domenica 25 maggio 2025

Sotto l'albero

"Strana la vita", pensò Peter,  il licenziamento alla veneranda età

di cinquanta anni, lo aveva schiacciato letteralmente contro un

muro, ed  insieme a sua moglie Mary aveva dovuto riprogrammare la

loro vita, lei guadagnava troppo poco, e non avrebbe potuto sostenere

le loro spese e quelle dei loro figli, ancora adolescenti.


Avevano dovuto vendere la loro casa, per estinguere il residuo del 

mutuo e contare su dei risparmi, per andare avanti,  si erano trasferiti 

nella villetta  dei suoi genitori ormai passati a miglior vita,  in un 

paesotto non lontanissimo dalla città,  dove suo padre aveva 

esercitato il mestiere delicato di medico condotto.


La sua famiglia, non era rattristata da questo trasferimento, la villetta 

era bellina, ben tenuta, con un grande giardino ed alberi bellissimi, 

uno in particolare era immenso,  sovrastava tutti gli altri,  ma per lui 

era un dispiacere costante,  in quella casa aveva vissuto,  il dolore per 

la tragica scomparsa della sua sorellina,  mai ritrovata,  con il trauma

dell'allontanamento affettivo dei suoi genitori, che invece di consolarlo

lo avevano tenuto a distanza,  la loro freddezza lo aveva spinto ad 

andarsene molto presto e loro non lo avevano trattenuto,  e neppure

lo avevano cercato,  fino al momento della loro morte, quando un 

notaio lo contattò per l'eredità, la casa, che purtroppo non aveva

un gran valore, vista la sua ubicazione in quel paesotto, non

avrebbe avuto senso venderla.



Peter,  in quella casa non stava bene,  erano ritornati gli 

incubi, l'insonnia, una malsana depressione, che non lo aiutava

a ritrovare un lavoro, sua moglie Mary, era molto preoccupata

per lui,  inoltre c'era un particolare inquietante, quando si

recavano in paese a fare spesa, notavano alcuni residenti più

anziani, guardarli come se vedessero il diavolo.


I suoi  due figli  adolescenti,  David di quindici anni e Paul

di tredici, si era ambientati abbastanza bene,  tuttavia, anche

loro avevano notato degli sguardi  strani, da parte di alcuni

loro compagni,  e per il momento avevano preferito non fare

troppe amicizie.


Mentre sua moglie Mary era spesso fuori per lavoro, ed

ambientarsi era l'ultimo dei suoi pensieri.


Peter,  cercava di occuparsi della casa, del giardino, 

quello stesso giardino dove lui e la sua adorata sorellina

giocavano, Amy,  la sua sorellina gemella, la persona che 

amava di più al mondo, quando lei scomparve mentre

giocavano a nascondino, pensò ad uno scherzo,  lei era

una gran burlona, ma dopo due ore di ricerca, comprese

la gravità e avvertì i suoi genitori.

Oltre alla paura, al dolore, di un povero bimbo di dieci

anni, si aggiunsero gli interrogatori, degli agenti di

polizia,  che gli fecero ripetere mille volte la sua 

testimonianza, gli  sguardi sospettosi, i silenzi, 

la freddezza dei genitori, gli incubi,  Amy lo chiamava

tutte le notti,  ed era triste e disperata.....


Tutto era ritornato, gli incubi,  la sua sorellina 

lo chiamava nuovamente tutte le notti,  e lui si

svegliava madido di sudore e poi non riusciva

più a riaddormentarsi.

E cercava di ricordare, quel pomeriggio, quando

lei, andò a nascondersi,  mentre lui contava ...

e poi la sua ricerca infruttuosa e poi disperata,

cosa era accaduto?  Non ricordava la presenza

di nessun'altro,  chi avrebbe potuto rapirla?

Si era affidato anche alle cure di un ipnologo,

per capire se avesse dimenticato qualcosa,

ma non era mai affiorato nulla.


La cosa più terribile fu che i suoi genitori

pensavano che in qualche modo, fosse colpa sua

e non solo i suoi genitori,  chi poteva averle 

fatto del male, se non lui, l'unico testimone,

l'ultimo ad averla vista.


Una notte, Peter fece un sogno stranissimo,

Amy  era vicino all'albero più grande del loro

giardino,  lei lo indicò, con la sua manina .....

Madido di sudore, si alzò, prese una torcia ed

andò verso quel grande albero,  apparentemente

non sembrava ci fosse nulla di strano, prese

una pala ed iniziò a scavare sotto quell'albero...

dopo poco,  la pala trovò qualcosa di duro,  

un sacco con dentro, un cranio ed altri resti.....

Il cuore di Peter  sembrò  voler scoppiare.....

Svegliò la moglie e chiamò  la polizia.....


Quaranta anni, dopo quaranta anni, l'aveva

finalmente ritrovata,  era sotto terra, davanti

all'albero, chi, chi, l'aveva uccisa?  Chi aveva

scavato quella fossa?  Senza che nessuno se 

ne accorgesse ?  Non certo un bimbo gracilino

come lui, di dieci anni.....


La polizia, si occupò  diligentemente del caso, 

anche se con quaranta anni di ritardo,  ma certo 

l'autopsia  non potè  rilevare molto,  tuttavia 

nel sacco con cui l'avevano sepolta,  riuscirono a 

rilevare un dna, che non apparteneva a Peter.

La polizia Chiese la collaborazione degli abitanti  del paese,

e molti si sottoposero al test del dna...

Si scoprì  che uno di loro era il figlio di colui che aveva

lasciato il suo dna sul sacco,  ed era ancora vivo....

un uomo di ottantacinque anni, rispettato  da tutti,

era un caro amico del loro padre,  che quel  giorno 

era andato a farsi visitare.


Era lui il mostro?  quella traccia di dna  dimostrava

la sua colpevolezza,  ma come aveva fatto a seppellire

la bimba ai piedi di quell'albero,  senza essere disturbato?

Come aveva potuto far sparire la bimba, senza che 

nessuno se ne accorgesse?


L'uomo fu sottoposto ad un duro interrogatorio, 

all'inizio si avvalse della facoltà  di non rispondere, 

tuttavia quando comprese che era  del tutto inutile, poichè 

quella prova era schiacciante,  confessò già  

confessò  che quel giorno mentre stava andando a 

farsi visitare,  vide la bimba che si stava nascondendo

in una grande  rimessa dove c'era un poco di tutto,

lui la seguì  ne abusò e poi la uccise, la nascose 

in un grande tino, dove tenevano il vino, ed andò a farsi 

visitare, stando attento a non farsi vedere dal ragazzo

che stava cercando la sorellina.  Durante la notte, 

recuperò il cadavere dal tino e lo mise nel sacco,  poi

scavò una buca sotto il grande albero e la seppellì, 

senza problemi, tutti erano fuori a cercare la bimba.


Così facile? Durante la ricerca nel giorno, nessuno pensò  di

guardare nel tino?  E durante la notte tutti erano fuori'?

Qualcosa non tornava .....Peter ricordava che L'uomo

quella notte, era accanto a suo padre, nella ricerca 

della sua sorellina,  ed anche le notti successive,  quindi 

l'uomo mentiva spudoratamente.


Peter lo fece presente agli agenti,  che l'uomo stava

mentendo,  quindi le loro attenzioni  si spostarono

sul figlio che allora aveva quindici anni,  tuttavia

ricordavo bene che quel ragazzo era sempre insieme

a suo padre nella ricerca di Amy,  certo poteva 

aver attirato Amy con una scusa,  poteva averla 

seppellita successivamente nel nostro giardino, 

inoltre ricordava che suo padre, chiese al suo 

amico  dei sacchi grandi, proprio come quello

in cui era stata deposta Amy.


La polizia aveva una confessione, basata sul 

nulla,  indagò  il figlio,  che si dimostrò innocente.


Chi aveva fatto scempio della sua sorellina?

Eppure sapeva che quell'uomo conosceva la verità,

ma preferiva farsi accusare piuttosto che 

dichiararla,  pensava che il suo silenzio lo avrebbe

protetto,  invece dopo una settimana fu ucciso,

ucciso in carcere, durante una rissa tra detenuti.

Quell'evento confermò  il pensiero di Peter

qualcosa di molto oscuro, gravava dietro alla

morte di Amy.

Il comportamento freddo e distaccato dei genitori,

ebbe su di lui un impatto terrificante,  oggi lo assale

il dubbio di un loro coinvolgimento,  o una verità

nascosta.  

Peter chiese alla polizia, di analizzare il dna suo

quello di sua sorella e quello dei suoi genitori.

Ormai erano in ballo, e scoprirono  che lui era 

il fratello di Amy,  ma i loro genitori  non erano

biologicamente i loro genitori,   non esisteva

inoltre nessun documento di adozione.

Peter Comprese quindi il motivo della loro freddezza.

Forse erano stati proprio loro ad uccidere Amy?

Chi erano i loro veri genitori? Erano stati venduti

o erano stati rapiti?


Purtroppo non emersero altre notizie, ormai

la generazione coinvolta era quasi tutta scomparsa,

e chi conosceva la verità,  se la teneva ben

stretta, era potente e pericolosa,  indagare 

ulteriormente era impossibile.


Peter tristemente si rassegnò,  non voleva 

che la sua famiglia pagasse per la sua volontà

di conoscere la verità,  trovò un nuovo lavoro

in città,  e  decise di vendere la villetta,  ad

un modico prezzo.

Sua sorella era stata sacrificata su un altare 

terrificante,  e non capiva il motivo della scelta di 

quei criminali,   perchè Amy e non lui?  O entrambi?