domenica 21 dicembre 2014

Misteri e Mistero vero








Sono d'accordo con voi, i misteri nel nostro pianeta e nell'universo sono infiniti e meno male, come sempre ho detto, essi sono crepe profonde, nel tessuto di questa realtà, che si erige ad un'unica e sola realtà..., composta da tanti usi e consumi.

Oggi so, che affrontarli senza conoscere il proprio personale mistero, senza sapere chi siamo veramente e perché, non potrà mai aiutarci a risolverli, potremo sicuramente condividerli, fare ipotesi ma mai risolverli, anche se qualcuno preferisce che i misteri restino tali per solleticare la nostra fantasia, per provare quel brivido che tanto ci affascina davanti all'ignoto.

Dunque sappiamo ormai tutti o quasi, che una realtà extraterrestre è stata sempre presente qui su questo pianeta, che esistono fenomeni paranormali, difficilmente riproducibili, che nonostante tutti i falsi video o immagini, i fantasmi esistono.

Come possiamo comprendere pienamente tutto questo, se non sappiamo cosa siamo e chi siamo?  Ad esempio Jack Sarfatti, oggi, dichiara tranquillamente che ogni atomo è collegato a tutti gli altri, senza alcun misticismo, che le cellule neurali su nanoscala somigliano ad un grande chip di computer, ed allo stesso modo, guardando immagini dell'universo con gli schemi dell'energia oscura in evidenza, sembrerà di guardare un grande ed immenso cervello cosmico.

Forse l'umanità non vuole sapere, non vuole conoscere davvero, forse la maggioranza di noi, ha il terrore di scoprire di essere un nulla, un programmino, sparso per l'universo, approdato qua... I misteri che ci circondano, quelli esterni, sono più rassicuranti, in più ne possiamo trovare quanti ne vogliamo...


Giustamente vogliamo vivere la nostra vita, provare emozioni, quelle emozioni, che certi  alieni ci invidiano, forse, anche se certe emozioni umane sono alquanto distruttive, eppure, ciò che eravamo ieri, domani non lo saremo più,  possiamo vivere pienamente solo l'istante che appartiene al presente.
E' quel piccolo istante, che forse dobbiamo sfruttare a fondo, senza paura, per riconnetterci a tutto ciò che è. 

 La storia di Pinocchio la conosciamo tutti, lui era un burattino di legno, alla fine dopo tante peripezie, si trasformò in un vero bambino...


Ecco con questo articolo, sto cercando di spiegarvi per quale motivo, negli ultimi mesi questo blog non pubblica sui misteri, ma il più grande mistero che ci riguarda tutti, qualcuno di voi sarà ormai deluso per questo, e mi dispiace.

Vorrei affrontare in futuro, ogni altro mistero, con cognizione di causa, senza superficialità, senza dover esporre cose già dette, per questo uso spesso i link.

Ciò non è facile, non lo è affatto..., e poi vi sono cose che dovrebbero essere pubblicate con molta moderazione...questa è la verità..., cose che possono essere travisate o mal interpretate, ognuno di noi ha la propria visione, più o meno allargata.

Questo blog sta decisamente cambiando rotta, e forse a qualcuno non piacerà più, dunque, come sempre auguro ad ognuno di voi, come a me stessa,  di trovare ciò che veramente cerca in cuor suo, perché alla fine solo questo conta...


  


4 commenti:

  1. Grazie per gli auguri, che contraccambio!

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  2. In effetti cara Daniela, il cambiamento si nota e va verso una ben definita zona del mistero, certo il più importante per tutti noi, ma anche il più impegnativo per discuterne. Una direzione comunque non apatica, anzi, scioglie, a mio parere, qualunque forma di pregiudizio, ma nel contempo può favorire tipiche ed irrazionali chiusure.

    L'argomento del Divino, dell'aldilà, e del "morire per essere"...forma incertezze, e quindi NON realtà assolute, conseguenze infine di "resistenze" più o meno marcate, ma sono rischi (si fa per dire) già da te espressi. Poi, rimarcare non significa un totale cambiamento e un conseguente "andare controcorrente" con te stessa e con quanto fin'ora proposto, ma solo un più largo respiro verso una delle tematiche più interessanti.

    lasciarsi sfiorare dal mistero di Dio, dal Suo silenzio, dalla Sua invisibile eppure palpabile presenza, il saper cercare (e scoprire) cosa c'è oltre al dramma del dolore e il muro del finito, l'intravvedere e seguire le altezze spirituali.

    Con queste ed altre scelte, mia cara daniela, si arriva a cogliere il nocciolo dell'esistere, direi a gustare il genuino "sapore del vivere" e, perchè no, il suo vero "ultimo senso". Un saluto
    Malles

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    1. Grazie amico caro,
      infatti affrontare questo Grande Mistero...è difficile, è un sentiero stretto stretto, colmo di rovi, e di rose..., le spine sono tante, ma è nella mia natura, percorrerlo..., non vi è altro insieme all'amore, che io ritenga vitale. Non è da poco, sai, sin da adolescente-quasi bimba, il mio cuore è sempre stato in quel sentiero stretto-stretto.

      Un saluto a te Malles

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