Per quanto come essere umano io sia consapevole di stare attraversando un momento di profonda crisi, nello stesso tempo vi è una profonda energia, che mi spinge avanti, che mi suggerisce tutti i giorni che ci troviamo in un universo dalle infinite possibilità, in ogni campo.
I nostri limiti sensoriali, spesso non ci consentono di intravedere oltre il nostro naso, tuttavia i misteri che ci circondano sono talmente tanti che la piccola vita che ci è concessa, appare insufficiente alla risoluzione di questo enigmatico mondo, nel quale ogni giorno si compiono tanti strani accadimenti.
E ciò vale per tutti, dal piccolo uomo al grande, dalla persona ottusa, al genio, anche chi si occupa di grandi problemi, ha una fetta di tempo limitato, e spesso dovrà andarsene senza poter osservare una consolante soluzione ....
Potremo forse ricercare e risolvere anche altrove? Risolvere certe equazioni, scoprire ad esempio cosa sia la materia e l'energia oscura, o quante dimensioni esistono veramente, ma come potremo farlo senza il nostro cervello?
Certe filosofie, ci avvertono quanto sia inutile tutto questo, ciò che esiste esiste, inutile compiere sovra-umani sforzi ed andare oltre, hanno ragione?
Eppure E' nella natura umana, chiedere sempre perché, i bimbi appena avranno la capacità di capire, chiederanno ai genitori mille perché al giorno, dunque se questo rientra nella nostra spontanea natura umana, per quale motivo dovremmo non seguire la nostra natura?
Non siamo qui su questa terra anche per vivere da umani? Entro i limiti, ma con il cuore altrove?
Certo è evidente che siamo stati taroccati, da abili genetisti, ma come sempre sostengo, vi è una parte di noi, che nessuno potrà mai limitare, ed è lo stesso seme della vita, che appartiene a ben più Alte Sfere....
Non è inutile proprio nulla, i nostri perché sono tutti legittimi, le nostre ricerche sono essenziali, i diversi percorsi complementari l'uno all'altro, " nulla è inutile".
Se le il pensiero di certe filosofie, mirano ad uccidere i nostri slanci, penso che siano loro a non essere propriamente giustificate..
L'uomo ha il diritto di chiedersi un milione di volte perché, e cercare di scoprire le cause degli effetti che osserviamo intorno a noi, anche se non sapremo risolvere l'arcano....o magari lo risolveremo magari casualmente mille anni più tardi...
Chi lo ritiene inutile, segua il suo percorso .....senza influenzare chi ritiene giusto fare altrimenti...
Non perdersi d'animo se tutto sembra troppo più grande di noi, impossibile da capire, quante volte accade, di non riuscire a trovare subito la soluzione di un problema, ma risolverlo più tardi in modo semplice...
La scienza non sta forse seguendo questa linea? Oggi non sa, domani scoprirà...
Ciò vale per tutti.....
Chiedersi perché, attiva i neuroni del nostro cervello, che iniziano a stabilire maggiori connessioni all'interno, magari iniziando a percorrere aree non convenzionali, ma non solo, e qui si entra nel mistero, si riesce a comunicare con quel territorio che chiamiamo immaginazione, che non è affatto il regno della fantasia creato da noi, ma una dimensione sconosciuta nella quale si possono compiere atti di vera e propria creatività.
Un famoso canale dove tanti geni del nostro pianeta, sono riusciti ad attingere e portare al nostro mondo grandi scoperte...di ogni tipo.
Daniela,concordo con te sul fatto che nella vita non bisogna mai arrendersi e se anche vi sono delle domande che sembrano non avere nessuna risposta l'uomo non deve mai abbandonare il sentiero che porta alla conoscenza. Anche se è vero come tu dici che non arriveremo mai a comprendere tutti i grandi perchèdella nostra esistenza la curiosità innata dell'uomo non deve mai spegnersi perchè come diceva il grande poeta toscano-Fasti non foste per viver come bruti ma per acquisir virtute e conoscenza.Emilio
RispondiEliminaNon solo, è un esercizio che allarga la nostra visione delle cose....
EliminaGrazie Emilio....