sabato 30 gennaio 2010

Creatività arte della sopravvivenza?



Le seguenti parole, Goethe, le scrisse in relazione alla sua attività creativa:
" Io vedo che non si verifica la mia volontà, bensì la volonta di una forza superiore, cui i pensieri non sono i miei pensieri ".

Ho già affrontato l'argomento della genialità, legata a doppio filo alla creatività..
ma.. quanti scienziati, musicisti, architetti, artisti di ogni genere, hanno sempre dichiarato di non conoscere i meccanismi della loro creatività, di aver magari sognato, o avuto un'idea geniale in modo completamente autonomo ed inaspettato, sorpresi da una misteriosa ispirazione, che alla fine li ha resi grandi e famosi.

Creatività, essere creativi, quale parte del cervello consente tale possibilità? e seppur sapessimo che la parte è la destra, e localizzassimo un'area ben precisa, da dove attingerebbe la creatività il nostro cervello?

Sicuro è che la creatività è uno dei segnali più forti dell'esistenza di un misterioso serbatoio? o di mondi paralleli?
La domanda sicuramente più antipatica è perchè alcuni soggetti, sono in grado di esserlo, ed altri resteranno per sempre degli ordinari burocrati?

Come possiamo noi "persone normali", stabilire un contatto, quale è il segreto, per attingere a questa immensa risorsa universale?
Personalmente penso, che pur essendo vero che alcune persone nascono naturalmente dotate, credo anche, che ognuno di noi abbia in se, anche se in modo latente questa possibilità, generalmente il risveglio di certe aree del cervello, coincide con dei violenti traumi fisici o psichici, con profonde sofferenze, che fanno scattare certi misteriosi interruttori.

Dunque la creatività potrebbe essere anche un' arte della sopravvivenza.?
Secondo voi allora quante speranze possiamo avere, che tali interruttori scattino automaticamente, davanti al trauma della morte? la massima creatività ci consentirà una continuazione della nostra vita? creando magari ponti su altre dimensioni?

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