La mia costante impressione, chiamatela sensazione, è che
mi stia sfuggendo qualcosa, anzi, che a tutta l'umanità, da
sempre, stia sfuggendo, qualcosa di fondamentale.
Siamo approdati a molte conoscenze, la fisica quantistica,
sta affascinando con tutte le scoperte, fatte da vari emeriti
scienziati, salti quantici, probabilità, osservatore, vi propongo
in modo che possiate rinfrescarvi la memoria.
Ora ammettiamolo senza remore, pochi di noi, hanno la
possibilità di determinare personalmente se tutto ciò sia
assoluta verità ,ci fidiamo senza controprove di tutto ciò che ci
viene illustrato, e ne traiamo una nostra personale impressione.
Ammettiamo anche, che vi saranno ancora molte sorprese che
ci attendono, ma una cosa è certa, ciò che vediamo, ciò che
impressiona i nostri sensi, non corrisponde alla realtà.
Ciò che riteniamo fisico, materiale, non lo è, pensiamo
ad uno schiaffo, quando lo riceviamo, sentiamo una bella
botta, tanto tanto fisica, ebbene si tratta invece di un colpo
elettromagnetico, ed è così anche quando ci scontriamo
con un veicolo.
Tuttavia soprassediamo, su queste piccole cose, sappiamo
che tutto è composto da atomi, proprio tutto, che è la stessa
luce che ci permette di vedere tutto ciò che vediamo e che
ci è familiare, ma noi non vediamo la realtà, ma solo una
rielaborazione operata dalle nostre strutture neurali del
cervello che si sono organizzate, per ricevere certi stimoli.
Si esatto, è tutto energia vibrante, ed a vari livelli.
Il nostro corpo, un albero, un sasso insomma tutto.
Come si può concepire dunque la morte fisica, in tutto questo
scenario? Cosa è veramente la morte?
Il nostro povero e sottovalutato corpo, cessa di vivere per
un incidente, una malattia, la vecchiaia, resterà comunque
un insieme di atomi anche post-morte, lui stesso è energia
e l'energia non può morire.
Si interrompe la facoltà delle nostre strutture neurali a
rielaborare questa realtà, per cui la coscienza sarà libera,
ma anche ciò che compone il nostro corpo, sarà libero.
Domanda da un milione di dollari, potrebbe dunque
essere che la morte, sia sempre stata considerata un
vero orrore per la maggioranza dell'umanità, per colpa
di una rielaborazione errata forse anche per induzione,
della nostra stessa struttura neurale?
Sappiamo quale nefaste influenze, siano state prodotte
nei secoli, in tutti i campi, che forse hanno modificato
la nostra stessa capacità di elaborazione.....
Non è comunque questo che mi è sfuggito, inoltre
molti, penso, sanno, credo che vi sia ancora di più,
molto di più, e non è solo una questione di
rielaborazione, ma strutturale, una vera e propria
codifica inserita all'interno del nostro DNA, che ci
ha privato di facoltà vitali e universali.
Daniela,la realtà che tutti noi vediamo e viviamo tutti i giorni è solo e soltanto una piccola parte infinitesimale della vera realtà
RispondiEliminasicuramente
RispondiEliminaEsiste anche se non visibile ai nostri sensi limitati una realtà più profonda e fondamentale per la nostra evoluzione che qualcuno o qualcosa che non conosciamo ha interesse a tenerci nascosto e probabilmente come tu sostieni al nostro patrimonio genetico è stata inserita una vera e propria codifica che ci ha tolto delle facoltà estremamente importanti per impedirci di progredire nel nostro cammino evolutivo.L’idea della Morte come fine irreversibile di noi viventi che qualcuno ha cercato di inculcarci è totalmente errata perché come tu giustamente facevi notare tutto è energia e anche noi siamo energia e questa non può morire ma solo trasformarsi e quindi la morte non è altro che la trasformazione di un corpo di materia in un corpo luminoso destinato all*Eternita*.Il motivo
RispondiEliminaè abbastanza semplice perché il corpo come sostenevano i grandi filosofi dell*Antichita’ è la prigione dell’Anima e solo e soltanto quando essa sarà finalmente libera potrà spaziare nell*infinito e tornare a Colui che l*ha creata.Emilio
Ciao Emilio, il corpo è composto da atomi, e non dovrebbe essere una prigione, dovrebbe avere facoltà di trasformazione, è la nostra mente che ci imprigiona, le nostre ristrette vedute, forse dovuta ad una codifica nel dna, che non ci consente di avere facoltà universali. Non è colpa del nostro povero corpo.....
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