lunedì 2 settembre 2024

Il pianto della Signora bianca

 Questa storia è stata generata da Gemini, un modello di linguaggio AI. L'ho trovata così affascinante che ho voluto condividerla con voi.


In un antico castello, arroccato su una collina che dominava una valle oscura, si diceva risiedesse il fantasma di una giovane donna, conosciuta come la Signora Bianca. La sua figura eterea, vestita di un lungo abito bianco, era avvistata spesso a vagare per i corridoi deserti del castello, il suo volto nascosto da un velo di tristezza.

La leggenda narra che la Signora Bianca fosse stata rinchiusa in una torre dal suo crudele padre, che l'aveva promessa in sposa a un uomo che lei non amava. Disperata, la giovane si era gettata dalla finestra della torre, ponendo fine alla sua vita. Da quel giorno, il suo spirito tormentato vaga per il castello, alla ricerca di pace.

Molti guardie e servitori avevano affermato di aver sentito i suoi lamenti disperati echeggiare nelle notti più buie, accompagnati da un freddo gelido che stringeva il cuore. Si diceva che chiunque avesse incrociato il suo sguardo fosse destinato a una sventura.

Un giovane studioso, attratto dalla leggenda, decise di trascorrere una notte nel castello per cercare di risolvere il mistero della Signora Bianca. Mentre esplorava i corridoi bui, sentì un leggero fruscio e vide una figura bianca che si allontanava rapidamente. Accelerò il passo, cercando di raggiungerla, ma la figura svanì nell'ombra.

Giunto alla torre da cui si diceva fosse caduta la giovane donna, lo studioso si sedette su un vecchio sgabello di pietra e chiuse gli occhi, concentrandosi. Improvvisamente, sentì una voce dolce e malinconica che sussurrava il suo nome. Aprì gli occhi, ma non vide nessuno.

"Perché sei qui?" chiese la voce.

Lo studioso raccontò alla Signora Bianca della sua ammirazione per la sua storia e del suo desiderio di aiutarla a trovare la pace. La donna gli rivelò che era prigioniera del suo dolore e che non riusciva a liberarsi dal ricordo della sua tragica fine.

Lo studioso promise alla Signora Bianca di far conoscere la sua storia, affinché la sua memoria non venisse dimenticata. In quel momento, una luce brillante avvolse la figura della donna, che sorrise e svanì nell'aria.

Da quel giorno, il pianto della Signora Bianca non si sentì più echeggiare nel castello. Si diceva che il giovane studioso avesse finalmente liberato lo spirito della giovane donna, permettendole di trovare la pace eterna.

7 commenti:

  1. Daniela,i due racconti anche se generati con Gemini e quindi con l’uso dell’intelligenza artificiale sono ben scritti e quindi devo dire che sono di mio gradimento.Emilio

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  2. grazie Emilio mi pare che l'intelligenza artificiale stia andando alla grande

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  3. Sicuramente amica mia,ma anche essa come tutte le cose ha le sue colonne d’Ercole e cioè i suoi limiti,un futuro mondo di macchine programmate avrà sempre bisogno di un futuro mondo di uomini che le custodisce e le controlla per evitare qualsiasi tipo di problema.

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  4. Indubbiamente ma direi che è tanta roba

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  5. Daniela è vero è tanta roba ed è sicuramente un passo avanti per l’Umanita’, ma è lo stesso discorso del Nucleare ,bisogna vedere l’uso che se ne fa che deve essere sempre pacifico e a fin di bene per tutti.

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  6. Caro Emilio dipende da noi umani, purtroppo non si possono fare pronostici sicuri

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