"Strana la vita", pensò Peter, il licenziamento alla veneranda età
di cinquanta anni, lo aveva schiacciato letteralmente contro un
muro, ed insieme a sua moglie Mary aveva dovuto riprogrammare la
loro vita, lei guadagnava troppo poco, e non avrebbe potuto sostenere
le loro spese e quelle dei loro figli, ancora adolescenti.
Avevano dovuto vendere la loro casa, per estinguere il residuo del
mutuo e contare su dei risparmi, per andare avanti, si erano trasferiti
nella villetta dei suoi genitori ormai passati a miglior vita, in un
paesotto non lontanissimo dalla città, dove suo padre aveva
esercitato il mestiere delicato di medico condotto.
La sua famiglia, non era rattristata da questo trasferimento, la villetta
era bellina, ben tenuta, con un grande giardino ed alberi bellissimi,
uno in particolare era immenso, sovrastava tutti gli altri, ma per lui
era un dispiacere costante, in quella casa aveva vissuto, il dolore per
la tragica scomparsa della sua sorellina, mai ritrovata, con il trauma
dell'allontanamento affettivo dei suoi genitori, che invece di consolarlo
lo avevano tenuto a distanza, la loro freddezza lo aveva spinto ad
andarsene molto presto e loro non lo avevano trattenuto, e neppure
lo avevano cercato, fino al momento della loro morte, quando un
notaio lo contattò per l'eredità, la casa, che purtroppo non aveva
un gran valore, vista la sua ubicazione in quel paesotto, non
avrebbe avuto senso venderla.
Peter, in quella casa non stava bene, erano ritornati gli
incubi, l'insonnia, una malsana depressione, che non lo aiutava
a ritrovare un lavoro, sua moglie Mary, era molto preoccupata
per lui, inoltre c'era un particolare inquietante, quando si
recavano in paese a fare spesa, notavano alcuni residenti più
anziani, guardarli come se vedessero il diavolo.
I suoi due figli adolescenti, David di quindici anni e Paul
di tredici, si era ambientati abbastanza bene, tuttavia, anche
loro avevano notato degli sguardi strani, da parte di alcuni
loro compagni, e per il momento avevano preferito non fare
troppe amicizie.
Mentre sua moglie Mary era spesso fuori per lavoro, ed
ambientarsi era l'ultimo dei suoi pensieri.
Peter, cercava di occuparsi della casa, del giardino,
quello stesso giardino dove lui e la sua adorata sorellina
giocavano, Amy, la sua sorellina gemella, la persona che
amava di più al mondo, quando lei scomparve mentre
giocavano a nascondino, pensò ad uno scherzo, lei era
una gran burlona, ma dopo due ore di ricerca, comprese
la gravità e avvertì i suoi genitori.
Oltre alla paura, al dolore, di un povero bimbo di dieci
anni, si aggiunsero gli interrogatori, degli agenti di
polizia, che gli fecero ripetere mille volte la sua
testimonianza, gli sguardi sospettosi, i silenzi,
la freddezza dei genitori, gli incubi, Amy lo chiamava
tutte le notti, ed era triste e disperata.....
Tutto era ritornato, gli incubi, la sua sorellina
lo chiamava nuovamente tutte le notti, e lui si
svegliava madido di sudore e poi non riusciva
più a riaddormentarsi.
E cercava di ricordare, quel pomeriggio, quando
lei, andò a nascondersi, mentre lui contava ...
e poi la sua ricerca infruttuosa e poi disperata,
cosa era accaduto? Non ricordava la presenza
di nessun'altro, chi avrebbe potuto rapirla?
Si era affidato anche alle cure di un ipnologo,
per capire se avesse dimenticato qualcosa,
ma non era mai affiorato nulla.
La cosa più terribile fu che i suoi genitori
pensavano che in qualche modo, fosse colpa sua
e non solo i suoi genitori, chi poteva averle
fatto del male, se non lui, l'unico testimone,
l'ultimo ad averla vista.
Una notte, Peter fece un sogno stranissimo,
Amy era vicino all'albero più grande del loro
giardino, lei lo indicò, con la sua manina .....
Madido di sudore, si alzò, prese una torcia ed
andò verso quel grande albero, apparentemente
non sembrava ci fosse nulla di strano, prese
una pala ed iniziò a scavare sotto quell'albero...
dopo poco, la pala trovò qualcosa di duro,
un sacco con dentro, un cranio ed altri resti.....
Il cuore di Peter sembrò voler scoppiare.....
Svegliò la moglie e chiamò la polizia.....
Quaranta anni, dopo quaranta anni, l'aveva
finalmente ritrovata, era sotto terra, davanti
all'albero, chi, chi, l'aveva uccisa? Chi aveva
scavato quella fossa? Senza che nessuno se
ne accorgesse ? Non certo un bimbo gracilino
come lui, di dieci anni.....
La polizia, si occupò diligentemente del caso,
anche se con quaranta anni di ritardo, ma certo
l'autopsia non potè rilevare molto, tuttavia
nel sacco con cui l'avevano sepolta, riuscirono a
rilevare un dna, che non apparteneva a Peter.
La polizia Chiese la collaborazione degli abitanti del paese,
e molti si sottoposero al test del dna...
Si scoprì che uno di loro era il figlio di colui che aveva
lasciato il suo dna sul sacco, ed era ancora vivo....
un uomo di ottantacinque anni, rispettato da tutti,
era un caro amico del loro padre, che quel giorno
era andato a farsi visitare.
Era lui il mostro? quella traccia di dna dimostrava
la sua colpevolezza, ma come aveva fatto a seppellire
la bimba ai piedi di quell'albero, senza essere disturbato?
Come aveva potuto far sparire la bimba, senza che
nessuno se ne accorgesse?
L'uomo fu sottoposto ad un duro interrogatorio,
all'inizio si avvalse della facoltà di non rispondere,
tuttavia quando comprese che era del tutto inutile, poichè
quella prova era schiacciante, confessò già
confessò che quel giorno mentre stava andando a
farsi visitare, vide la bimba che si stava nascondendo
in una grande rimessa dove c'era un poco di tutto,
lui la seguì ne abusò e poi la uccise, la nascose
in un grande tino, dove tenevano il vino, ed andò a farsi
visitare, stando attento a non farsi vedere dal ragazzo
che stava cercando la sorellina. Durante la notte,
recuperò il cadavere dal tino e lo mise nel sacco, poi
scavò una buca sotto il grande albero e la seppellì,
senza problemi, tutti erano fuori a cercare la bimba.
Così facile? Durante la ricerca nel giorno, nessuno pensò di
guardare nel tino? E durante la notte tutti erano fuori'?
Qualcosa non tornava .....Peter ricordava che L'uomo
quella notte, era accanto a suo padre, nella ricerca
della sua sorellina, ed anche le notti successive, quindi
l'uomo mentiva spudoratamente.
Peter lo fece presente agli agenti, che l'uomo stava
mentendo, quindi le loro attenzioni si spostarono
sul figlio che allora aveva quindici anni, tuttavia
ricordavo bene che quel ragazzo era sempre insieme
a suo padre nella ricerca di Amy, certo poteva
aver attirato Amy con una scusa, poteva averla
seppellita successivamente nel nostro giardino,
inoltre ricordava che suo padre, chiese al suo
amico dei sacchi grandi, proprio come quello
in cui era stata deposta Amy.
La polizia aveva una confessione, basata sul
nulla, indagò il figlio, che si dimostrò innocente.
Chi aveva fatto scempio della sua sorellina?
Eppure sapeva che quell'uomo conosceva la verità,
ma preferiva farsi accusare piuttosto che
dichiararla, pensava che il suo silenzio lo avrebbe
protetto, invece dopo una settimana fu ucciso,
ucciso in carcere, durante una rissa tra detenuti.
Quell'evento confermò il pensiero di Peter
qualcosa di molto oscuro, gravava dietro alla
morte di Amy.
Il comportamento freddo e distaccato dei genitori,
ebbe su di lui un impatto terrificante, oggi lo assale
il dubbio di un loro coinvolgimento, o una verità
nascosta.
Peter chiese alla polizia, di analizzare il dna suo
quello di sua sorella e quello dei suoi genitori.
Ormai erano in ballo, e scoprirono che lui era
il fratello di Amy, ma i loro genitori non erano
biologicamente i loro genitori, non esisteva
inoltre nessun documento di adozione.
Peter Comprese quindi il motivo della loro freddezza.
Forse erano stati proprio loro ad uccidere Amy?
Chi erano i loro veri genitori? Erano stati venduti
o erano stati rapiti?
Purtroppo non emersero altre notizie, ormai
la generazione coinvolta era quasi tutta scomparsa,
e chi conosceva la verità, se la teneva ben
stretta, era potente e pericolosa, indagare
ulteriormente era impossibile.
Peter tristemente si rassegnò, non voleva
che la sua famiglia pagasse per la sua volontà
di conoscere la verità, trovò un nuovo lavoro
in città, e decise di vendere la villetta, ad
un modico prezzo.
Sua sorella era stata sacrificata su un altare
terrificante, e non capiva il motivo della scelta di
quei criminali, perchè Amy e non lui? O entrambi?