sabato 13 febbraio 2016

Sacralità e pazzia








Che sia come sia, cercare ciò che è Sacro è fondamentale, anzi direi vitale, tuttavia, possibile, che per trovarlo sia necessario sudare e soffrire...., scalare montagne, sostare in deserti roventi, o immergersi nell'inferno più profondo?
Si parla  sempre di evoluzione.....

Ma, ad esempio per Schwaller, la Coscienza, non si evolve, perché essa già E'..

L'individuo non deve evolvere in coscienza, ma deve semplicemente accedere a strati sempre più profondi di una Coscienza  Assoluta che già è, e per sempre...

La genesi, dunque, è evoluzione dell'espressione fenomenica della Coscienza Cosmica...


Probabile che ci sia molta confusione, usando la parola evoluzione?
Non è ciò che è già Sacro ed Imperituro che evolve..., non ne ha alcun bisogno, non è soggetto a nascita e morte, spazio-tempo, è solo l'aspetto fenomenico che evolve..., tutto ciò che si modifica ed è deperibile, non rientra nella Sacralità....

Dunque, neppure noi, come espressione umana, con tutto il bagaglio di sentimenti ed emozioni...? 

Ovviamente è una domanda che pongo a me stessa..., poiché al contrario...ho sempre pensato che tutto sia Sacro, persino una particella..., quella stessa particella che ha una potenzialità straordinaria, quella di essere anche un onda infinita..che collassando diventa particella..

Sono consapevole di trovarmi in un ginepraio oltre misura, (come sempre in fondo),  poiché non ritengo che Schwaller, sia in errore, anzi, tuttavia, manca ancora un  importante anello di congiunzione ......

E' pur vero che noi, e tutta la creazione (cosmo),  sia diversamente deperibile, che non vi sia nulla di statico, anzi, sappiamo che tutto è energia..., che si manifesta in varie frequenze.., dalla galassia, alla stella, all'essere vivente..., dunque tutto ciò, (per semplificare),  potrebbe veramente essere una grandiosa musica....e la Coscienza Assoluta il Musicista per eccellenza? la creazione dunque solo Una proiezione della sua Creatività?

Qualcosa che esiste e nello stesso tempo non esiste, ma come è possibile dunque che un virtuale riflesso,  possa accedere alla Coscienza Assoluta?.......se non attraverso a Qualcosa di imperscrutabile, un misterioso passaggio segreto che consenta ad ogni creatura, di riconnettersi al suo stato Originario e Sacro?

E poi, come può Qualcosa di Sacro ed Eterno, riflettersi, in una creazione deperibile ed inscatolata nel tempo e nello spazio? Completamente opposta alla sua natura?

Queste sono domande alle quali non è possibile rispondere, almeno umanamente, lo sappiamo tutti...., la logicità non ci aiuterà, anzi, ci porterà all'inferno, è per questo motivo che ho compreso, che solo una profonda intuizione, una uscita dalla nostra consueta razionalità..., è lecita,  dobbiamo contemplare i paradossi, con amorevole condiscendenza,  verso noi stessi e gli altri, allargare i confini, ogni qual volta ci sia permesso, di scendere nella nostra interiorità, accedendo a stati di coscienza sempre più profondi, che non potranno mai essere inscatolati...e resi accessibili....a chi si nutre di giusto o sbagliato o di temerari giudizi....

Forse è per questo, che solo i pazzi, potranno conoscere Dio...
e la verità è che in questo mondo, nessuno vuole essere pazzo...., o ama farsi definire tale.

12 commenti:

  1. Daniela,come al solito le domande che poni nei tuoi articoli sono sempre molto sentite e molto profonde ed ad esse è effettivamente molto difficile dare una risposta.Io umilmente,posso provare a dare una mia risposta personale e quindi mettendo come tu dici per un attimo da parte la mia razionalità e la mia logica dò ascolto soltanto al mio cuore e al mio intuito.Partendo dal presupposto che ognuno di noi a parte coloro che si definiscono atei e quindi che non credono nel sacro e nel divino,la maggior parte ha dentro di sè un forte bisogno di sacro e di divino,poichè essi hanno intuito,anche senza nessuna prova,quello che anche l'uomo delle caverne a suo tempo aveva intuito e cioè che tutto ciò che esiste non può assolutamente essersi creato da solo.Ed ecco quindi nascere in loro la consapevolezza che un qualcosa di sacro e di divino superiore alle loro capacità deve esistere per forza di cose,anche se non a tutti visibile ma solo ad alcuni prescelti,vedi santi o mistici.Poi per quanto concerne il discorso della sofferenza io credo che anche se quest'ultima è difficile da accettare anche essa ha un suo scopo ben definito nella nostra evoluzione spirituale ed io la vedo come la prova della sincerità del nostro amore verso chi un giorno ci ha creato e per conoscerlo non bisogna per forza perdere l'uso della ragione ma semplicemente bisogna spalancare totalmente e con sincerità le porte del proprio cuore a Lui.E quindi, l'uomo grazie al suo intuito profondo può arrivare a capire che il suo Creatore che egli cerca non è lontano da lui,nè dal suo cuore è nè dalla sua anima,ma che egli è da sempre insieme a lui,carne della sua carne,essenza della sua essenza,luce della sua luce e che solo Lui è capace di condurlo oltre la Materia verso la Dimensione dell'Amore Universale.Buona Domenica a te e al nostro angelo,Irene.Emilio

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    1. Grazie Emilio...è una visione meravigliosa la tua.....Buona Domenica a te..

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  2. P.S.Per Daniela.Anche se ovviamente non ci conosciamo di persona,vorrei che tu sapessi che commentare i tuoi articoli è per me sempre un grande piacere a parte per la stima che nutro nei tuoi confronti anche perchè tra di noi esiste un filo sottilissimo ma profondo che da lontano ci unisce ed è quello delle comune origini,io sono calabrese e tu un giorno mi raccontasti che anche i tuoi nonni erano originari di questa terra stupenda.E quindi per dirla poeticamente,oltre alle comuni origini,sono anche altre le cose che da lontano ci uniscono---------La passione comune per il Mistero,il dolce e intenso profumo del bergamotto in fiore,i tramonti meravigliosi della mia terra e il gusto salso del vento del mare.Con il cuore.Emilio

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    1. In effetti è così, ma siamo interconnessi, da qualcosa di molto più profondo ...

      Un abbraccio..

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  3. Confermo pienamente,Daniela,è vero qualcosa di molto più profondo ci unisce,siamo figli dello stesso Padre come tutti gli esseri di questo mondo ed Egli ci ama tutti con lo stesso Amore.Ricambio l'abbraccio

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  4. Ciao gente! Son la diavoletta, l'interconessione tra gli esseri è vero, è l'Amore dell'Altissimo. Questo ennemsimo post di Angie è davvero intenso e fra le letture più profonde che ho avuto modo di fare ultimamente. La coscienza E', semplicemente E', sta a noi ascoltarla e darle modo di espandersi, allontanando razionalità, pensieri negativi, sovrastrutture insomma. Come diceva Bruce Lee ogni giorno qualcosa in meno ed ogni giorno qualcosa in più. Ricambio l'abbraccio, bellissmo il tuo commento Emilio. A presto. Irene.

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  5. Articolo interessante, il sacro ho smesso di trovarlo da molti anni, ma l'inferno l'ho trovato in questo mondo siamo quasi tutti egoisti ed egocentrici, molti dicono di essere profondi spirituali ma solo a parole. Un tempo credevo molto nel sacro, ma l'ho perso è non voglio trovarlo, magari chissà in futuro. Un saluto By Pabloramon

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    1. Non l'hai affatto perso, ....è dentro di te silenzioso....ciò che vedi all'esterno sono finestre...specchi..., non cercarlo fuori di te..
      Un saluto a te

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    2. Ti posso dare ragione, il sacro c'è in me, ma non in un Dio, cattolico, islamico, ebreo o buddista. Per me il sacro è la natura, la natura fa nascere gli uomini, gli animali i vegetali ecc.
      Pabloramon

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    3. Qualsiasi visione tu abbia, va bene, procedi...considerati un esploratore...


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