venerdì 1 aprile 2022

La paura

 Attento a ciò che  desideri,  potrebbe avverarsi....

Possiamo dire anche, attento a ciò a cui credi,  potrebbe avverarsi?

Ecco dunque,  se crediamo nei voladores,  nei vampiri energetici, negli arconti, nei rettiliani, nei mostri.....

le nostre immaginazioni, i nostri pensieri, potrebbero materializzarli?

Ma in fondo la nostra stessa paura, non potrebbe essere come una nuvola nera che ci avvolge?

Tutto è energia,  noi, gli altri, il mondo animale e vegetale, gli elementi, il mondo minerale.  Uno scambio continuo di energie, che spesso, restano ai più,  invisibili, mentre solo esseri particolari riescono a vedere..., ma cosa vedono realmente? 

Le nostre emozioni, i nostri pensieri, possono assumere forme?

ovviamente la maggioranza di noi, non sa rispondere ad una domanda del genere, tuttavia qualcuno asserisce che è possibile.

Un uomo alla ricerca della verità,  entrò in una caverna e si accorse che nel buio, mentre si muoveva, si accendevano delle luci,  bellissime, colorate, scintillanti,  ma subito dopo, ebbe paura e le luci, si trasformarono in ombre ancora più oscure del buio,  un terrore crescente prese il sopravvento nella sua mente,  e queste ombre si trasformarono in orribili mostri.

O non fraintendetemi, i mostri esistono davvero, ma  sono spesso incarnati in forma umana,  il problema è che loro spessi, non sanno di esserlo, fino a che una emozione distruttiva non li possiede, e compiono azioni terribili su persone inermi. 

Gelosia, invidia, avidità, crudeltà, odio, mancanza di empatia. Qualcosa o qualcuno li ha posseduti?  O  è loro esclusiva responsabilità? Al di là del loro vissuto?

Non è facile rispondere ad una domanda del genere, dopo una vita normale,  un uomo, o più raramente una donna, impazzisce ed uccide la sua famiglia, e poi suicida, a volte non riesce nel suo proposito,  eppure solo il giorno prima, tutti erano concordi, che egli/ella  era una persona mite educata, gentile e disponibile, un bravo padre e marito, o madre e moglie,  dediti alla famiglia, cosa è accaduto? Quale tarlo è entrato nella  loro mente? Visto che magari non esisteva alcun motivo, per compiere una azione così crudele?

Chi può dire con certezza, che sarà  per sempre esente da un tale tarlo?

Lasciamo da parte,  i serial killer,  i malati mentali, e coloro che hanno vissuto la loro vita, sempre nella violenza,  le loro azioni sono sempre le stesse, un buco nero distrugge tutto ciò che incontrano, alla fine persino loro stessi.

Persino il motto :uomo conosci te stesso, può apparire terrificante, qualcuno ha sicuramente paura di scoprire i mostri che si agitano nella sua mente e nel suo cuore?  Meglio coprire con un coperchio, tutto ciò che si agita in lui, nascondere, censurare, delimitare, sopprimere. 

Siamo creature strane, ed indubbiamente, spesso non ci conosciamo profondamente,  non sappiamo cosa realmente siamo, tuttavia vi è un fattore comune......che ci lega quasi tutti,  la paura, più o meno compressa, rinnegata e nascosta,  la nostra razionalità non l'accetta,  e questa emozione a volte così essenziale, ( la paura, può anche salvarti la vita),  ma spesso così terribile, cresce fino a diventare una gigantesca  nuvola nera invisibile, che abbraccia il mondo, con le evidenti conseguenze. 

Esistono realmente i voladores? E tutto il resto? O sono generati come tulpa dalle nostre stesse paure, ed alla fine per sopravvivere si nutrono di noi?

Ultimo quesito, siamo davvero bestiame, polli da allevamento, di qualcuno che ci vuole rendere schiavi?  O questa idea, si è talmente radicata nella nostra mente,  e pensiamo che sia così, e quindi ci sentiamo tali.

No, non è facile rispondere,  non lo è proprio per niente, ma so che le uniche contromisure,  sono la conoscenza, l'empatia e l'amore, il rispetto per ogni forma di vita, la compassione e comprensione.

Vi assicuro che queste sono contromisure  molto efficaci, purtroppo le cadute o ricadute,  sono sempre in agguato, una litigata, arrabbiarsi con qualcuno, il giudizio, il disprezzo, ci possono ricondurre velocemente nelle spire della nuvola nera.  

Ma certo,  resta in essere anche l'altra ipotesi, che queste stesse contromisure,  allontanino certi scomodi ospiti.

Dunque per voi quale può essere la verità? O addirittura possono essere valide entrambe?


11 commenti:

  1. Daniela,allora partiamo subito col dire che il nostro compito in questa vita non è certo quello di manifestare ammesso che ne fossimo schiavi i nostri incubi più terribili o addirittura di realizzarli.Al contrario noi siamo stati creati con un compito ben più nobile e preciso che è quello di trasformare in realtà le nostre emozioni e i nostri sentimenti più profondi mettendoli a disposizione di coloro che ne hanno bisogno.Premesso questo invece per quanto concerne il discorso della nuvola nera e quindi del sentimento della paura che vive in ogni essere vivente che può portare in situazioni particolari a compiere cose orribili e irreversibili io me lo spiego riallacciandomi per un attimo al patrimonio genetico che ognuno di noi porta con se al momento della nascita e cioè voglio semplicemente dire per rispondere anche alla tua domanda sul come è possibile che una persona giudicata da tutti buona e caritatevole possa trasformarsi in un mostro ebbene io credo che questo sia dovuto al fatto che quando nasciamo in ognuno di noi animali compresi oltre ai geni che ci consentono di vivere e di riprodurci esista purtroppo già allo stato latente anche il gene della follia e che esso proprio in occasione di situazioni di particolare sofferenza psichica possa manifestarsi in maniera improvvisa e inaspettata e dare origine così a delle vere e proprie tragedie.L*unica possibilità che abbiamo tutti noi esseri umani di sfuggire alla nuvola nera della paura e non mi stancherò mai di ripeterlo e di annullarla rendendola inoffensiva è quella dell*Amore a oltranza che ognuno di noi porta nel suo cuore.Solo così manifestando misericordia e compassione potremo dire un giorno senza tema di smentita di avere vissuto bene la nostra vita.Emilio


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    1. Grazie Emilio, una buona analisi la tua.
      Ma quella del DNA non penso sia sufficiente a spiegare certe tragedie.
      E Non sempre vince l'amore, purtroppo.

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  2. D*accordo con te la mia analisi è forse solo una delle tante spiegazioni possibili per certe tragedie umane.Però per quanto concerne il discorso dell*Amore rimango dell*idea che la vittoria dell*Amore sull*Odio in questo mondo dipende solo ed esclusivamente da noi,gli uomini non nascono odiando nessuno per la sua razza,la sua religione o la sua ideologia ma imparano a odiare e come imparano ad odiare possono imparare ad amare poiché l*Amore è parte integrante e naturale del loro cuore.Poi come è giusto che sia ognuno di noi è padrone del suo pensiero.Emilio

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    1. Emilio, spesso nasciamo belli e puri, e spesso moriamo vecchi e brutti.....

      Chiediti perchè ancora milioni di persone sono lasciate morire di fame, chiediti perchè esistono crudeli allevamenti di animali, e tanto altro. Questo mondo non è colmo di amore, ma di indifferenza, purtroppo.
      Dovrebbe essere naturale l'amore, ma è tremendamente rinnegato.

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  3. Argomento oltremodo difficile da trattare, perchè ci si inoltra nei meandri (perlopiù inesplorati) della psiche e del perchè dell'esistenza, delle brutture che ne derivano. Per un processo che suonerà male, ma che si può definire "evolutivo" che spazia OLTRE gli stati d'essere, con fatti che noi riteniamo giustamente raccapriccianti, ma solo in virtù e in visione dei nostri limitati parametri di giudizio che, per nostra conformazione, si impantanano nella nostra natura bio-fisio-psichica. Permettimi cara amica di spiegarmi meglio, anche se, pur restringendo i termini, inevitabilmente mi dilungherò.

    Propendo che l'uomo possieda in realtà 4 corpi (veicolo fisico, astrale, mentale e causale), quattro diverse modalità d'esistenza che, se eventualmente incontrollate, vanno ad influire sui 5 sensi, veicoli fisici per eccellenza incidendo inesorabilmente a determinare le nostre azioni, i sentimenti e i pensieri.
    Mi viene di aggiungere che non percepiamo mai la realtà se non attraverso il filtro delle limitazioni fisiche, psichiche e biologiche. Chi si lascia condizionare in eccesso da queste limitazioni, fatica in ultima analisi a connettere, a valutare l'etica e la morale, trasgredendo per una scorciatoia che porta al male immediato piuttosto che all'amore futuro.

    Quando ci si trova davanti a certi orrori, mi rendo conto che è difficile depurare il nostro sistema interpretativo di ciò che ci fa orrore, ma sarebbe utile provare a canalizzare il tutto verso un fine superiore, considerare che siamo sotto l'influenza della vera natura universale che, molto probabilmente è al di là del bene e del male come noi lo consideriamo. L'uomo in questi omicidi, di altri e di se stesso, in quei frangenti segue una natura che non è la sua base, ma che alla fin fine gli risulta utile (in realtà NON a lui, ma al suo spirito). In breve... Noi viviamo ogni istante il nostro dramma per un fine superiore. Mi taccio, dovrei continuare inserendo inevitabilmente la legge del karma che, capisco, può per alcuni risultare fuorviante, se non giudicata inesistente.
    Un saluto

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    1. Grazie Valerio, ero arrivata sì a considerare che si debba soffrire per un bene superiore, tuttavia interiormente in me è scattata una ribellione intensa a questo pensiero, forse ciò fa molto comodo a qualcuno.
      Il karma anche fa comodo a qualcuno, te lo sei meritato dunque muori di fame. No Valerio, comunque sia qui su questa terra l'amore è rinnegato a beneficio di pochi che sono ingrassati a dismisura. La ragione è un bene prezioso, l'intuito ancora di più, dovremmo viaggiare con tutti i punti interrogativi????????, Questo mondo dovrebbe essere una scuola? Per me no, è a volte una prigione che limita ogni potenzialità.
      Dio è Oltre, ma dovrebbe essere in scintille anche qui, è da infinito tempo che desidera insegnarci l'amore, ma noi siamo sordi, lasciamo uccidere crudelmente animali, lasciamo morire di fame tante persone e diciamo che è il loro karma.
      Allora quale sarà il nostro carissimo amico? Che siamo rimasti indifferenti....Riflettiamo

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  4. Daniela in tutta sincerità non me voglia Valerio ma anche ammesso che la legge del Karma sia una realtà quello che io non riesco assolutamente ad accettare come credo ognuno di noi è il discorso della sofferenza
    in questa vita come pegno per riparare agli errori commessi in altre.Questo secondo me non ha senso perché il Dio vero quello che ci ama e che ci vuole bene come suoi figli non vuole vederci di certo soffrire perché lui stesso per salvarci ci ha già offerto la sofferenza del suo figlio prediletto che per tutti noi significa la vita eterna.Quindi io credo che se la sofferenza e l*indifferenza dilaniano il nostro mondo il responsabile di questo scempio non siamo ne noi e ne il padre di Gesù ma è invece colui che rappresenta l*essenza del Male. Hai detto bene Lui da sempre cerca di entrare nei nostri cuori e nelle nostre anime con il suo messaggio di Amore ed è a Lui che nei momenti di maggiore sofferenza causataci dal suo eterno antagonista dobbiamo rivolgerci con la certezza di essere ascoltati e consolati.Emilio





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  5. Convengo che nel battere i polpastrelli su una tastiera a volte è difficile esprimersi compiutamente, comprendersi, e questa tematica probabilmente, anche per ragioni di spazio, andrebbe per le lunghe. Non è forse la sede ottimale per inoltrarci in disquisizioni che superano l'apparenza e le certezze che molti hanno acquisito da tempo immemore. A mio modo di vedere, le mie ricerche mi portano a ribadire che adagiarsi sulla bontà di Dio, non rende merito, nè giustizia al Suo progetto, così lontano dai pre-giudizievoli parametri umani. Un progetto che (ALLA FINE) non sarà di morte, ma di vita eterna.

    E' necessario, cari amici, essere sinceri con noi stessi, fare mente locale (per davvero) all'odissea umana su questa Terra, a senso inverso fin dove ci porta la storia e preistoria. L'uomo ha quasi sempre preferito fare emergere la scorciatoia della parte peggiore della sua dualità spirituale, è un dato di fatto incontestabile. Asserire questo, riportare la nostra essenza sulla fattualità storica, non significa affatto estraniarsi e non cercar di contrastare la parte negativa che alberga fuori e dentro di noi, TUTT'ALTRO, dobbiamo quotidianamente impegnarci a far defluire, far riemergere la polarità positiva che risiede in noi, almeno per un bilanciamento. Bilanciamento che è in TUTTE le cose.

    Perchè mai cara amica dovrei poi fregarmene del male che continuamente ci affligge e che affligge flora e fauna? Ti ho forse dato un'impressione del genere? Oltre ad amare il mio prossimo non ho alcun timore di affermare che amo ogni essere vivente, che quando posso abbraccio una pianta, che mi fermo ad osservare un ciottolo nelle mie corse e passeggiate...Continuare su questo intendimento farei notte. Meglio che io stringa all'osso anche la questione karmica che, ovviamente riporta alla reincarnazione, concetto già espresso innumerevoli volte, in altri siti e per altri utenti.

    La reincarnazione non è altro (a mio modo di vedere ovviamente) che il principio spirituale che si reincarna. In noi NON ritornano, non vengono trasferiti da un altro essere defunto, doti morali e sentimenti spirituali, ma in questa vita valgono i NOSTRI sentimenti, la NOSTRA personalità che si aggiunge alla sommatoria di tutte le nostre esperienze accumulate in altre vite. In sostanza, è il corpo che cambia e, ovviamente la mente materiale, a differenza dello SPIRITO che rimane sempre sè stesso, che proprio in base a queste continue esperienze acquisite (in Terra o altrove) migliora sè stesso. Capisco che l'argomento non sia dei più facili... Ma questa è la base di principio. Ovvero, noi siamo spiriti anche adesso, mentre viviamo come esseri su questa Terra facendo il bene o il male. Dopo questa vita avremo un corpo diverso, ma saremo sempre noi, con un corpo precedentemente scelto, per una nuova e DIVERSA esperienza in Terra. Argomentare su questo è oltremodo difficile, ma anche se non capito, resta fondamentale.
    Un saluto

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  6. Nulla da dire, se non una domanda tu ricordi le tue vite trascorse? Sei certo per esperienza diretta che la reincarnazione sia reale? Se sì posso darti tutte le ragioni, se no, allora il problema resta aperto. Un caro saluto a te. Non ho mai detto che non ami, ci mancherebbe anche questa...., ho parlato di un noi generico.

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  7. Ciao. La tua domanda sul "ricordo" di altre vite è quella che lascia perplesse molte persone. Cara Daniela, non credo che si possa spingere oltre questo discorso, perchè ci troveremmo coinvolti in una serie di problemi metafisici che qui non è possibile trattare. In ogni caso non mi sottraggo alla tua domanda, nel breve, e per quanto mi concerne ovviamente. Molte persone pur attirate dall'idea della reincarnazione, restano perplesse di fronte al "mancato" (relativo) ricordo di altre vite. Le ragioni sono essenzialmente due: una di carattere funzionale-metafisico ed una di carattere LOGICO-contingente. Provo a spiegarmi meglio.

    La prima riguarda la necessità che ha lo spirito di ogni sua proiezione umana in Terra INDIPENDENTEMENTE (scusa il rilievo maiuscolo) dalle precedenti, come un tassello da aggiungere al mosaico esistenziale globale, senza interferenze nè possibili attriti (eventuali ricordi di antichi contrasti, odi, rimpianti, ecc... Tutti elementi che potrebbero rivelarsi dannosi). La seconda concerne il fatto che per ogni vita abbiamo un CERVELLO NUOVO, e poichè la nostra memoria è comunque legata biologicamente e fisiologicamente al cervello, la memoria del PASSATO (che pure esiste a livello animico e spirituale. Noi ne avemmo riprova in alcune sedute medianiche) non trova normalmente agganci con la struttura cerebrale attuale, ed è un bene, credimi, per tutta una serie di ragioni.

    Ho detto "normalmente", perchè a volte il campo psichico ed animico (che NON sono lo Spirito) residuo di una vita precedente, e che conserva tracce mnemoniche di tale vita (e di ALTRE) può eccezionalmente sollecitare i nuovi circuiti cerebrali (memoria extracelebrale), generando i rarissimi casi di reminiscenza passati negli annali della Ricerca Psichica come casi di ricordo di vite precedenti, e ciò può avvenire soprattutto nell'infanzia, quando un giovane strumento cerebrale può eccezionalmente consentire tale contatto o "canalizzazione" di MEMORIE legate ancora al campo psico-animico superstite. L'omone ... Giacobbo ne trattò discretamente in alcune puntate. Come detto all'inizio, mi rendo conto che tutto ciò avrebbe bisogno di allargamenti esplicativi. Accontentiamoci dai...
    Un saluto

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  8. Sei stato più che chiaro, in effetti il cervello nuovo, non può contenere memorie, ma lo spirito sicuramente sì. Ora secondo il mio modesto parere, per quanto certe memorie possano essere sconvolgenti e non permettere una vita normale, vi sono persone che hanno questa facoltà o ricorrono alla ipnosi regressiva (anche se la certezza che siano veramente vite precedenti non esiste), per comprendere alcuni lati oscuri inspiegabili, fobie, paure, terrori, che non possono essersi formati nella vita corrente.
    Certo sapere che magari tua moglie, tre vite indietro fu tua madre, non facilita la vita, ma ti confonde e non ti permette di vivere liberamente, tuttavia il tassello presente deve connettersi con gli altri tasselli, vi dovrà pur essere una ultima vita su questo pianeta che consenta di vedere tutto il quadro e non solo una parte, e non credo che lo spirito sia inferiore al nostro cervello, se vuole può apportare le dovute modifiche per renderlo capace di recepire l'impossibile memoria.
    So che stiamo affrontando qualcosa di tremendamente delicato e minato, tuttavia non possiamo esonerarsi dal farlo, usando persino la ragione, che è un grande dono di Dio.
    Certamente non si può forzare, tuttavia se si bussa con discrezione, prima o poi qualcuno potrebbe aprirci anche qualche porta, nel caso che fossimo pronti ad incontrare la totalità di noi stessi. Un caro saluto a te e grazie

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