venerdì 15 aprile 2016

Naoto Matsumura, l’uomo radioattivo





Appena letta la storia di quest'uomo ho deciso di portarla in questo spazio, ci son tanti "maestri" nel mondo, ma ci sono anche persone, come Naoto che con le proprie scelte estreme son esempi, senza tante parole e dissertazioni, di coraggio e coscienza. 
Questa è illuminazione a mio modesto avviso, rischiare la propria vita per salvarne altre.



Naoto Matsumura è l’unico uomo ad essere tornato a Fukushima dopo il disastro nucleare dell’11 marzo 2011 provocato da uno tsunami. Dopo l’esplosione è diventata una landa desolata, una terra di nessuno dalla quale da un giorno con l’altro sono state evacuate 80.000 persone.
Naoto Matsumura è l’unico che ha avuto il coraggio di rimanere. Lo chiamano l’uomo radioattivo ma in realtà gode di ottima salute.
In questa zona i danni e le sofferenze sono state elevatissimi, non solo per gli esseri umani ma anche per gli animali la maggior parte dei quali è rimasta da sola, abbandonata perché nessuno poteva occuparsene.
L’unico a prendersi cura di questi animali indifesi e incapaci di procurarsi il cibo è stato proprio Naoto Matsumura, un ex operaio edile, che documenta la sua attività su Facebook.
Quando la zona è stata evacuata, le persone hanno lasciato le loro cose e gli animali pensando di tornare. Ma questo non è avvenuto. Da allora Naoto se ne occupa, vivendo completamente solo in una città fantasma, senza acqua e corrente elettrica. A dipendere da lui sono circa 200 animali tra cani, gatti, bovini e struzzi. Oggi  Matsumura è conosciuto come il guardiano degli animali di Fukushima.
A quattro anni dal disastro l’ex operaio continua la sua missione portando la sua testimonianza di sopravvissuto e di oppositore al nucleare. 
Ogni giorno rischia la sua vita per sostenere gli animali e la natura. 

2 commenti:

  1. ma lo sai che avevo già scritto ...su quest'uomo straordinario...., tu hai ampliato l'argomento....

    Combinazione l'hai scelto anche tu..

    Baci.

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  2. Che buffa coincidenza... son contenta ... Baci a te. Irene.

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