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sabato 17 maggio 2014
Chi è Livia?
Erranti, distratti o posseduti da un ossessione, in realtà spesso siamo altrove, nel passato o nel futuro, difficilmente qui adesso ed ora, consapevoli di vivere l'attimo...
Quell'attimo in cui potremmo avvertire che forse, non siamo qui solo per una strana fatalità, in quell'attimo potremmo scegliere di non arrecare danno ad un altro essere vivente, ma al contrario di amarlo ...
Ascoltare il nostro vero cuore, significa non dover più seguire una via che non ci appartiene, significa apportare al mondo nuovi arcobaleni, nuove possibilità, in fondo siamo come strumenti musicali, modulati o con la solita mediocre tecnica, o con virtuosismi al di là di ogni prevedibile risultato.
Vi sono storie comuni, storie fuori dall'ordinario, storie che ci confondono, quella che vi racconterò oggi, inizia da una normale quotidianità per giungere ad inaspettate scoperte, dopo una osservazione attenta, ed una più sottile comprensione delle cose, anche le persone non sono come appaiono... come crediamo di vederle...
Di chi stiamo parlando?
Di una persona come me, come voi, come noi, una persona normale, ma anche unica, il suo nome è Stefania, non è più giovanissima, è separata, senza figli, lavora come avvocato presso uno studio associato, molto stimata per la sua onestà intellettuale.
Stefania, vive per il suo lavoro, ama aiutare le persone, quelle che hanno davvero bisogno di aiuto.
Conobbe Livia per via di un piccolo problema legale, non aveva mai visto una persona così luminosa in vita sua, Livia emanava luce da ogni poro della pelle, ed aveva un sorriso così dolce, da vero incanto, nonostante non fosse giovanissima sembrava ancora una adolescente dinoccolata alle prese con la vita. Nonostante l'etica professionale, non riuscì a resistere e diventò sua amica, il suo appuntamento con il mistero iniziò proprio da Livia.
Livia era una di quelle strane persone, che riusciva a comunicare e vedere altre dimensioni, Stefania quando si rese conto di questo, all'inizio pensò che fosse malata mentalmente, tuttavia non se la sentiva di abbandonarla, lei era completamente sola al mondo, i genitori erano morti da un ventennio, e non aveva altri parenti, solo pochi amici, inoltre aveva perso il lavoro e non avendo alcun reddito si arrangiava come poteva, attraverso traduzioni, (conosceva benissimo il Giapponese), lavorando la terra, (aveva un piccolo orto dove era riuscita a far crescere di tutto), e qualche aiuto qua e là, adesso che Stefania l'aveva presa sotto la sua ala protettrice, però non le sarebbero più nulla, infatti le aveva offerto un piccolo lavoro presso il suo studio, come segretaria, e Livia era al settimo cielo, per aver trovato un'amica così cara.
Stefania non se ne pentì, Livia era efficiente molto efficiente, ma ciò che la colpì profondamente fu la sua abilità nel capire le persone, e le situazioni più complicate, la sua collaborazione diventò preziosa, lei vedeva ciò che altri non vedevano, come se riuscisse a leggere i pensieri della gente e leggere nel futuro...
Livia era stata sempre molto discreta, ma un giorno, l'avvertì di non accettare un incarico importante, e quindi di non fidarsi di un uomo affascinante e facoltoso, che stava proponendolo, Stefania dal canto suo, era già troppo attratta da lui, e non l'ascoltò, e dopo poco tempo andò a vivere con lui, nella sua lussuosa abitazione.
Stefania piano piano, allontanò dalla sua vita privata Livia, e lei ne soffrì molto, ma non le disse mai altro, si accontentò di rimanerle accanto come segretaria in modo silenzioso ed austero, ma il suo sorriso, aveva lasciato posto ad una tristezza indefinita e sconsolata.
La sua relazione con Giancarlo, filò liscia per qualche mese, poi si rese conto che lui, era sempre fuori per lavoro, ed anche il fine settimana era spesso sola, i contatti erano sporadici, e in molte occasioni, le giungevano a casa telefonate di signore che lo cercavano. Era sempre più irraggiungibile, come se in quella lussuosa abitazione, lei non fosse altro che un ospite di passaggio. Stefania soffriva immensamente per l'atteggiamento di Giancarlo, tanto che decise di ritornare nella sua casa, lasciando semplicemente un messaggio nella sua segreteria telefonica. Non lo avesse mai fatto, l'uomo si arrabbiò violentemente con lei, l'accusò di essere una bambina, di non capirlo e che non poteva lasciarlo così, le intimò di tornare a casa, ma Stefania non ritornò e iniziarono tempi davvero duri. Le ruote dell'auto bucate, sconosciuti che la seguivano, telefonate persecutorie, fino all'ultimo terribile evento in cui si ritrovò picchiata selvaggiamente da due uomini.
Livia, che era rimasta nell'ombra fino a quel momento, le offrì tutta la sua amicizia e le rimase accanto come una sorella. La scortò al lavoro, rimase a casa con lei, notte e giorno, fino al momento della sua guarigione fisica, Stefania duramente provata, sapeva in cuor suo che quegli eventi erano stati provocati dal suo ex, ma non avendo alcuna prova, non potè che fare una denuncia contro ignoti.
Poi Giancarlo le telefonò chiedendole gentilmente di poterla rivedere, Stefania rifiutò, Livia che in quel momento le era accanto, l'avvertì che lui avrebbe nuovamente cercato di farle del male, di non tornare a casa, ma di andare per qualche notte in un albergo, insieme a lei. Il giorno dopo Stefania seppe che la sua casa era bruciata. Purtroppo alcuni suoi vicini erano rimasti coinvolti ed erano stati ricoverati all'ospedale.
Livia prese in mano la situazione, Stefania era ormai solo una donna terrorizzata, che non sapeva dove sbattere la testa, la portò a casa sua, nonostante fosse molto pericoloso.
Assoldarono un investigatore privato, che successivamente scoprì che l'uomo che lei aveva amato, era un vero criminale, con più identità, e con molti uomini al suo servizio.
La polizia internazionale da molti anni stava cercando di catturarlo, ma lui era una specie di primula rossa, molto abile nel trasformarsi e nel cambiare identità, era pericoloso molto pericoloso, l'unica alternativa era trasferirsi sotto la protezione della polizia.
Ma Livia le disse che non sarebbe stato necessario, quell'uomo sarebbe stato ucciso da un suo concorrente criminale quanto lui. Dopo due giorni accadde l'evento, la fotografia di quell'essere spaventoso, fu trasmessa sui telegiornali di tutto il mondo.
Stefania allibita chiese a Livia come potesse sapere una cosa del genere, Livia sorridendo le rispose, che lei vedeva cose che le persone comuni non possono vedere, riusciva a sintonizzarsi in ogni tempo e dimensione, sin dal primo momento sapeva che lei sarebbe stata in grande pericolo, e le era rimasta accanto proprio per questo. Livia le disse che era giunto il momento di separarsi, lei doveva tornare nella sua dimensione, l'abbracciò forte forte, e poi scomparve....lentamente.
Stefania ancora oggi si sta chiedendo chi fosse Livia, un angelo, una viaggiatrice del tempo, una abitante di altri mondi? Vorrebbe tanto incontrarla nuovamente, quel legame non può essere spezzato, lei la pensa ogni giorno, vorrebbe stare con lei, chiedere..., ma la sua grande occasione l'ha avuta e non ha saputo riconoscerla, quando era lì presente con lei, quella sua luce era qualcosa di anomalo, quel suo sorriso talmente dolce...
Chi era Livia? Eppure indizi sulla sua strana natura li aveva avuti eccome, ma era stata cieca, sorda e muta....
Mentre la sua vita corre sul filo della realtà, il suo pensiero vola e la cerca costantemente, forse un giorno potrà rincontrarla, forse un giorno saprà....nel frattempo ogni tanto nel suo nuovo appartamento si accendono strani lampi, strane luci, sono dei suoi segnali?
Chi lo sa? Forse.
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Livia è il desiderio sublime e inconscio di noi tutti umani di rompere una volta per sempre le catene della razionalità di questo mondo che ci impediscono di dispiegare le nostre ali nascoste fino a raggiungere,ritrovando finalmente la nostra purezza originaria,gli infiniti mondi di un universo senza fine.Emilio
RispondiEliminaEsatto, la storia è fantastica, comunque non impossibile...
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