giovedì 21 gennaio 2010

Il mistero dell'angelo deforme



Un giorno di tanti anni fa, un bimbo venne abbandonato davanti ad un monastero, grazie al cielo, fu trovato da un frate, che stava uscendo per la spesa quotidiana,appena egli vide il cesto impallidì, quando scorse il volto del neonato, non potè fare a meno di esclamare : " Buon Dio, povera creatura", e trafelato portò il cesto nel monastero, chiamò i confratelli, tutti videro quel povero essere deforme, silenzioso, che aveva però due occhi blu, del colore del mare profondo.


La creatura crebbe tanto orrenda, quanto buona ed intelligente, i monaci dal canto loro amavano Gustav, ( così l'avevano chiamato ), moltissimo, e lui amava loro di un amore profondo e senza limiti, come amava Dio. Ormai sapeva che il suo aspetto era ripugnante, ma all'interno del monastero, si trovava bene e non si crucciava troppo di ciò. Egli era servizievole, sempre pronto ad aiutare i buoni frati, e loro cercavano di ripagarlo, istruendolo come meglio potevano.


Si resero conto quasi subito, che la mente del giovane, era prodigiosa, e non erano sufficienti i libri che riuscivano a trovare, così un giorno il frate più anziano, propose di chiamare un suo figlio spirituale, che per l'appunto era anche uno studioso di fama mondiale. Il luminare, arrivò dopo qualche giorno, e quando fu davanti a Gustav, non potè fare a meno di provare una pena infinita per la sua sorte, ma appena iniziò a dialogare con lui, comprese di avere davanti, una creatura dalla mente brillante, un essere buono e sensibile, ed accettò molto volentieri di istruirlo su tutti gli argomenti in cui era preparato: astronomia, matematica, fisica, scienze. L'unica condizione, (non molto gradita ai frati), era quella di portare Gustav, nella sua casa.


Nel giro di due anni, Gustav, aveva imparato tutto, aveva solo sedici anni, ma avrebbe potuto laurearsi a pieni voti, il coltissimo uomo, decise che così sarebbe stato, affrontò molte difficoltà, prima di tutto per dargli un nome, a forza di carte bollate, riuscì ad adottarlo, e successivamente riuscì a farlo laureare.


Ma oltre ad essere il suo pupillo, Gustav era per questo amabile signore, un figlio, che amava teneramente, completamente ricambiato, e anche altre persone lo amavano, perchè era una creatura talmente dolce e buona, che il suo aspetto era subito dimenticato.


Gustav riuscì a laurearsi in altre facoltà, ed a soli vent'anni si dedicò alla carriera di libero ricercatore, le sue stesse ricerche, gli consentirono di scrivere alcuni libri molto importanti, che lo resero ricco, ma lui quelle ricchezze, le donò per opere di carità, per effettuare altre ricerche anche in campo medico, e per sostenere creature derelitte, da lui amate particolarmente.


Il tempo passò ed il giorno della separazione tra Gustav ed il suo amato padrino, giunse inesorabile.
La morte fu dolce, ma per Gustav fu come una coltellata nel cuore, nessuno riuscì a consolarlo, nemmeno i suoi grandi amici frati.
Il tempo non fu buon medico, anzi la sua salute già instabile, peggiorò sensibilmente, fino a condurlo a morte prematura.


La sua meravigliosa anima fu libera, libera da quel giogo pesante che era il suo corpo, libera di andare a trovare il suo amato padrino ed infatti i suoi amici sostennero che al momento del trapasso, videro chiaramente l'uomo, che tendeva le braccia verso il figlio, Gustav tra le sue braccia era bello come un angelo, forse era un vero angelo.
La cosa più strabiliante fu che il suo corpo, che era stato preparato per la sepoltura, non fu più ritrovato.
Da allora ci furono due correnti di pensiero:
- quella che sostiene che furono dei maledetti ladri a sottrarre il corpo, per portarlo a qualche ricercatore al fine di studiare le orrende anomalie;
- e quella che ritiene questa ipotesi insostenibile, dal momento che tutti i suoi amici erano lì è non lo avevano mai lasciato solo, la sparizione del corpo avvenne in un battito di ciglia, impossibile per chiunque entrare e sparire senza essere visto.


Il mistero dell'angelo deforme, è rimasto tale... per tanto tanto tempo, e forse rimarrà un mistero per sempre.

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