Umano, no non piangere,
la tua stirpe è nobile,
tu sei un nobile guerriero,
e se sei nato qui,
non puoi non esserlo.
Umano, non piangere,
tu sei di nobile stirpe,
un vero guerriero della vita,
non si può imprigionare a lungo
un vero guerriero.
Nel cuore sacro
la tua segreta origine,
non cessare mai di cercare,
poiché le spire dell'oblio ti hanno assediato.
Caro umano,
sei di nobile stirpe,
abbandona ciò che non
è degno della tua luce.
Basterà solo un attimo,
un profondo respiro,
e conoscerai la
profondità del tuo essere,
la sua meravigliosa essenza...
Caro umano,
non ascoltare
che il tuo cuore sacro.
Puoi trasformare il mondo,
tu sei un vero e sacro guerriero,
le tue carezze, il tuo soffio di amore,
doneranno sacralità
ad ogni vita....
Sì, la notte, si staglia
all'orizzonte,
il dolore è opprimente,
ma se ricorderai chi sei,
comprenderai...
che tu sei un vero e sacro guerriero
Fantastica anche questa poesia!
RispondiEliminaGrazie Nick..
EliminaCara Daniela, la poesia è davvero bella ma percepisco che Oggi, nell' Uomo, non c'è più nulla di Umano
RispondiEliminaTi auguro una Santa e lieta Pasqua
Un caro abbraccio
Sentimental
Ci sono uomini che mantengono inalterata la loro umanità, altri che si nascondono e l'hanno dimenticata. Tuttavia siamo tutti guerrieri, solo per il fatto di essere qui.
EliminaBuona pasqua a te amica cara
Un grande abbraccio..
Le profonde, tipiche espressioni dell'amica Daniela...
RispondiEliminaAlla quale mi preme auspicare serene festività pasquali, così come intendo rivolgerle a tutti quelli che seguono il suo blog (così facendo mi faccio pure gli auguri da solo...)
Mi sembra altresì il caso di non condividere il giudizio su espresso da una utente sul genere umano. come sempre serve un distinguo. Non è vero che nel complesso, tutto nell'uomo, sia da considerarsi "inumano". Per intenderci, molti vivono e si completano solo con l'amore, e non sono poi così pochi. In ogni caso basta un lampo d'amore puro per bilanciare un "temporale" di odio insulso. Il difficile, ne convengo, è farsi imitare, estenderlo cioè anche a chi viene loro a contatto.
In certe persone dimora qualcosa di "diverso", anche se i loro 46 cromosomi non differiscono molto dai 48 degli scimpanzè, e pur se il loro aspetto esteriore non si discosta che per pochi particolari dalle scimmie. Mi suona da qualunquista quindi, non riconoscere le tante buone persone dedite agli altri dimentichi di loro stessi.
Certo è vero che l'uomo si comporta spessissimo come e peggio delle belve, ma è altrettanto vero che soltanto l'uomo è in grado di esternare sublimi altruismi e di vivere alte spiritualità, come se il proprio corpo non lo riguardasse, ma d'uso solo in funzione e strumente d'aiuto verso il proprio simile e riguardo alla natura che lo circonda. Certo che fanno più notizia gli jivaros moderni. Un saluto
Malles
Le profonde, tipiche espressioni dell'amica Daniela...
RispondiEliminaAlla quale mi preme auspicare serene festività pasquali, così come intendo rivolgerle a tutti quelli che seguono il suo blog (così facendo mi faccio pure gli auguri da solo...)
Mi sembra altresì il caso di non condividere il giudizio su espresso da una utente sul genere umano. come sempre serve un distinguo. Non è vero che nel complesso, tutto nell'uomo, sia da considerarsi "inumano". Per intenderci, molti vivono e si completano solo con l'amore, e non sono poi così pochi. In ogni caso basta un lampo d'amore puro per bilanciare un "temporale" di odio insulso. Il difficile, ne convengo, è farsi imitare, estenderlo cioè anche a chi viene loro a contatto.
In certe persone dimora qualcosa di "diverso", anche se i loro 46 cromosomi non differiscono molto dai 48 degli scimpanzè, e pur se il loro aspetto esteriore non si discosta che per pochi particolari dalle scimmie. Mi suona da qualunquista quindi, non riconoscere le tante buone persone dedite agli altri dimentichi di loro stessi.
Certo è vero che l'uomo si comporta spessissimo come e peggio delle belve, ma è altrettanto vero che soltanto l'uomo è in grado di esternare sublimi altruismi e di vivere alte spiritualità, come se il proprio corpo non lo riguardasse, ma d'uso solo in funzione e strumente d'aiuto verso il proprio simile e riguardo alla natura che lo circonda. Certo che fanno più notizia gli jivaros moderni. Un saluto
Malles
Grazie Malles, ricambio gli auguri con tutto il mio cuore a te ed ai tuoi cari.
EliminaIn effetti lo dico molto chiaro e forte : siamo assediati dall'oblio...
Un caro saluto.