sabato 24 gennaio 2015

Essere un vero Essere






Siamo nullatenenti, che hanno un tesoro e non lo utilizzano?, oppure crediamo di essere ricchissimi, ma in realtà siamo nullatenenti?

Secondo la nostra reazione, i nostri stimoli,  il nostro pensare ottimistico, ecco che il nostro organismo rilascia ormoni, che ci fanno sentire meglio.....
al contrario....rischiamo la depressione...e non solo.

Dunque, il nostro pensiero, le nostre emozioni, incidono profondamente sul nostro benessere fisico-psichico, già, incidono eccome, forse è per questo che non dovremmo mai allontanarci troppo dalla nostra natura, e non sentirci troppo in colpa, se abbiamo commesso un errore, cerchiamo di riparare, punto e basta.

Ecco sì, in fondo, ci danniamo da soli, inseguendo i modelli di perfezione non solo fisica, ma anche spirituale, ed il risultato è che ci ritroviamo nuovamente in trappola, a fare i conti con un'ascesa che non è quella che pensavamo, ascendere non significa essere più perfetti, buoni o generosi o potenti,  ma semplicemente riuscire a contenere più amore e comprensione, non solo per gli altri, ma anche e soprattutto per noi stessi.

Oggi, penso che chi non si ostina per forza a credere in qualcosa, stia viaggiando per la via giusta, libero da ogni vincolo, pronto ad ascoltare, elaborare, e poi rilasciare il bagaglio, per passare ad altro, i concetti, le complesse strutture della filosofia tradizionale o moderna, le equazioni scientifiche, credere ad un metodo, credere in un rito esoterico, possono trasformarsi in meravigliosi insegnanti, o diventare profonde trappole, di cui il nostro mondo è colmo, con i risultati che sono davanti ai nostri occhi.

La sete di potere...., che qualcuno manifesta in modo così odioso, altro non è che una estrema debolezza, chiunque, se prende coscienza di quanto sia insignificante, davanti all'universo intero...., non può che prendere due strade:

  1. Ricordare, nel percorso, quanto sia piccolo, e cercare umilmente di conoscere, per quanto gli sia consentito;
  2. O dimenticarsene completamente e gonfiarsi come un pallone, che prima o poi scoppierà;
Insomma, qui, anche chi è potentissimo, si può perdere in una frazione di secondo, solo chi riesce ad essere veramente, in qualche modo, può veramente far parte di una dimensione (per modo di dire), che travalica e supera le forme, l'immensità, lo spazio ed il tempo, e tutte le apparenze a cui l'uomo è abituato...

Ma per essere un vero Essere, occorre viaggiare liberi, e leggeri, eppure, di sicuro, non vi è nessuno che non lo sia, il problema è che non ne ha consapevolezza...
La rincorsa ad una spiritualità standardizzata, non aiuta affatto, come non aiutano i concetti cristallizzati, l' esperienza da cui si estrae un messaggio, invece è la porta giusta, ma anche essa dovrà essere abbandonata, per passare ad altro....

L'umano è attratto da ciò che ha potere, colore, magnificenza..., non dall'umiltà quella vera.

Ebbene l'Essere Reale, non è nulla di tutto ciò, pur avendo il più grande potere in assoluto, quello della vita..


2 commenti:

  1. Al riguardo il pensiero di Plotino (Le Enneadi) indirizza coloro che vorrebbero assurgere ad una dimensione più pura. Con questa l'uomo, se vuole, può sottomettere alle continue influenze da cui è bombardato, solo la sua parte inferiore, il suo corpo, la sua quotidianità, riservando invece al libero arbitrio o Volontà Superiore le più importanti scelte più consone a lui.

    Ne consegue che l'uomo può mettersi in condizione di attrarre a sè quelle forze universali che gli necessitano, compensando così l'influsso negativo e in qualche modo sottrandosi ad esso. Un saluto
    Malles

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