La sala immensa dell'inferno, accoglieva un trono di diamante
nero, il re, (Satana), imbufalito, si ergeva possente sopra
demoni di ogni fattezza e categoria.
Descrivere codesti esseri, non è affatto facile, nell'immaginario
collettivo Satana è rosso ed ha le corna ed un muso orribile,
gli altri demoni minori, sono ancora più brutti.
Niente di più sbagliato, sono tutt'altro che orrendi, altissimi, con una
possente muscolatura, hanno una dentatura ferina e artigli pericolosi,
ma niente corna. Lunghi capelli neri o biondi, occhi glaciali e profondi
come abissi, crudeli o indifferenti.
Insomma hanno una bellezza straordinaria, aggressiva, le demoni di
sesso femminile, sono una piccola minoranza e sono veramente
bellissime.
La Sala, era gremita da demoni, provenienti da ogni
spazio, dovevano giudicare un loro fratello, che aveva
trasgredito il loro patto di alleanza, per quanto crudeli e
infidi, era un compito che preferivano lasciare al loro
re, tuttavia Satana preferiva coinvolgerli, per ammonirli,
alla obbedienza assoluta.
Il trasgressore, si era macchiato di una disobbedienza
intollerabile, aveva avuto compassione di un povero
vecchio, non aveva carpito la sua anima, considerandola
irrisoria, peccato per lui, che quella anima era tutt'altro
che irrisoria, non esistono anime di poco conto per
Satana.
Quel povero diavolo, dalle fattezze quasi angeliche,
stava a capo chino, davanti a quel tribunale, sapeva
che non sarebbe finita bene, avrebbe perso tutti i
suoi poteri e privilegi, la sua immortalità.
Satana si rivolse a lui, chiedendogli cosa avesse da
dire a sua discolpa, il demone contrito non disse nulla.
Poi si rivolse agli altri demoni e chiese loro, quale
punizione infliggere al malcapitato.
Un boato enorme risuonò in quella enorme sala:
"ESILIO"
Satana, tuonò: che esilio sia, tu sciocco, non avrai
più alcun potere, nè immortalità, vagherai esule,
sulla terra, come il più misero degli umani,
in attesa della morte, il nulla eterno.
Ed ora vattene, non posso più guardarti.
Il povero ex demone, sapeva che quella era
una vera e propria condanna a morte,
lui non apparteneva più all'inferno e
neppure al cielo, quelli come lui erano
gli esseri più miseri, che vagavano sulla
terra o su altri pianeti, destinati al nulla
eterno, nessuna speranza di salvezza,
solo nostalgia del vecchio stato.
Ma non osò dire niente, uscì dalla sala
e dall'inferno, insieme ad altri due demoni
che lo condussero sulla terra, in una città
qualsiasi, lo abbandonarono su una panchina.
Quanti poveri ex diavoli, ci sono in questo mondo? Che si
sono macchiati di una colpa gravissima: avere compassione
di un altro essere, ne esistono un buon numero, tuttavia
Satana e l'altro Signore non sanno, che questi poveri
ex demoni, sono coloro che riscatteranno la loro vera
libertà, che il Padre di tutti non li abbandonerò mai, sono
comunque suoi diletti figli, e non ci sarà per loro il nulla
eterno, ma ogni possibilità se sapranno ben coltivare la
compassione per ogni essere.
Il Signore del Male condanna senza speranza Gesù il figlio dell’Altissimo invece perdona e dona speranza a tutta l’Umanita’ anche ai malvagi e quindi alla fine l’Amore trionfa sull’Odio.L’Amore puro e sincero di Gesù ha sconfitto la Morte e ha dato vita a un sentiero luminoso che condurrà un giorno noi figli di questo mondo alle porte del suo Regno di Eternita.Brava come sempre,un saluto.Emilio
RispondiEliminagrazie Emilio, nessuno è perduto....per il Padre Celeste
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