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domenica 16 agosto 2009
telefonata da un altro mondo
Per Luigi quella era stata, una giornata terribilmente afosa e maledetta. L'ufficiale separazione dalla moglie, che lo aveva lasciato letteralmente in mutande. Il problema sul lavoro, una disgraziata incompatibilità di carattere con il suo capo, lo stava relegando a mansioni sempre più misere, sapeva che grazie al consueto abuso di potere, quell’individuo insopportabile ed arrogante, lo avrebbe eliminato, al di là della sua esperienza e delle sue competenze.
Stava cercando un nuovo lavoro, ma quando presentava il suo curriculum e tutti i suoi dati personali, dove la sua età di quarantacinquenne, era evidente, si sentiva, sempre gentilmente, respingere, tanto che il suo proverbiale buon umore stava iniziando a vacillare.
Non sapeva più dove sbattere la testa, aveva coinvolto anche i suoi più cari amici, ma anche loro non se la passavano meglio di lui.
Erano le venti, iniziò prepararsi una cena frugale, quando sentì squillare il telefono, si affrettò a rispondere, era il suo caro amico Riccardo, che lo informò che un conoscente comune, un importante imprenditore, stava cercando una persona esperta nel settore finanziario, lo consigliò di presentarsi subito ad un colloquio, poi lo salutò con grande affetto, senza dargli nemmeno il tempo di ringraziarlo.
La mattina come gli aveva suggerito l’amico, dopo aver telefonato in ufficio, per comunicare che avrebbe ritardato, andò direttamente alla sede, dove sapeva che avrebbe trovato l’imprenditore, infatti, anche senza appuntamento, la segretaria lo fece passare. Luigi uscì dopo un’oretta soddisfatto e felice, aveva avuto quel posto, e avrebbe iniziato subito, con uno stipendio più elevato di quello attuale.
Prima di andare presso la sua ormai ex-azienda per dimettersi, decise di chiamare il suo amico Riccardo, ma il cellulare non dava alcun segnale. Andò a trovarlo sul posto di lavoro, erano però due giorni che non si presentava, non aveva neppure chiamato per avvertire della sua assenza, tanto che il responsabile aveva telefonato a casa, nessuno aveva risposto, ( anche Riccardo era separato). Luigi, rimase molto sorpreso, e preoccupato,Riccardo, non si sarebbe mai comportato così. Per questo motivo, ed anche con una certa ansia, andò a casa sua, suonò il campanello, nessuno rispose, senza indugio ruppe il vetro di una finestra, l’appartamento era solo al secondo piano e raggiungibile, tramite una scala di sicurezza, Luigi, con un nodo alla gola, entrò e cominciò a perlustrare le stanze, nella camera non c’era, anche se il letto era sfatto, nel bagno oddio… era nel bagno, disteso a faccia in giù, il sangue vicino alla tempia, Luigi
tremante e quasi impazzito, chiamò subito l’autoambulanza anche se sapeva che non c’era più nulla da fare, il dottore, a sua volta chiamò la polizia, che arrivò velocemente.
Per conoscere la causa della morte fecero l’autopsia e sapete cosa emerse?
- che Riccardo era morto già da due giorni ( per una accidentale caduta ), prima che scoprissero il suo cadavere. Luigi protestò con la polizia che la data della sua morte non poteva essere quella, perché la sera prima alle venti, aveva ricevuto una sua telefonata, ma dopo approfondite indagini, questa telefonata non risultò da nessuna parte.
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