venerdì 1 novembre 2013

Le città invisibili dei morti




Giovedì 31 ottobre, ero davvero molto scocciata, la fila delle auto era pazzesca, ma poi mi sono ricordata che tutta quella fila, era dovuta alla chiusura del passaggio ai cimiteri, ed allora mi sono scusata con i defunti, insomma, hanno ben diritto di essere festeggiati almeno una volta all'anno.

Ultimamente, se ne sono andati davvero in tanti, persone amiche, conoscenti, questo prossimo 2 Novembre, tante persone che in fondo mi erano care, non appartengono più a questo mondo, ma a quell'altro e quando dico quell'altro, non parlo delle città dei morti, dei cimiteri, dove tutti si recano per commemorarli, ma un altro, altre città, ove spazio e tempo, non sono più i padroni, mi piace tanto immaginarli liberi e felici tutti coloro che chiamiamo i morti ed appartengono all'umanità dall'inizio fino ad oggi e poi ancora ancora...

Forse dovremmo festeggiarli tutti i giorni, loro hanno oltrepassato il muro dei rimpianti, della sofferenza, e per quanto possano avere problemi di comprensione, sanno che la morte non li ha affatto sconfitti, si è presa solo il loro abito, bello o meno, comunque troppo malandato per poter essere ulteriormente utilizzato, i nostri defunti li immagino vestiti di splendida luce, che continuano a lavorare per piani complessi ed universali, che si rattristano solo quando noi pensiamo che sono davvero morti, "spariti nel nulla", come se non fossero mai esistiti e ci logoriamo di nostalgia, mentre basterebbe solo rimanere in silenzio, per poter udire la loro voce, l'amore permette cose straordinarie, ed in fondo queste mie parole, non nascono da una illusione mistica, ma dalla consapevolezza, che tutti noi siamo esseri complessi, non composti soltanto da elementi terreni.

Pensiamo ancora che sotto il vestito ci sia niente, ed io invece immagino loro che scuotono la testa, che vorrebbero mostrare quel bellissimo abito fatto di stelle, il loro sorriso, ormai privo della paura di dover attraversare i confini della morte, esiste solo un piccolo problema, le loro città sono invisibili ai nostri occhi e così i loro abiti ed i loro sorrisi, siamo così vicini e così lontani, solo qualcuno in questo mondo ha il dono della percezione dell'altro, ma nessuno crede, ognuno di noi crede solo ai propri occhi e ai propri sensi.

Ma il 2 Novembre esattamente domani, sarà la loro festa, e qualche miracolo potrà davvero accadere, qualche manifestazione, una voce, l'amore permetterà questo ed altro, ma se considererete i vostri cari davvero defunti, come potreste sperare di udire o vedere qualcosa? E di poterli salutare veramente?

8 commenti:

  1. Daniela,sinceramente anche io mi immagino non i nostri morti ma i diversamente vivi come mi piace chiamarli che dal Mondo della Luce e dell'Amore ci osservano e sorridono felici e gioiosi contemplando orizzonti infiniti e immersi totalmente nella luce di Dio e che giustificano l'umano scetticismo di coloro che non credono in una vita dopo la morte ricordandosi che anche tra di loro ci sono anime di persone che non credevano e che ora una volta compreso di essere stati in errore sono là in fremente attesa di poterci riabbracciare come facevano quando erano insieme a noi e per farci sentire il giorno che li raggiungeremo il dolce profumo dell' Eternità. P.S.-Ho abbandonato la strada della Vita,la mia Anima ha attraversato le buie regioni della Morte e valicato immensi piani di Luce e solo ora vivo la vera Vita in un un mondo di gioia e di sogni in attesa di incontrare il Creatore di tutti i sogni.Con l'amicizia e la stima di sempre ti auguro una buona domenica e ti rinnovo sinceri auguri per la salute della mamma e cioè il dono più bello che la vita ci ha voluto concedere a noi tutti.Emilio

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    1. Grazie caro Emilio, ti auguro anch'io una buonissima Domenica.
      Un abbraccio Angie

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  2. Il cimitero, forse, appartiene più ai viventi che ai nostri Cari Defunti
    E' per noi il luogo in cui ci sentiamo più vicini alle loro spoglie mortali
    Mi reco raramente in quel posto il 2 novembre: non sopporto la confusione e mi spiace ammetterlo anche certe ipocrisie.
    Vado comunque in un giorno qualunque, quando il silenzio è sovrano
    Grazie Angie
    Un Bacione
    Gina

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    1. Cara Gina, sono d'accordo con te, cerchiamo i nostri cari, in un luogo dove essi non sono grazie al cielo, è una nostra necessità quella di trovare le spoglie mortali.
      Un grande abbraccio
      Angie

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  3. Dedicata dal profondo del mio piccolo e umile cuore a tutti coloro che come me al di là delle religioni e delle filosofie credono in una Vita oltre la Vita.-----Le stelle si abbassano sull'orizzonte solo per alzarsi su altre rive e nei cieli aureolati scintillano con lo splendore delle pietre preziose,sebbene con cuore infranto,sotto spoglie di lutto,abbiamo condotto silenziosamente le loro fredde ceneri nel luogo del loro riposo ripetendoci-Sono morti. No, non sono morti,non hanno fatto che passare dietro il velo che li nasconde,verso una vita nuova più ricca in sfere più serene.Hanno abbandonato il loro abito d'argilla per rivestire un ornamento più radioso.non li abbiamo persi,non sono scomparsi,sebbene invisibili ai nostri occhi mortali essi sono sempre qui vicino a noi,non ci dimenticheranno e noi non li dimenticheremo mai.Talvolta sulle nostre fronti sentiamo come un dolcissimo fruscio,come una dolce carezza,il nostro spirito li avverte e il nostro cuore ne è confortato e ritrova la calma.Sempre presenti, sebbene invisibili,gli spiriti immortali dei nostri cari rimangono perchè l'Universo di Dio è tutto e soltanto espressione di Vita.La Morte non esiste.-Emilio

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    1. Bellissima - veramente -, grazie per averla inserita su questo umile blog...
      Angie

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    2. Daniela,è vero poichè di blog che trattano l'argomento del Mistero sulla rete ne esistono tanti ma se ho scelto il tuo blog ad altri non devi ringraziare certo me ma soltanto e unicamente la bontà e l'umanità che traspare dai tuoi articoli e che nel mondo in cui oggi viviamo così povero di valori morali e esistenziali è come veder scorrere un ruscello di acqua pura e fresca in un arido e inospitale deserto.Grazie a te,Emilio

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    3. No, ti sbagli Emilio, le persone nascondono il proprio cuore, la fragilità fa paura, non la si accetta, ....e non si esprime la parte migliore di noi...
      Un abbraccio
      Angie

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