domenica 26 febbraio 2012

Racconti di orrore ordinario



Quante zone d'ombra esistono? Orrore all'ennesima potenza? ben occultato sulla scia della tranquillità quotidiana? Varchi scabrosi che si aprono per risucchiarti in una dimensione di terrore puro?
Chi ama i racconti di orrore, desidera forse abituarsi all'idea di un orrore molto più familiare, quasi a vaccinarsi contro ben altri più terribili paure, nascoste nelle pieghe del suo cuore..


Io penso di sì, ogni essere, in questo mondo avrà volente o nolente la sua dose di orrore, paura e prostrazione, quindi cosa ci potrebbe essere di meglio se non preparare la mente all'abbandono di ogni tipo, alla dolce solitudine, al decadimento, alla delusione, all'aridità, al quasi nulla....che crediamo che ci attenderà alla fine del nostro più o meno penoso cammino...


Per quanto la fantasia umana sia veramente creativa in fatto di Horror, la vita quotidiana riesce ogni volta a sorprenderci  per la varietà di eventi terribili che riesce a proporci, quasi a voler gareggiare con la fantasia di eminenti scrittori, che dal canto loro non snobbano mai spunti della vita vera.


Fantasmi contorti nella mente, incubi neri, passioni irrefrenabili, rabbia ed ira incontrollata, producono gli eventi noir, le storie d'orrore del nostro tempo, e che dire della sicurezza e dei dogmi di altri uomini del passato e del presente, che per essere coerenti, non esitano a uccidere barbaramente....


Ce n'è per tutti i gusti, già non manca proprio nulla in questo pazzo mondo, gli angeli cercano di sconfiggere i demoni, ma i demoni della mente risorgeranno sempre, essi si alimentano delle passioni degli esseri umani, che dal canto loro, non possono vivere senza passione.


Dopo questa premessa decadente,...vediamo se oggi riuscirò a comporre un mosaico degno della stessa...


Cosa esiste di meglio, quando è giugno ed il sole illumina il mondo? Il mare esatto, un gruppo di amici, composti da belle fanciulle e bei giovanotti, tutti già abbronzati dalle lampade...le solite provocazioni, gelosie ed egocentrismi, nel gruppo esiste sempre qualcuno un poco disagiato, timido che non si sente all'altezza, che è lì quasi trascinato dagli altri amici, il nostro della situazione si chiama Pierluigi, diciotto anni, media statura, corporatura normale, carino con i suoi occhi verdi ed una cascata di capelli rosso biondi, lentiggini, che prima di abbronzarsi diventa rosso come un gamberello e ancor più rosso per la vergogna...


Tutto nella norma, innamorato non ricambiato della bellissima della comitiva, che a sua volta stravede per il più macho...e fico


Tutti felici, sorridenti, belli coperti dalla stessa bellezza della gioventù, ma terribilmente annoiati...., ed ecco che entra in gioco lei "l'eroina", sì avete capito bene, la polvere bianca che uccide se non sai fermarti in tempo, o se hai la sfortuna di trovare la dose fatale...


L'unico che non si era mai drogato era proprio Pierluigi, che veniva spesso deriso per la sua paura di sperimentare quella morbosa avventura..di farsi abbracciare e snaturare dalla potente "eroina"...


Dopo la mattinata trascorsa al mare la comitiva si recò nella villetta non molto distante, per un riposino, e che riposino....Tutti si fecero...escluso ovviamente il nostro Pierluigi, e fu lui che pieno di terrore....nel vedere tutti i suoi amici accasciarsi dopo la dose letale....dovette chiamare i soccorsi...


Il sole, il mare, la gioia e poi l'abbraccio della morte...che non risparmiò nessuno nonostante il veloce intervento dei soccorsi....


L'unico sopravvissuto "Pierluigi", che non aveva mai voluto cedere alla tentazione di farsi abbracciare dalla polvere bianca, il pauroso, il timido, lo sfigato...che per dimenticare quella orrenda storia, fu costretto a fare psicoterapia per quasi tutta la vita..


Secondo voi questa storia è una storia ordinaria di orrore? Oppure no?Certo nessuna fantasia, nessun spargimento di sangue, solo sette vite stroncate da una polvere bianca....dopo una giornata di sole....


Occorre forse scomodare vampiri, zombie e fantasmi per crearne una, in linea con i nostri tempi? 



3 commenti:

  1. Hai esordito benissimo, l'arte dell'orrore (cinema, libri, ecc.) è solo una proiezione del reale quotidiano, spesso metafora, allegoria, sfogo. Delle volte anche rifugio, vero, con mostri così grotteschi da farti dimenticare quelli reali. Proprio per questo non concordo con chi discrimina l'horror dicendo: "già c'è tanto orrore nella vita reale", il senso di quell'arte è un altro.
    La storia che racconti è invece decisamente un orrore terreno, quotidiano e terribile.

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  2. L'orrore fa parte di ognuno di noi, è il motore che spinge a uscir fuori dal proprio guscio e far sentire forte la nostra voce!

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  3. Occhio Alle Espressioni: Questo è solo uno degli orrori metropolitani e ordinari...
    Ed hai ragione che discriminare i racconti di orrore è assurdo...troppo assurdo, come a voler escludere dalla nostra vita, il lato oscuro...impossibile;
    Grazie davvero
    Angie
    Lady Gost: Hai ragione, ognuno in qualche modo desidera far sentire la propria voce...l'orrore è una parte importante indubbiamente.
    Un abbraccio
    Angie

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