sabato 25 maggio 2013

La morte non dovrebbe fare paura?





Quelle rare persone, che ci dicono che avere paura della morte è stupido ed inutile, spesso le riteniamo soltanto dei grandi sognatori illusi, che credono ancora all'unicorno, e pensano di aver trovato una chiave trascendente quanto fantasiosa, solo per non accettare la morte così come appare realmente: scheletrica, orrenda e traditrice e pure annientatrice.

E questa percezione o idea della morte, è condivisa dalla maggioranza dell'umanità che spesso preferisce non menzionarla affatto....

Immagino già qualcuno di voi che davanti al titolo "  morire è bello" di Paolo Vita, inizia a toccare ferro, pensando : "ok allora vai avanti tu".

Già rientra tutto nell'ordinaria amministrazione delle cose, qui su questo pianeta, purtroppo ci interessiamo della signora con la falce, soltanto quando ha posato gli occhi su di noi, o qualcuno che ci è molto caro.

Lei in fondo non è che la parte opposta della medaglia, è la sorella tenebrosa ed odiata della signora vita, non piace proprio a nessuno, questa è la pura verità.

Tuttavia penso che sia giusto informarsi e conoscere pareri opposti e lasciarsi cullare da un illusione? Dalla verità?  Leggi qui

Purtroppo nessuno può dichiarare di avere la verità in tasca, per quanto apparentemente uguali, siamo totalmente diversi l'uno dall'altro, tutti con mentalità e credenze diverse.

Solo un consiglio: sbirciare nei credo e nelle esperienze altrui, a volte può far un gran bene, sempre in punta di piedi e grande rispetto accompagnato da umiltà.

In fondo che certezze abbiamo? Alzi la mano chi ne ha...


5 commenti:

  1. daniela,fermo restando il fatto che la morte mette paura a una buona parte dell'umanita' e che viene vista come un qualcosa che debba accadere il piu'tardi possibile e su questo penso che siamo un po'tutti d'accordo,io personalmente e forse per questo verro'considerato come tu dici nell'articolo un romantico sognatore non ho paura della morte anche se mi rendo perfettamente conto che quando sara'il mio momento sara'un po'come fare un salto nell'ignoto ma cio'che mi consola e mi consolera'in quel momento decisivo e se vogliamo anche naturale saranno le ormai numerosissime esperienze di premorte che confluiscono come hanno studiato i grandi ricercatori dell'argomento tutte sullo stesso tipo di racconto e che non possono essere giustificate come allucinazioni di un cervello morente in quanto l'allucinazione non puo'verificarsi con una corteccia cerebrale spenta,vedi caso del medico statunitense che sulla sua esperienza di premorte a corteccia cerebrale spenta ha scritto un famoso libro e che oggi e'fortemente convinto di aver dato un piccolo sguardo su'cio'che ci attende oltre il velo della morte,un altro motivo a mio avviso meraviglioso che mi conforta e mi confortera'ancora di piu nel momento decisivo e'la mia fiducia incodizionata e infinita in colui che nascendo in poverta'e umilta'nella terra di galilea,diede la sua vita perdonandoci i nostri peccati e offrendoci la speranza di una vita che non muore e che ne sono certo al momento della mia morte,trovero'ad attendermi alla fine del sentiero della vita e mi prendera'per mano dolcemente come un padre amorevole e mi condurra'con lui nel regno dell'eternita'.con amicizia,come sempre.emilio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sinceramente io spero che sia come dici tu, una parte di me cerca di spiegare come te scientificamente la possibilità di vivere oltre. Ma vi è anche un pezzo di me, che nonostante riconosca un intelligenza ineffabile al di sopra di tutto, si chiede se la morte non sia come un eterno sonno, un evento naturale che molti accettano senza troppi drammi...Io preferisco la parte che la pensa come te, ma esiste in me anche l'altra...
      Sei fortunato Emilio o forse più evoluto e vicino a Dio di quanto lo sia io.
      Un saluto caro
      Angie

      Elimina
  2. La paura di morire è un "sentimento" umano.
    Non averne è come avere la certezza che la morte sia
    un prolungamento della vita in modo diverso (pensiero mio, ovviamente)
    Nessuno è tornato realmente indietro a raccontarci
    qualcosa e purtroppo la scienza non è attendibile

    Avere fede ci aiuta un po' a consolarci per il trapasso

    Buona settimana
    Un abbraccio
    Senty

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti questa è la situazione Senty...speriamo che abbiano ragione certi ricercatori.
      Un abbraccio a te.

      Elimina
  3. Cara Senty, approfitto del blog e quindi della cortese ospitalita' della nostra amata Daniela per rispondere cortesemente anche a te.E' certamente vero che dalla morte nessuno ha mai fatto ritorno e puo'quindi raccontarci cosa esiste oltre e anche che nonostante i grandi studi della nostra scienza, non vi sono prove concrete dell'esistenza di quella che io definisco la vita oltre la vita, parafrasando il celebre testo del dottor Mody che insieme alla dottoressa Elisabeth Kubler Ross,per primi studiarono il fenomeno della premorte e pero'premesso questo come si possono spiegare le visioni dei grandi santi di tutte le religioni e dei grandi mistici dell'umanita' non ultimi Padre Pio e Natuzza Evolo e anche le apparizioni mariane e di altre figure religiose nel corso dei secoli,possibile che tutto questo sia soltanto frutto di menti allucinate,sinceramente io ho molta difficolta'a crederlo.Poi per il resto,rispetto educatamente la tua opinione come quella di tutti, ma rimango dell'idea che cio'che anche l'uomo primitivo aveva intuito dalla notte dei tempi e cioe'che la vita non finisce con la morte del corpo ma che qualcosa ancora non ben definito di noi va'oltre i suoi confini non sia'solo un sogno o un qualcosa che come la fede ci conforta ma qualcosa di molto piu'reale.Un saluto cordiale anche a te,Emilio

    RispondiElimina