mercoledì 5 agosto 2015

La mercedes nera







Ci sono storie impossibili, e molto molto fantasiose, ma la fantasia da dove attinge? da una dimensione che non esiste e che stai creando tu, oppure da una dimensione che in qualche modo già c'è,  fa parte della tua vita e ti sta ispirando?.

Non è molto facile rispondere, ma sono certa che i creativi, o coloro che sono in contatto con un quid incomprensibile, capiscano ciò che voglio dire.



Era un giorno qualsiasi, e con la mia auto, stavo percorrendo la solita strada di ogni giorno, dopo il lavoro, per ritornare a casa. 
Ed ecco l'imprevedibile, una mercedes nera, mi aveva tagliato la strada e stava arrivando addosso, proprio dalla mia parte..., sapevo di non poter fare nulla, per evitare lo scontro, era troppo tardi, ero cosciente che non ne sarei uscita viva.

Una sospensione innaturale del tempo, e mi ero ritrovata ancora alla guida, a percorrere quella stessa strada, non era accaduto nulla, e la mercedes in un attimo era scomparsa.

Che fosse stata un auto fantasma? O io avevo calcolato male le distanze ed il conducente era riuscito ad evitarmi? Ma come era possibile, mi stava arrivando addosso senza ombra di dubbio, il suo cofano era vicinissimo proprio dalla parte del guidatore.

Ero davvero interdetta, non riuscivo a comprendere, quella strana sospensione temporale, mai vissuta in altre occasioni, me la ricordavo perfettamente....era come se tutto fosse stato sospeso, ma anche dilatato, non era stato un sogno.

Comunque tornai a casa, tutto normale...,la mia casa era sempre la stessa, mia mamma, i miei amati gatti, non vi era nulla di diverso.., almeno apparentemente.

Stava iniziando l'inverno e notai qualcosa di strano, nella mia città, non vi era quasi mai stata nebbia, mentre si susseguirono molti giorni di nebbia, anzi l'inverno fu colmo di nebbia.. , per gli altri questo era assolutamente normale.

Ma poi, ovviamente un piccolo cambiamento di un evento atmosferico, che significato può avere? 

Ma vi era un piccolo particolare, da non sottovalutare, alcuni miei ricordi su certe persone, non coincidevano perfettamente con il loro attuale vissuto, cose da poco, ma per me comunque inquietanti, il loro indirizzo, il loro stato di salute, lo stato civile, ma la cosa più eclatante, accadde una mattina di sabato, mi trovavo a gironzolare per il mercato ed una signora, tutta sorridente mi venne incontro, e mi abbracciò, chiedendomi come stessi e come stesse la mia mamma..., non ricordavo di averla mai conosciuta, chiaramente pensai che il tempo l'avesse cambiata, ma non ricordavo neppure il suo nome, che io imbarazzatissima le chiesi. Non fu l'unica. Una logica spiegazione poteva essere che la mia memoria fosse diventata alquanto fragile. 

Non ero più in risonanza con vecchie amiche, ma anche questo rientrava nella perfetta logicità, tutti cambiamo...nel corso della nostra vita.

Tuttavia, una strana sensazione di estraneità, mi accompagnò e mi sta ancora accompagnando, il mondo pareva sempre lo stesso...., in realtà no,  era peggiorato parecchio, troppi troppi omicidi e scomparse, una situazione di crisi sempre più grave, ma anche questo rientrava nella normalità delle cose, non dimostra nulla, è così per tutti.

Sta ancora capitando sapete, ci sono persone che mi salutano cordialmente, ma non ho alcun ricordo di loro, rovisto nella mia memoria e non trovo nulla, nessuna traccia, quando mi danno riferimenti precisi, avvampo, ma poi sorrido e ricambio sinceramente la loro gioia di vedermi, anche se nessun ricordo mi lega a loro.

Anche qualche mia vicenda personale passata, di cui esse mi parlano, è per me del tutto sconosciuta, conoscono il mio nome, dove abito, con chi abito, per cui so, che non stanno sbagliando persona.

Allora? Probabilmente è la mia memoria che sta facendo cilecca? Non ne sono tanto convinta, la storia delle dimensioni parallele, mi sta attraendo molto, forse quel giorno, in cui dovevo morire, ho imboccato un'altra via, quella mercedes nera era troppo distante dalla mia auto, e quella sospensione temporale...troppo potente.

Magari invece quel giorno sono morta nell'altra dimensione, e ho continuato a vivere in un'altra, quasi identica, la chiave sta proprio nel fatto che non è del tutto identica.

Vi invito a leggere un'altra storia assai più inquietante...leggi qui

4 commenti:

  1. Daniela,io personalmente e proprio per questo motivo mi trovo in sintonia con i fisici quantistici,per mia natura e carattere sono abituato a non escludere nulla a priori di quello che ci circonda.Ora,nel caso della Mercedes Nera e anche nel caso dell'altra storia bisogna prendere atto che si tratta di due racconti abbastanza misteriosi e inquietanti che si prestano a mio modesto parere a due spiegazioni.La prima è quella che io chiamo scientifica tradizionale che giustificherebbe l'accaduto con una perdita parziale e momentanea delle facoltà mnemoniche o più semplicemente della memoria e la seconda che io chiamo scientificamente avanzata con il conforto della Fisica Quantistica che si sia trattato di un black hole e quindi di un varco temporale che abbia permesso ciò che è accaduto.Poi,volendo approfondire l'argomento anche Gesù stesso parlava a coloro che lo seguivano di un regno del Padre Mio con molte stanze e chissà che quelle stanze a cui egli si riferiva,non siano in realtà i famosi Universi Paralleli o Multiversi dei quali la Scienza dei Quanti ipotizza l'esistenza.Un bacione,Emilio

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    1. Già, il secondo è un racconto vero e proprio, il primo un racconto vero..., perdita di memoria, potrebbe essere, ma quell'auto era troppo vicina, troppo...e la sospensione temporale...

      Grazie ricambio il bacione.

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  2. Rieccoce...Tra Freud e Jung.
    La paranormalità in una persona è il triplice corto-circuito tra conscio, inconscio e mondo fisico circostante. Detto questo bisogna parlar di scienza, che come è noto ha il passo molto corto nella ricerca parapsicologica, bloccandosi troppo spesso e perdendosi in semplici motivazioni psicologiche e anche per notoria sfiducia in una naturale fisica particellare del cervello, basandosi ancora sui testi classici che costituiscono la genesi della psicanalisi.

    E qui si tirano in ballo Freud e Jung...grandi ballerini...Non sappiamo quanto Freud abbia in realtà dato alla scienza con i suoi tre sistemi costituenti, secondo lui, la psiche (conscio, preconscio e inconscio) e nell'evidenziare che le psiconeurosi scaturiscono dal conflitto tra il conscio (l'attimo cioè di consapevolezza) e l'inconscio (l'immenso bagagliaio di tutto ciò che la psiche assimila e rielabora anche per suo conto).

    Forse (io ne sono convinto) commise due gravi errori, il primo perchè ritenne che i conflitti psichici avessero un fondo sessuale e ambientale. Il secondo (lo ritengo imperdonabile) quasi a ripudiare i fenomeni parapsichici, quelli per intenderci che sfociano nel paranormale, questo, badaben badaben, non è normale da parte sua...Però, però...sembra che di questo errore si rese conto se è vero che prima di morire disse che se poteva tornare indietro avrebbe dedicato tutta la vita allo studio della paranormalità.

    Per Jung non tutto era imputabile alla libido e pervenne all'esatta conclusione che anche la produzione di parapsichismi è il frutto di violente collusioni tra conscio ed inconscio, compreso il fenomeno telepatico in testa. Verso la fine della sua vita allargò ancora i suoi parametri, inserendo pure il "continuum spazio-temporale e l'iperfisica".

    Cara, anzi, carissima (famme allargà...che me vojo rovinà) Angielina, hablamos della mercedes nera, puoi dirmi in che circostanze è accaduto? Intendo se il tuo stato d'animo in quel periodo e sovre todo in QUEL frangente era, diciamo così, sopra le righe per motivi che solo tu puoi sapere. Se prima dell'imminente "impatto" avevi chiuso gli occhi.
    Un'ultima cosa poi chiudo la baracca...Domando se tua madre , una volta messa al corrente, si ricordava della persona da te incontrata ma non riconosciuta al mercato.
    Un saluto
    Malles

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    1. Allora ti rispondo subito, non ho chiuso gli occhi, ma un attimo prima dell'impatto c'è stata questa specie di sospensione..(durata non so quanto) ..e poi mi sono ritrovata alla guida come se nulla fosse, ma in realtà con mille domande, perchè mi sono accorta che sono stata testimone di un'anomalia, di cui ancora oggi, non ho ben capito la natura.

      La signora da me incontrata, beh! l'ho descritta alla mia mamma, le ho detto il nome...., ma considera che lei ha una certa età e non ricorda perfettamente...quindi non ha saputo determinare chi fosse. Mentre per le altre persone..., mi ha sollecitato ad assumere fosforo...

      Dunque potrebbe essere anche che la mia memoria abbia fatto cilecca, però un po' troppe volte...., se il tutto è imputabile alla mia memoria, dovrò fare qualche indagine medica.

      Certo se mia mamma ricordava quella persona, sarebbe stato tutto più facile..., ma non è riuscita, quindi il dubbio permane...


      Grazie Malles .....

      Un abbraccio.



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