venerdì 6 maggio 2022

Senza identità

 

In un giorno di sole bellissimo, di dieci anni fa, su una isola del Pacifico, un bambino di nome Pablito, stava nuotando nel mare trasparente,  si divertiva sempre ad immergersi, per poi risalire, (lui è figlio di pescatori,  un figlio del mare,  e la sua abilità è talmente grande, che i genitori lo hanno sempre lasciato libero, sin dalla tenera età di sette anni, adesso ne ha 11), si stava immergendo per l'ennesima volta, quando notò qualcosa brillare nel fondo del mare, incuriosito si diresse verso lo strano oggetto che sembrava un immenso diamante. Si avvicinò con cautela senza toccarlo, non aveva idea di cosa fosse, e quindi prudentemente risalì e corse ad avvertire i suoi genitori del  suo ritrovamento.

Suo padre, intento a riparare delle reti, ascoltò con interesse suo figlio, comprese immediatamente che non avrebbe potuto fare nulla da solo, e quindi chiamò subito gli altri uomini, ed insieme con una barca si recarono sul luogo dell'avvistamento, si immersero,  Pablito prontamente li condusse dove quell'oggetto brillante emanava un bagliore incredibile, dopo un primo stupore generale, si attrezzarono per farlo risalire in superficie e trasferirlo sulla riva.

L'oggetto aveva una forma ovoidale,  e sembrava veramente un  enorme diamante, infatti alla luce del sole brillava talmente tanto, che non riuscivano a guardarlo,  nessuno di loro aveva la più pallida idea di cosa fosse,  lo osservarono, lo toccarono, al tatto era tiepido, si chiesero se fosse naturale, oppure qualcosa che era stato creato da qualcuno, (non dovete pensare che  quei pescatori fossero tutti ignoranti,  vi erano ragazzi che erano andati a studiare e poi per scelta erano ritornati sulla loro amata isola per vivere in pace,  immersi in quella natura straordinaria),  nel frattempo altra gente si radunò molto incuriosita da quel inusuale spettacolo, tra questi vi era uno studioso di astronomia, di nome George, che si era innamorato di quell'isola e ci abitava  da solo, almeno  per sei mesi all'anno,  era un uomo di quarantacinque anni di bell'aspetto, molto gioviale, lui si avvicinò a quell'oggetto e comprese che non era affatto naturale, sembrava  piuttosto un piccolo ordigno composto di un materiale non ben identificabile, aveva necessità dei suoi strumenti per comprendere di cosa fosse fatto.  Decisero quindi, grazie all'aiuto di tutti  di caricarlo su un camion e trasportarlo presso la sua abitazione. L'uomo lo sottopose a vari test, ma non riuscì ad identificare la composizione di quel materiale, oltremodo incuriosito, cercò di capire se esistesse un modo per aprirlo, se all'interno vi fosse qualcosa, alla fine  però dovette arrendersi e rimandare il controllo al giorno dopo.    

Durante la notte George, sentì uno strano rumore provenire dall' esterno, dove era stato posto l'oggetto, allertato si alzò per controllare di cosa si trattasse,  rimase sconcertato nel vedere che questi si era aperto, con cautela si avvicinò e la sorpresa fu immensa, quando notò che all'interno vi era un bellissimo bambino che poteva avere un anno o  forse qualcosa di più, due occhioni azzurri lo guardavano con altrettanta curiosità e nello stesso tempo timidezza.

George, con il cuore in gola, lo prese in braccio,  e corse a svegliare le famiglie vicine, non aveva idea di cosa fare.

Dopo aver spiegato a quella brava gente insonnolita ed allibita, ciò che era accaduto, tutti insieme decisero di chiamare un dottore, grazie al cielo presente sull'isola.  Il dottore sorridendo, dichiarò che il bimbo era assolutamente normale, tutti i parametri vitali erano perfetti, la mattina seguente avrebbero fatto accurate analisi del sangue, per controllare ulteriormente il suo stato di salute.

George lo tenne, sul suo lettone per il resto della notte,  lui non riuscì più a dormire, il bimbo invece si addormentò tranquillamente fino alla mattina.

Come programmato il bimbo fu condotto dal dottore per le analisi del sangue ed altre indagini. Dalle analisi il dottore,  verificò che il sangue  del bimbo, non apparteneva a nessun gruppo terrestre, il suo gruppo era totalmente sconosciuto, pur avendo una somiglianza con il sangue umano, vi erano straordinarie differenze, ma gli strumenti a sua disposizione, non gli permettevano di identificarle,  inoltre non aveva la più pallida idea di come nutrirlo, dalle sue indagini aveva appurato che non vi erano tracce di cibo nel suo stomaco, eppure questa creatura, non aveva mai pianto per la fame.

Nel frattempo, una folla di persone stava aspettando fuori dallo studio del dottore, in attesa di notizie sulla salute del bambino,  George con in braccio quella bellissima creatura, fece loro il resoconto, poi si preoccuparono tutti per il fatto che non sapevano come nutrirlo. Provarono a dargli il latte, le pappine, risputò tutto, molto indignato, provarono con il pesce e la carne macinati, lui li guardò inorridito e per la prima volta  pianse sconsolatamente.

Erano disperati, tutti avevano paura che potesse morire di fame, di inedia, tuttavia il bimbo che fu chiamato Sky, non solo non deperiva di un etto,  anzi stava aumentando di peso, accettava senza risputare indignato,  solo qualche sorso di acqua, e frutti in piccole quantità.  

Gli abitanti di quell'isola, compresero ben presto, che dovevano proteggere Sky, per cui pregarono il dottore di non parlare a nessuno di quella creatura, il dottore era un uomo onesto, ma anche un amante classico della ricerca, la stranezza di quella creatura doveva essere indagata dalla scienza,  era suo dovere segnalare la cosa all'ordine dei medici, George sapeva che dopo la segnalazione, lo avrebbero portato via, sarebbe stato trattato come un fenomeno vivente per tutta la sua esistenza, amava Sky come se fosse suo figlio, e non avrebbe permesso mai a nessuno di fargli questo.

Dopo una riunione con tutti i suoi amici, George decise che avrebbe portato Sky,  altrove, avrebbe cercato in tutti i modi di proteggerlo, era chiaro che lui non apparteneva a questo mondo, non sapevano come potesse essere giunto fino a qui,  ma  era anche giusto farlo crescere libero di scegliere.

George seppe proteggere Sky, che in pochi anni crebbe e si trasformò in un bellissimo ragazzo,  lui prima di tornare nel suo mondo,  volle ringraziare tutti gli abitanti dell'isola, amava  molto suo padre putativo, e certo avrebbe voluto condurlo con se, ma ognuno ha il suo percorso, secondo la propria natura. Tuttavia la promessa di Sky, è che sarebbe tornato a trovarlo.

George sta aspettando ancora Sky, che è e resterà per sempre suo figlio, e durante tutte le sue notti insonni, scruta le stelle, scruta il cielo nella speranza di vederlo ancora per poterlo abbracciare, ma questo amore è talmente immenso, che a volte gli sembra che suo figlio sia ancora con lui, perché quando mentalmente gli pone delle domande, Sky pare rispondergli sempre, grazie a queste risposte ha persino scoperto un nuovo pianeta ed una nuova galassia, George è un astronomo agli onori del mondo, anche se gli onori non lo interessano affatto, lui scruta il cielo solo alla ricerca di suo figlio.


2 commenti:

  1. Bellissimo racconto Daniela,chissà forse un giorno quando gli uomini di questa Terra riusciranno ad eliminare l*odio dai loro cuori e a vivere finalmente in pace che il piccolo bimbo dagli occhi azzurri chiamato Cielo non possa ritornare su questo Pianeta insieme ai suoi Fratelli delle Stelle a riabbracciare suo padre e a guidarci tutti sulla strada dell*Amore Universale.Lo so è solo un racconto e forse solo un sogno ma a volte i sogni possono diventare realtà.Con la stima di sempre.Emilio



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    1. Infatti, molti sperano che possa esserci questa unione, altri la temono, pochi non la vogliono per nulla, perderebbero tutto il loro potere basato su ciò che non ha importanza. Grazie Emilio per essere qui.

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