sabato 9 maggio 2015

Il puro non senso





Ciò che Tony Parson condivide con il mondo, l'incomprensibile unicità leggi qui, non è qualcosa che renderà soddisfatti coloro che da sempre ricercano, quella "Misteriosa Essenza Divina"..., il ricercatore, ricercando, rimane nel sogno.

Coloro che credono di essere risvegliati, stanno ancora sognando, poiché non esiste me, o sè..., ma solo un assoluto relativo già soddisfatto, che mai potrà essere osservato.

Un vero mistero imperscrutabile, al quale non abbiamo accesso e che mai potrà essere posseduto da alcuno.

Un video molto eloquente su ciò che egli esprime, potete visionarlo qui

Tutto è composto di energia, da ciò che è e non è...., e noi nell'illusione della separazione osserviamo ciò che ci circonda.

Ciò stravolge ogni filosofia, scuola di pensiero, esoterismo, nulla si può insegnare, anzi parrebbe completamente insensato, insegnare qualcosa.


Ho visionato il video che vi ho proposto, e ciò che Tony Parson condivide con il mondo, ha punti di  grande forza, ma ci sono anche molti vuoti.

Per quale motivo esiste questa separazione? Dobbiamo supporre che essa sia stata una delle infinite possibilità e sia accaduta casualmente e quindi non vi sia un senso?  Oppure invece vi sia un passaggio ben preciso?

Senza un "io", più o meno evoluto, non si potrebbe mai osservare nulla, non sarebbe possibile neppure sognare, ed in fondo non siamo sempre noi, che stiamo sognando e creando l'illusione della nostra vita? E non è forse così che ciò che è e non è,  si manifesta?  Dunque l'assoluto relativo,  tutto ciò che è e non è, contempla sia il vuoto che la coscienza,  certo, il me, non sopporta di essere assente, ma per quale motivo esiste  un me? 
Non è forse necessario un osservatore?
Non è attraverso un "io", che qualcosa accade, anche se si trattasse solo di un illusione di un sogno.....

Tony Parson, alla fine, ammette che siamo davanti ad vero mistero insondabile.
Penso che neppure lui, sappia realmente cosa sia questo "mistero". Forse anche lui sta sognando, nel trasmetterci  questo messaggio...
Proprio come tutti noi.

Non sappiamo, non sappiamo nulla, o troppo poco, per decidere se sia veramente tutto così insensato e che il nostro intelletto non sia all'altezza, credo che tutta la popolazione del pianeta solare ed extra, lo sappia bene.

Ma allora cosa è quella travolgente forza interiore, che spinge l'essere a cercare, a vivere il proprio sogno di ricercatore? Non è un segnale che ciò che è e che non è, non disprezzi per nulla questa modalità dell'essere?
E che vi sia un'aperta possibilità di un incontro senza frontiere tra l'essere ed il non essere?
Forse è il sogno stesso di questo " insondabile mistero", attraverso la complessità organizzata di coloro che sono (nell'illusione) separati, forse siamo il suo stesso sogno....d'amore.....

Tutto resta assolutamente aperto, nessun uomo potrà mai chiudere il cerchio, o decretare l'insensatezza di ciò che sappiamo in tanti essere un illusione, ma che comunque deve essere...

Non sappiamo cosa sia e se anche fosse solo un vuoto quantistico, continuerà a sognare...e scintille di possibilità saranno sempre presenti.....

Ma qualcosa è vero, la separazione è solo illusoria, quindi ognuno di noi dovrebbe riflettere su questo sogno di amore ed agire di conseguenza, o meglio viviamolo....



9 commenti:

  1. Daniela,al di là del pensiero di questo signor Tony Parson sul mistero dell'incomprensibile unicità del Tutto,su una cosa sola mi trovo totalmente d'accordo e cioè sul fatto che se tutto è un illusione e quindi un sogno,facciamo in modo con tutte le nostre potenzialità umane che questo sogno sia colmo d'Amore.Un saluto.Emilio

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    1. Perfetto che questo sogno sia colmo di amore...., hai perfettamente ragione.

      Grazie un caro saluto a te Emilio.

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  2. Ossequi all'amica Daniela in piena battaglia ...
    T. Parson, ovvero una teoria che mi sembra troppo piena di vuoto, poi, per carità, può avere ragione lui, con buona pace di Platone, Plotino, S. Agostino, Pitagora, Gesù, ecc. la pluralità delle idee è sempre indispensabile, specialmente su argomenti così variegati e complessi.

    E' ormai evidente che tutti noi facciamo parte di un "ecosistema collegato", dal filosofo allo scienziato al teologo. Ognuno di noi tenta di capire e di spiegare il mistero dell'uomo, dell'universo e di Dio (o chi per Lui), suonando...il suo strumento da solista, legandolo solo brevemente a partiture oschestrali.

    Alcuni mistici-pensatori hanno tentato, invero, di escogitare qualche sintesi che si animi per ogni strumento possibile e su tutto il pentagramma delle armonie cosmiche, ma incompiutezza e parzialità hanno alla fine, preso poi la mano, nel caso di T. Parson pure il braccio...

    Preferisco ancora, e alla lunga George Coyne, che fu direttore della Specola Vaticana, personaggio elaboratore d'una colossale teoria Divina-fisica-metafisica-religiosa, sintesi molto equilibrata sul Tutto, sì da poterla personalmente ritenere molto vicina alla Grande Realtà Nascosta. Questi fu un grande astronomo di vasta cultura scientifica, oltre che grande teologo. Sposando tra loro la fisica e la metafisica, teorizzò una grande mega-sintesi che possiede due pregi: poggiarsi sulla cosmologia di frontiera e abbracciare scienza, Trascendenza e logica filosofica.

    Oltretutto i concetti di Coyne sono difficilmente confutabili poichè rispondono a criteri raziocinanti, in un mosaico di conoscenze interdisciplinari. Sono d'accordo con te cara amica quando ti chiedi: "per quale motivo esiste un me" oppure: "senza un "io", più o meno evoluto, non si potrebbe mai osservare nulla" mi piace pure il tuo finale: "forse anche lui sta sognando"...
    Bè, io penso di si, in alcuni punti si porta la zappa sui piedi, speriamo non si faccia troppo male...
    Un saluto
    Malles

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    1. Grazie Malles, in effetti, è troppo facile dire che non vi sia alcun senso, e per quanto non abbia alcuna certezza su nulla, trovo tutto molto vuoto ....e tu sai bene che il vuoto non è mai come sembra...
      Un caro saluto a te ..

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  3. Il tuo blog cara amica, come un digestivo dopo cena...di più non so...

    La nostra "coda dell'0cchio" ha un campo visivo di circa 124° inclusa la parte più esterna della retina, composta di fotoricettori molto sensibili alle luci-ombre. Questi ricettori possono cogliere (senza per altro distinguerle) le diverse luminosità. Roba piccola s'intende, tuttavia sufficiente per farci girare di scatto.

    Pareidolia? Effetti collaterali dei meccanismi cerebrali? L'esimio dott. Rorschach trasse tra l'altro lo spunto per le sue "macchie"...Queste "visioni" sono accettuate dall'ipnagonia,lo stato che tra la veglia e il sonno spesso favorisce delle visioni somiglianti al sogno. L'ipnogonia è un termine scientifico che non spiega...niente, troppo ambigua.
    Anche Peter Pan se la vide brutta con la propria ombra che voleva sfuggirgli...per fortuna c'era Wendi che gliela ricucì...

    Sciocchezzuole? Certo, anche c'è chi, come il senatore made in USA, Joseph McCarty sosteneva ( in piena guerra fredda ) che l'allora Unione Sovietica aveva messo a punto un esercito di ombre per infiltrarsi nei posti di comando americani. Di tutto un pop...dunque, anche se personalmente ho avuto ben tre "visioni" del genere, che però mi spiego più con l'intrusione del "piccolo popolo".

    Se quello che vidi io me lo rendesse noto una persona, pur attendibile, troverei difficoltà al credergli, perchè usciamo dalla normalità, sono restìo a narrarne anche perchè la "calamita" era sicuramente mia moglie che dormiva ignara. Mi fermo
    In attesa del tuo prossimo servizio mia cara Daniela comincerò a mordermi le unghie delle mani (contorcendomi passerò poi agli alluci...) così, per stemperare nel tempo l'attesa...Scherzo, ciao
    Malles

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    1. Ne ho avuta esperienza anche io, come hai potuto leggere, ma solo una volta. Difetto alla vista? Ed i miei mici?
      Per il mio prossimo servizio a sorpresa, non so quanto dovrai attendere....ma spero che ti sia gradevole...

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    2. Dimenticavo i saluti sempre cari....

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