sabato 30 novembre 2019

La nostra origine





La nostra ragione, la nostra logica, è paradossalmente contro di noi, mentre un antico detto : il sonno della ragione genera mostri,  possiamo scoprire strada facendo che la ragione stessa genera l'incapacità di incontrare la verità.

La nostra ragione è limitata, le nostre percezioni sensoriali basate sui sensi tradizionali, altrettanto, cercare la verità con questi strumenti è fallimentare.

Ci insegnano che la meditazione, può esulare tale limitazione, indubbiamente essa può condurci in altro stato di coscienza, ma vi è sempre l'ombra della ragione che ci riconduce entro i limiti.

La gabbia è in noi,  e si manifesta anche fuori di noi.

Come possiamo sapere che ciò che ci raccontano è vero?
Se non siamo in grado di sperimentare, neppure un piccolo frammento di verità?

La ragione continua a prendere il sopravvento, il cerchio delle credenze alle quali non crediamo più,  ci conducono nel caos più assoluto, stranamente quel caos doloroso, può rappresentare l'inizio del viaggio, ma attenzione...le parole sono messaggi già sepolti, non potranno mai esprimere la verità, poiché nascono dalla stessa limitazione della nostra condizione umana, cercare di imparare da ciò che è scritto, è fallimentare.  La stesse formule magiche sono fallimentari.

Compassione, tanta compassione per la nostra condizione,
quella sottile compassione è l'espressione di Qualcosa che in noi è invece illimitato, quel Qualcosa ci vuole nudi, fragili, vinti, senza parole, senza meditazione, senza credo, senza idee preconcette o meno, quel Qualcosa lavora in silenzio con pazienza, è senza tempo e ispira solo chi non desidera più nulla chi è ormai privo di obbiettivi, di volontà ferrea di raggiungere uno scopo.

Quale scopo può avere chi è illimitato?Neppure la beatitudine ha più senso.

Ciò che cerchiamo è in noi, ma pare irraggiungibile, o pensiamo che sia ma non è. Ci inganniamo in modo sublime, trattati su trattati. .....che  sono solo una pallida ombra.

Non è mia intenzione condurre il lettore alla disperazione, ma allertarlo, condurlo anche se virtualmente, in quella regione sconosciuta di se stesso ove esiste l'illimitato.

Ma esiste davvero quella famosa scintilla Divina di cui tutti parlano ma nessuno è riuscito a mostrare al mondo?

Beh! se non esistesse, nulla sarebbe, poiché niente e nessuno ne è privo, è come un tesoro vivo di valore incalcolabile, che può restare nascosto per sempre agli occhi inconsapevoli.



Nessun giudizio può sfiorarlo, neppure tutte le nostre attività umane buone o cattive che siano.....tanto meno le religioni, è un patrimonio arcano, senza spazio nè tempo,  che tutto e tutti abbiamo ereditato, ma che non sappiamo dove trovare e come richiamare.

Le illusioni di averlo a disposizione per molti, sono appunto solo illusioni,  è fuori dalla nostra capacità di comprensione, dalla nostra ragione. 

Per attivarlo, occorre entrare in un territorio desertico e pericoloso, interagirvi realmente, può essere anche letale per la nostra formazione biologica. 
La sua potenza non è descrivibile, è creatore e  distruttore e non segue la nostra volontà nè buona nè cattiva.
Occorre essere nudi, e non aver più nulla da perdere, umanamente parlando, chi desidera salvaguardare il proprio piccolo mondo, gli affetti, la pace, la tranquillità, farebbe meglio ad evitare contatti troppo profondi. Non appartiene a questo mondo, forse neppure a questo universo.
E' illimitato è senza tempo, forse è  quella forza sconosciuta che chiamiamo Amore, ma troppo forte per noi, davanti alla quale siamo impreparati, fragili come il cristallo, la sua frequenza è assai difficile da sostenere, occorre un duro cammino.

Noi dividiamo la luce e le tenebre, il male ed il bene, il diavolo e dio,  il sublime e l'orrore..., il buono ed il cattivo..
per la Forza Sconosciuta, nulla è diviso..., ciò per noi non è accettabile.....non può esserlo, dobbiamo sempre schierarci o da una parte o dall'altra....e ci allontaniamo...dalla nostra origine.

Il fatto è che incontrare  davvero la nostra origine è per chi riesce a vincere la paura dell'ignoto, per chi cerca di unificare ciò che invece è sempre diviso da tutti, per chi volta le spalle a tutti i credo, e non fugge ...e non si nutre che di se stesso in simbiosi con ciò che può annientarlo come essere umano.

Per questo la via è per pochi coraggiosi, che non temono di perdere la propria vita e quella di chi amano.

Forse solo il Cristo  ha dato testimonianza del Padre Originario, Lui è morto, ma anche risorto nel Padre. 

Solo questo conta, tutto il resto è  una storia senza importanza.

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