi, invece vorremmo che ci aiutaste, dal momento che noi non riusciamo più a riprodurci, ed abbiamo necessità di materiale genetico, per far nascere nuove creature.

Stiamo cercando in ogni modo possibile, di fermarvi, di aiutarvi a scoprire energie pulite, per evitare la distruzione della terra, ma è una missione difficile, gente senza scrupoli ci sta contrastando, ci dipingono come alieni senza emozioni e senza cuore. Svegliatevi gli alieni siamo solo noi, cioè voi del futuro, ora finalmente potremo comunicare apertamente, vi invieremo tutta la documentazione e proveremo ciò che stiamo dichiarando, siete in grado di comprendere cosa siete riusciti a creare? Oggi è un giorno luminoso, forse potremo davvero cambiare la sorte del pianeta e dell'umanità e soprattutto la nostra.

domenica 8 novembre 2009

Vampiri energetici o astrali



Prima di affrontare questo argomento, vorrei consigliarvi di usare tutta la vostra razionalità ed il vostro buon senso, ciò che riporterò è stato trattato da riviste specializzate, serie, ed attendibili, ma non vorrei che dopo aver letto questo articolo, qualcuno di voi esclamasse: "ah! ora capisco perchè mi sento debole e spossata è colpa di quella perfida di mia suocera". L'ultima cosa che desidero è che qualcuno di voi riapra la caccia alle streghe od ai vampiri.

Dopo aver detto questo vediamo cosa è o cosa dovrebbe essere il vampirismo energetico od astrale.

Si tratterebbe di una azione, che nutre l'organismo occulto di chi sottrae energia vitale da una vittima prescelta, attraverso una modalità psico-energetica, esistono comunque principalmente 2 tipi di vampiro energetico, quello che opera con consapevolezza e quello che agisce senza alcuna coscienza di compiere tale atto.
Nel primo caso c'è la volontà lucida e mirata di causare danno alla vittima, nel secondo il vampiro sottrae energia per necessità dovuta a delle proprie carenze naturali.

Un individuo sano ed integro, è in grado di trasformare l'energia cosmica in energia vitale, e non solo irradierebbe tale energia in tutte le direzioni facendone dono a coloro che sono intorno a lui. Esiste però l'individuo che non riescendo ad assorbire tale energia in modo sufficiente, e quindi consapevolmente o no, si comporterebbe come una spugna, e per rivigorire se stesso, la sottrarrebbe ad un'altra persona, che come conseguenza avrebbe un affievolimento aurico, ed avvertirebbe quindi una grande spossatezza, ed una grande sonnolenza.

Ma la domanda nasce spontanea quale perverso meccanismo consentirebbe questo indebito furto? Sembrerebbe che tale sottrazione si compirebbe per mezzo dello scambio aurico, ossia attraverso il contatto tra l'aurea vitale del vampiro e della sua vittima, e per mezzo dello sguardo e del respiro oltre che della parola.

Una persona predata già debole o eccessivamente buona, rischierebbe di ammalarsi seriamente.

Reale, possibile, falso? purtroppo non so cosa dire, siamo esseri così complessi, per cui non ammetto ma neppure escludo tale possibilità.

Una sana prudenza è sicuramente necessaria, nell'avvicinare altre persone, ma lascio soltanto a voi l'ardua sentenza, pur raccomandandovi ancora una volta di non mettere in atto la caccia ai vampiri.

sabato 7 novembre 2009

Un uomo molto misterioso Imhotep



Come avrete notato, non ho mai trattato argomenti relativi all'antico Egitto, francamente ritengo più giusto che vengano affrontati dagli addetti ai lavori, quindi spero che gli esperti non me ne vorranno, se in quest'occasione, scriverò su un uomo misterioso vissuto tra il 2700 ed il 2800 prima della nascita di Cristo, il suo nome è appunto " Imhotep ", una figura che mi ha molto affascinato e credo che affascinerà anche voi.

Gli studiosi inizialmente pensavano che quest'uomo fosse stato concepito solo dalla fertile mente degli egiziani, ma dopo il ritrovamento di numerose sue effigi e di una tavoletta, hanno dovuto dare a Imhotep un posto nella storia.

Le sue origini sono misteriosissime, fu un uomo coltissimo e di grande ingegno in tutti i campi, fu nominato dal re Zoser primo ministro e gran visir ed alla fine anche Grande sacerdote, ma Imhotep era eccellente per le sue doti di architetto, di fisico, di medico, e di mago, sembrerebbe infatti che sapesse trovare la cura per qualsiasi malattia, manipolando erbe, misture e pozioni di sua invenzione. Possedeva un'energia radiante in grado di ristabilire la salute dei malati, addirittura riusciva a resuscitare i morti.

Ma come sono rimasti oscuri gli eventi della sua nascita, ancor di più quelli della sua morte, non è infatti mai stato trovato nessun indizio al riguardo, quasi come se Imhotep non fosse mai nato e mai morto.

Le statuette ritrovate, lo raffigurano come un uomo con la testa più grande del normale sulle tempie, questa è una curiosa caratteristica di alcune specie aliene.

Normale quindi che qualcuno abbia ipotizzato che fosse un essere venuto dalle stelle, forse un maestro dell'umanità.

Mi piace pensare che sia davvero così e non solo spero vivamente che non troveranno mai la sua tomba.

venerdì 6 novembre 2009

Incontro con il grande regista



Regista : Bene figliolo, il film della tua vita è terminato, ti è piaciuto lavorare con me? cosa hai imparato? Desideri rivedere alcune scene?

Attore: Come? E' già tutto finito? ma è stato un film brevissimo e poi che tristezza mi avete fatto morire subito.

Regista: Che vuoi, i fondi erano limitati, non abbiamo potuto fare di più, il produttore fissa sempre un budget e non va superato.

Attore: Ma chi diavolo è sto' produttore?

Regista: Ehi! piano con le parole, se ti sente si arrabbierà parecchio.

Attore: Non me ne frega niente, io in questo film non ci ho capito niente, so solo che sul più bello mi avete fatto morire ed in un brutto incidente per giunta.

Regista: Ma allora non hai ancora capito che la tua parte sulla terra è finita?,
bada che tu eri d'accordo d'immergerti in quel ruolo, i tempi sono stati perfettamente rispettati.

Attore: Ma.. ma allora io sarei morto davvero?

Regista: Che ti sembra di essere morto benedetto figliolo? Sei solo passato oltre.

Attore: Ma come? ed il mio corpo che fine ha fatto?

Regista: Già alludi al tuo corpo di carne, un effetto molto speciale, davvero molto, ora non ti serve più, qui non devi mangiare, puoi vivere benissimo senza nutrirti, non lo trovi fantastico?

Attore: Ma certo che no, a me piaceva mangiare, adoravo la cioccolata, il gelato, la pizza, le patatine fritte... aspetta un pò.. e come la mettiamo con il sesso? ma qui si fa l'amore?

Regista: Beh! figliolo caro, qui ci amiamo con lo sguardo, con il pensiero ed è bellissimo, credimi;

Attore: Un cavolo! voglio tornare sulla terra, voglio riavere il mio corpo, non voglio rimanere qui, non mi piace;

Regista: Per ora è impossibile, non sono disponibili nuovi fondi per te, dovrai aspettare un bel pò di tempo;

Attore: Quindi sono prigioniero? dovrò restare qui per sempre? E' terribile, è crudele non sopravviverò;

Regista: Ma che dici, non ti ricordi, il patto, vedo che il tuo recente ruolo, ti ha reso cieco, non hai imparato nulla, i sensi ti hanno offuscato, per giunta ti sei dimenticato chi sei, le tue promesse sono state infrante, il produttore non sarà contento di te e neppure di me, abbiamo un grosso problema figliolo e ti avverto tornare indietro sarà molto doloroso, ci sono dei film di pessima qualità, e ruoli terribili, desideri davvero tornare sul pianeta terra? stavolta nessuno ti finanzierà e rischierai di dover recitare un ruolo che non ti piacerà per niente e senza alcun sostegno, dimmi tu, cosa vuoi fare dunque?

Attore: Il giovane spirito, comprese che vivere sulla terra senza sussidi e sostegni, poteva diventare un vero inferno e con rassegnazione e buon senso rispose:
cercherò di fare del mio meglio "qui".

Regista: Bene, allora per prima cosa dovrai aiutarmi, che ne dici ti piacerebbe farmi da assistente? ma bada che non sarai l'unico....

giovedì 5 novembre 2009

Il mistero della messa dei morti



Dopo una pausa che francamente non avrei voluto, eccomi di nuovo con voi, questo era un articolo che avrei dovuto inserire il 2 novembre, per la festività dei morti, ma non ce l'ho fatta, spero che possiate comunque gradire.

L'argomento è inconsueto e misterioso, solitamente le testimonianze ci pervengono da persone, costrette a svolgere il proprio lavoro in fasce orarie, nelle quali la maggioranza di noi dorme profondamente: agricoltori, guardie notturne, gente comunque attendibile, molto pratica, anzi direi per nulla portata a fantasticare.

Vediamo dunque cosa accade.

Un comune denominatore è una chiesa abbandonata da tempo, generalmente fuori città, che miracolosamente sembra riempirsi di persone, mentre un sacerdote voltato verso l'altare, celebra una messa; il protagonista incuriosito, entra nella chiesa, e osserva la scena, ma senza udire alcun rumore, l'ultimo particolare è che tra la folla riesce ad individuare persone conosciute, ma defunte da tempo.

Lo sgomento ed il terrore è istantaneo, chi ha vissuto tale esperienza, non avrà più il coraggio di uscire quando fuori è buio, e non vorrà mai più rivedere l'innocente chiesa abbandonata. Ci sono casi in cui i testimoni sono poco dopo deceduti, la paura ed il trauma, possono aver contribuito ad abbreviare loro la vita.

Ma come viene giustificato dagli esperti un fenomeno del genere?

Iniziamo con le spiegazioni razionali:
- 1) lo stato di stanchezza e di sonnolenza, possono causare sogni lucidi o allucinazioni;
- 2) assunzione inconsapevole della segale cornuta o dell'amanita muscaria.

Terminiamo con le spiegazioni irrazionali ed impossibili?

Semplicemente una, che spiriti senza pace, anime sofferenti, cerchino anche dopo aver varcato la vita materiale, un conforto, un contatto con Dio, attraverso una celebrazione, una messa... e dove potrebbero andare queste povere creature, se non in una chiesa abbandonata e lontana dal territorio dei vivi, per evitare appunto di spaventarli?