martedì 12 aprile 2016

NATURA PROFONDA E NATURA UMANA A CONFRONTO




Molte parole son state dette riguardo questo argomento, quanto segue è l’opinione di due viaggiatori viaggianti, io ed il mio insegnante di tai ci, come nel post precedente non desidera che venga pubblicato il suo nome.
Potremo sbagliare per carità, è una nuova frontiera di sperimentazione intrinseca, ma secondo il nostro modesto parere ciò che la nostra carissima Angie definisce l’abitante sconosciuto influenza la nostra personalità, o come viene definita dai più: l’ego.
Il primo è interconnesso attraverso un canale invisibile alla nostra mente e per poter comprendere cosa esso ci vuole comunicare occorre trasformarla in un decoder.

Non è una operazione semplice, noi siamo abituati ad usarla per risolvere problemi quotidiani di varia natura, sul lavoro, in famiglia, finanziari etc, ma son sufficienti anche pochi minuti di silenzio per poter stare ad ascoltare.

Il silenzio è un elemento essenziale, molti di voi viaggiatori già lo sapete, come immagino saprete che esso può essere plasmante, lasciamo dunque fare al silenzio il suo lavoro e senza troppe sofisticate tecniche esso trasformerà la mente in un traduttore. Inizialmente saranno sensazioni strane poi via via il canale che ci collega all’abitante sconosciuto si fluidificherà, osserverete le vostre paure e non vi sembreranno più tanto grandi.

In queste pagine si è parlato più volte ed in modo approfondito dell’osservazione, essa è una azione indispensabile nella ricerca, sia essa intrinseca, scientifica… insomma nei vari campi dell’esistenza umana. Gli scienziati osservano e noi come scienziati di noi stessi osserviamo attraverso il silenzio, esso persiste oltre i rumori del mondo, non è così lontano da noi…man mano che si procede in questa osservazione la comunicazione con la nostra natura profonda si fa più intensa e se si riesce a lasciarsi andare oltre la razionalità, si scopre l’infinito amore racchiuso in noi e un'altrettanta infinita conoscenza:

la conoscenza dell’amore 
e l’amore per la conoscenza.
In questo modo il nostro ego sempre più sarà influenzato dall’abitante sconosciuto e non ci sarà più nessuna suddivisione, il canale di collegamento  limpido e cristallino,  un processo naturale che si sarà venuto a creare grazie ad un poco di silenzio.
Le cose più importanti son anche le più semplici…

.. l’amore dovrebbe essere la cosa più semplice e più fluida ed anche pratica, per dirla alla De Mello… sacerdote passato a miglior vita e vessato da molti peraltro, anche per il suo umorismo e spirito critico. 

Ricordare altri ricercatori è un buon modo per ricordare a noi stessi che la strada è aperta e la si può percorrere. 

Dunque buon viaggio, amici viaggiatori viaggianti, sperando di non avervi annoiati vi abbraccio.


 

 

Irene &…with love





Foto di UELSMANN

6 commenti:

  1. Ciao Irene, un saluto di apprezzamento anche per il silenzio del tuo coautore. Molti tuoi passaggi sono la base della meditazione e dei suoi effetti, coniugandosi bene (ma il tuo amico credo lo sappia) con la meditazione Taoista, dell'"Orbita Microcosmica", riguardante i canali di circolazione dell'energia pranica nel corpo umano.

    Di buoni metodi meditativi ne esistono tanti e, tutti, sono atti a liberare da ogni ostruzione questi percorsi sottili detti meridiani o "naidi" (canali), io mi sono calato pure nel metodo Usui di cui ti parlai (Reiki), metodo rapportabile al Kundalini Yoga della Tradizione Tantrica Indù. Tutto comunque aiuta, purchè coadiuvato con un comportamento idoneo.

    Il tuo amico saprà meglio di me che una volta calmata la mente il corpo irradia una luce molto più luminosa fino a non percepire più la testa, fenomeno spiegato dai tibetani con l'apertura del "Foro di Brahma".

    Non per voi naturalmente, ma per chi si dovesse interessare: la meditazione va sempre praticata in un luogo tranquillo o nella camera da letto a porta ben chiusa. Ci si slega gli abiti e cintura per eliminare ogni costrizione del corpo e delle membra. Trovata una posizione comoda, vanno banditi tutti i pensieri, gli occhi dolcemente chiusi, la lingua a contatto con il palato per fare un ponte (lungo il quale il prana può muoversi dal naso alla gola. Si respira sempre attraverso le narici per evitare di aprire la bocca mentre si respira.

    L'inalazione e l'esalazione devono essere graduali, continue e profonde, e raggiungere il basso addome, nel rilassamento sembrerà che il respiro sia svanito, al punto di avere la sensazione che il respiro entri ed esca per i pori del corpo.

    Sono da sempre convinto che ognuno debba essere maestro di se stesso, ma un aiutino a mò di sprone per chi voglia iniziare è d'uopo e, ripeto, non è certamente rivolto a te Irene. Mi sono permesso una piccola intrusione tesa (magari fosse vero...) al conseguimento di una liberazione definitiva dell'uomo dalle catene dell'egoismo e dalle discriminazioni illusorie.
    Un saluto
    Malles

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  2. Ogni tecnica è utile, hai ragione Malles ognuno deve trovare la sua ......ma non siamo noi, non è l'ego a decidere...o la personalità, comunque la si voglia chiamare..., non è il volere della personalità, ma di ben altro..il vero abitante.. Il fatto è che vi sono tante personalità certe di essere giunte al massimo splendore spirituale...., che dicono di essere liberi dall'egoismo, e dalle catene ma in realtà non è così..., è solo la personalità che si è trasformata (ma arriva sempre un momento, in cui lo si capisce)

    Forse sono troppo pessimista? Non ho fiducia ? <Forse ho imparato ad osservare bene tutti i suoi meccanismi, attraverso di me e altri... No, non decidiamo noi...., mai...(decide Lui il vero Abitante)....

    Un caro saluto..







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  3. Ciao ragazzi, grazie Malles per il tuo commento, Son Irene, ed anche per le indicazioni, sempre utile confrontarsi tra viaggiatori e scambiarsi informazioni. Ad esempio io non amo le porte chiuse e non potrei meditare se non fosse aperta, mi sembra che la mia aura si distenda, ognuno ha un suo proprio medoto. Il mio coautore anche lui ti ringrazia.
    Nessuno è mai arrivato, si è sempre in viaggio e concordo con Angie, è l'abitante sconosciuto che guida e decide. Nessun altro. Un saluto anche a te carissima...

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  4. Un saluto cari amici.
    Intervengo brevemente, per il termine meditazione a porta chiusa. In questo caso parlavo per me, per non essere interrotto nella pratica dalle due pesti casalinghe... Quando è possibile questa disciplina andrebbe sempre espressa all'aperto, all'ombra di una grande pianta, a contatto con l'erba. Ambiente che se proprio si vuole può mentalmente essere raggiunto anche stando al chiuso.

    Sulla questione della libertà, visto come abitante sconosciuto, (se sono interdetto al vostro pensiero perdonatemi...) mie care amiche sono in disaccordo. Ritengo, e sono d'accordo, con quanto lessi anni fa, forse da Eliphas Levi, che la ragione ed il libero arbitrio sono state date a tutti, ma non tutti se ne sanno servire, essa è una scienza che va imparata. La libertà è offerta a tutti, ma non tutti possono essere liberi, perchè essa è un diritto che bisogna sapersi guadagnare.

    La facoltà raziocinante è stata data a tutti, ma non tutti riescono a raggiungere il possesso compiuto, questo anche in relazione del concetto Karmatico. Noi e solo noi dunque, in piena libertà di fermarsi o di avvicinarsi al fuoco che non brucia. Per questo non si possono avere interferenze interne od esterne, se non in determinate circostanze, e, sopra ogni cosa con il nostro ponderato consenso.

    La libertà di ricerca, di pensiero, di comportamento, ecc. è offerta a tutti, è un diritto, che va però guadagnato, e rientra nella misura di capacità che un individuo può avere di saper raggiungere tale libertà realizzandovisi. Chiaro che l'idiota ha limitatissime possibilità di servirsi della propria ragione e di raggiungere la propria libertà poichè (secondo la teoria teosofica) trovandosi in quello stato per scontare o equilibrare un precedente karma negativo, ha possibilità limitate nella realizzazione del sè.

    Non dimentichiamo care amiche, che in questi argomenti ci muoviamo in dimensioni al di fuori del tempo e dello spazio, limiti questi, strettamente umani e che falsano ogni nostra interpretazione appunto perchè mezzi di misura , ovvio che l'Infinito NON è misurabile e non ha metro, poichè il suo "metro" è a sua volta assoluto. Cioè l'Assoluto è uguale a sè stesso e pertanto incommensurabile.

    Nessun vero saggio punta ad un piano grandioso di perfezione, sarebbe assurdo perchè questo piano esiste solo nell'Assoluto. la natura umana ne sfiora talvolta il concetto e l'uomo nella sua piccolezza tenta talvolta di avvicinarsi. ma è proprio la stringente logica che lo tiene lontano, che lo terrà sempre lontano. Tutto, comprese le conclusioni, sono un prodotto della limitazione umana che non può risolvere i problemi che trascendono. Può, al più, impostarli, e non sempre... ma non per mancanza di libertà assoluta. Ho ritenuto giustificabile il mio pensiero, esposto nel tuo salotto cara Angie, dove, APPUNTO, non ci sono interferenze di concetti d'espressione.
    Un saluto
    Malles

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  5. Ciao Malles,ogni punto di vista è importante in quanto frutto di una esperienza personale, ed in quanto tale rispettabile. Questo spazio offre la possibilità di scambiarsi informazioni tra viaggiatori ed è uno degli aspetti meravigliosi, per questo motivo ho accettato con immenso piacere l'invito di Angie a parteciparvi attivamente. Mi è chiaro il tuo punto di vista, ma non mi sento di condivedere il fatto che la libertà vada guadagnata, ognuno di noi secondo il mio modesto parere, può darsi pure che sbaglio, essendo pirla, impara a gestirla semplicemente, impara a riconoscere i limiti del mondo e della natura umana e sarà sua facoltà decidere se cercare di oltrepassarli oppure no. Siamo tutti idioti e sapienti. Nel mio piccolo di viaggiatrice pirla ritengo e posso sbagliare anche in questo caso, che porsi degli obbiettivi elevati non sia sbagliato, basta riconoscere i nostri limiti umani. Forse sto dicendo qualcosa di simile a te, ma in termini semplicemente diversi. L'assoluto è in ognuno di noi e cercare di ascoltarlo, almeno provarci, io dico perchè no?
    Un caro saluto a te.

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  6. Ps: fare attività, sia fisica che meditativa all'aria aperta è meraviglioso!! Quando posso mi scapicollo con la bici in uno dei parchi della mia città. Scusate la parentesi e buon prosieguo del vostro viaggio.

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