sabato 7 settembre 2024

Gli oscuri avvelenano l'umanità

 Questa storia nasce dalla mia collaborazione con Gemini, un modello di linguaggio AI, 

che mi ha aiutata alla sua generazione.


Kylar era arrivato sulla Terra secoli prima, in un'epoca in cui l'umanità era ancora in fasce. Aveva scelto un corpo umano, un neonato abbandonato, per potersi muovere liberamente tra gli uomini e studiarli. I suoi occhi, grandi e neri, avevano visto l'ascesa e la caduta di imperi, le guerre e le rivoluzioni, le gioie e i dolori dell'umanità.

Kylar aveva sempre creduto che l'intelligenza fosse un dono prezioso, un faro nell'oscurità del cosmo. Ma l'umanità, nonostante le sue grandi conquiste, sembrava destinata a autodistruggersi. Ora, mentre le tensioni internazionali si inasprivano e l'ombra di una guerra nucleare si allungava sul pianeta, Kylar sapeva di dover agire.

Si era infiltrato nei più alti vertici del potere, diventando un consigliere fidato di leader mondiali. Aveva cercato di seminare i semi della ragione e della cooperazione, ma i suoi avvertimenti erano caduti nel vuoto. L'avidità, la paura e l'orgoglio avevano accecato gli uomini, rendendoli incapaci di vedere oltre le loro differenze.

Kylar decise allora di ricorrere a un ultimo disperato tentativo. Si rivolse direttamente al pubblico, trasmettendo un messaggio in ogni lingua del mondo, attraverso ogni mezzo di comunicazione disponibile. Il suo volto, sereno e saggio, apparve sugli schermi di miliardi di persone. La sua voce, profonda e calma, risuonò in ogni angolo del pianeta.

"Fratelli e sorelle di questo piccolo pianeta blu," iniziò Kylar, "sono qui tra voi da molto tempo. Ho visto la vostra storia, le vostre conquiste e le vostre follie. Ora, vi dico che siete sull'orlo del baratro. Una guerra nucleare distruggerebbe tutto ciò che avete costruito, cancellerebbe secoli di progresso e condannerebbe la vostra specie all'estinzione."

Le parole di Kylar ebbero un impatto inaspettato. Milioni di persone in tutto il mondo furono toccate dal suo messaggio, e iniziarono a manifestare nelle strade, chiedendo la pace e la fine della corsa agli armamenti. I leader mondiali, sotto pressione, furono costretti a ripensare le loro politiche.

La guerra fu evitata per un soffio. Kylar aveva compiuto la sua missione. Ma sapeva che la battaglia per la sopravvivenza dell'umanità non era ancora finita. Tornò alla sua solitaria esistenza, continuando a osservare l'umanità, sperando che un giorno imparasse a vivere in armonia con se stessa e con il pianeta.

Purtroppo  Kyliar,  non sapeva che un gruppo di alieni di un'altra dimensione,  odiava 

talmente tanto il genere umano, da decidere gradualmente di avvelenare le acque di 

tutto il mondo, la popolazione iniziò a morire per malore, giovani, anziani, bambini , che 

all'improvviso morivano, ma i dottori non sapevano trovare alcuna causa di queste morti. 

Il veleno era sconosciuto, e non dava sintomi eclatanti, interrompeva il flusso vitale, 

infatti,  fisicamente appariva tutto nella  norma.

La paura folle, serpeggiava tra la popolazione,  nessuno sapeva la causa di queste 

morti improvvise,  per cui le persone iniziavano ad isolarsi,  pensavano ad un virus o 

o che un Dio irato, stesse punendo l'umanità.

Le conseguenze sociali e politiche:

  • Collasso delle istituzioni: Governi e istituzioni rischiavano di crollare di fronte alla crisi, incapaci di mantenere l'ordine e di fornire assistenza alla popolazione.
  • Emergenza di nuovi leader: Emersero nuovi leader carismatici, in grado di mobilitare le masse per offrire una speranza per il futuro.
  • Cambiamenti nei valori: La pandemia portava a un ripensamento dei valori fondamentali della società, con una maggiore attenzione alla spiritualità, alla famiglia e alla comunità.
  • Nuove leggi e restrizioni:  introdussero nuove leggi e restrizioni per contenere il caos, limitando le libertà individuali e aumentando il controllo.
  • Quarantene e lockdown: Città intere furono  messe in quarantena, separando le famiglie e creando un senso di isolamento.
  • Caccia alle streghe: nacquero movimenti che accusavano gruppi specifici (scienziati, stranieri, minoranze) di essere responsabili delle stragi.
  • La nascita di un nuovo ordine mondiale: Rischio della nascita di un nuovo ordine mondiale.
Mentre il caos dilagava sempre di più, Kylar si rese conto che doveva tornare indietro  
nel tempo.

L'Osservazione Silenziosa

Kylar, con un nodo allo stomaco, aziona la macchina del tempo. Un vortice di luce lo avvolge, e in un attimo si ritrova proiettato indietro di qualche mese. L'aria è più fresca, è notte, aleggia un senso di minaccia. Si nasconde tra le ombre, osservando attentamente i dintorni.

Le figure nere, come fantasmi, si muovono con agilità tra le tenebre. I loro occhi brillano di un'oscura intensità mentre versano una polvere scintillante nelle acque di un fiume. Kylar le riconosce subito: sono gli stessi individui che ha visto nei suoi incubi, le ombre che stanno seminando la morte.

La Scoperta e la Sfida

Tornato nel presente, Kylar è determinato a fermare gli alieni. Presenta le sue prove alle autorità, ma viene inizialmente deriso. Le sue visioni del passato sembrano troppo fantascientifiche per essere prese sul serio. Tuttavia, grazie alla sua insistenza e alla crescente preoccupazione per le morti inspiegabili, riesce a convincere un gruppo di scienziati a collaborare con lui.

Insieme, analizzano campioni d'acqua da tutto il mondo, alla ricerca della misteriosa polvere. Gli scienziati lavorano giorno e notte, ma le analisi non portano a risultati concreti. La polvere sembra sfidare ogni tentativo di classificazione,  una sostanza  proveniente da un'altra dimensione.

Il Piano

Kylar, ormai disperato, elabora un piano audace. Decide di confrontarsi direttamente con gli alieni, di affrontarli nel loro stesso terreno. Utilizza la macchina del tempo per tornare nel passato, ma questa volta si prepara allo scontro. Si equipaggia con un'arma energetica, un'invenzione degli scienziati, che potrebbe essere efficace contro le creature oscure.

Lo Scontro Finale

Lo scontro è brutale e violento. Kylar combatte con tutte le sue forze contro gli alieni, ma questi sembrano essere innumerevoli. Quando sembra ormai sconfitto, ricorda le parole di uno scienziato: "Forse la loro debolezza sta nella loro stessa natura. L'odio li consuma dall'interno."

Concentrando tutta la sua energia mentale, Kylar proietta un'immagine potente di amore e compassione. Gli alieni, abituati all'odio e all'indifferenza, sembrano vacillare. Per un attimo, nei loro occhi oscuri brilla un barlume di confusione. Poi, come ombre dissolventisi al sole, scompaiono nel nulla.

Il Futuro

Con gli alieni sconfitti, Kylar torna nel presente. Il mondo è salvo, ma le ferite sono profonde. L'umanità dovrà ricostruirsi, affrontando le conseguenze di questa terribile esperienza. Kylar, diventato un eroe, decide di dedicare la sua vita alla ricerca di una soluzione definitiva per eliminare la polvere dalle acque e guarire il pianeta.

L'umanità è ancora in pericolo,  fino a che non si scoprirà la natura di quelle polveri, 

ancora presenti  nelle acque, la sfida è aperta.



3 commenti:

  1. Daniela,questo è chiaramente un bel racconto che sembra fantascienza,ma in realtà una situazione di caos planetario che somiglia molto a quello descritto in questa storia si è realmente verificato al termine del secondo conflitto mondiale,quando il mondo si trovava in piena confusione politica,sociale ed economica ed era intento a risanare le profonde ferite lasciate dalla guerra e proprio in quel caso i più famosi scienziati del pianeta,Albert Einstein,David Oppermeier,Enrico Fermi,Ettore Maiorana,tanto per citarne alcuni,compilarono un celebre documento firmato da tutti loro e in copia lo inviarono ai Potenti della Terra dell’Epoca,ammonendoli che oltre a ricostruire tutto quello che la guerra aveva distrutto dovevano fare anche in modo di dare inizio a una nuova Era fondata sulla Pace e sull’Amore Mondiale e soprattutto di fare un uso assolutamente pacifico dell’Energia Nucleare per evitare l’’autodistruzione del Pianeta e quindi voglio dire che a volte il passaggio dalla fantasia alla realtà è molto breve.Emilio

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