mercoledì 30 ottobre 2024

L'ombra nella biblioteca 1 parte

 Storia generata da Gemini


La vecchia biblioteca dell'università era un luogo avvolto da un'aura di mistero. I suoi scaffali, polverosi e alti fino al soffitto, custodivano secoli di sapere, ma anche ombre inquietanti. Si diceva che di notte, quando l'edificio era deserto, si udissero strani rumori: passi leggeri, sussurri indecifrabili e un'ombra sfuggente che si muoveva tra le file di libri.

Il giovane studente, Luca, appassionato di storia e leggende, decise di indagare. Una notte, armato di una torcia elettrica e di un cuore pieno di curiosità, si introdusse nella biblioteca. L'atmosfera era opprimente, l'unica luce proveniva dalla sua torcia che danzava sulle pagine ingiallite dei libri.

Mentre si addentrava sempre più nel cuore della biblioteca, sentì un brivido percorrergli la schiena. Un'ombra si stagliò all'improvviso contro una parete, poi scomparve. Luca accelerò il passo, il cuore che gli batteva forte nel petto. Ad un tratto, inciampò e cadde rovinosamente. La torcia si spense, lasciandolo avvolto dalle tenebre più complete.

Quando riuscì a riaccendere la luce, si ritrovò in una stanza segreta. Al centro della stanza, su un antico leggio, giaceva un libro rilegato in pelle nera. Sulla copertina, un simbolo misterioso luccicava debolmente. Luca lo aprì con trepidazione. Le pagine erano scritte in una lingua antica e sconosciuta. Mentre le sfogliava, una voce sussurrò al suo orecchio: "Non dovresti essere qui."

Spaventato, Luca chiuse il libro e uscì di corsa dalla stanza segreta. Tornato nella biblioteca principale, si ritrovò di nuovo nel punto da cui era partito. L'ombra era scomparsa, e il silenzio regnava sovrano.

Luca uscì dalla biblioteca con più domande che risposte. Cosa aveva visto? Cosa nascondeva quel libro misterioso? E chi, o cosa, lo aveva avvertito?

Luca non riuscì a togliersi dalla mente l'immagine del libro antico e del simbolo misterioso. Decise di tornare in biblioteca, ma questa volta durante il giorno, con l'intenzione di trovare qualcuno che potesse aiutarlo a decifrare il mistero. Si rivolse al bibliotecario anziano, un uomo dall'aspetto gentile e dagli occhi profondi.

"Ho trovato un libro molto strano in una stanza segreta," confessò Luca, mostrando al bibliotecario un abbozzo del simbolo. L'anziano uomo impallidì. "Quella stanza è fuori limiti da secoli," mormorò, "si dice contenga segreti troppo pericolosi per essere svelati."

Intrigato dalla reazione dell'uomo, Luca insistette per saperne di più. Il bibliotecario, con riluttanza, gli raccontò di un'antica civiltà che aveva abitato quella zona secoli prima. Si diceva che avessero nascosto nella biblioteca un sapere proibito, capace di sconvolgere il mondo.

"Quel libro che hai trovato potrebbe essere la chiave per svelare questo segreto," sospirò l'anziano. "Ma ti sconsiglio vivamente di proseguire le tue ricerche."

Tuttavia, la curiosità di Luca era ormai incontrollabile. Quella notte, tornò di nuovo nella biblioteca, determinato a scoprire la verità. Trovò la stanza segreta senza difficoltà e prese in mano il libro. Mentre lo sfogliava, le pagine sembravano illuminarsi di una luce interna, rivelando mappe stellari, formule complesse e simboli che si muovevano e cambiavano forma.

All'improvviso, la stanza si riempì di un'energia intensa. Il libro si aprì da solo, rivelando l'ultima pagina. Al centro, c'era un disegno che rappresentava un portale verso un'altra dimensione. Mentre Luca osservava il disegno, sentì una voce potente risuonare nella sua mente: "Sei stato scelto."


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