lunedì 25 aprile 2022

La cremazione è un oltraggio?

 

Vi chiedo scusa per l' argomento poco allegro,  oggi molti preferiscono l'idea della cremazione, a quella della tradizionale sepoltura, tuttavia  vi sono ancora molte cose misteriose da affrontare prima di fare una scelta. 

Vi invito pertanto a leggere L'oltraggio della cremazione

Indubbiamente testo non recente,  non adatto a coloro che sono completamente atei,  personalmente non sono una cristiana praticante, tuttavia Gesù Cristo per me resta un punto di riferimento senza eguali.

Aggiungerei inoltre qualcosa che non è stato detto, l'acqua ha una sua memoria, i nostri corpi sono composti per circa un 70%  forse 80% , di acqua, non ricordo esattamente la %. Quindi  potrebbe partecipare attivamente ad una ricostruzione del nostro corpo sottile?.  Con la cremazione ciò non sarebbe più possibile.

Ovviamente per ora non esiste alcun fondamento scientifico su questo,  tuttavia a volte l'istinto e l'intuito può riuscire a superare qualsiasi scienza.

domenica 24 aprile 2022

Gli specchi antichi

 La giornata grigia, si era trasformata in una giornata radiosa, Ornella, una  simpatica signora in pensione,  aveva già deciso di uscire per visitare il  negozio di antiquariato, aperto da poche settimane, dallo stesso proprietario dell'appartamento dove lei viveva da sola in affitto. 

Entrando Ornella, si rese conto che il negozio, era molto grande, e affollato,  iniziò a perlustrarlo con attenzione, le erano sempre piaciuti gli oggetti antichi, e lì, c'era  proprio di tutto,  arredamenti vari, quadri, statue, lampadari, bambole, giocattoli, persino gioielli d'argento e d'oro. Dopo aver acquistato e pagato un piccolo quadro, notò due bellissimi grandi specchi antichi gemelli, con una cornice argentata, decorata da un lato con ornamenti  floreali,  nell'altro invece erano rappresentati leoni, tigri, lupi, cavalli, serpenti enormi,  gli altri due lati erano privi di decorazioni. Ornella per curiosità  si avvicinò per vedere se vi fosse il prezzo,  buon Dio, costavano una cifra esorbitante, la descrizione poi precisava che erano stati fabbricati nel 700 ed erano appartenuti ad una famiglia di nobili veneziani, completamente estinta..

Le piacevano moltissimo, ma oltre a non poterseli permettere economicamente, nel suo piccolo appartamento non avrebbero avuto alcun senso, uscì dal negozio, decise di fare una passeggiata lungo il fiume, prima di tornare a casa.

Ornella, ritornò nel negozio dopo due settimane, si accorse che gli specchi antichi, non erano più  esposti,  ridendo  chiese al proprietario,  chi mai fosse la persona che aveva sborsato una cifra simile,  lui con altrettanta ilarità le confidò con voce bassa,  il cognome dell'acquirente,  un uomo con una famiglia in vista e molto ricca, oltre che nota di Roma,  la villa antica, nella quale abitavano,  aveva un valore storico e patrimoniale enorme. 

Passarono circa due mesi, quando una strana notizia su un giornale locale,  la colpì moltissimo,  vide il cognome della persona  che aveva comprato gli specchi : sia lui che la sua famiglia erano scomparsi. Una mattina, la servitù era tornata per i soliti servizi, e  avevano trovato la villa vuota, generalmente i proprietari, li avvertivano sempre dei loro  viaggi o spostamenti.  Marito, moglie e i due figli rispettivamente di dodici e quattordici anni, sembravano letteralmente scomparsi nel nulla,  non vi erano segni di scasso,  o di violenza, la villa era molto ben protetta, sia all'esterno, dove erano state inserite telecamere di sorveglianza ovunque, dalle quali avevano rilevato che nessuno era entrato, tantomeno uscito, sia  all'interno  della villa, peccato che, invece, queste telecamere avevano avuto un malfunzionamento dalle 24  in poi.

Le indagini della polizia, seguirono ogni pista, la famiglia aveva conoscenze piuttosto importanti, per cui. le pressioni dall'alto non mancarono.

Inaspettatamente, dopo circa due mesi,  sempre sullo stesso giornale, Ornella lesse che la famiglia scomparsa, era  misteriosamente riapparsa, ovviamente il funzionario della polizia che si era occupato del loro caso,  chiese  spiegazioni, ma il capofamiglia fu molto vago, disse che erano andati nella loro villa di campagna in Toscana, non avevano avvertito nessuno.  Il funzionario replicò  che per le telecamere di sorveglianza, neppure un cane sembrava essere uscito dalla villa,  le loro auto erano tutte nel garage, come diavolo avevano fatto ad eludere  tutte le telecamere? sia quelle della villa, che quelle delle strade dalle quali dovevano per forza transitare, esisteva forse un passaggio segreto? Il capofamiglia annuì ridendo, spiegò che non poteva certo svelare un suo segreto, il funzionario se ne andò poco convinto e pure parecchio sconcertato.

Questa storia era entrata nell'immaginario collettivo, coloro che lavoravano per quella famiglia, confidarono ad altre persone, che spesso quando la mattina entravano nella villa, (ad un responsabile era stata data la chiave per accedervi), non trovavano nessuno, la posta non era stata aperta da tempo, l'autista restava inattivo, i ragazzi non andavano a scuola, ed il capofamiglia non si occupava più dei suoi affari, ogni tanto inaspettatamente la famiglia ricompariva, ma erano strani, e non parlavano mai dei loro spostamenti, della loro assenza.

Ornella si informava costantemente,  grazie ad una amica, che conosceva bene una delle persone di servizio della villa, non era mai stata una impicciona, ma quella storia la incuriosiva troppo.

Le ultime informazioni,  furono molto spiacevoli, ormai da quattro mesi e mezzo, la famiglia non  era più ricomparsa,  ovviamente i parenti più stretti, iniziarono a preoccuparsi seriamente, li  cercarono ovunque,  lasciarono passare altri mesi, prima di denunciare nuovamente la loro scomparsa, alla polizia. 

Il funzionario ritornò alla villa con la sua squadra,  controllarono tutto come la prima volta e i risultati furono gli stessi, la posta  ancora chiusa era tantissima, il personale di servizio,  era pagato regolarmente dal commercialista,  e così tutti gli altri creditori, i vestiti erano negli armadi, le valigie anche, pure i cellulari erano nei cassetti delle rispettive camere, ma questo era relativo potevano averne degli altri.

Tutto ciò, era ormai diventato un mistero troppo intricato ed inquietante, alla fine furono indagati ed interrogati tutti i componenti della servitù, in  particolare il responsabile  che aveva la chiave della villa, tuttavia non trovarono mai nulla a loro carico. Pensarono persino, che il capofamiglia avesse ucciso sia la moglie che i figli, ma non trovarono mai neppure una goccia di sangue. Furono interrogati ed indagati tutti gli eventuali eredi. Poi pensarono addirittura, che fossero scappati,  per non far trapelare un terribile segreto, o che fossero stati obbligati a cambiare vita e nome,  perchè testimoni di qualcosa di molto scottante per questo, sotto la protezione dei servizi segreti. 

Sono ormai trascorsi undici anni,  i parenti, hanno ereditato tutto  grazie alla sentenza del tribunale, che ha dichiarato la morte presunta degli scomparsi.  Pochi mesi dopo purtroppo è accaduto un fatto gravissimo, anche la  famiglia che ha ereditato la villa, ed è andata ad abitarvi,  è scomparsa improvvisamente, con le stesse modalità della prima, le nuove indagini sono proprio come allora, ad un punto morto. Tutte le ipotesi sono decadute miseramente.

Ornella è ormai certa che la colpa della loro sparizione è da addebitare a quegli specchi antichi, tutto accadde  proprio dopo che furono acquistati,  chissà, forse ha ragione o forse no. 

Gli specchi antichi sono ancora lì, nella villa,  Ornella che oggi ha una discreta età, ma è lucidissima,  ha confidato tutto al proprietario del negozio di antiquariato,  la sua risposta?  Una grassa risata.

Ma se Ornella avesse ragione, come potrebbero due innocui specchi far scomparire le persone?

Una settimana dopo, il proprietario andò a fare una visita ad Ornella,  e le confidò piuttosto preoccupato, che si era documentato ulteriormente sulla storia di quegli specchi antichi,  ebbene sembrava che non fosse la prima volta che coloro che li acquistavano scomparissero senza lasciare traccia, ovviamente si pensava  che ciò fosse solo  una leggenda,  tuttavia aveva cercato tutte le informazioni possibili.

Alcuni ricercatori del paranormale dicono che esistono specchi antichi e non, che possono trasformarsi in propri e veri  portali, per entità non propriamente innocue, queste trascinano via esseri viventi nella loro dimensione.

La prima famiglia però era riapparsa più volte, probabilmente, erano riusciti a ritrovare una via di fuga,  ma avevano perso la  memoria, fino a che, le entità li riportarono per sempre nella loro dimensione.

La seconda famiglia,  è scomparsa  e mai più riapparsa.

Solo una leggenda?, Può darsi, tuttavia esistono davvero casi di sparizioni molto strane,  persone che sono scomparse mentre si trovavano nella loro casa con la porta chiusa a chiave.


Ornella dopo aver ascoltato attentamente, replicò: possibile che non si possa far nulla per riportare indietro queste povere persone?

Il proprietario rispose che solo uno studioso molto esperto, con poteri paranormali, saprebbe cosa fare, il rischio comunque è sempre troppo alto, e pochi tra loro sarebbero disposti a  compiere una impresa del genere.

Ornella chiese se lui conoscesse qualcuno dotato di poteri particolari? Il proprietario rispose di no, ma siccome si sentiva indirettamente responsabile, l'avrebbe cercato.

In effetti lo trovò, era uno studioso di Milano, una persona di una certa età, seria e riservata, molto interessata alla vicenda, e grazie ad una conoscenza, lui ed il proprietario del negozio di antiquariato, riuscirono ad entrare nella villa. Il ricercatore, verificò  subito se vi fosse qualche attività paranormale in quegli specchi, rilevando però che almeno in quel momento non sembravano emanare nulla di strano.

Con una lente speciale, analizzò tutte le decorazioni, osservò attentamente la stessa superficie degli specchi, che erano stati fabbricati con una eccelsa maestria, anche se la loro conservazione era quasi perfetta, per lui erano assai più antichi del 700, e non potevano essere stati creati da umili artigiani di un epoca più antica, quegli specchi avevano una storia molto più complessa.

Lo studioso precisò che determinare la loro colpevolezza nelle scomparse avvenute, non sarebbe stato facile, forse si sarebbero attivati solo in determinate congiunzioni astronomiche, occorreva studiare attentamente i periodi in cui erano avvenute le sparizioni, prima di procedere ad ulteriori analisi.

Lo studioso fece molte fotografie, poi tornò a Milano, per documentarsi  meglio, promettendo di chiamare quando avrebbe avuto la situazione più chiara.

Passarono tre mesi prima  che lo studioso ricontattasse il proprietario del negozio di antiquariato, informandolo che sarebbe ritornato a Roma, il periodo coincideva con la prima scomparsa, valeva la pena verificare nuovamente l'attività degli specchi.

Dopo mezzanotte, si ritrovarono nuovamente davanti a quegli specchi bellissimi, stavolta il ricercatore, verificò una attività paranormale intensa, e si raccomandò con il proprietario di non uscire mai per nessuna ragione, dal cerchio  di protezione che aveva creato nella stanza, lui stesso sarebbe rimasto all'interno, mentre compiva le sue osservazioni.  Tesi allo spasimo,  si resero conto che esseri umanoidi di un colore scuro quasi più del nero, stavano uscendo da quegli specchi che emanavano tenebre brillanti, lo studioso avvertì l'altro di tenere a bada la paura, di non  uscire dal cerchio per fuggire, l'antiquario assentì, anche se il terrore lo stava divorando. Gli esseri girarono intorno al cerchio, ma non osarono entrare, poi lo studioso chiese loro che fine avessero fatto gli abitanti di quella villa, se fossero morti, dove li avevano portati......  ovviamente  non risposero, fecero diversi giri, intorno a loro  e poi rientrarono nello specchio. Tutto tornò normale.

Lo studioso, madido di sudore,  disse al suo compagno che probabilmente non esisteva soluzione,  che coloro che erano scomparsi non avrebbero mai potuto fare ritorno,  quegli esseri appartenevano ad una dimensione sconosciuta e se i componenti delle due famiglie non erano morti,  erano prigionieri di un mondo oscuro, forse li stavano studiando.  Quegli specchi andavano distrutti, bruciati, loro erano riusciti a salvarsi grazie al cerchio di protezione, ma persone comuni, non avrebbero avuto la loro stessa fortuna. Nel giardino della villa furono bruciati, spaccati in mille pezzi e poi ancora bruciati, mentre un  orribile fumo nero si alzava al cielo. L'antiquario pianse sconsolato, sapeva che non vi sarebbe più stata speranza di un ritorno per quelle povere persone scomparse, maledisse il giorno in cui li aveva acquistati,  pensando che avrebbe fatto un ottimo affare nel rivenderli ad un prezzo altissimo, avrebbe dovuto convivere con un rimorso del genere fino alla fine, pur sapendo che non aveva colpa, ma anche essere la causa della rovina di altre persone senza volerlo è  ugualmente terribile. Anche il ricercatore era molto triste, non aveva potuto aiutare nessuno, solo evitare danni futuri. Non accettò alcun compenso dall'antiquario e se ne ritornò a Milano. 

Ornella fu messa al corrente di tutto dal proprietario, purtroppo ciò che era accaduto non potevano confidarlo a nessun'altro,  il negozio fu venduto ad altri, e l'ex antiquario si ritirò a vita privata.

sabato 16 aprile 2022

Pasqua: IL SENSO PROFONDO


Buona Pasqua a tutti i mondi,  ascoltare questo meraviglioso essere, può fare una profonda differenza.

venerdì 15 aprile 2022

L'ombra nera nella notte

Ore 24,15,  un ululato squarciò il silenzio della notte,  Peter si svegliò intontito, si trovava ancora sul divano, evidentemente si era addormentato lì, senza rendersene conto.

Si ricordò di trovarsi nella sua baita di montagna, dove si recava quasi sempre per i suoi fine settimana, per staccare dal frastuono fastidioso della città.

L'ululato, lugubre, continuò ad echeggiare nel buio della notte,  Peter sapeva che forse qualche  lupo si aggirava per quelle zone, ma non ne aveva mai visto uno e neppure udito nulla del genere, rabbrividì.

Si alzò, verificò che la porta e le finestre fossero ben chiuse,  lo erano, poi sbuffando, tutto intorpidito si sdraiò sul letto, senza neppure spogliarsi.

L'ululato continuò intermittente,  dalla sua intensità, Peter dedusse che il lupo, non fosse troppo lontano dalla sua baita,  comunque dopo poco si addormentò.

La mattina si risvegliò abbastanza presto,  con un umore funereo, fece una veloce colazione, e decise comunque di fare  la sua solita passeggiata in quel meraviglioso bosco. Era turbato, ma sperava di  riprendersi a contatto con quella natura che tanto amava. Purtroppo quella fu la mattinata peggiore della sua vita, dopo una mezzora di cammino, ciò che vide gli gelò il sangue, il cadavere di un uomo ridotto in uno stato indescrivibile, era riverso sotto un albero. Peter non si avvicinò, con il cuore che gli martellava nel petto, corse verso la  sua baita e chiamò i soccorsi e la polizia.

Sembrò passare una eternità, alla fine i soccorsi lo raggiunsero, e lui li condusse dove giaceva la vittima, ovviamente nulla poterono fare, due poliziotti bianchi e lividi, si chinarono su ciò che era rimasto del povero uomo, per compiere il loro dovere. Dissero che sicuramente una bestia feroce, lo aveva ucciso e sbranato. Forse un lupo.

Peter,  tremò,  decise  di ritornare  subito in città. Viveva  solo, i suoi genitori stavano in un altro stato,  a quaranta anni suonati, pur essendo un bell'uomo, moro, alto, corporatura normale, non aveva una vera relazione, una compagna, solo qualche sporadico amico, che non aveva il coraggio di contattare.  Lui era sempre stato un solitario, amante  della solitudine, sin dalla più tenera età, nonostante i genitori, avessero fatto di tutto, per aiutarlo a socializzare, avevano ottenuto l'esatto contrario, tanto che dopo l'università, aveva scelto un lavoro che poteva svolgere a casa, senza contatti giornalieri, in quel momento particolare, però,  desiderò  potersi confidare con qualcuno.

Peter da giorni, sembrava un'anima in pena, aveva perso l'appetito, il sonno, nella sua mente, si ripresentava  troppo spesso, la terribile scena di quell'uomo sbranato, di cui ora conosceva l'identità, era George W. , un suo conoscente della sua stessa età, che aveva una baita, non lontana dalla sua, una persona che amava stare in solitudine ogni fine settimana, proprio come lui, non poteva dire di conoscerlo bene, comunque a volte si erano incontrati e avevano scambiato due chiacchiere, George, gli era simpatico, non riusciva a darsi pace, per quella sua fine orribile, no non aveva nessun desiderio di ritornare alla sua baita, aveva paura. Negli ultimi giorni,  aveva preso l'abitudine di andare in un bar, a bere qualcosa, osservava alcuni anziani che giocavano a carte, ragazzi che facevano chiasso, almeno così riusciva a non pensare, poi a casa accendeva il televisore, e la notte dormiva solo un paio di ore.

Passarono settimane e poi mesi, Peter, non era più andato alla sua baita, ormai era piena estate, e sentiva il bisogno di ristorarsi al fresco della sua amata montagna, decise che doveva vincere la sua paura, sarebbe stato sufficiente, essere prudente, armarsi in qualche modo, forse ciò che era accaduto poteva  non ripetersi.

Partì per le sue vacanze, per alcuni giorni tutto procedette normalmente, dopo due settimane, durante una notte di luna piena, l'ululato lugubre, risuonò nuovamente nel silenzio, il terrore si impossessò di lui, guardò fuori dalla finestra e ciò che vide, non poteva essere vero, una grande e sfuggente ombra nera, si stava nascondendo dietro gli alberi vicino alla sua baita, cosa diavolo era? Non poteva essere un lupo, questo essere camminava su due gambe, ed era enorme, la paura gli strinse la gola, l'auto era proprio davanti alla baita, decise di fuggire, di non restare lì, neppure un attimo in più. Frettolosamente salì in auto e partì velocemente, guidando come un pazzo, dopo poco cercò di calmarsi, ma dallo specchietto retrovisore, vide  che un'ombra nera  inseguiva la sua auto ed era veloce troppo veloce, la strada non gli permetteva di correre di più, sarebbe stato un vero  suicidio farlo. Cosa diavolo era quell'essere tutto nero? Non era un lupo, non un orso, correva su due gambe, ma non poteva essere neppure umano.....cosa era?, Imperativo fuggire, dileguarsi, non tornare mai più su quella sua amata montagna.

Nessuno gli credette, quando il giorno dopo, andò alla polizia e comunicò ciò che gli era accaduto, già, certo,  lo presero per un visionario, almeno fino a che, nella sua stessa città, ritrovarono corpi sbranati, da qualcosa che non conoscevano, proprio come quel pover'uomo di George, la notizia di qualcosa di anomalo e sconosciuto, non era mai  stata fatta trapelare,  ma ora quella terribile ed anomala ombra nera, si muoveva nella notte, a caccia di umani,  proprio nella sua città, quell'essere mostruoso, evidentemente lo aveva inseguito fino a lì, ed aveva trovato terreno fertile, un vero paradiso per il suo appetito. 

Quell'ombra nera nella notte, non è mai stata catturata, ci sono strani periodi di quiete, e poi improvvisamente si scatena, ma quando accade, si ode  sempre un terribile e lugubre ululato, squarciare il silenzio della notte, se lo udite, chiudetevi in casa e non uscite per nessuna ragione al mondo.

lunedì 11 aprile 2022

Senza parole

 Tutto ciò che sta accadendo mi lascia  "senza parole"

non esistono parole adeguate,  non esistono emozioni adeguate, non esistono reazioni adeguate, poichè se esistessero, sarebbe la fine della civiltà umana, in ogni suo aspetto.

"Senza parole"  è l'espressione più adeguata per questi tempi.

Chi non comprende, comprenderà in seguito.

Chi invece non è distratto e osserva attentamente, capirà che  davvero non ci sono parole, non le abbiamo ancora inventate.

Forse quelle che più si avvicinano sono "assurdità, disumanità, utopia, distopia, finzione", ma non rappresentano al meglio, l'insieme degli eventi che sono provocati intenzionalmente, non da una unica fazione, ma da più fazioni, che si stanno remando contro.

Una parola importante però la vorrei aggiungere "svegliamoci". 

 

lunedì 4 aprile 2022

Spirito intelligente

 

Molti pensano che la nostra anima sia contenuta nel nostro corpo fisico, una minoranza è certa che sia l'anima a contenere il nostro corpo fisico, che altro non è che energia condensata.

Da quanto tempo l'essere umano cerca di comprendere cosa vi sia in lui ed al di fuori di lui? Cosa siamo realmente?, se quando sopraggiungerà la morte, in qualche modo potremo essere comunque vivi.

Le solite domande esistenziali, alle quali alcuni si sottraggono,  poichè sanno, che dovrebbero entrare in un labirinto, da cui è molto difficile uscire, preferiscono vivere la vita, così, un tanto a chilo, godendo dei momenti sereni, accettando quelli meno buoni. 

Quale sia il modo giusto di vivere, nessuno può insegnarlo, dipende dalla nostra volontà, dal nostro sentire, dalla nostra inclinazione, quindi nessun giudizio su coloro che scelgono di non porsi troppe  domande, comprendo benissimo la loro posizione.

L'uomo ama definire, catalogare in buono o cattivo, bello o brutto, bianco o nero,  giusto o sbagliato,  inferiore o superiore, materiale o spirituale,  sinceramente a questo punto della mia vita, tali definizioni, mi fanno sorridere,  dal momento che comprendo che tutto fa parte di un unico immenso piano, che ha molteplici aspetti,  non separati, incredibili campi di energia in continua trasformazione.

All'uomo è stata data una grande possibilità,  quella di partecipare a tale trasformazione, con le proprie scelte, le azioni, le invenzioni, una intelligenza da utilizzare per il bene comune di tutti gli esseri viventi, peccato che vi siano individui che invece agiscono all'incontrario,  tuttavia anche loro fanno parte di questo incredibile campo,  ed è assolutamente inutile demonizzarli, le loro inclinazioni sono diverse, e non si sentono cattivi per questo.

Anche gli scienziati, hanno dato un nome a tutte le cose, materia ed antimateria,  atomi, positroni, fotoni, etc...., questi sono comunque  nomi convenzionali,  per distinguere il diverso campo di forza,

con un diverso comportamento, ma tutto è un unico campo di energia, con vari affluenti, proprio come l'acqua del mare e quella dei fiumi e dei laghi, è comunque sempre acqua, con il caldo, può evaporare con il freddo ghiaccia, cambia la forma ma è sempre acqua.

Possiamo trasferire questo sulla vita?  O ciò che chiamiamo vita?  Infiniti aspetti e forme, ma sempre vita, anche quando pensiamo che sia morte, ma come può morire la vita? Possiamo dire che vi sia uno spirito intelligente che guida ogni creazione, (penso ve ne siano infinite),  orchestrate letteralmente da ciò che chiamiamo l'illusione dello spazio/ tempo? 

Non sono una fisica, neppure una scienziata,  ma ciò che chiamiamo vibrazioni sono in realtà rotazioni, vi sono comportamenti fisici precisi e ripetitivi,  delle stelle, dei pianeti, delle galassie, buchi neri,  a tutto è stato dato un nome: massa, energia, gravità, materia ed energia oscura,  materia ed antimateria, gli scienziati hanno studiato ed osservato fenomeni consueti ed altri inconsueti, tuttavia non possono sapere esattamente cosa abbia creato tutto ciò,  le loro sono ipotesi,  persino quella del big bang,  che ormai si è trasformata in verità quasi assoluta.

Consideriamo infatti l' ipotesi dell'unico universo o infiniti universi, nel caso degli infiniti universi, potremmo pensare che il nostro universo, sia nato grazie ad un altro universo? 

Tuttavia queste sono solo speculazioni,  inutile cercare di capire l'universo, se prima non abbiamo compreso ciò che siamo, se non conosciamo veramente ciò che è  dentro ed intorno a noi, è come voler andare all'università, dopo aver frequentato l'asilo o le elementari.

E per conoscere davvero occorre fare esperienza,  toccare e vedere, liberare l'intuito e lo spirito intelligente che ci è stato donato.  Lo spirito intelligente, spesso prigioniero  della nostra razionalità che si nutre di convenzioni,  nozioni, false ideologie, informazioni propaganda.  Se cerchiamo la verità con cristallina volontà,  prima o poi  la incontreremo, tuttavia non dobbiamo dimenticare che per conoscerla, occorre molto coraggio, dal momento che certi personalismi sono del tutto inadeguati.


venerdì 1 aprile 2022

La paura

 Attento a ciò che  desideri,  potrebbe avverarsi....

Possiamo dire anche, attento a ciò a cui credi,  potrebbe avverarsi?

Ecco dunque,  se crediamo nei voladores,  nei vampiri energetici, negli arconti, nei rettiliani, nei mostri.....

le nostre immaginazioni, i nostri pensieri, potrebbero materializzarli?

Ma in fondo la nostra stessa paura, non potrebbe essere come una nuvola nera che ci avvolge?

Tutto è energia,  noi, gli altri, il mondo animale e vegetale, gli elementi, il mondo minerale.  Uno scambio continuo di energie, che spesso, restano ai più,  invisibili, mentre solo esseri particolari riescono a vedere..., ma cosa vedono realmente? 

Le nostre emozioni, i nostri pensieri, possono assumere forme?

ovviamente la maggioranza di noi, non sa rispondere ad una domanda del genere, tuttavia qualcuno asserisce che è possibile.

Un uomo alla ricerca della verità,  entrò in una caverna e si accorse che nel buio, mentre si muoveva, si accendevano delle luci,  bellissime, colorate, scintillanti,  ma subito dopo, ebbe paura e le luci, si trasformarono in ombre ancora più oscure del buio,  un terrore crescente prese il sopravvento nella sua mente,  e queste ombre si trasformarono in orribili mostri.

O non fraintendetemi, i mostri esistono davvero, ma  sono spesso incarnati in forma umana,  il problema è che loro spessi, non sanno di esserlo, fino a che una emozione distruttiva non li possiede, e compiono azioni terribili su persone inermi. 

Gelosia, invidia, avidità, crudeltà, odio, mancanza di empatia. Qualcosa o qualcuno li ha posseduti?  O  è loro esclusiva responsabilità? Al di là del loro vissuto?

Non è facile rispondere ad una domanda del genere, dopo una vita normale,  un uomo, o più raramente una donna, impazzisce ed uccide la sua famiglia, e poi suicida, a volte non riesce nel suo proposito,  eppure solo il giorno prima, tutti erano concordi, che egli/ella  era una persona mite educata, gentile e disponibile, un bravo padre e marito, o madre e moglie,  dediti alla famiglia, cosa è accaduto? Quale tarlo è entrato nella  loro mente? Visto che magari non esisteva alcun motivo, per compiere una azione così crudele?

Chi può dire con certezza, che sarà  per sempre esente da un tale tarlo?

Lasciamo da parte,  i serial killer,  i malati mentali, e coloro che hanno vissuto la loro vita, sempre nella violenza,  le loro azioni sono sempre le stesse, un buco nero distrugge tutto ciò che incontrano, alla fine persino loro stessi.

Persino il motto :uomo conosci te stesso, può apparire terrificante, qualcuno ha sicuramente paura di scoprire i mostri che si agitano nella sua mente e nel suo cuore?  Meglio coprire con un coperchio, tutto ciò che si agita in lui, nascondere, censurare, delimitare, sopprimere. 

Siamo creature strane, ed indubbiamente, spesso non ci conosciamo profondamente,  non sappiamo cosa realmente siamo, tuttavia vi è un fattore comune......che ci lega quasi tutti,  la paura, più o meno compressa, rinnegata e nascosta,  la nostra razionalità non l'accetta,  e questa emozione a volte così essenziale, ( la paura, può anche salvarti la vita),  ma spesso così terribile, cresce fino a diventare una gigantesca  nuvola nera invisibile, che abbraccia il mondo, con le evidenti conseguenze. 

Esistono realmente i voladores? E tutto il resto? O sono generati come tulpa dalle nostre stesse paure, ed alla fine per sopravvivere si nutrono di noi?

Ultimo quesito, siamo davvero bestiame, polli da allevamento, di qualcuno che ci vuole rendere schiavi?  O questa idea, si è talmente radicata nella nostra mente,  e pensiamo che sia così, e quindi ci sentiamo tali.

No, non è facile rispondere,  non lo è proprio per niente, ma so che le uniche contromisure,  sono la conoscenza, l'empatia e l'amore, il rispetto per ogni forma di vita, la compassione e comprensione.

Vi assicuro che queste sono contromisure  molto efficaci, purtroppo le cadute o ricadute,  sono sempre in agguato, una litigata, arrabbiarsi con qualcuno, il giudizio, il disprezzo, ci possono ricondurre velocemente nelle spire della nuvola nera.  

Ma certo,  resta in essere anche l'altra ipotesi, che queste stesse contromisure,  allontanino certi scomodi ospiti.

Dunque per voi quale può essere la verità? O addirittura possono essere valide entrambe?