domenica 28 novembre 2021

Il fantasma della scorciatoia

 

 Quella scorciatoia era buia e solitaria, Grace, la stava percorrendo, per evitare la lunga fila di auto, sul suo solito itinerario.

Era accaduto anche un'altra volta, ma era giorno, e lungo la stretta strada alla sua destra,  aveva visto alcune abitazioni,  ma ora  non vi era traccia di queste, infatti non vedeva alcuna luce, eppure erano solo le 21,  sospirò rassegnata, calcolò che in un'ora sarebbe arrivata a destinazione.

Dopo circa 20 minuti, una strana ansia si impadronì di lei, non riusciva a capire il suo stato di allerta, la sottile paura che la pervadeva, già, forse era  la sua immaginazione che stava contribuendo a pensieri antipatici, come un guasto dell' auto, o la bucatura di una gomma, poi sorrise,  pensando che grazie al cielo aveva un cellulare con cui chiamare i soccorsi.

Grace ritrovò  presto la sua calma, e continuò a guidare, ma dopo pochi minuti, udì delle urla, rallentò, vide una ragazza bionda quasi nuda, che stava correndo in mezzo alla strada, urlava con tutto il fiato che aveva in gola,  Grace si fermò, la chiamò, ma lei continuò a correre ed improvvisamente scomparve.

Grace con il cuore che batteva a mille, risalì sulla sua auto,  cercò di calmarsi, non era più giovanissima e certo non le giovava una emozione del genere,  si chiese, come la ragazza potesse essere scomparsa così in un attimo. Ripartì con cautela, e guidò ad una minima velocità, per tutto il percorso, guardando bene davanti ed intorno alla strada, tuttavia non vi era traccia di quella povera ragazza.

Finalmente giunse a casa alle 23,00,  lei era sola, da quando era morto suo marito cinque anni prima, spesso andava a trovare sua figlia, che viveva con suo marito e due bimbi in un'altra città.

Dopo essersi accomodata sul divano, si chiese se non avesse commesso un grave errore a non chiamare la polizia, quella ragazza era scomparsa improvvisamente, come fosse stata solo un fantasma, ma ora era troppo confusa per agire, voleva solo dormire e l'indomani avrebbe deciso cosa fare.

Dopo una notte agitata, Grace si svegliò alle sei,  ripensò a ciò che aveva vissuto la sera prima,  si vestì, fece colazione e andò al suo computer, non sapeva bene cosa e chi cercare, digitò solo ragazza bionda scomparsa, ragazza scomparsa, ma non esisteva alcun elenco generico sulle scomparse, decise di andare alla polizia.

Attese  un'ora,  prima che qualcuno la ricevesse, poi un giovane poliziotto le chiese quale fosse il suo problema, Grace, raccontò  ciò che le era accaduto la sera prima, il giovane le chiese la descrizione di quella ragazza, ma Grace aveva solo notato la sua  quasi nudità, era indubbiamente una bella ragazza, con capelli lunghi biondi, ma non aveva avuto modo di vederla bene in volto. Il giovane poliziotto  stranamente turbato, le fece vedere alcune foto di ragazze bionde scomparse, ovviamente, l'unico elemento che riusciva a riconoscere in qualcuna di quelle ragazze erano i lunghi capelli biondi. Grace, Indicò anche che il punto dove l'aveva incontrata era a circa mezz'ora dall'inizio della scorciatoia, ad una velocità massima di 60 km orari. Il poliziotto le confermò che avrebbe compiuto qualche indagine, le chiese un recapito telefonico e la salutò, congedandola.

Nei giorni successivi Grace, ripensò spesso a quella ragazza, non aveva potuto neppure confidarsi con sua figlia, che era dovuta partire con la sua famiglia, per andare a trovare i suoceri che avevano avuto un incidente di auto e abitavano in una città molto lontana. Non aveva nemmeno molte amiche, le uniche due vere buone amiche, purtroppo erano morte due e tre anni prima, le mancavano molto, come le mancava tantissimo suo marito che lei aveva amato fino al suo ultimo respiro ed oltre. Meno male che Grace, era una di quelle persone che amava profondamente anche se stessa, e grazie ad un notevole equilibrio interiore, non si sentiva mai sola, tuttavia in questa  strana occasione, avrebbe gradito molto uno scambio di idee.

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Trascorsero due settimane, stava rientrando a casa sua , dopo essere andata a trovare sua figlia, vide  nuovamente una lunga fila di auto, ma stavolta la situazione  era molto più grave, un camion che trasportava cemento, si era ribaltato in mezzo alla strada,  l'attesa prima del ripristino del traffico,  sarebbe stata molto lunga, per cui sia lei, che molti altri automobilisti,  decisero di percorrere la stretta scorciatoia.

Erano circa le ore 21,00,  la strada illuminata dai fari delle tante auto, non era più così buia, lei procedeva  tranquilla in fila,  dopo circa mezz'ora,  improvvisamente le auto davanti alla sua,  frenarono bruscamente, obbligandola a fare altrettanto. Mentre erano bloccati,  dopo una decina di minuti passò l'auto della polizia, che li sorpassò a sirene spiegate,  e dopo poco la polizia mortuaria.  Sostarono ancora  su quella scorciatoia per  circa un'ora, Grace si chiese cosa fosse accaduto.

La mattina seguente, Grace rispose allo squillo del suo cellulare, era il poliziotto che la informò che avevano trovato il cadavere di una ragazza bionda, dentro un fosso proprio in  quella stessa scorciatoia da lei percorsa, le spiegò che molti  altri automobilisti avevano visto  una ragazza bionda che correva urlando e poi scompariva, uno di loro si era munito di una torcia elettrica, ed aveva scandagliato le fosse laterali,  con orrore aveva, trovato il cadavere di una donna. Un vero e proprio mistero, aggiunse. 

Grace,  apprese  poi, dai giornali, che questa povera giovane, era stata uccisa da circa due mesi, qualcuno l'aveva strangolata, e scaricata mezza nuda nello stesso fosso dove l'avevano trovata. Il suo fidanzato, un giovane poliziotto non si  era dato pace, dopo la sua scomparsa, l'aveva cercata ovunque, ma senza nessun risultato. Vide la fotografia della bellissima ragazza bionda ed accanto il suo fidanzato, Grace sussultò, spalancò gli occhi,  riconobbe subito in lui, proprio il poliziotto con il quale aveva parlato. Si domandò come fosse possibile, che lui stesso non l'avesse ritrovata, dal momento che le indicazioni che gli aveva dato, erano state ben precise.

Grace aveva sempre pensato, che le persone non spariscono del tutto, era evidente che quella sfortunata giovane, si manifestava come un fantasma, perchè voleva essere ritrovata, chi era il suo omicida? Per quale motivo il suo fidanzato, non era riuscito a ritrovarla? O non voleva?  Forse stava nascondendo qualcosa, un pensiero terribile le attraversò la mente e se fosse stato proprio lui?  Doveva immediatamente parlare con un altro poliziotto. Proprio mentre si accingeva ad uscire,  il campanello suonò, ma quando lei chiese chi fosse, nessuno rispose.

Il suo sesto senso le consigliò di non uscire,  chiamò invece i carabinieri, e raccontò tutto ciò che era accaduto per filo e per segno.

Dopo accurate indagini trasversali, i carabinieri,  accertarono la colpevolezza  del poliziotto, che alla fine pentito, confessò la verità, precisando che lui stesso, dopo aver parlato con la signora Grace, era andato in quella strada e aveva visto la sua ragazza correre, l'aveva sentita urlare e poi sparire. Dopo essersi messo in ferie, aveva atteso quella signora per alcuni giorni fuori della porta, ma lei non era mai uscita, per lui rappresentava un pericolo, dal momento che gli aveva offerto tutte le indicazioni per ritrovarla e non l'aveva per ovvie ragioni fatto, tanto meno verbalizzato,  tuttavia giurò di non aver mai suonato il campanello, e non capiva  nemmeno chi avesse potuto farlo, dal momento che lui non aveva mai visto nessuno. 



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