domenica 30 agosto 2009

stella cadente un incontro incredibile



Era una bellissima notte di agosto, in un luogo isolato vicino al mare, due innamorati si stavano scambiando infinite tenerezze, mentre osservavano le stelle, era uno spettacolo meraviglioso, reso ancor più bello dalle stelle cadenti.

Ma una di quelle stelle era assai strana e quando cadde poco lontano da loro, sentirono un discreto boato, Fernando disse ad Angela :
- “Cristo sarà un meteorite abbastanza grosso, dai andiamo a vedere”.
Scesero dalla loro pandina, e si avviarono verso il luogo dell’impatto, dove videro brillare tante luci. Quando arrivarono si accorsero, che non era un meteorite, ma un vero disco volante, ancora integro. I due ragazzi rimasero a bocca aperta, pensavano di stare sognando, si avvicinarono un poco e videro che tre figure in tuta argentata, stavano uscendo da uno sportello automatico, ma che strano non erano piccoli, erano come loro, solo molto più belli , sembravano quasi degli angeli con i loro capelli biondi. Fernando ed Angela a quel punto non sapevano cosa fare, avevano tanta paura, ma uno dei tre telepaticamente, disse loro di stare tranquilli, di non avvertire nessuno, spiegarono che purtroppo mentre erano in ricognizione, una piccola avaria, li aveva fatti precipitare, avrebbero dovuto riparare velocemente il guasto.

Fernando si fece coraggio e chiese loro da dove provenissero, risposero che il loro pianeta apparteneva alla stessa galassia Via Lattea, che la loro origine non era diversa dalla loro, infatti molti secoli prima, un gruppo di esploratori avevano deciso di visitare altri pianeti, uno di questi era la terra, avevano installato una base non molto lontano dall’Italia, vi abbiamo sempre osservato, ma senza intervenire, queste sono le leggi universali, non ci è consentito interagire, nemmeno per aiutare, possiamo solo suggerirvi cosa è meglio per voi, ma spesso ciò serve a poco.

Poi in silenzio iniziarono a riparare il guasto, chiesero loro un favore, di controllare che nessun’altro si avvicinasse, Fernando ed Angela accettarono.

Passarono circa due ore, e tutto era stato sistemato, i tre extraterrestri si avvicinarono e ringraziarono i ragazzi, e dissero : generalmente, non lasciamo prove del nostro passaggio, ma sappiamo che siete due umani molto speciali, è per questo che vogliamo darvi questo prezioso dono; e uno di loro porse a Fernando un cristallo bellissimo, e lo avvertì : questo comunicatore, lo dovrete usare solo in caso di grande emergenza, vi permetterà di contattarci, ricordate, noi non possiamo intervenire sul destino dell’intera umanità, ma dal momento che voi ci avete aiutato, questo è un simbolo della nostra gratitudine, un’altra cosa, non fatelo analizzare, non fatelo vedere a nessuno, siete in grado di rispettare questo patto? I ragazzi risposero di sì, che l’avrebbero nascosto in un luogo sicuro.

Li salutarono sorridendo, entrarono nel loro disco volante, in un attimo erano già spariti dall’orizzonte.

Appena rimasero soli, Fernando ed Angela, si guardarono e si chiesero l’un l’altro se quello che avevano vissuto, era stato reale, del resto, la prova era proprio quel bellissimo cristallo, che si illuminò all’improvviso, si dissero che era un vero peccato che i loro amici, non potessero intervenire sul destino dell’umanità, ma loro si sentivano felici, e speravano di poterli incontrare nuovamente, non avrebbero raccontato la loro avventura a nessuno, tanto chi li avrebbe creduti? Il patto era chiaro, il cristallo doveva restare nascosto.

venerdì 28 agosto 2009

il tempo dei vampiri



La superstizione dei secoli scorsi, tutti lo sappiamo, ha tramandato storie agghiaccianti, riguardo i vampiri, succhiatori di sangue, che con il loro morso avevano il potere di uccidere, ma anche di far rinascere le loro vittime ad una vita di non morti, una vita crepuscolare senza anima e senza luce, alcuni di loro però i più evoluti potevano anche vivere durante il giorno.

Ci sono molte spiegazioni che l'uomo di oggi ha saputo dare riguardo queste incredibili creature: malattie terribili, che uccidevano interi villaggi, ed ecco che la paura della morte generava queste fantasie incredibili, la loro convinzione era tale, che andavano a riesumare ed ad uccidere, persone già morte, e non conoscendo bene le fasi della decomposizione, credevano di vedere cadaveri che avevano succhiato il sangue, solo perchè un rigolo di sangue ( che sangue non era), colava dalla loro bocca.

Ma è davvero tutto nato da un libro?, da fantasie popolari? oppure siamo noi gli illusi che crediamo che i vampiri non esistono e non sono mai esistiti, e quale migliore arma, per poter sopravvivere, se non quella di far credere di non esistere. Certo che oggi, queste creature, potrebbero vivere, anche senza essere costrette ad uccidere, comprando il sangue, come noi compriamo il nostro cibo.

Troppo pericoloso per loro manifestarsi, immaginiamo quanti diventerebbero cacciatori di vampiri, non avrebbero scampo!.

Eppure l'esperienza ci insegna, che c'è sempre un fondo di verità anche nei racconti più impossibili, in realtà cosa potrebbero essere i vampiri?:
- Una Razza di alieni, proveniente da un altro pianeta;
- Creature di altre dimensioni;
- Una razza di esseri preesistente a noi, che vivevano nelle viscere della terra.

Per poter vivere avevano bisogno del sangue, il sangue era il loro cibo, non ci sono ancora oggi delle piccole tribù di cannibali?

E poi attualmente non vivono forse altri e più temibili vampiri, perfettamente simili a noi?

martedì 25 agosto 2009

un maestro spirituale Giuliano Kremmerz



Voglio ricordare questo maestro ermetico, al quale solo ultimamente, stanno restituendo dignità e giustizia. Un uomo di straordinaria umanità, che amava ed aiutava coloro che era disperati e soli.

Giuliano Kremmerz ( 1861 - 1930 ), sulle pagine della sua rivista " Scienza dei Magi ", che fu accolta con entusiasmo dagli studiosi della sua epoca. Ciò che ora riporterò è stato scritto da lui stesso nelle pagine del Mondo Segreto: " Eccomi alla realizzazione della mia opera. Dopo un tentativo di volenterosi, che non mi riguardava, per la fondazione di una società di ricerche psichiche, mi accinsi a portare a conoscenza del pubblico uno schema di resurrezione della Fraternità Rosacruciana nella F + Tm + di Miriam. Mio scopo fu unico: schiudere la porta ermetica ai più ardimentosi a indicare ai discepoli, ai buoni, ai puri, che una conquista grande era a farsi in nome della Carità e del bene - cioè tentare, fino alla completa riuscita, l'applicazione della teoria occultista al sollevamento di tutti i mali fisici che le terapie ufficiali di tutti i paesi civili, non guariscono e non sollevano "... e continua .. " La scienza occulta, la filosofia magica non è più l'arte di compiere prodigi fachiri, non più oltre la scienza illustrativa e ingannatrice delle turbe bambine, non è più il mezzo per arricchire con i numeri del lotto, con la ricerca dei tesori, con lo scoprimento di segreti di stato - invece è, dev'essere, sarà il fondamento di una scuola di sapienti nuovi che, sposando il moderno scetticismo sperimentale alla percezione delle leggi dell'invisibile occulto, rigenereranno la scuola terapica sacerdotale in cui gli dii della sanità si rivelano ai fedeli nelle visioni, nei sogni, nella certezza imponderabile della ragione pura e i miracoli esistevano, e dii viventi davano di sè prova continua e costante" ... " il mondo segreto non sparisce: si trasforma nella realizzazione delle teorie nebulose e comincia l'esposizione della scienza della medicina ermetica, rivelazione della sintesi terapeutica della Rosa + Mistica".

Il maestro con questi concetti, sottolineava la serietà del percorso magico-ermetico, lontano ad un mondo di visioni o assurde capacità che nulla hanno a che fare con l'autentica realizzazione, infatti chi desiderava accostarsi a questo tipo di scuola iniziatico, lo doveva fare con mente lucida, e con un atteggiamento privo di egoismo.

Direi che per noi comuni mortali seguire un sentiero occulto di questo tipo, per raggiungere la luce, non sarebbe proprio facile, anzi, ma è giusto che ogni persona sia a conoscenza delle possibilità di evoluzione che esistono, questo tipo di scuola è presente anche oggi, e se non sono informata male, dovrebbe essere gratuita, ma è ovvio che non tutti per quanto lo possano desiderare, sono predisposti a seguire un percorso così arduo.

Ma io comunissima mortale come voi, che piange come voi, che si arrabbia e dice parolacce come voi? vi dico non vi preoccupate, io sono una visionaria, può darsi, anche se non disdegno affatto di leggere ciò che dicono i maestri occulti, sui percorsi spirituali da intraprendere, ma ognuno di noi, sa qual'è la strada: sposarsi avere bambini ed andare in chiesa? benissimo, restare single e rincorrere le farfalle? va bene anche questo, viaggiare per il mondo? direi ottimo.....tutte le vostre vite sono preziose, anzi preziosissime, tutte le vostre esperienze buone o cattive sono oro, anche se siete degli egoisti, va bene lo stesso, ciò che veramente conta, è che siate voi a vivere la vostra vita , bella sempre anche quando vi pare terribile, e quando vi sembra di non farcela, fermatevi solo un attimo, parlate con voi stessi, senza aver paura di essere presi per pazzi, e raccontatevi tutto, cercando di capire l'esperienza che state vivendo, vi accorgerete, di non essere mai soli.

domenica 23 agosto 2009

la vera conoscenza



Da innumerevoli anni la massima più in voga è : uomo conosci te stesso, e l’uomo cerca di conoscersi ma come? Generalmente impostando questa ricerca su un complesso raziocinio, mentre la conoscenza più reale è quella di sperimentare se stessi, insomma vivere la vita, entrare nel proprio vissuto, comprenderlo, essere completamente se stessi ed abbandonare la maschera, che ci consente di ottenere maggior consensi da parte degli altri, maggiori vantaggi, noi infatti inseguiamo i modelli che ci piacciono ed a quelli vogliamo assomigliare, ma qual è poi il prezzo da pagare?

Un prezzo troppo alto : vivere superficialmente; non sentiamo non proviamo realmente su di noi la nostra vita, le nostre esperienze invece di regalarci l’oro della conoscenza, ci lasciano vuoti ed indifferenti, al massimo ci possono spaventare o annoiare.

Non vogliamo soffrire, non vogliamo lasciarci andare, ci insegnano l’autocontrollo, e sia è più che giusto l’autocontrollo, ma non possiamo neppure permettere che al posto nostro viva, qualcuno che non esiste o no? Quindi uomo sii te stesso, e imparara a rispettare il tuo vero essere, questa è la prima vera conoscenza.

venerdì 21 agosto 2009

ultima intervista al conte di Cagliostro



Troverete la prima intervista al conte di Cagliostro, nei miei post di giugno 2009, finalmente sono riuscita ad incontrarlo nuovamente, questa sarà l'ultima intervista.

D. La ringrazio per aver accettato questo nuovo incontro, vorrei chiederle dove vive attualmente e come?

R. Mi dispiace ma non posso dirle dove vivo, posso dirle che apparentemente sono un uomo comune, e nessuno immagina chi sono in realtà.

D. Lei fa ancora parte della Massoneria?

R. E' impensabile, non posso far parte di alcun gruppo pubblico, anche se occulto.

D. Eppure lei mi disse che sarebbe rimasto in questo mondo, in attesa di aiutare coloro che desiderano aprire la mente?

R. E' vero, ma non pubblicamente, per me restare dietro le quinte è assolutamente necessario.

D. Ma come può essere che lei sia vivo dopo centinaia di anni, qual'è il suo segreto? un elisir?, un'energia sconosciuta? cosa?

R. Non sono il solo, esistono altri come me, ma non ci sono segreti, in realtà la morte è uno strumento obbligatorio per passare ad altro, per sperimentare nuovi stati di coscienza; ( non capirai quella cosa finchè non sarai quella cosa), quando avrai raggiunto uno stadio avanzato, sarai tu stesso, che vorrai passare ad altro, senza forzature esterne od interne. La morte non ha più motivi per uccidermi in alcuna forma io sia, perchè la forma la scelgo io, ogni volta che è necessario.

D. Mi riesce un pochino difficile seguirla, il nostro pianeta è regolato da leggi naturali inderogabili, come può un essere sottrarsi a tali leggi fisiche?

R. Le leggi naturali esistono per regolare ciò che non è completo, quando un essere è in grado di essere realmente completo ed autonomo, queste leggi non hanno più senso, anzi sarebbero dannose, in pratica io viaggio al di fuori della corsia, non più allineato alla catena che lega l'umanità, si diventa liberi realmente liberi.

D. Come è riuscito ad arrivare a questo stadio così avanzato?

R. Tempo, errori terribili, micidiale sofferenza, ma poi ho seguito la matrice divina, e sono arrivati gli istruttori spirituali, che mi hanno indicato la via.

D. Lei potrebbe insegnare il percorso a qualcuno di noi?

R. Sono secoli che lo faccio, oggi sono ancora qui per questo, per aiutare alcuni di voi ad uscire dalla corsia naturale, ed essergli compagno di viaggio per il tempo necessario.

D. Quanto tempo è necessario?

R. E' molto soggettivo, dipende dall'essere spirituale di ogni creatura.

D. La sua vita le appartiene?

R. No, la mia vita non mi appartiene, senza la matrice divina non potrei esistere, la mia vera libertà sta nel aver capito questo e nell'amore incondizionato che mi è stato regalato e che a mia volta sto regalando.

Grazie, spero che tanti siano sul suo cammino, mi piacerebbe tanto essere uno di loro.

martedì 18 agosto 2009

tenebrosa creatura



Forse nessuno sa che tu tenebrosa creatura esisti, senza sapere perché, sei nato dalle luci del buio in un giorno innominabile, conosci il mondo e l’universo dall’inizio delle ere, ti nascondi, la luce del sole, ti ferisce, ti annienta, no non può ucciderti, ma ti rende fragile, ripiegato su te stesso.

Chi ti combatte dice che sei crudele, e vorrebbe che sparissi, ma tu vivi e lasci vivere, molto di più di quei fanatici dichiarati fedeli di un dio da loro creato a loro immagine e somiglianza, che invece uccidono senza pietà, chi non è come loro.
Il tuo cuore è aperto al mondo, nella tua nicchia oscura, hai più compassione dei preti di campagna, ma conti solo sulla tua idea, non ascolti nessuno, e non desideri essere ascoltato, il silenzio è il tuo migliore amico, tu puoi amare, amare come solo l’infinito sa fare, anche se tutti pensano che tu sia solo una leggenda, già una volta hai rinunciato alla tua vita per vedere rinascere questo mondo, distrutto da esseri che si proclamavano figli della luce, ma chi lo crederebbe? Tu non vuoi essere adorato per questo. Chi ti incontra ha paura del tuo sguardo nero di acciaio, del tuo viso senza tempo, della tua apparente indifferenza .

Qualcuno ti ha amato, ma l’hai perso ed ora viaggi di mondo in mondo per ritrovarlo, nessuno sa amare con dedizione come tu sai fare, per sempre.

Puoi concedere l’eternità, ma solo a chi sa intrattenersi con te, da amico, senza giudicarti, senza temerti, e sono davvero pochi coloro che possono essere tuoi amici.

Chi sei tu creatura tenebrosa senza tempo? Nessuno sa rispondere a questa domanda, perché nessuno crede alla tua esistenza, tu sei per tutti una leggenda, eppure pietoso raggiungi coloro che nulla hanno, più da dividere con questo mondo, li porti in volo in tutte le dimensioni del tuo regno, e gli mostri le sue incredibili bellezze, lì il buio è pieno di luci che non bruciano, luci che brillano di luce propria e sanno accarezzare e lenire le ferite inferte al cuore.


Tranquilli la tenebrosa creatura non è un angelo nero, non è un essere crudele, non è un mostro, né la bestia, la tenebrosa creatura è il misterioso motore che trascende la vita, la stessa forza della vita, è misconosciuto, e opera dietro le apparenti illusioni di questa realtà, il suo regno al buio è colmo di inimmaginabili bellezze, e di luci bellissime che non bruciano, non feriscono e riconducono a quel noi arcano, che abbiamo relegato in un angolo, per far vivere invece un noi che non esiste, al fine di onorare le richieste di questo falso mondo.

lunedì 17 agosto 2009

ipotesi sulle telefonate da un altro mondo



Vi è piaciuto il mio piccolo racconto sulla telefonata dall'altro mondo?
Gli appassionati del mistero, sicuramente saranno informati su questi fenomeni un pò inquietanti, ma per coloro invece che non ne hanno mai sentito parlare, riassumo brevemente le due casistiche più comuni:

- la persona risponde al telefono o al cellulare e parla normalmente al suo interlocutore, solo successivamente, saprà che questi non è più in vita, ovviamente non esiste la registrazione della telefonata;

- La persona risponde e sin da subito sa che l'interlocutore non è più in vita, generalmente subentra la paura, e le comunicazioni sono molto confuse e poco chiare, non ci sarà anche in questo caso nessuna registrazione della telefonata.

Se le persone in questione, non sono pazze, nè drogate, nè in uno stato ipnotico, quali spiegazioni possiamo dare del fenomeno?

Le ipotesi potrebbero essere tre:

- il grande desiderio di comunicare del soggetto passato oltre, potrebbe rendere possibile una comunicazione psichica, che al ricevente, perverebbe come una telefonata;
- una forte energia psichica straordinaria, renderebbe possibile l'interferenza con apparecchi quali il telefono, il computer, radio etc., ma proprio per il fatto che la sorgente è una energia totalmente anomala, non viene registrata;

Se queste due ipotesi venissero provate scientificamente, automaticamente, sarebbe possibile anche dimostrare la sopravvivenza dopo la morte.

Purtroppo però l'ultima ipotesi, potrebbe essere che una memoria generale, assorba e registri, tutti gli eventi, compresi i pensieri di ognuno di noi, in occasioni particolari, qualcuno dotato di una forte ricettività, potrebbe captare tali pensieri, che arriverebbero come telefonate od altro. Se leggete un mio articolo relativo al cronovisore, probabilmente vi renderete conto che questa ultima ipotesi potrebbe essere molto plausibile, ma non dimostrerebbe in alcun modo la sopravvivenza delle persone che passano oltre, per cui a mio avviso è la meno auspicabile.

Se voi avete altre ipotesi al riguardo, vi prego di farmele pervenire.

domenica 16 agosto 2009

telefonata da un altro mondo



Per Luigi quella era stata, una giornata terribilmente afosa e maledetta. L'ufficiale separazione dalla moglie, che lo aveva lasciato letteralmente in mutande. Il problema sul lavoro, una disgraziata incompatibilità di carattere con il suo capo, lo stava relegando a mansioni sempre più misere, sapeva che grazie al consueto abuso di potere, quell’individuo insopportabile ed arrogante, lo avrebbe eliminato, al di là della sua esperienza e delle sue competenze.

Stava cercando un nuovo lavoro, ma quando presentava il suo curriculum e tutti i suoi dati personali, dove la sua età di quarantacinquenne, era evidente, si sentiva, sempre gentilmente, respingere, tanto che il suo proverbiale buon umore stava iniziando a vacillare.

Non sapeva più dove sbattere la testa, aveva coinvolto anche i suoi più cari amici, ma anche loro non se la passavano meglio di lui.

Erano le venti, iniziò prepararsi una cena frugale, quando sentì squillare il telefono, si affrettò a rispondere, era il suo caro amico Riccardo, che lo informò che un conoscente comune, un importante imprenditore, stava cercando una persona esperta nel settore finanziario, lo consigliò di presentarsi subito ad un colloquio, poi lo salutò con grande affetto, senza dargli nemmeno il tempo di ringraziarlo.

La mattina come gli aveva suggerito l’amico, dopo aver telefonato in ufficio, per comunicare che avrebbe ritardato, andò direttamente alla sede, dove sapeva che avrebbe trovato l’imprenditore, infatti, anche senza appuntamento, la segretaria lo fece passare. Luigi uscì dopo un’oretta soddisfatto e felice, aveva avuto quel posto, e avrebbe iniziato subito, con uno stipendio più elevato di quello attuale.

Prima di andare presso la sua ormai ex-azienda per dimettersi, decise di chiamare il suo amico Riccardo, ma il cellulare non dava alcun segnale. Andò a trovarlo sul posto di lavoro, erano però due giorni che non si presentava, non aveva neppure chiamato per avvertire della sua assenza, tanto che il responsabile aveva telefonato a casa, nessuno aveva risposto, ( anche Riccardo era separato). Luigi, rimase molto sorpreso, e preoccupato,Riccardo, non si sarebbe mai comportato così. Per questo motivo, ed anche con una certa ansia, andò a casa sua, suonò il campanello, nessuno rispose, senza indugio ruppe il vetro di una finestra, l’appartamento era solo al secondo piano e raggiungibile, tramite una scala di sicurezza, Luigi, con un nodo alla gola, entrò e cominciò a perlustrare le stanze, nella camera non c’era, anche se il letto era sfatto, nel bagno oddio… era nel bagno, disteso a faccia in giù, il sangue vicino alla tempia, Luigi
tremante e quasi impazzito, chiamò subito l’autoambulanza anche se sapeva che non c’era più nulla da fare, il dottore, a sua volta chiamò la polizia, che arrivò velocemente.

Per conoscere la causa della morte fecero l’autopsia e sapete cosa emerse?
- che Riccardo era morto già da due giorni ( per una accidentale caduta ), prima che scoprissero il suo cadavere. Luigi protestò con la polizia che la data della sua morte non poteva essere quella, perché la sera prima alle venti, aveva ricevuto una sua telefonata, ma dopo approfondite indagini, questa telefonata non risultò da nessuna parte.

venerdì 14 agosto 2009

sedute spiritiche



Quello che sto per raccontarvi, risale agli anni 1980, è una storia vera e purtroppo tragica, che coinvolse persone della mia stessa città.

Un gruppo di circa sette persone, di giovane età, piuttosto benestanti, iniziarono per gioco a riunirsi, in una villa antica appartenente ad uno di loro, per sperimentare le cosidette sedute spiritiche. All'inizio i nostri buontemponi, si divertirono moltissimo, convinti che sia i colpi che udivano, sia la temperatura gelida, fossero solo manifestazioni della loro suggestione.

Continuarono così per mesi, fino a che, secondo il racconto di una mia conoscente, una sera, oltre i colpi e l'aria gelida, intervenne una presenza vestita di nero e piuttosto orrenda, i partecipanti si spaventarono molto, in effetti quell'entità, a loro dire non era benefica, rimasero molto sconcertati dall'evento, e chiusero per sempre i loro giochi.

In effetti in due anni, sei di loro morirono tragicamente, chi in banali incidenti, chi di malattia, dopo un terribile esaurimento, uno di loro si suicidò, il fatto allora fu eclatante, era un ragazzo di ottima famiglia. L'unica persona che sopravvisse: una ragazza che non fu presente a quella seduta, per motivi personali.

Non è purtroppo una leggenda metropolitana, e non è nemmeno l'unica storia di questo tipo.

Tutti gli esperti sono concordi sul fatto, che a certi esperimenti, occorre accostarsi con molta prudenza, e con preparazione specifica, alcuni di loro sostengono, che al di là degli spiriti, in questo tipo di riunioni, si scatenano terribili forze psichiche ed inconsce degli stessi partecipanti, i quali se non adeguamente istruiti, potrebbero essere travolti da pericolose ossessioni. Altri invece affermano, che la seduta può aprire delle porte a quelle dimensioni occupate da entità malvage, che così riescono ad interagire nella nostra realtà. Altri ancora mettono in guardia da i gusci eterici od astrali:
- nella dimensione terrena, l'uomo è un essere composto e psicofisico, la sua componente materiale è formata da atomi, elettroni, capaci qust'ultimi di fornire informazioni. Una volta che l'organismo biologico cessa di vivere, lo spirito, o (pneuma), scinde i legami con il suo corpo fisico, e varca la soglia dell'invisibile, per continuare la sua evoluzione. Resterebbe, però conservata ed ancora attiva nel grande serbatoio-memoria? della terra, la sua personale memoria elettronica vagante o residuo di energia molto bassa, chiamato appunto guscio eterico o astrale, che farebbe percepire la sua presenza sotto forma di infestazioni varie, inoltre possono intervenire alle sedute spiritiche, ma tutto ciò che riescono a comunicare sono spesso informazioni inconcludenti e automatiche.

Chi mi conosce sa che sono sempre disponibile alla ricerca, ma in questo caso, chi volesse fare esperienze del genere, si aggreghi a persone evolute che sanno quello che fanno, a chi si vuole divertire deridendo questi fenomeni, dico attenzione, possiamo considerarci come neonati di fronte al mondo, non crediamo a nulla ad occhi chiusi, ma iniziamo a conoscere meglio, ciò che ci circonda.

giovedì 13 agosto 2009

Lost i viaggi nel tempo



Seguire " Lost ", non è la cosa più semplice del mondo, occorre prestare molta attenzione, nonostante ciò, puoi perdere il filo delle vicende in un attimo.

Personalmente, trovo le ultime puntate, molto interessanti, proprio per i continui passaggi temporali, che come ben sapete sono stati causati da un progetto sperimentale, tutti i paradossi scaturiscono proprio da queste andate e ritorno dei nostri protagonisti.

Nella puntata di lunedì, alcuni di loro, sono approdati nel 1977, e sono riusciti a farsi assumere, proprio dalla fatidica Dharma, successivamente, saranno raggiunti da altri amici, ritornati sull'isola proprio per salvarli...
Nello stesso luogo e nello stesso tempo, vive Ben bambino, proprio il Ben, che in un'altra fase temporale, ha ucciso John, dopo averlo salvato dal suicidio, voi avete capito il motivo? - forse per costringere tutti gli altri a ritornare sull'isola, oppure per ragioni ancora oscure?.

Al di là di tutte queste mie elugubrazioni sulla puntata, che solo gli appassionati che seguono la serie potranno capire, non riesco ad immaginare un finale, perchè quando credi di aver compreso qualcosa, si apre un'altra dimensione, credo sia normale che le vicende cambino di volta in volta, mentre i protagonisti viaggiano nel tempo.

Se ci fosse offerta una possibilità del genere, la nostra funzione dovrebbe essere solo quella di osservatori, perchè se interagissimo, il rischio sarebbe quello di cambiare il futuro. Affascinante, ma anche inquietante, faccio un banale esempio:
- se qualcuno impedisse a vostra madre di conoscere Vostro padre, voi non potreste nascere.

In lost, invece l'interazione, rende il futuro assolutamente alterabile, se ad esempio Ben bambino morisse, John, si salverebbe, o addirittura, tutta questa storia non avrebbe più senso.

Ma state tranquilli, o non contateci troppo, Ben sopravviverà, anche se nella prossima puntata, il piccolo Ben sarà in pericolo.

Bene le scommesse sono aperte...

lunedì 10 agosto 2009

no alla guerra no alla pazzia degli uomini



Se guerra significa morte e distruzione, se pace significa vivere una vita dignitosa e degna di essere vissuta, chi sarebbe il buon padre di famiglia che manderebbe a morte il proprio figlio, per vincere la propria guerra.

Ed allora perché i governi che dovrebbero tutelare il popolo, prendono decisioni di questo tipo?
Cosa e chi favorisce, chi ci guadagna? Forse coloro che vendono le armi…e occulti interessi economici.

Come possono sopportare la morte dei bimbi e non solo, come possono dire in cuor loro non avevo scelta, devo pur difendere il mio paese, quale meccanismo perverso genera tali pensieri in ogni essere umano degno di questo nome?

Io rispetto il pensiero di ogni popolo, ma santo cielo la guerra santa mi sembra un delitto verso Dio, quale Dio vorrebbe il sacrificio di tante persone? No non è Dio che vuole ciò, ma l’empietà e la superbia dell’uomo, che crede di sapere cosa vuole Dio…. Nessuno di noi si può ritenere degno di rappresentarlo o di decodificare la sua volontà, il nostro libero arbitrio da Lui concessoci, non ci deve rendere pazzi.

Eppure se ci guardiamo indietro e guardiamo la nostra storia presente, vediamo che la pace globale non è mai esistita, le guerre altrove, non ci interessano, ma quando vediamo un bimbo dilaniato e colpito da una bomba, non possiamo fare a meno di pensare ai nostri figli.

No alla guerra, mai la guerra, no alla pazzia degli uomini.

domenica 9 agosto 2009

The Abyss il film tagliato



Chi ha visto The Abyss,(io l'ho visto non molto tempo fa, anche se il film è uscito nel 1989), non può non essere rimasto impressionato, dalla trama, dagli effetti speciali, ma sicuramente non sa, a meno che non l'abbia letto sul giornale,
che una scena del film è stata tagliata, motivazione ufficiale? ridurne la durata, anche se in molti sostengono che non è la verità.

Per chi non ricorda bene la trama del film :

Una spedizione militare deve recuperare un sommergibile atomico, sprofonda negli abissi del Mar dei Caraibi, in seguito ad una collisione con una barriera rocciosa, provocata da un fluido fosforescente.

In questa operazione viene coinvolto un team di persone specializzate in ricerche petrolifere, che si trovano in una piattaforma sottomarina. Dopo alcune misteriose apparizioni luminose subacquee, " un serpente d'acqua " si introduce all'interno, assumendo le fattezze dei conuigi Brigman. La missione si trasforma in tragedia.
Da terra i Tg, annunciano tensioni politiche fra le superpotenze, ed il rischio di una guerra si avvicina. Quando al luogotenente Coffey viene ordinato di caricare a bordo l'ordigno nucleare, questi impazzisce per la tremenda pressione sottomarina, addirittura crede che il serpente di acqua sia un'avanzata e nuova tecnologia segreta russa, decide quindi di sabotare l'ordigno recuperato. Interviene benignamente una presenza aliena. Quando Coffey viene eliminato, l'ordigno precipita negli abissi dell'oceano e Bud Brigman si precipita per disinnescare la minaccia nucleare. Durante la sua missione disperata, resta senza ossigeno e comunica alla moglie ed ai suoi amici le sue ultime volontà, ma un'entità aliena simile ad una manta umanoide, trasporta il comandante all'interno di una gigantesca astronave, viene adagiato in un'area dove può respirare, si separano le acque, Brigman entra in contatto telepatico con l'extraterreste e su uno schermo liquido, vengono proiettate delle immagini, a questo punto inizia la parte censurata nel 1989 della durata di 6 minuti.

Nella prima versione infatti Brigman dopo aver ripreso conoscenza, domanda agli alieni : come va Ragazzi? gli alieni rispondono proiettando immagini sullo schermo fatto di acqua.

Sembrerebbe che sono proprio queste immagini, che rappresentano guerre, attentati, bombe nucleari, (un monito a tutti gli uomini, potenti e non, a non percorrere vie distruttive), ad essere state tagliate, ma perchè? in fondo non sarebbe la prima volta che un film riporta tutto ciò.
A chi può aver dato fastidio?

venerdì 7 agosto 2009

l'invito di mezzanotte



Accidenti di chi sarà, si chiese Massimo, vedendo una busta spuntare al di sotto della porta, la prese, l'aprì, caspita era un invito ad una festa, mascherata per giunta, chiamò i suoi amici Carlo e Francesco, l'invito era per quella sera stessa a mezzanotte, in Via dei Gigli, la firma: Maria G.( mai conosciuta).

Ragazzi che facciamo, disse Massimo, ci andiamo oppure no? gli amici gli chiesero, ma come facciamo a trovare le maschere da indossare?, niente paura disse Massimo, durante gli ultimi tre carnevali, mi sono comprato tre bellissimi costumi, scegliete: vampiro o corsaro o diabolik, - "fantastico", dissero tutti in coro.

Dopo aver indossato il loro preferito, alle ventitre e quaranta, partirono con l'auto di Massimo. Via Giacinti era in una località poco distante, una traversa dei cimiteri, arrivarono quasi subito, la villa a dir il vero era un pò decadente ma illuminata, la stranezza era che non vi era altra auto oltre la loro, Massimo disse agli amici: - o non c'è ancora nessuno, o la cosa è abbastanza curiosa, dai scendiamo andiamo a vedere. Entrarono nella villa, la sala immensa e brutta, ospitava una serie di maschere incredibili, mai viste in vita loro, orribili, come il lezzo che c'era in quel posto, ma cos'era? si chiesero muffa? sembrava il puzzo nauseante della morte, si fecero coraggio ed andarono al tavolo delle vivande, ma anche qui ebbero una cattiva sorpresa, sparsi sul tavolo c'erano solo tanti pezzi di carne sanguinolenti, ed il vino che diavolo di vino era.. sembrava sangue.

Si guardarono l'un l'altro e vedendo che nessuno faceva caso a loro, replicarono è una festa orrenda, andiamo via. Avevano appena pronunciato quella frase, che dal nulla apparve una figura esile, vestita di nero, con la maschera della morte che disse: - ma come, non vi piace la festa che vi ho preparato? I ragazzi si guardarono e le chiesero : ma tu chi sei? per favore facci vedere il tuo volto, la figura in nero li accontentò, riconobbero subito e con orrore il volto della ragazza che avevano investito la sera prima, e non solo, impauriti come erano, non l'avevano nemmeno soccorsa, la ragazza continuò: - io sono morta per colpa vostra, ma anche a voi non è andata meglio... no, non può essere... ma non vi ricordate neppure che avete avuto un incidente e siete morti sul colpo?
- già, come potreste ricordare, "eravate ubriachi fradici".

mercoledì 5 agosto 2009

il sogno premonitore la morte di mio padre

Questa è una storia assolutamente personale, che mi fa tornare indietro di molti anni, è giusto che la conosciate, perché vi permetterà di comprendere, i motivi che mi hanno spinto verso la via della ricerca, di certe particolari ricerche.
Vi assicuro sin da ora che è vera e reale e non frutto della mia fantasia, o di ricerche esterne, è una mia esperienza di vita, e ve la racconterò in tutta la sua incredibile verità.

Mio padre amava passare l’estate al campeggio di Torre del Lago, il suo hobby preferito era la pesca, era andato in pensione per gravi problemi di salute, tuttavia si era abbastanza ripreso, e ogni Maggio fino a che la stagione lo permetteva, lui desiderava stare all’aria aperta e quindi aveva optato per quel tipo di vacanza abbastanza economica. Noi la sua famiglia, lo raggiungevamo solo per il fine settimana, passavamo con lui tutto il mese di agosto.

Alla fine del mese di agosto dell’anno 1984, un venerdì, mio padre ci riportò a Pistoia, con l’intento di ripartire qualche ora dopo, nonostante noi non fossimo molto d’accordo, era comunque in buone condizioni di salute, e non potevamo certo legarlo, infatti dopo qualche ora ci salutò e ritornò al suo amato campeggio, assicurando che ci avrebbe chiamato il giorno dopo. Il sabato sera, ci telefonò, stava bene.

La domenica notte, sognai … mi trovavo su un treno con tutta la mia famiglia, una cosa impressionante, lo sferragliare del treno sui binari, come se realmente fossi su quel treno, i colori vividi, tutto sembrava estremamente reale, ad un certo punto sentii, il rumore di una frenata improvvisa, cercai di capire cosa stava succedendo, non eravamo arrivati in nessuna stazione, intorno a noi c’era un paesaggio brullo e grigio, con tanta nebbia, ma mio padre non era più con noi, allora andai verso la porta d’uscita più vicina e scesi, lo vidi, stava andando via proprio per quella campagna brulla e grigia, lo chiamai forte: babbo, babbo dove stai andando, torna indietro, ma lui non si voltò e continuò il suo percorso, volevo inseguirlo, ma delle braccia mi sollevarono e mi riportarono dentro il treno, che subito ripartì.

Mi svegliai con il cuore in gola, ed un bruttissimo presentimento, raccontai il sogno a mia madre, che mi disse speriamo non sia successo nulla.

Il lunedì mattina andai a lavorare, stavo male, il sogno era sempre nella mia mente, decisi quindi di telefonare, ma al campeggio, nessuno rispose. Nel primo pomeriggio, chiamò mia madre, che trafelata mi disse di tornare a casa, perché dovevamo partire subito per Torre del Lago, mio padre si era sentito male.

Quando arrivammo, il proprietario del campeggio, ci disse di aspettare il fratello di mio padre, noi chiedevamo in quale ospedale è stato ricoverato e tutti tacevano, arrivò mio zio, che mi disse :
- tuo padre è morto, l’hanno trovato stamani, deve essere successo domenica notte, il medico legale ha accertato la causa di morte, è stato un infarto fulminante, non avrebbe avuto scampo, neppure se lo avessero subito soccorso. Ma quanto mi disperai pensando che era morto solo, e quanto mi rimproverai per non averlo costretto a rimanere con noi.

A distanza di tanti anni, mi domando : il sogno mi avvertiva che mio padre stava morendo, o era già morto?, quanta tristezza vederlo andare via in quel paesaggio grigio, senza voltarsi indietro. Ma di una cosa sono certa, era proprio premonitore, e questo al di là del mio dolore, mi ha dato la spinta, per ricercare quali potenzialità esistono nella nostra mente, inoltre dopo la sua morte l’ho sognato innumerevoli volte, specialmente nei momenti di maggior difficoltà, vi garantisco che mi ha sempre aiutata. Ma questa è un’altra storia.

martedì 4 agosto 2009

ricerca interiore lo sfidante



Buona visione.

domenica 2 agosto 2009

il momento di scegliere approfondimento



Quanti di noi si sono trovati in difficoltà, nel momento di dover fare una scelta, in ogni campo della vita, salute, amore, lavoro, generalmente ci facciamo consigliare da amici, da esperti, però alla fine la decisione dovrà essere solo nostra perchè saremo noi a subire le conseguenze cattive o buone che arriveranno.

Tutto sommato fin qui nulla di strano, capita a tutti di trovarsi ad un bivio, od a un incrocio e non sapere che strada prendere, lanciare la monetina e fare testa o croce è una possibilità, ma non credo che per le cose importanti possa andare bene.

Ed è davvero un mistero come a volte le nostre scelte, sfuggano al nostro controllo razionale, interviene quella arcana parte di noi, che ci spinge verso una direzione, che magari ci sembra la meno conveniente, anzi quella meno auspicabile, vi siete mai chiesti perché?

La nostra mente è un mistero ancora insoluto, il ragionamento, la memoria le premonizioni e questa cosa l’ ho ribadita molte volte, pur consapevoli, ci accorgiamo che una parte di noi sommersa, resta sconosciuta a noi stessi, ma quando intercorrono nelle nostra vita cose importanti, improvvisamente si accende la lampadina, e sappiamo quale sarà il percorso da intraprendere, perché qualcosa dentro di noi è scattato e sappiamo che quella è la via giusta.

La razionalità è una gran bella cosa, ci deve aiutare ad affrontare gli eventi con spirito critico, ma non potremo mai fare a meno del nostro misterioso io sconosciuto, è lui che sa quel che fa e quale esperienza dovremo sperimentare.

Ma capita purtroppo che a volte siamo scollegati e ciò può avere delle conseguenze devastanti nella nostra vita, perché diciamolo per essere ben collegati, occorre capire prima di tutto umilmente che il sangue nelle vene non lo facciamo circolare noi, che nessuna attività del nostro organismo la guidiamo noi, che anche i nostri stessi pensieri a volte sembrano non appartenerci, che esiste un’entità all’interno che provvede a tutte le nostre necessità, il capo non siamo noi questa è la verità, almeno fino a quando non riusciremo ad essere tutt’uno con lui.

Ma molti non se ne accorgono neppure, vanno avanti, fanno progetti su progetti, senza capire, come se tutto fosse loro dovuto, ma non è così, nel momento che ci ammaliamo seriamente, ci sentiamo traditi, ci chiediamo come è potuto accadere, in realtà siamo stati noi ad abbandonare noi stessi a scollegarci magari seguendo le scelte suggerite dagli altri esperti o meno.

Nei momenti peggiori dobbiamo per forza ritornare sui nostri passi, quando le cose non funzionano, siamo costretti a riflettere, rivedere tutto il nostro modo di agire, di pensare, solo così se non è troppo tardi, ma generalmente non lo è, possiamo tornare a vivere.

E’ proprio nel momento che dobbiamo scegliere, che dobbiamo raccoglierci e ascoltare, ribadisco con forza che il mistero è in noi e se non mi credete, ora, comprenderete più avanti.