venerdì 7 agosto 2009

l'invito di mezzanotte



Accidenti di chi sarà, si chiese Massimo, vedendo una busta spuntare al di sotto della porta, la prese, l'aprì, caspita era un invito ad una festa, mascherata per giunta, chiamò i suoi amici Carlo e Francesco, l'invito era per quella sera stessa a mezzanotte, in Via dei Gigli, la firma: Maria G.( mai conosciuta).

Ragazzi che facciamo, disse Massimo, ci andiamo oppure no? gli amici gli chiesero, ma come facciamo a trovare le maschere da indossare?, niente paura disse Massimo, durante gli ultimi tre carnevali, mi sono comprato tre bellissimi costumi, scegliete: vampiro o corsaro o diabolik, - "fantastico", dissero tutti in coro.

Dopo aver indossato il loro preferito, alle ventitre e quaranta, partirono con l'auto di Massimo. Via Giacinti era in una località poco distante, una traversa dei cimiteri, arrivarono quasi subito, la villa a dir il vero era un pò decadente ma illuminata, la stranezza era che non vi era altra auto oltre la loro, Massimo disse agli amici: - o non c'è ancora nessuno, o la cosa è abbastanza curiosa, dai scendiamo andiamo a vedere. Entrarono nella villa, la sala immensa e brutta, ospitava una serie di maschere incredibili, mai viste in vita loro, orribili, come il lezzo che c'era in quel posto, ma cos'era? si chiesero muffa? sembrava il puzzo nauseante della morte, si fecero coraggio ed andarono al tavolo delle vivande, ma anche qui ebbero una cattiva sorpresa, sparsi sul tavolo c'erano solo tanti pezzi di carne sanguinolenti, ed il vino che diavolo di vino era.. sembrava sangue.

Si guardarono l'un l'altro e vedendo che nessuno faceva caso a loro, replicarono è una festa orrenda, andiamo via. Avevano appena pronunciato quella frase, che dal nulla apparve una figura esile, vestita di nero, con la maschera della morte che disse: - ma come, non vi piace la festa che vi ho preparato? I ragazzi si guardarono e le chiesero : ma tu chi sei? per favore facci vedere il tuo volto, la figura in nero li accontentò, riconobbero subito e con orrore il volto della ragazza che avevano investito la sera prima, e non solo, impauriti come erano, non l'avevano nemmeno soccorsa, la ragazza continuò: - io sono morta per colpa vostra, ma anche a voi non è andata meglio... no, non può essere... ma non vi ricordate neppure che avete avuto un incidente e siete morti sul colpo?
- già, come potreste ricordare, "eravate ubriachi fradici".

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