martedì 21 luglio 2015

La nera regina







Quando non sembra esservi altra via d'uscita, 

quando la sofferenza spezza il cuore,

l'unica consolatrice è lei...

proprio lei...

"la morte",


che quasi nessuno ama,

la regina nera fredda e solitaria..



Lei che estirpa ogni legame

dolce ed amaro,

Lei abbraccia e fa volare

via l'anima ...


guidandola nei territori di confine..

lontano dal calore degli amorosi sguardi.

Tutto appare concluso senza speranza..


Ma, Lei la nera regina

di cui i sofferenti senza speranza,

reclamano la presenza,


l'oblio...


Ma l'oblio non è per sempre...

è solo un piccolo riposo

in seno alla Eternità...



La trasformazione 

si compirà...


Così ci appare

tutto finito,

la persona che amiamo

non esiste più...


Ma quanti corpi abbiamo?


non uno, non due...molti molti di più...


Lei ci distacca solo da quello ormai inutile,


alcuni  degli elementi che lo componevano

torneranno alla loro giusta origine....


ma altri sopraggiungeranno


e perfezioneranno gli altri


nel più profondo silenzioso segreto...


Nessuno sguardo profano

potrà essere presente

al quel miracoloso compimento d'amore...



La morte non condivide i suoi segreti

con nessuno,

Così è scritto....


Ed è per questo che non fallirà

il suo vero successivo compito..


Donare una vita oltre l'altra vita...

anche se essa apparirà invisibile..


La nera regina non uccide...

ma accoglie l'essere nel suo mondo...

che non è tenebra..


ma Luce Infinita...


Le particelle più preziose, in segreto

vestiranno nuovamente

l'essere ....


Ma i nostri occhi non potranno

vedere ed osservare la sua maestria,

sono segnali al di fuori della portata

della maggioranza dell'umanità...


Solo qualche raro eletto d'amore,

osserverà la splendente presenza

di colui che tutti credono ormai estinto...per sempre...



La nera regina è la porta per l'altra vita....

se non esistesse qui in questo mondo...

saremmo perduti per sempre...

cristallizzati in un inferno senza fine..


In realtà lei fa parte della vera eternità.


E' un processo alchemico naturale...trasformatore

necessario - fino a che 

tutto ciò che esiste di provvisorio,  non saprà auto-trasformarsi,

in vita...



Dopo questa poesia, ....leggere qui, fino in fondo mi raccomando, non farà certo male a nessuno...



22 commenti:

  1. Daniela,la nera regina non ci conduce, prendendoci per mano, verso la nostra fine definitiva,come qualcuno ottusamente crede,ma al contrario essa ci accompagna, valicando i confini della materia e della vita terrena in quel mondo di Luce e di Amore che hanno intravisto tutti coloro che entrati in coma si sono fermati ai cancelli della vita e sono poi ritornati indietro..La Morte è indispensabile e inevitabile per tutti per il semplice motivo che solo e soltanto grazie alla sua esistenza ad ognuno di noi,nessuno escluso,sarà consentito un giorno di trovare finalmente una risposta alle tre grandi domande che da sempre si pone l'umanità.Da dove veniamo,chi siamo e dove andiamo e la risposta sarà a mio avviso la seguente.----Veniamo da Dio,siamo di Dio e torniamo a Dio. Emilio

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    1. Purtroppo su questo piano di realtà è necessaria come la stessa vita, ma noi siamo fragili umani e la temiamo....e molto...

      Solo rari esseri, anzi direi rarissimi hanno una visione ben diversa dalla sua figura scheletrica...

      Io la vedo come una nera regina che ci conduce al di là della vita provvisoria..., ma ognuno ha la sua immagine.

      Grazie Emilio.

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  2. Ciao Emilio, credo tu abbia ragione ... tutto è riconducibile all'Altissimo.
    Intensa la poesia cara Angie e profonda. L'articolo invece essendo complicato per il mio cervello (di Frankestein) lo rileggerò con calma in un altro momento. Un beso ad entrambi ed aspettiamo Malles.

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  3. Nel mio commento non mi sono firmata: Irene. Ciao a tutti e scusate...

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    1. Grazie Irene, l'articolo è ben fatto secondo me...., ma va riletto con attenzione... non è facile...lo so.

      Un beso a te.

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  4. Irene llama y el Malleolo arriba...eccome accà.
    Sottolineo della "prosaica" fatica della nostra amica piumosa Daniele l'aspetto non ripugnante di sora morte. Solitamente della morte, di primo acchito, ci sconvolge il "divenire cadaverico", questo è il primo timore terrificante. E' in questi momenti che molti tentano di recuperare rapidamente una fede malferma.

    In realtà il problema della morte non esiste,la morte non è un problema, ma un fatto, un accadimento che accompagna la vita ogni giorno, sia quella dell'umanità, che quella dei VARI AMBITI DELLA NATURA. Il problema è il modo con cui l'uomo l'affronta, sia l'idea della morte sia la morte stessa nella sua dolorosa concretezza. Non è un tabù, ma un evento come un altro, molto logico e che non ha in sè alcun elemento nè religioso, nè trascendente, proprio per sua natura che è fenomenica e nulla più: uno SCONTATO TERMINE di un PROCESSO VITALE (sò CARMO... rimarco solamente...).

    E' necessario integrare i termini "vita -biologica, morte-biologica" , inscindibili tra loro per una seria valutazione, per non considerare più la morte come l'orrore estremo, come qualcosa di blasfemo e di punitivo nei confronti della stessa vita, andrebbe quindi cambiato l'atteggiamento che si assume nei suoi confronti.

    Umanamente esistono anche lutti che ci colpiscono all'improvviso, che incidono pesantemente sulla nostra esistenza, lasciandici spesso disorientati, depressi, incapaci di reagiree di ricucire fino in fondo il filo della nostra vita, incapaci di rispondere agli interrogativi del binomio vita-morte. Domande alle quali la fede incerta, nutrita solo di dogmi, non sa rispondere efficacemente.

    L'umanità ha da sempre cercato di demolire questo muro, per affacciarsi oltre, per cercare di capire su di un piano più razionale quale fosse il migliore atteggiamento da assumere di fronte alla morte, nello sforzo di sottrarre alle religioni il monopolio della Grande Questione. La ricerca psichica ha sferrato decisi colpi di piccone a questo muro, come del resto l'imponente materiale che costituisce le note casistiche del paranormale riferito agli eventi di morte e al fenomeno medianico (premonizioni, apparizioni sul letto di morte, patti per prove di sopravvivenza, OOBE, memorie post-rianimazioni, ecc..e poi ancora ecc.

    L'ultimo tabù che grava sugli uomini non è stato ancora infranto, ma comincia a vacillare e siamo su una strada che, in tempi più o meno lunghi, ci porterà razionalmente ad infrangerlo definitivamente.
    E poi...su con il morale...Non sarà che tutti muoiono perchè è agggrrratis? Liguri e scozzesi qui ci macinano...
    Un salutone-one
    Malles

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    1. La tua amica piumosa....la morte è un mistero profondo, e morire non è affatto gratis....pensa a quanto costano i funerali....,e pensare che lei, la nera regina è vero, non vuole un centesimo..., mi pare ingiusto non ti pare?

      Se un domani riusciremo a non morire...., potrebbe essere una buona cosa...., o una cosa terribile, penso dipenda da noi...

      Un abbraccio a te...

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  5. Dedicata a tutti coloro che sbagliando clamorosamente credono che la morte sia la fine di tutto e non vogliono accettare nelle loro menti e nei loro cuori che la realtà è ben diversa e che essa è solo una porta che una volta varcata ci condurrà nell'Eternità.----------Se volete conoscere veramente il segreto della Morte dovete spalancare il vostro cuore alla Vita,perche' che cosa è il morire se non giacere nudi nel vento e disciogliersi nel sole e che cosa è questo cessare di respirare se non liberarsi dalle sue incessanti maree,in modo che la nostra Anima possa espandersi alla ricerca di Dio.Perche' Vita e Morte sono una cosa sola cosi come sono tutt'uno il fiume e il mare.Kahlil Gibran

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  6. Ciao ragazzi, son Irene. Sempre interessanti i vostri punti di vista, grazie Emilio per aver citato Gibran, uno dei miei poeti preferiti a pari merito con Tagore e grazie anche a te Malles. Forse i poeti e gli artisti conoscono il filo sottile che unisce la vita e la morte, approcciarsi ad una forma di creatività ci libera dai dogmi di vario tipo e ci avvicina a quella che io definisco la naturale naturalezza della vita. Vi narro, sperando di non annoiare, un momento della mia vita, bello è citare i grandi, ma anche le nostre storie di piccoli son importanti: la morte di mio padre, era il 2012. Il suo fu un calvario vero e proprio, il degenerare di tutti i suoi malanni, soprattutto uno che ha determinato la fine, lo accompagnai come la Maddalena accompagnò il Nazareno. Non fu facile ed il 1° maggio arrivò l'ultima tappa, lasciò questo mondo alle 10.10 di sera in un ospedale vicino a casa. Fin dal mattino era chiaro che si stava avvicinando il momento, quando il dottore del pronto mi telefonò ebbi una crisi isterica, una parte di me non accettava, ma un'altra parte di me iniziò a sentire la sua presenza e la sensazione che mi trasmetteva era di stupore ed inquietudine. Lui era ateo dunque deve esser stato un bel trauma ritrovarsi fuori dal suo corpo... in quel momento non avevo alcun dubbi e non centrava la fede, il paranormale, la filosofia. Era il legame che ci aveva unuti in vita a farmi sentire le sue emozioni. I giorni successivi non furono facili, mi accompagnò mia cugina, una sorella per me ed una seconda figlia pe mio padre, in tutto il percorso, dalla camera mortuaria, all'agenzia per organizzare le esequie. Mal di testa per tre giorni di fila, poi lo sognai e non finì qui!!! Molte cose strane da allora accadono a casa e nel mio cuore di figlia so che lui è ancora in qualche modo con noi anche se credo abbia fatto un percorso evolutivo. Mi diede pace, sul piano psicologico, fare ogni cosa come lui avrebbe voluto: la musica di Wagner durante la commemorazione, donazioni ad Emergency invece dei fiori da parte di amici e conoscenti, il libro del suo amato Torino nel feretro, vestirlo con i colori granata. Era così bello!
    Qualche mese dopo per strada sentivo la sua presenza, mi pareva di percerpirlo alla mia sinistra e dentro di me sentii questa frase: Gesù sta alla destra del Padre io sto alla sinistra di mia figlia. Sorrisi dentro me e dissi: questa è una tipica frase sua, ironico sempre...
    Vita e morte sono una cosa così come sono tutt'uno il fiume e il mare... Mi ha fatto piacere narrar tutto ciò e spero di non avervi tediato. Un beso a tutti e vivete ogni giorno come se fosse l'ultimo, arriva così in fretta la sora morte...

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  7. Tutti coloro che abbiamo amato e che che ci hanno amato in questa vita non li abbiamo perduti per sempre ma essi sono più vicini a noi di quanto la nostra mente possa mai immaginare.Solo un velo sottile ci divide da loro che ora vivono la Vera Vita in un mondo di Luce e di Amore e immersi nella Luce di Dio corrono felici sui sentieri del Paradiso,attendendo con ansia il nostro arrivo.La morte non esiste e se noi potessimo con i nostri occhi vedere gli orizzonti infiniti nei quali ora vivono non piangeremmo più, perchè per quanto sia lunga o breve la Vita può forse paragonarsi all'Eternità.Ci separiamo quaggiù per incontrarci in alto là dove secoli di gioia non muoiono mai.------------Io Non Sono Qui.----------Io non sono qui in questa gelida tomba,io sono nel vento che soffia sulla collina,io sono nella mano tesa di colui che soffre. Io sono nel sole che tramonta sul mare,io sono nel sorriso di un bimbo,io sono nei colori meravigliosi dell'arcobaleno.Io non sono in questa tomba,io non sono morto-Un abbraccio a tutti.Emilio

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  8. Grazie Emilio, son Irene e ricambio l'abbraccio, parole intense le tue, come sempre da cui trapela una fede genuina ed in quanto tale profonda.
    Quella vera, non fatta di dogmi e parole trite e ritrite, ma che nasce dal tuo cuore. Tra l'altro mio papà scelse la cremazione e la dispersione delle ceneri, nella nostra città il cimitero monumentale ha un roseto con delle fontane ed è in esse che avviene la dispersione. L'acqua era il suo secondo elemento e all'acqua abbiamo consegnato le sue spoglie mortali ... continuo a sognarlo. Saluti e tutti.

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  9. Io sono l'acqua della Vita Eterna e chi la berrà non avrà mai più sete.Gesù

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  10. ... beati gli assetati e gli affamati di giustizia perchè verranno saziati.
    Alla px caro Emilio. Irene

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  11. Un buon bicchiere di Riesling Oltrepò di tanto in tanto (ogni due ore...) non dovrebbe poi fare del male...A'sò de scarsà caro Emilio.
    Torno seriamente invece sul dolore, il malessere di Irene que en estos situaciones el mi corazon se ablanda y se convierte en mantequilla, forse (senza forse) perchè tutti, nessuno escluso ha provato sulla propria pelle la tragicità di questi momenti. A parte i miei genitori, io ho pure perduto un figlio in tenerissima età, in questi momenti c'è chi prega, chi maledice, chi si ubriaca, chi inveisce contro tutto e tutti secondo le sensazioni del proprio carattere .

    In questi frangenti la mente dovrebbe aprirsi a dismisura, e non è sempre facile. Un nostro "programma" di vita ha senso e valore soltanto in funzione di un programma più vasto che superi l'angustia della materia. Interessanti le sensazioni di Irene che, come tante altre andrebbero approfondite. Può essere che tuo padre abbia voluto (avendone il permesso) darti una "sensazione" del suo nuovo esistere, capita spessissimo anche a me, alcuni anni fa, mio padre arrivò persino a consigliarmi una dieta vegetale che non conoscevo affatto.Siamo tutti delle antenne riceventi, più o meno medium.

    In passato molte furono le "prove" della sopravvivenza, ti cito solo il caso del "messaggio Myers" che secondo me rappresenta una delle prove più vicine all'assolutezza che si possa sperare di avere della sopravvivenza, per la grande intelligenza con la quale fu escogitata dallo stesso "spirito" di Federico Myers, uno dei grandi pionieri della ricerca psichica.

    Credo non sia retorica, ma finchè Thanatos colpisce gente lontana da noi, la pigrizia mentale continua, ben contenti che la "cosa" non ci tocchi da vicino, già le cose cambiano quando Thanatos entra nel raggio della nostra vita di relazione ed abbatte qualcuno a noi vicino, un parente stretto, un famigliare, il padre, una sorella, un figlio, l'Universo sembra capovolgersi, perdendo ogni connotazione nota.

    L'esperienza extracorporea, a mio parere, è un valido strumento di "spionaggio" verso la possibilità che una parte (eterea) di noi sopravviva al corpo. Concludo con alcune (delle centinaia) risposte date in occasione delle nostre sedute da (presunti, come è d'obbligo...) trapassati. Domanda: come stai? Risposta: benissimo non state in pena. D: vi sta bene se vi visitiamo al cimitero? R. là non c'è più nient'altro che il nostro segno lasciato in terra. D: Desideri tornare ancora qui? R: Nò! la vita sulla Terra è legata ad azioni materiali ed è monotona, qui invece la vita è congiunta allo spirito e perciò è immensa oltre che intensa.

    Spero con questo di portare un pò di sollievo e la mia solidarietà all'amica Irene e in contemporanea dare una spiegazione alla mia amica di piume angeliche Daniela del perchè il mio distinguo tra materia e spirito.
    La mentalità comune corriente non toglie il filo alla lama dell'eterna signora, la quale alla fin fine è così compiacente: lascia passare tutti indistintamente dalla sua porta, senza far pagare il padaggio...
    Un saluto
    Malles

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  12. Grazie anche a te Malles per aver narrato la tua esperienza, ti abbraccio virtualmente, perdere i genitori è nell'ordine naturale della vita, certo uno non vorrebbe vederli soffrire, questo sì, non un figlio.
    La rielaborazione del lutto è continua e mi ha aiutata molto il mio ex compagno, siamo rimasti in buoni rapporti e mi ha autorizzato a parlare di una delle sue capacità che fan parte di lui da che è al mondo: la seconda vista che gli permette di veder i trapassati. Per che quel che finora è riuscito a comprendere nel suo cammino di ricerca anche in quella direzione è che non bisogna parlare con loro, soprattutto nei primi momenti della loro nuova condizione. Il motivo principale è che, anche chi ha fatto un percorso personale deve rielaborare il tutto e possono esserci dei riflussi, nel senso che in un dato punto rifiutano di essere morti. La preghiera rappresenta un ponte fra noi e loro, non quella dogmatica, ma quella che nasce dal cuore e quando sognamo posson parlarci in quanto è quello il momento in cui noi abbandoniamo la nostra razionalità. Riflettendoci per i fatti miei penso possa aver ragione, la sua e la mia due opinioni che butto lì... se posson servire. Come scrisse il grande Tagore:
    se tanto amore andasse deluso dalla morte anche le stelle nel cielo scomparirebbero senza vita nel buio.
    Un abbraccio anche alla nostra cara ospite. Alla px ragazzi!

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    1. Vi ho letto con molto interesse, ognuno di voi, ha espresso un bellissimo pensiero, io umilmente penso che Tutti voi abbiate ragione, ma non dobbiamo mai dimenticare che siamo anche fragili umani, e con il dolore non si scherza mai, specialmente il dolore della perdita di un essere amato...

      La speranza è che la nera regina, non conduce alla fine ma ad un inizio che solleverà il cuore di chi oltrepassa la soglia, certo esiste un cuore spirituale ....e immagino che sia molto più forte di quello fisico (vedi Malles) nulla è così materiale..il vuoto quantico?., certo vi è una Essenza Divina preziosissima ed invisibile ai nostri occhi....che nessuno potrà mai esaminare...tuttavia il mix perfetto sarebbe la trasformazione... di ciò che chiamiamo materia... , ovviamente è talmente rara...da pensare che codesta trasformazione non sia possibile.
      Ma io sono una visionaria doc.., e immagino che l' Essenza Divina possa tutto....

      Un abbraccio a tutti voi...

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  13. Un abbraccio a te, cara Angie, sto per andare in vacanza e non avendo internet a casa non vi leggerò per due settimane, vi lascio con una citazione dal libro dei Messiah, (Illusioni di R. Bach):
    cavilla suoi tuoi limiti ed essi ti apparterranno.
    Con affetto: Irene, il mio alias nel mondo virtuale.

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  14. Un altro errore ortografico: CAVILLA SUI TUOI LIMITI ED ESSI TI APPARTERRANNO. CIAOOO...

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    1. Non importa. conta l'essenza del discorso, buona vacanza ci mancherai.
      Ciao un abbraccio

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  15. Questo mio omonimo anonimo deve essere quello sciocchino correttore di bozz-oli che ha rotto così tanto le scatole alla mia amica e conterranea Sabrina fino a farle chiudere il blog con le sciocchezze che gli uscivano dal ciucciotto...

    Vorrei solo dirti caro amico, aiutosottoviceaccalappiacanisemplice, che un sito come questo, aperto a tutti, e qui tutti SEMPRE considerati, come minimo meriterebbe più rispetto da parte tua che puoi strisciare anonimamente nell'ombra ,che poni l'accento sull'ortografia e non sui contenuti, sciocchino! entra nel merito e non sfarfallare più, se non altro per la statura che ti sta dimostrando la nostra paziente ospite, che invece di sgamarti ti evidenzia. Orsù, cambia atteggiamento, ciao
    Malles

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  16. Ma no, no, era sempre Irene che si è corretta..., comunque grazie ....
    è sempre un piacere leggere il tuo lato ironico..
    Un abbraccio

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  17. Ciao Malles, son Irene, ha ragione la nostra cara Angie, ero io prima che mi autocorreggevo. Son dislettica e faccio casini, anche se rileggo, dovrei aspettare un poco che la mente si ridisponga. La dislessia è una diversa abilità, ho potuto constatare, chi ha questa peculiarità ha si le polarità inverite, ma grazie a questo riesce a ragionare, nel mio caso a sragionare, in modo multidimensionale. A presto!!!

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