lunedì 26 gennaio 2015

Salti temporali quinta parte





Leggere prima  (per chi non lo avesse ancora fatto), parte prima, parte seconda, parte terza, parte quarta.


L'esperimento iniziò il giorno dopo, Leonardo fu chiuso nella capsula del tempo, dopo aver provveduto a monitorare, tutte le funzioni vitali, inserirono l'anno di traslazione "il 2034".

Leonardo, improvvisamente aprì gli occhi, e vide il cielo azzurro, un sole meraviglioso, era disteso in una panchina di un parco, completamente privo di verde, gli alberi scheletrici, un silenzio assurdo dominava la scena...

Intorno non vi era alcun movimento, niente traffico, nessuna anima viva.
Si alzò spaventatissimo e si chiese se stesse sognando, evidentemente no, era ben sveglio, un'ansia ed un terrore senza fine, lo aggredirono, tanto da non riuscire a camminare, sentiva le gambe come due pezzi di legno, il cuore batteva all'impazzata, la gola secca, cercò di calmarsi, lentamente riacquistò la padronanza di sè.

In quale città si trovava? i segnali stradali, erano in lingua inglese, le vie larghe ed immense, facevano pensare ad una metropoli, una metropoli completamente disabitata?  Iniziò a camminare, per rendersi conto della situazione, i negozi erano tutti chiusi, le saracinesche piene di ruggine facevano pensare, che da tempo non fossero più attivi. Si avvicinò ad un grande palazzo, e suonò tutti i campanelli, nessuno rispose. Continuò a camminare per quella città desolata, per ore, ma non trovò anima viva, neppure un gatto o un cane, o un topo di fogna. 

Non ricordava nulla, l'ultimo ricordo, era che si trovava nel suo studio, poi lo zero assoluto.  Era certo che quello non era un sogno, tuttavia sperava in cuor suo che lo fosse, solo un maledetto incubo. 

Alla fine stanco, decise di salire le scale di un palazzo, per trovare un appartamento dove rifugiarsi, aveva una grande varietà di scelta, certo, sperava di trovare qualche porta aperta. La sorpresa fu che le porte erano tutte aperte, entrò a caso nel secondo, l'appartamento era bello, ed in ordine, solo un poco di polvere e qualche ragnatela, entrò in una camera da letto e si sdraiò, dopo aver tolto la coperta. Leonardo non ricordava nulla, non sapeva spiegare, cosa fosse accaduto, poi si rialzò in cerca di un telefono, lo trovò, ma non vi era alcuna linea, provò ad accendere la radio ed il televisore, ma non c'era più luce elettrica.

Forse si disse ciò che era accaduto in quella città, non era accaduto a tutto il mondo, potevano esserci dei sopravvissuti, sopravvissuti a cosa? Non vi erano rovine, o cadaveri, ma dov'era finita tutta quella gente?

Iniziò anche ad avere fame e sete, andò in cucina, cercò delle scatolette, purtroppo, trovò solo della roba andata a male e neppure una bottiglia di acqua, si chiese come sarebbe potuto sopravvivere...

Nonostante il grande disagio, cercò di comprendere cosa potesse essere accaduto, iniziò a perlustrare l'appartamento, in cerca di indizi, qualche giornale, un calendario,  magari un diario. Frugò nei cassetti, nell'armadio, vi erano ancora degli abiti sia maschili che femminili, alla fine trovò delle borse da donna.., " disdetta" pensò, erano tutte vuote.
"La libreria" si disse, "la libreria"...., si avvicinò, ma vi erano solo classici, o romanzi, nulla di chiarificatore.., il computer non poteva funzionare...

Passò ad un altro appartamento, e poi un altro, fino a che il buio, cominciò a scendere, e l'unica cosa che gli rimaneva da fare era cercare di dormire, per dimenticare l'orrore, la sete e la fame.



Si risvegliò, Peter e Paolo erano davanti a lui, lo aiutarono ad uscire dalla capsula, (erano trascorse 4 ore) e dopo averlo rifocillato, gli chiesero cosa fosse accaduto.
Leonardo spiegò ciò che aveva vissuto, coincideva perfettamente con l'esperienza di Peter e degli altri. Nell'anno 2034 era già accaduto tutto, non vi era più nessuno.

Dunque, dovevano tornare nel 2033, dovevano scegliere il prossimo viaggiatore, il grande problema era sempre lo stesso, chiunque però, non avrebbe ricordato per quale dannato motivo, si ritrovasse in quelle orribili circostanze e avrebbe perso del tempo prezioso, senza sapere cosa esattamente fare.

Paolo, decise di offrirsi, ma gli altri collaboratori, si opposero, lui era il creatore della capsula, per cui era necessario che restasse al suo posto, allora fu Peter che si fece nuovamente avanti, ma stavolta fu Paolo che fece resistenza, Peter era già stato troppo tempo in viaggio, era passato solo poco tempo...

Peter, non volle sentire ragioni, stavolta sarebbe rimasto all'interno della capsula  solo 4 ore come Leonardo.

La mattina dopo, chiuso nella capsula Peter, si lasciò andare, sperava di riuscire a comprendere cosa fosse accaduto.

Peter aprì gli occhi, era disteso sul marciapiede in una via secondaria, come le altre volte, non ricordava, come potesse essere capitato lì, pensò di essere svenuto, ma non riusciva ad identificare il luogo dove si trovava. La città era sconosciuta...

Osservò un viavai di automezzi militari, mezzi di soccorso, la città sembrava quasi impazzita, si rifugiò in un bar vicino, era vuoto, il barista seduto in disparte stava mestamente leggendo il giornale, Peter si avvicinò e chiese nella sua lingua un caffè, capì che non era la lingua d'uso in quella città, si rivolse a lui in lingua inglese e subito lui si alzò..., Peter sorseggiò il suo pessimo caffè lungo, chiese al barista se fosse possibile leggere il giornale.
La data riportata su di esso, lo fece impallidire, si trovava a Londra, nel mese di Marzo del 2033, pensò: "sto sognando, questo è soltanto un sogno, presto mi sveglierò", continuò a leggere: "3/4 della popolazione mondiale è sparita e nessuno sa dove siano finiti tutti gli esseri umani di qualsiasi età, gli animali, anche la metà della popolazione extraterrestre, non si sa che fine abbia fatto..."
"Le misteriose sparizioni, continuano a verificarsi costantemente, il mondo sta collassando, anche gruppi di sostegno, militari e di protezione civile, fanno la stessa fine, questo terribile fenomeno non sta risparmiando nessuno, da un momento all'altro chiunque potrebbe dissolversi istantaneamente nel nulla, sono state fatte analisi su analisi, nell'aria non vi è nulla di anomalo, non vi sono attacchi, o armi nefaste, tutto rientra nella normalità, tuttavia gli scienziati non azzardano nessuna ipotesi plausibile, autocombustione, piccoli buchi neri, o un incastro dimensionale con mondi paralleli, no, non vi sono segnali anticipatori, le persone si dissolvono completamente nel nulla, con i vestiti e gli oggetti che trasportano in quell'istante, in qualsiasi luogo della terra, il terrore sha ormai paralizzato il mondo".

Peter pensò: "questo è un vero incubo, spero di riuscire a svegliarmi." 
Restò seduto in quel bar, accanto al mesto barista, che in inglese, gli disse che tanti clienti, si erano dissolti anche nel suo bar, che aveva perso così anche la sua famiglia, che in fondo sperava di dissolversi presto anche lui, ogni giorno era un giorno di pura disperazione per tutti, non aveva più senso vivere così.
Sperava ardentemente che quel dissolvimento fosse una specie di viaggio in un altro mondo, un mondo migliore di questo, ormai era diventato troppo instabile.
Aveva letto tante profezie..., una di queste avvertiva che prima della grande Apocalisse, tante persone sarebbero scomparse, ma la modalità era completamente diversa, una presa l'altra lasciata, niente affatto, qui spariscono gruppi di persone, con tutto quello che si portano addosso...


Peter improvvisamente, riaprì gli occhi e vide i volti preoccupati di Paolo e Leonardo, era stato riportato indietro, solo dopo due ore, un segnale di emergenza legato alle sue funzioni vitali, aveva interrotto la missione.
Lo aiutarono a uscire..., Peter stava male, malissimo, non si reggeva in piedi, con un filo di voce, raccontò quello che aveva visto e letto, qualcosa di terribile e completamente inaspettato, persone che si dissolvevano senza ragione...
Nel 2033, restava solo 1/4 della popolazione umana, animale, persino gli extraterrestri erano stati coinvolti in questo fenomeno incomprensibile. Erano stati sufficienti solo tre mesi, per cui, era plausibile che sarebbe stato sufficiente un mese o due dopo il mese di marzo 2033, perché la terra, restasse un deserto senza fine.

Paolo restò sconcertato, ma da scienziato dichiarò: ogni effetto ha una causa, occorre cercarla, non credo alle profezie, penso che vi sia qualcosa di oscuro, e deve essere trovato. Occorre assolutamente tornare indietro, prima dell'evento terribile che si compirà. Dovrò andare personalmente, non posso non farlo...




Siamo quasi all'epilogo, come i lettori avranno compreso, questa devastazione, non è legata ad alcuna profezia, ma a qualcosa che l'uomo non osa neppure immaginare, nella sua fragilità colma di arroganza, non ha mai compreso di essere solo una piccola pedina, nelle mani di forze enormi, oscure, leggi fisiche sconosciute che cambiando rotta, annullano le precedenti, e azzerano le piccole vite, di un piccolo pianeta chiamato terra.
Nulla è per sempre, tranne la Causa originaria, che può decidere in qualsiasi momento di annullare il patto..

Possiamo chiederci se Paolo, scoprirà quale mistero si nasconda dietro a tutto ciò, difficile stabilirlo ora, mettervi riparo, probabilmente sarà ancora più difficile, potranno dunque un pugno di uomini, annullare questi devastanti effetti??

Ma possiamo anche chiederci se siano realmente devastanti, oppure una risoluzione spontanea della nostra troppo tormentata esistenza senza un perché, in fondo l'unica differenza è che la vita si riproduce, e che la morte lascia piccoli resti di una vita..., in fondo ogni creatura appare e scompare, lasciando solo pochi ricordi del suo passaggio....

Vedremo quali saranno gli sviluppi, può un solo uomo cambiare il mondo?
Molti diranno che ciò non sia possibile, ma forse in realtà potrebbe non essere così impossibile, " se basta solo il battito delle ali di una farfalla per distruggere o ricreare un mondo..."
  
Spero a presto...



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