venerdì 19 febbraio 2010

Giustizia nera



Che giornata splendida pensò Giorgio, mentre stava preparando le ultime cose, destinazione mare, un fine settimana da sogno, presso la sua bella villa, da solo ovviamente, senza quella rompiscatole della moglie.


Giorgio per essere precisi svolgeva un lavoro abbastanza stressante, faceva il giudice, ma a dirla tutta senza una grande passione ed amore per la giustizia, già, infatti anche nell'ultimo ricorso fu comprato da una multinazionale, e la sua sentenza fu, (con la complicità dei due avvocati), a completo favore di un gruppo di farabutti, responsabili della morte di alcuni operai. Le famiglie stravolte dal dolore per la perdita dei loro cari, non solo non ebbero nessuna giustizia, ma saranno costrette a pagare anche tutte le spese processuali.
Tutto ciò grazie a questo giudice Giorgio P.


Dopo questa doverosa precisazione possiamo continuare.


Giorgio arrivò, alla sua villa, dove una cameriera filippina, l'accolse gentilmente, mangiò e fece il suo riposino. Si svegliò e decise di andare a pescare.
Al molo, c'erano altri pescatori, uno di essi in particolare, un uomo con i capelli bianchi, ed il viso divorato dalle rughe, lo seguì con lo sguardo, poi si avvicinò e gli domandò a bruciapelo : scusi ma lei sarebbe il giudice che ha fatto assolvere quei farabutti della Multinazionale?...
Giorgio avvampò :" ehi! lei! stia attento a come parla..."


Stia attento lei piuttosto, continuò l'uomo: "forza mi segua", mentre puntava un revolver alla schiena, Giorgio in preda alla paura, obbedì senza fiatare. Dopo essere salito al posto di guida di un'auto azzurra, replicò:" ma si rende conto di cosa sta facendo? Mi lasci andare e dimenticherò tutto". La secca risposta del vecchio fu : "continui a guidare e stia zitto", e gli dette le indicazioni sul percorso da seguire. 


 L'uomo dai capelli bianchi, chiese : "quanto l'hanno pagata questa volta?"
Ma cosa sta dicendo replica Giorgio, nessuno mai mi ha pagato.
"Ah! no?, lei è solo un giudice nero, un essere sporco e privo di giustizia, non ha nemmeno una parvenza di rimorso per quello che ha fatto, lei è riuscito ad uccidere i nostri figli per la seconda volta, non mi dica che non sapeva di chi fossero le responsabilità di quelle morti. Ora basta e guidi."


Arrivarono in piena campagna, davanti ad un casolare, un gruppo di persone stanno aspettando. Padri, madri, fratelli, amici, tutti lì ad attenderlo.
Dentro il casolare, trovò pure i responsabili del misfatto, "gli assolti", e "gli avvocati, entrambi corrotti" ben legati e seduti davanti ad un tavolo, sullo stesso tavolo un martelletto.


"Bene Giudice", disse l'uomo dai capelli bianchi," adesso presieda questo nuovo giudizio, siamo tutti curiosi di sapere cosa deciderà".


"Ma state scherzando? cosa vi siete messi in testa di farvi giustizia da soli? basta con questa pagliacciata."


"Bene, allora saremo noi che vi condanneremo a morte all'istante,  cosa decide signor giudice dei miei stivali?"
"D'accordo, d'accordo farò come volete, ma dopo ci lascerete liberi?" ..Vedremo rispondono tutti in coro.


Il processo si riaprì e tutto venne ridiscusso nuovamente, stavolta in modo veritiero,  i responsabili furono dichiarati colpevoli senza ombra di dubbio, 
Pagheremo.. pagheremo tutto, dissero i prigionieri, andremo in prigione, confesseremo, ma non fateci del male.
State tranquilli non vi faremo alcun male... è pronto il furgone ? chiese l'uomo dai capelli bianchi. Con una puntura li addormentarono e li trasportarono, in un campo di volo privato.


Sia il giudice, che gli avvocati, nonchè i corruttori, si risvegliarono su un'sola,  non lo sanno ancora che è sperduta e disabitata, quasi mai nessuna imbarcazione, approderà mai lì.


Solo sabbia acqua e nuvole.. è notte, il buio più completo li sovrasta, vicino a loro un biglietto, che leggeranno solo all'alba: "dal momento che avete servito solo la giustizia nera, soprattutto lei, giudice nero, abbiamo deciso di condurvi in un luogo dove non potrete più far male a nessuno, rimarrete su quest'isola, fino a che la vostra fortuna non deciderà diversamente, essa è disabitata, ma esistono corsi d'acqua dolce e qualcosa da mangiare, se siete abili, lo troverete senz'altro.
"Nessuno di noi, ha voluto sporcarsi le mani con voi, anche se era giusto farvi sparire, siete  la più lurida spazzatura, che esista al mondo, auguriamo a tutti voi, un buon soggiorno all'inferno.

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