lunedì 4 febbraio 2013

Eppure non sappiamo nulla o troppo poco


Sono certo di questo o di quello, per me è sicuramente così...

Neppure la scienza si ferma mai, ogni giorno dovrebbe cambiare modello, le anomalie esistono in ogni campo. I veri scienziati spesso non sono certi al 100% delle loro scoperte.

Forse le persone pensano che essere sicuri di sapere qualcosa significa essere intelligenti? Più degli altri? 

In questo mondo folle, in cui l'uomo sta distruggendo tutto ciò che di bello esiste, spiegatemi dove si nasconde la vera intelligenza?

Eppure coloro che fanno affari e soldi, si ritengono molto intelligenti e più bravi degli altri, più forti.

Ma sono folli...., ai loro bimbi lasceranno solo una terra sfruttata e senza futuro...

Dove sta l'intelligenza? Dove è La genialità ? Stiamo dormendo profondamente.. un sonno ...senza sogni.

Pensare di sapere tutto, è una fede cieca, che innalziamo sull'altare della nostra pura ignoranza.

Forza allora!!  su ricrea un corpo, un albero, crea il seme ....della vita...

Viaggia per l'universo, e dimmi cosa c'è al di là di ogni cosa e di ogni superficie..."non lo sai"?

Da dove nasce il seme della vita? L'origine della vita? Forse la natura ha necessità di denaro? Per creare? 

Questo pianeta, vivrebbe bene senza di noi..., molto bene, ma noi no....

Eppure anche la Terra senza il sole morirebbe....ed allora cosa significa questo? Che tutto è interconnesso, che tu ed io proveniamo da una stessa ed originaria matrice.

Non sappiamo nulla o molto poco....ci illudiamo di sapere, di essere più evoluti e magari migliori....., se veramente lo siamo dimostriamolo: soprattutto chi è famoso, chi è più ricco, aiuti questo mondo a vivere un futuro migliore, per tutti.....

Solo allora... ..."forse saremo migliori" a cuore aperto,...e. qualcosa ci aiuterà a scoprire veramente "il mondo".


4 commenti:

  1. Daniela,non posso che essere pienamente d'accordo con tutto quello che hai scritto nell'articolo di cui sopra in quanto anche io credo che fino a quando l'uomo non ritrovera'la sua umilta' e la sua capacita' di amare profondamente il suo mondo e tutte le creature che ne fanno parte per la nostra esistenza non ci sara'piu'un futuro.Per prima cosa egli deve rendersi conto ed accettare il fatto che anche noi esseri umani siamo delle creature imperfette e il prodotto di un qualcosa a noi superiore e quindi non possediamo il dono dell'infallibilita'.Poi deve comprendere che il nostro pianeta ci'e'stato affidato per averne cura rispettandolo e amandolo e quindi cercando di consegnarlo con tutta la sua bellezza e armonia alle generazioni future e questo sicuramente ci rendera'anche migliori.In seguito e questo lo possiamo fare sia noi persone semplici e anche coloro che detengono la ricchezza e il benessere, fare in modo che le due cose siano divise in un modo piu'equo e solidale per dare la possibilita' a tutti di vivere una vita dignitosa, ricordandoci sempre che tutti noi non siamo i padroni della terra ma soltanto dei viandanti di passaggio sulla strada della vita.Per concludere mi piace citare un antico detto degli Indiani d'America che riguardo al rapporto tra l'uomo e la natura dice le seguenti parole-La terra non e'dell'uomo ma l'uomo e'della terra.Cordialmente Emilio

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    1. Bellissimo il tuo commento e la citazione indiana è proprio precisa, la terra non è nostra, nulla lo è. Siamo viandanti di passaggio..., se tutti avessero coscienza di questo, forse il mondo sarebbe migliore...
      Grazie Emilio.

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  2. nulla avviene per caso e niente "calpestiamo" per caso!!!bisognerebbe ogni tanto camminare con il cuore aperto...

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