sabato 6 giugno 2015

La Reale natura delle cose?







Nella Reale natura, è possibile che vi sia una universale conoscenza? La conoscenza di tutto ciò che è metafisico, dunque un essere umano, con il suo limitato bagaglio sensoriale, come mai potrà accostarsi all'Assoluto?

Disconoscere la vera Causa, e studiare gli effetti, forse è questo che ha fatto la maggioranza dell'umanità ?  Lasciandosi ingannare da ciò che può vedere e toccare?

Probabilmente è così, e nonostante tutte le analisi e scoperte scientifiche, pare che la dimensione umana si trovi ancora sulla superficie illusoria dei suoi credo.

Eppure per far saltare l'inganno, esistono approcci molto simpatici, come il mentalismo..., che attraverso esercizi di osservazione, svela quanto il nostro cervello, sia abituato a vedere cose che non esistono, oppure esattamente il contrario.

Quanta vera conoscenza abbiamo a portata di mano? Per Formulare opinioni basate su certezza, questa dovrebbe essere una domanda quotidiana, ogni volta che cerchiamo di imparare veramente qualcosa, o di trasferire il nostro pensiero ad altre persone,  ed inoltre quanti errori di valutazione commettiamo nella nostra vita? Senza mai correggere il tiro.

Sono cosciente,  che ciò che vedo non è reale, tuttavia anche se lo so, il mio cervello continua a mostrarmelo in modo errato, tanto che alla fine mi convinco che quella sia la verità.

Ovviamente parlo di piccole cose, che non ci danneggiano più di tanto, ma se invece ci muoviamo su quelle fondamentali della vita, il gioco si fa veramente duro, potrebbe essere di vitale importanza non sbagliare.

Ci dicono che esista in noi, un terzo occhio, che sa svelare gli inganni, e vedere ciò che realmente è..., può davvero un esercizio costante, per quattro giorni, o la meditazione compiere tale miracolo? Ma poi cosa è questo terzo occhio? Importante è sapere, che siamo un vorticoso incontro di energie, e che la stessa materia è vuoto al 90%, altrimenti chi potrebbe credere ad una cosa del genere? Per quanto materiali ci appaiano, neppure i nostri sensi convenzionali lo sono....

Ma quando osserviamo noi stessi e gli altri, ci vediamo tanto tanto fisici, il nostro cervello ci inganna perennemente, e noi attimo dopo attimo viviamo una vita basata su falsità, sulle sue erronee interpretazioni, dalle quali nascono le nostre valutazioni, i nostri pregiudizi, anche nel campo della medicina, e tanto altro... , "questo è ancora il nostro mondo".

Un mondo che dovrebbe avere scuole ordinarie, non solo per insegnare a scrivere e contare, ma anche per segnalare gli errori che commettiamo ogni giorno della nostra vita, fino alla nostra fine.


4 commenti:

  1. Daniela,io personalmente credo che il famoso Terzo Occhio o Conoscenza Infinita come meglio l'ha vogliamo chiamare e di cui narrano sia i testi vedici e buddisti,non sia soltanto come tanti credono una mera leggenda ma al contrario essa sia invece solo ed esclusivamente una pura realtà.Il problema è invece un altro e cioè che non tutti gli esseri dotati di raziocinio e di creatività sono per un discorso che io credo puramente di natura genetica,all'altezza di poter usare anche parzialmente questa facoltà definita comunemente metafisica,ma che essa sia appannaggio solo di soggetti dotati per natura di un carattere fortemente portato al Misticismo e quindi caratterialmente anche un pò e sottolineo un pò visionario.Buona Domenica.Emilio

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    1. No, non credo si tratti solo di misticismo Emilio, resta da vedere poi chi siano veramente i visionari.
      Grazie Buona Domenica a te..

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  2. ...."Disconoscere la vera causa, e studiare gli effetti, forse è questo che ha fatto la maggioranza dell'umanità"...
    Direi proprio di si, ovvero la superficialità intrinseca dell'essere umano. Ma oltre alla fede, l'uomo ha potenzialità innate, che seppur "rattrippite" andrebbero meglio conosciute e sfruttate, questo lo potrebbe fare e non sarebbe poco, ma richiederebbe il liberarsi di certe dirette imposizioni, inculcate fin dal primo vagito, sentieri già tracciati da un tipo di società volutamente cieca e direzionale.

    Non è mai facile staccarsi da ciò che ci tiene legati, e tutto questo"fai da te" non esisterebbe se scienziati e "scienzisti" non negassero anche le più evidenti evidenze, senza cioè prendere in serio esame i fenomeni che si evidenziano sotto i loro occhi.

    Non vi è poi dubbio che il mondo apparente sia soggettivo, psichico, vatiabile da persona a persona: pongo il daltonico (mio figlio lo è), ma vi è anche il "deuteranope", con altre forme di discromatopsia, qui la realtà è veramente variabile da soggetto a soggetto. Con ciò se ne trae che ciò che si vede non è poi così sicuro che sia vero, ma la stessa può essere rimarcata per l'udito, per l'olfatto, per il gusto, e pure per le complesse sensazioni tattili.

    La nostra scienza è ancora troppo ricca di elementi eterogenei e confusi, non costituisce una soluzione assestata e razionale, dal tempo dell'insegnamento di Galilei fino a noi, le sue sperimentazioni si basano ancora sui sensi, in particolare dell'occhio dei suoi sperimentatori.

    Qui si nasconde la trappola subdola dell'oggettivare, quando di oggettivo non vi è che la SOGGETTIVITA' del soggetto. (...orco can...questa mi è venuta bene...) Un salutone.
    Malles

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    1. Davvero Malles, ti è venuta benissimo, è indubbio che vi sia una realtà soggettiva, ma esiste anche una realtà oggettiva? Impersonale intendo? Penso proprio di sì...

      Anche, se pure il pensiero a volte è un bagaglio molto pesante, i nostri stessi pensieri possono essere influenzati dalla visione superficiale..

      Un salutone a te..

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