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domenica 22 novembre 2009
L' istinto è una memoria genetica o qualcosa di più?
Ciò che viene chiamato "istinto", rientra per me nella sfera del mistero, infatti nonostante la scienza abbia compreso alcuni meccanismi legati alla memoria genetica, ci sono casistiche che sono ancora difficilmente spiegabili.
Nel mondo animale, ad esempio, ( al quale peraltro apparteniamo anche noi ), è stata fatta una scoperta davvero interessante sugli scimpanzè, quando uno di questi esemplari che vive nel suo ambiente naturale si ammala di dissenteria, sapete cosa fa? : si raccoglie su se stesso, in una sorta di meditazione, e poi inizia a vagare per la foresta, alla ricerca di qualcosa di molto difficile da trovare, infine si sofferma proprio davanti ad una pianta molto rara : la vernonia amygdalina, occorre sapere che la corteccia di questo vegetale, contiene un potente veleno, se ingerito, può provocare la morte, se invece questa corteccia viene masticata appena qualche secondo, e subito risputata, si riesce ad assorbire tre particolari sostanze altamente antibatteriche, in grado di annientare i germi della dissenteria. E' proprio questo che fa lo scimpanzè. Secondo voi l'istinto è in questo caso una memoria storica, che l'animale ha nel suo codice genetico, oppure qualche cosa di più misterioso?
Ma a quanti di voi sarà capitato di dover intraprendere una azione, un viaggio, o qualcos'altro, e aver avuto il sentore improvviso che quella cosa non s'aveva da fare? Sapete voi quante persone, hanno avuto salva la vita, grazie a questo benedetto istinto? Molte, e quante invece seguendo la loro razionalità, hanno perduto la vita, o hanno avuto parecchi guai?
Una di queste persone sono io, vi racconterò una delle tante esperienze della mia vita, legate all'istinto.
Una mattina di domenica di circa vent'anni fa, mi alzai presto, con un unico desiderio: "quello di starmene in pace a letto", peccato, perchè proprio quel giorno, dovevo raggiungere il mio ragazzo di allora ed altri miei cari amici, a Viareggio e non potevo rinviare. ( Secondo la mia mentalità di allora). Mentre stavo preparando i bagagli, un malessere sottile mi pervadeva, una sensazione inspiegabile, come se qualcuno mi dicesse che quel viaggio non lo dovevo fare.
Ovviamente partii ugualmente ed ancora oggi mi rimprovero, perchè proprio in quel viaggio ebbi un incidente, la dinamica esatta fu questa : dietro alla mia auto, un guidatore da strapazzo, non rispettava la distanza di sicurezza, tentai più volte di seminarlo, sorpassando altre auto davanti a me , ma fu tutto inutile, non riuscivo a distaccarlo, guardando dallo specchietto retrovisore, mi accorgevo che lo avevo sempre attaccato al sedere della mia auto, non potevo neppure fermarmi, dal momento che su quella strada non vi erano corsie di emergenza, inoltre il traffico era molto elevato, alla fine ciò che temevo accadde, quando l'auto che mi precedeva frenò violentemente, io feci altrettanto senza danni, ma il pazzo inseguitore? urtò con discreta violenza il posteriore della mia autovettura, la conseguenza? il colpo della strega che riportai allora, mi lasciò dei postumi che dovrò sopportare per tutta la vita, senza contare, che la società assicuratrice di questo salame, stava fallendo, e fui risarcita solo parzialmente del danno grazie all'intervento di una persona amica che fece carte false. Era destino?, certo che no, se avessi ascoltato il mio istinto, o qualsiasi cosa fosse, avrei evitato innumerevoli dispiaceri.
Ma la mia storia è cosa da poco, ci sono state storie molto più eclatanti, persone che hanno sentito una voce forte e chiara dire loro: fermati, esci subito, non partire, etc., e tutte quelle che hanno seguito questa indicazione, o questo ordine, hanno evitato la morte.
State all'erta, se qualcosa dentro di voi scatta, o avvertite delle sensazioni particolari, un desiderio irrefrenabile, di non fare qualcosa, che vi apprestate a compiere, fermatevi, riflettete, ricordate però che spesso la voce dell'istinto dura solo un attimo, è come se una porta di confine si aprisse per permettere una comunicazione tra la realtà e l'ignoto, ma è tutto troppo breve, istantaneo, se siete distratti o troppo razionali non avrete nessun contatto.
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