mercoledì 21 dicembre 2011

Salvezza mortale



Un fascio di luce blu lo scaldò, improvvisamente si risvegliò....come se avesse dormito per secoli.



Era nudo, si trovava in una specie di sarcofago di vetro, pieno di strane attrezzature. Cercò di alzarsi, ma le gambe non lo ressero, si accasciò.


Chiuse gli occhi, cercò di ricordare chi fosse, la sua mente era confusa e vuota, come uno schermo completamente bianco.


All'improvviso risuonò una voce metallica, che lo invitò a bere una soluzione che si trovava a pochi centimetri da lui, cosa che fece immediatamente.


Dopo poco, riuscì ad alzarsi, nella sua mente balenarono i primi ricordi....terribili ricordi, sul suo pianeta, completamente distrutto, vedeva la scena svolgersi come in un film, mentre lui era al sicuro con altri compagni sulla sua navicella spaziale...


Guardò l'ambiente  Intorno a lui, vi erano almeno altri venti sarcofaghi, tutti ancora sigillati, perché nessun compagno si era ancora risvegliato?


La voce metallica risuonò cupamente: "spiacente signore lei è l'unico sopravvissuto, lei ha dormito per quasi mille anni, è un miracolo che il suo sarcofago l'abbia protetta fino a questo momento, gli altri si sono deteriorati, uno dopo l'altro, mi dispiace signore"


"Dove siamo?" cosa devo fare ora?, la voce metallica rispose: " ora si vesta, la sua tuta è dentro quella specie di armadietto, poi vada nella prossima stanza, spero che troverà qualcosa di cui nutrirsi..."


Là, vi erano in effetti delle pastiglie sigillate, chissà se si erano conservate dopo la bellezza di mille anni, pensò, sembrava di sì, non si erano polverizzate, sembravano integre.


La voce metallica, lo informò che la navicella spaziale, era vicina ad un pianeta, con atmosfera affine alla sua struttura organica, lo consigliò quindi di sedersi e legarsi, per prepararsi all'atterraggio.


La navicella atterrò con dolcezza in una specie di foresta? 


Delle porte metalliche si aprirono automaticamente e lui, con circospezione iniziò a perlustrare quell'ambiente sconosciuto... lì, Vi erano alberi giganteschi, corsi di acqua, l'aria era compatibile con la sua struttura organica, ma esistevano altre forme di vita, oltre quella vegetale? Apparentemente sembrava di no.


Si ricordò che sul suo pianeta esistevano animali di ogni tipo, volatili, pesci, animali terrestri..., anche se molte specie si erano estinte, proprio a causa della sua stessa razza, fino alla distruzione finale, un evento catastrofico: " lo scontro con un altro pianeta..."


Ora ricordava chiaramente, con una dolorosa nostalgia, i suoi compagni, la sua famiglia, che si trovava sul suo pianeta, nel momento del disastro, non aveva potuto fare nulla per salvarli, solo osservare da lontano, al sicuro sulla sua navetta spaziale, quell'immensa ed immane catastrofe.


La decisione di andare in letargo, l'aveva presa proprio lui, dal momento che era il capo, con il bel risultato di essere l'unico sopravvissuto, ora ricordava di appartenere alla razza degli umani, era solo un uomo..."un uomo solo"....


Rientrò nella navetta e chiese alla voce metallica, in realtà era solo un computer vecchio almeno mille anni, se poteva scovare vita, vita organica diversa da quella vegetale...." la voce metallica lo sorprese con una risposta altrettanto antica e rituale: "affermativo, effettuerò controllo immediato"  " negativo, non esiste alcun tipo di vita organica animale, essa non si è ancora sviluppata su questo pianeta".


L'uomo dopo la nostalgia, il dolore per la perdita, incassò questa amara sorpresa e chiese nuovamente : " Qual'è un pianeta vicino, dove esiste vita, dove esistono altre razze umane?" La voce metallica : " Spiacente, ma non esiste un altro pianeta vicino, con atmosfera affine alla sua struttura organica..., questo era quello più vicino."


Questa dunque sarebbe dovuta essere la sua salvezza e quella dei suoi compagni?
Un pianeta privo di vita?  Sarebbe stato molto meglio morire, si disse:" non riuscirò a sopportare questa immensa solitudine, preferisco vagare nell'universo, fino alla morte, piuttosto che restare qui."
Rientrò nella navicella e ordinò al computer di predisporre tutto per la partenza, "la voce metallica rispose : negativo, signore, non esiste più energia, è stata appena sufficiente per arrivare fino a qui..., s p i a c..."



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