venerdì 16 ottobre 2009

Porte alchemiche Prima parte



Stasera voglio parlarvi di porte alchemiche, per l’esattezza di una particolare che si trova a Roma:
“ la porta alchemica di Villa Palombara”, coloro che sono appassionati di alchimia, esoterismo senz’altro sanno di cosa si tratta.

Villa Palombara, è situata nella zona di Piazza Vittorio Emanuele, purtroppo rimane di questa preziosa costruzione, soltanto qualche muro di pietra, ma l’ingresso è costituito da una porta, che ha sempre affascinato gli studiosi d’alchimia. Il marchese Massimiliano Palombara, la fece costruire nel 1680, e fece incidere su di essa simboli alchemici, e frasi legate al percorso di trasmutazione del vile piombo in oro, la famosa realizzazione della Grande Opera che ha tre diversi momenti:
l’opera al nero, al bianco ed al rosso, per quanto molti abbiano inseguito questa, incredibile opera, per fabbricare davvero l’oro, occorre far capire ai lettori, che in realtà essa mira soprattutto, alla trasmutazione interiore dell’uomo, da essere mortale e grezzo ( il piombo), in essere imperituro e solare ( l’oro).

La parte superiore di questa porta comprende un medaglione a bassorilievo, formato da un cerchio esterno, all’interno del quale troviamo il sigillo di Salomone, due triangoli intrecciati. Che formano una stella a sei punte, simboli dell’unione dell’acqua, (il vertice rivolto verso l’alto), con il fuoco (il vertice verso il basso).

E questi opposti ci fanno ricordare ciò che recita la tavola di smeraldo, riguardo gli opposti :
“ E’ vero senza menzogna, è certo e verissimo che ciò che è in alto è come ciò che sta in basso, e ciò che è in basso è come ciò che è in alto per compiere i miracoli della Cosa Una ”.

Sopra al sigillo, il simbolo del mondo, un cerchio con sopra una croce, che richiama ai quattro elementi, nella sua circonferenza la frase: Centrum in trigono centri che significa ( il centro è nel triangolo del centro), troviamo poi un cerchio più piccolo, che rappresenta il sole ( aureo).
Nel cerchio esterno, la scritta : Tria sunt Mirabilia deus et homo mater et virgo trinitus et unus cioè:
( tre sono le cose meravigliose Dio e uomo madre e vergine, Trino e Uno), trinità che in alchimia è corrispondente al solfo-spirito, il mercurio-anima, ed il sale-corpo.

Da non dimenticare che tali sostanze sono in realtà simboliche e che dalla condensazione di esse otteniamo i quattro elementi ( fuoco, terra, aria e acqua), componenti della materia.

Per ora mi fermo qui, come capirete, quello che sto trattando stasera è un argomento abbastanza difficile, anche per me, per cui rimando al prossimo post la continuazione.

Spero che non me ne vogliate.

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